Pronto Soccorso Ospedale Sant'Andrea Roma
Recensioni dei pazienti
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Vergognoso
Sono stata in PS 10 ore e più. La risposta delle analisi mai pervenuta; più volte ho chiesto un antidolorifico per i forti dolori, mai dato; infermieri e medici inesistenti; pazienti tutti ammucchiati senza barelle. Con i dolori ho passato 10 ore su una sedia senza potermi stendere cinque minuti. In conclusione, sono uscita dal pronto soccorso senza diagnosi, senza antidolorifico, senza analisi, stravolta e con i dolori forti.
NON SPARATE SUL PIANISTA
Se davanti ad un locale c'è il cartello "non sparate sul pianista", è perchè il pianista non è bravo. Orbene, qui di cartelli "non aggredite in alcun modo il personale sanitario, pene da.. a.." ce ne sono almeno una ventina. Traete le conclusioni.
All'entrata non ci sono indicazioni, ma una bolgia di dannati con braccialetti bianchi, solo bianchi, che significano: che cavolo siete venuti a fare qui. Solo per il primo colloquio di triage, se solo osi palesarti, ti redarguiscono e poi ti chiamano dopo un'oretta buona. Quindi il trio della vigilia di ferragosto viene cacciato dietro la lavagna almeno un paio di volte e guardato pure male, tipo "questi due vogliono andarsene al mare e lasciarci qui la mamma/suocera", quando invece i due non sono nè sposati, nè fidanzati, e la povera signora, pur non avendo le budella di fuori, sta male da un giorno ed è il 14 agosto. Alla fine, il benedetto (si fa per dire) nostro turno. Io ho già le eliche che girano, quindi anche per giustizia mando il figlio.. ed entrano lì, alla berlina del popolo, separati da un vetro dove si vede e si sente tutto. La cosa più gentile che sento dire, e con un tono non proprio tranquillo, è "signora, il suo problema non è da pronto soccorso, c'è il medico di base però se proprio vuole la posso far visitare". Esco e vedo i cartelli di cui sopra... Sì, va bene non aggredire, ma questa te le tira fuori proprio! Certo, il medico di base il 14 agosto sta lì per noi, e i presìdi che dovrebbero sostituirlo non hanno apparecchiature. In realtà la patologia potrebbe essere tutto: angina o pre infarto, reflusso gastroesofageo, crisi di ansia, una signora senza forze, senza fame e con problemi cardiaci. Escono e lei la vedo peggio di prima, ma con il braccialetto bianco, che significa a Natale per gentile concessione la visitiamo. Lui con una faccia che parla da sola. Ce ne andiamo, sconsolati e incazzati, da un'altra parte.
Capiamo bene che ci siano situazioni più gravi, se ci diranno la stessa cosa altrove vorrà dire che forse siamo scemi noi... tra poco la prossima puntata. Se potete evitate il Sant'Andrea.
LASCIATE OGNI SPERANZA
Lavoro al S.Andrea e mi duole molto lasciare una recensione del genere. Questa settimana ho dovuto usufruire per dei famigliari del pronto soccorso.
Ebbene, mercoledì 17 maggio, anche se è andata per le lunghe - ben 6 ore per un paziente portato con blocco urinario da sepsi - tra sgomitate siamo riusciti ad avere un colloquio decente con il medico.
Purtroppo ieri sera ho dovuto portare con l'ambulanza al PS mio suocero, 89 anni, cardiopatico ed oncologico. Per non disturbare l'operato dei medici e per correttezza, ho atteso fuori ben 4 ore, dopo le quali ho chiesto informazioni, date a tozzi e bocconi e senza un nesso. Mi rendo conto, devono valutare la situazione tenendolo sotto controllo.
