Pronto Soccorso Ospedale Sant'Andrea Roma

 
3.0 (24)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 3 stelle

24 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.0
 
2.9  (24)
 
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4 risultati - visualizzati 1 - 4  
 
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Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Ipertensione da IRC

Vorrei sottolineare la grande professionalita’ della dott.ssa Maria Cristina Stella e di gran parte delle infermiere/i. In un vortice di pazienti che entrano ed escono, nessuna pausa!!

Patologia trattata
IRC V stadio, sindrome nefrosica, mieloma multiplo con acidosi metabolica.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Rispettare secondo codice il numero progressivo

Ore 2 e mezza di questa mattina. Il medico generico ha dimenticato di indicare il numero dei giorni del primo farmaco IM somministrato, e il dosaggio del secondo (cortisone, 1,5 o 4?). Ma questa svista - che comunque chiedo di correggere - credo sia dipesa dall'improprio trasferimento dalla accettazione/ sportello alla sala visite, di una tensione accumulatasi nelle cinque ore di attesa per poter essere visitato, con alcuni pazienti che scavalcavano altri nell'ordine di arrivo al Pronto Soccorso. I tabelloni luminosi non funzionano - ha detto una infermiera a un paio di utenti che lamentavano questo disguido. E a chi chiedeva come mai non venisse dato il foglio di accettazione con stampato il numero progressivo - come normalmente si faceva e si fa in altri ospedali - è stato risposto che questa prassi è stata da tempo abolita. Perché? Non è il caso di ripristinarla? L'ordine di progressione secondo i 4 codici è sacrosanta. Ma dentro lo stesso codice bisognerebbe evitare che si creino possibili scavalcamenti, che diventano oggettivamente abusi.

Patologia trattata
Trauma.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Poca professionalità

Arriviamo al pronto soccorso perché un mio familiare aveva la febbre da oltre una settimana ed ogni terapia antibiotica prescritta dal medico curante non aveva avuto effetto. L'infermiere che si è occupato dell'accettazione consiglia a papà di cambiare medico curante e gli dà codice bianco (perché la febbre secondo lui doveva essere curata dal medico). Dopo 8 ore di attesa volevano rimandarlo a casa dato l'affollamento del PS; fortunatamente l'infermiera che è subentrata nel turno successivo gli ha cambiato codice in verde a causa del mal di testa. Una volta entrato gli fanno le analisi del sangue ed una tac per capire la causa del dolore allo stomaco. Risultato: gli diagnosticano una polmonite paracardiaca sinistra, ma lo invitano a tornare a casa perché non ci sono posti per il ricovero ed il mio familiare, fidandosi del medico e con la terapia prescritta, torna a casa. Il dottore che lo visita gli segna inoltre una visita per 2 giorni dopo all'ambulatorio dicendo di non dover pagare il ticket; il procedimento adottato da tale medico fa infuriare la dottoressa che aveva il turno in ambulatorio e, dopo una sommaria visita, lo spedisce nuovamente in pronto soccorso, dove gli viene dato un codice verde e dove si prospetta ancora una lunga attesa. La diagnosi è la medesima: polmonite che si sta attenuando e cura da fare a casa. Dopo 9 punture di penicillina che si sono dimostrate inefficaci, il medico curante consiglia di andare al Policlinico Umberto I: qui, dopo gli opportuni esami, gli verrà diagnosticato un liposarcoma dedifferenziato che era la causa della febbre. Che dire: sicuramente non torneremo più al PS del Sant'Andrea, ma la prossima volta andremo in un'altra struttura. In famiglia ci stiamo ancora interrogando su come i dottori siano riusciti a diagnosticare una polmonite che non c'era.

Patologia trattata
Polmonite (ma non lo era).
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Diagnosi errata

Ho accompagnato mio padre al S. Andrea in seguito ad una caduta accidentale per la quale accusava forti dolori nella zona costale e lombare. Accadeva di sabato (e capisco che l'affluenza fosse tantissima); dopo 6 ore e mezza dal triage riesce ad essere visitato da un medico (una dottoressa), che lo sottopone a ecografia e RX torace. Il radiologo "scopre" un addensamento polmonare, nulla invece per il trauma, "fortunatamente". La dottoressa era però incredula, perchè lei all'ascolto non percepiva alcuna polmonite e mio padre non aveva sintomi in merito, PERO' il radiologo scrive che c'è, la lastra è indecifrabile (io un po' me ne intendo) quindi provo a dire alla dottoressa che in quella lastra è impossibile diagnosticare qualcosa (è senza contrasti, praticamente un'informe massa bianca)... però il radiologo la VEDE bene. Ci informano che dovrebbero trattenerlo, nel frattempo si era fatta quai mezzanotte, per fare EGA ecc...
Firmiamo per andarcene, nel caso di aggravamento saremmo tornati, gli prescrivono 2 tipi di antibiotico cercando tra quelli a cui non è allergico, aereosol con 3 farmaci dentro da fare 3 volte al giorno ecc...
Mio padre la domenica si sente male per gli antibiotici (eruzioni cutanee, tachicardia, formicolio). Gli faccio smettere tutto e lunedì il nostro medico curante lo invia a fare un'altra lastra, perchè per lui non c'è alcuna polmonite. Fortunatamente la lastra IN DIGITALE ci conferma che mio padre non aveva NESSUNA POLMONITE...

Patologia trattata
Trauma accidentale.
Esito della cura
Guarigione parziale
4 risultati - visualizzati 1 - 4