Questa mattina mi reco a prendere informazioni su cosa potesse essere successo a mio suocero - lavoro anche io al S.Andrea.... Mi chiedono di passare più tardi. Vado di nuovo alle 11.00 e finalmente in modo scocciato una dottoressa prova a dirmi qualcosa. Sono un ex infermiera, quindi non proprio a digiuno del medichese :) Parla, parla senza un senso, tante parole che non spiegano nulla, comprendo che stanno facendo un ECG, mi reco alla neuro, dopo 20 minuti lo vedo uscire, spaventato, tremolante dal freddo e con catetere. Perchè? Più facile gestirlo, mi dicono... Vi rendete conto, mio suocero ha una minzione autonoma, viene cateterizzato dopo che tra l'altro avevo fatto presente almeno a 20 persone diverse di non inserire il catetere vista una sua MALFORMAZIONE URETRALE CHE L'ULTIMA VOLTA LO HA PORTATO A SANGUINARE COPIOSAMENTE E FINIRE IN RIANIMAZIONE. Parole al vento. Comincio ad alterarmi e dico al medico di preparare gli incartamenti perchè lo avrei portato via. Solo a questa mia alterazione di voce, vengo ascoltata e finalmente la dottoressa mi chiede il perchè. IO: se sta bene, visto che vi rifiutate di parlare con me, lo porto via. A quel punto si avvicina una infermiera alla quale devo fare i miei complimenti per come sa lavorare e non capisco perchè sia lì, viste la sua competenza e capacità. Da lei vengo a sapere FINALMENTE che mio suocero ha avuto una ischemia. TANTO CI VOLEVA? Non vado avanti spiegando altro, la cafonaggine dei medici di pronto soccorso del Sant'Andrea è sconvolgente.
Indescrivibile
Stamattina alle ore 8.00 ho fatto un incidente sul raccordo, sono stata portata in ambulanza presso questo ospedale, con il collare che mi immobilizza. Sto aspettando dalle ore 9.00 nella sala d'attesa, le cose sono state fatte con una superficialità e una lentezza senza precedenti. Pazienti abbandonati sulle barelle all'ingresso e dentro il corridoio del pronto soccorso. Se potete, EVITATE.
Ottima assistenza per mio padre 90enne
Vorrei ringraziare pubblicamente il PS del S.Andrea per le cure prestate a mio padre. Un particolare ringraziamento alla Dott.ssa Angelino che ha prestato una scrupolosa indagine medica nei confronti di mio padre e mi ha permesso di riportarlo a casa in tempi rapidi.
Meglio andare dallo stregone?
Premetto che lavoro qui.
Arrivo in PS mandata dal mio responsabile in quanto ieri sera sono stata punta da un calabrone. Essendo un soggetto allergico alle punture di api etc. etc., ho iniziato ad avere in ufficio sudore, vertigini, nausea e gonfiore, con perdita di sensibilità alla mano destra. Mi fanno immediatamente cortisone intramuscolo e lì finisce, ma dopo mezz'ora avviso, con non poche difficoltà, che ho appena vomitato ed ho freddo (fuori fa 42 gradi), ho giramenti di testa e il gonfiore è eccessivo. Mi hanno guardata come un alieno... Ore 14:35 sono ancora nella sala di attesa con sudore freddo e nausee, e nessuno mi si fila. Ho fatto presente che sono un soggetto allergico, che uso cortisone e che mi sento male, ma sono qui da più di 2 ore.
AIUTO!!!
Pronto Soccorso ottimo
Sono stata ricoverata al P.S. per due giorni, durante i quali sono stata assistita e curata nel migliore dei modi, con assiduità, competenza e gentilezza. Mi riferisco non solo ai medici, ma anche a tutto il comparto infermieristico. A tutti il mio più sentito ringraziamento.
A proposito degli infermieri, ho potuto constatare la dedizione e la pazienza con cui si rivolgevano a tutti noi. Eravamo in una sala affollatissima (dovevano spostare la mia barella per farne entrare altre perché non ci passavano tanto eravamo pigiati), ma nonostante tutte le chiamate gli infermieri/e sono sempre stati efficienti. Devo, purtroppo, riconoscere che l'ignoranza veniva tutta e solamente dalla parte dell'utenza che pretendeva tutto subito e prima di subito. Anche questi operatori sono "angeli" come quelli del Covid.
Ringrazio ancora tutto lo staff.
Lidia Orlati
Pronto soccorso = bolgia infernale
Sono stata al pronto soccorso in seguito ad una caduta dove ho battuto la testa. Arrivo e all'accettazione, NON MI CHIEDONO IL GREEN PASS ma solo se fossi vaccinata. Mi assegnano un codice azzurro. Sono le 9.45, comincio ad aspettare. Dopo circa tre ore vengo visitata e il medico ritiene necessaria una TAC. Di nuovo in sala d'attesa. Nel frattempo fanno sgomberare la sala perché è percorso Covid. Transitano 4 pazienti su barelle apposite perché devono essere sottoposti a TAC (scopro in seguito, che ho fatto l'esame in un REPARTO COVID come indicato dal cartello sulla porta...). Ci fanno rientrare senza sanificare la zona. Dopo altre 2 ore faccio l'esame. Ancora sala d'attesa. Alle 17.15 vengo ricevuta dal medico e finalmente dimessa. Sono le 17.40. Sono passate 8 ORE!!! Nel reparto dove avvengono le visite c'è il caos totale. Barelle ammassate lungo i corridoi con molti pazienti senza mascherina. In una sala c'erano una ventina di letti uno contro l'altro con pazienti visitati senza nessuna privacy e senza misure preventive. NORME ANTICOVID COMPLETAMENTE IGNORATE. Non c'erano dispenser di gel disinfettante!
Oggi mi chiedo: essere in un ambiente insalubre non mi avrà esposta a qualche tipo di contagio?
Una vergogna
Mia madre Giuliana oggi è il sesto giorno che é ricoverata al pronto soccorso in condizioni a dir poco inaccettabili!! Nonostante una denuncia già inoltrata, continua a soffrire tantissimo, abbandonata a sè stessa. Dovrebbe essere spostata al più presto al reparto, in quanto malata oncologica terminale e con una infezione in corso, oltre che un catetere per fare defluire l'urina che si stacca ogni 3x2 (dall'ultimo rene che le é rimasto) e un altro tumore alla bocca dello stomaco... Non viene seguita, le danno da mangiare della sbobba che non può più processare in quanto avrebbe bisogno di una dieta semi-liquida. Sta soffrendo le pene dell'inferno, dovete quantomeno praticare il trattamento del dolore perché sta soffrendo veramente molto, a tal punto che non riesce quasi a parlare.
É arrivata a pesare 34 Kg... vergogna!!!
Davide DIONISIO (figlio della Signora CALDERINI).
Ipertensione da IRC
Vorrei sottolineare la grande professionalita’ della dott.ssa Maria Cristina Stella e di gran parte delle infermiere/i. In un vortice di pazienti che entrano ed escono, nessuna pausa!!
Grazie alla dottoressa Murante
Sono andata al P.S. con i classici sintomi dell'influenza... ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Solo grazie alla professionalità e competenza della dottoressa Giovanna Murante ho scoperto di avere la polmonite... E che umanità! Sto ancora seguendo la cura, ma va già meglio. Aspetto i controlli.
Un dolore preoccupante
Accesso rapido in codice Giallo per un dolore preoccupante allo sterno. Assistenza immediata da parte del personale medico coordinato dal Dr. A Bernardini.
Cortesia e professionalità.
Grazie e complimenti a tutto lo staff.
Rispettare secondo codice il numero progressivo
Ore 2 e mezza di questa mattina. Il medico generico ha dimenticato di indicare il numero dei giorni del primo farmaco IM somministrato, e il dosaggio del secondo (cortisone, 1,5 o 4?). Ma questa svista - che comunque chiedo di correggere - credo sia dipesa dall'improprio trasferimento dalla accettazione/ sportello alla sala visite, di una tensione accumulatasi nelle cinque ore di attesa per poter essere visitato, con alcuni pazienti che scavalcavano altri nell'ordine di arrivo al Pronto Soccorso. I tabelloni luminosi non funzionano - ha detto una infermiera a un paio di utenti che lamentavano questo disguido. E a chi chiedeva come mai non venisse dato il foglio di accettazione con stampato il numero progressivo - come normalmente si faceva e si fa in altri ospedali - è stato risposto che questa prassi è stata da tempo abolita. Perché? Non è il caso di ripristinarla? L'ordine di progressione secondo i 4 codici è sacrosanta. Ma dentro lo stesso codice bisognerebbe evitare che si creino possibili scavalcamenti, che diventano oggettivamente abusi.
Poca professionalità
Arriviamo al pronto soccorso perché un mio familiare aveva la febbre da oltre una settimana ed ogni terapia antibiotica prescritta dal medico curante non aveva avuto effetto. L'infermiere che si è occupato dell'accettazione consiglia a papà di cambiare medico curante e gli dà codice bianco (perché la febbre secondo lui doveva essere curata dal medico). Dopo 8 ore di attesa volevano rimandarlo a casa dato l'affollamento del PS; fortunatamente l'infermiera che è subentrata nel turno successivo gli ha cambiato codice in verde a causa del mal di testa. Una volta entrato gli fanno le analisi del sangue ed una tac per capire la causa del dolore allo stomaco. Risultato: gli diagnosticano una polmonite paracardiaca sinistra, ma lo invitano a tornare a casa perché non ci sono posti per il ricovero ed il mio familiare, fidandosi del medico e con la terapia prescritta, torna a casa. Il dottore che lo visita gli segna inoltre una visita per 2 giorni dopo all'ambulatorio dicendo di non dover pagare il ticket; il procedimento adottato da tale medico fa infuriare la dottoressa che aveva il turno in ambulatorio e, dopo una sommaria visita, lo spedisce nuovamente in pronto soccorso, dove gli viene dato un codice verde e dove si prospetta ancora una lunga attesa. La diagnosi è la medesima: polmonite che si sta attenuando e cura da fare a casa. Dopo 9 punture di penicillina che si sono dimostrate inefficaci, il medico curante consiglia di andare al Policlinico Umberto I: qui, dopo gli opportuni esami, gli verrà diagnosticato un liposarcoma dedifferenziato che era la causa della febbre. Che dire: sicuramente non torneremo più al PS del Sant'Andrea, ma la prossima volta andremo in un'altra struttura. In famiglia ci stiamo ancora interrogando su come i dottori siano riusciti a diagnosticare una polmonite che non c'era.
Dormiamo qui!!!
Sono al pronto soccorso da ormai quattro ore per un trauma sportivo di mio figlio di dodici anni. Sono qui dalle otto di questa mattina con solo due persone avanti per l'ortopedia - purtroppo in codice bianco, quindi chiunque arrivi con altro codice ci passa avanti. Non puoi andare al bagno o fuori a prendere una boccata di aria sennò perdi il turno, quindi stai agli arresti del pronto soccorso!!! Direi che il servizio sanitario fa letteralmente acqua da tutte le parti, paghiamo una marea di tasse per niente; che dovrei fare: forse fare una lastra a pagamento? andare da un ortopedico a pagamento? magari fare un eventuale gesso a pagamento?
Dormiremo qui??
Meno male che ci sono
Il personale fa quello che puó e forse anche di più; la disponibilità c'è ma a volte non basta per coprire le esigenze dei pazienti e fra questi ce ne sono molti che, subendo la necessità di ricevere cure, non riescono a vedere oltre i propri bisogni che sono più che legittimi, ma di più il personale non riesce per carenze strutturali, organizzative ed attrezzature insufficienti.
Poca professionalità
Arrivo al pronto soccorso con dolori addominali. Dopo sei ore e mezza di attesa senza un lettino per distendermi, riescono a farmi le analisi del sangue. Primo buco non prende la vena, secondo buco più in alto nel braccio mi prende il nervo. Aspetto due ore per i risultati... Finalmente mi chiamano, ma i risultati vanno ripetuti perché il sangue si è coagulato! Altro buco e altre due ore di attesa: in totale 10 ore!
GRAZIE SIETE FENOMENALI!!!!!
GRAZIE A TUTTI I MEDICI CHE SI SONO PRESI CURA DI ME, PER LA LORO PROFESSIONALITA', COMPETENZA, "Umanità". GRAZIE PER IL RISPETTO, NON SOLO DELLA MALATTIA, MA ANCHE DEL MALATO IN QUESTO DELICATO MOMENTO DELLA MIA VITA. GRAZIE Perché NON MI SONO SENTITO SOLO. GRAZIE Perché NONOSTANTE SIA SUPER AFFOLLATO, RIUSCITE, NONOSTANTE IL SUPER LAVORO, AD OCCUPARVI DI TUTTI NOI!!!
CHE DIO VI BENEDICA!
GRAZIE
Blocco renale e complicazioni cardiache
Mia madre, paziente ormai da anni in questo ospedale e in cura con vari professori, date le sue molteplici patologie è stata portata ieri al pronto soccorso per blocco renale e complicazioni cardiache. Doveva essere trasferita immediatamente al reparto Utic dello stesso ospedale e, benchè il posto fosse stato disponibile, il dott. Vittorio TERRANOVA, nonostante i solleciti del reparto Utic, ha deciso il da farsi sulla salute di mia madre.
Lui ha deciso che non era il caso e l'ha tenuta in pronto soccorso, su una barella tutta la notte. Oggi, quando ci sono state le visite ai pazienti, mia madre è peggiorata ed ha i battiti del cuore lentissimi ed è ancora lì per volere del medico. Questa è la seconda volta che il dott. decide quello che secondo me non dovrebbe decidere. Se mia madre dovesse peggiorare ancora, lui sarà il solo responsabile dell'accaduto.
Diagnosi errata
Ho accompagnato mio padre al S. Andrea in seguito ad una caduta accidentale per la quale accusava forti dolori nella zona costale e lombare. Accadeva di sabato (e capisco che l'affluenza fosse tantissima); dopo 6 ore e mezza dal triage riesce ad essere visitato da un medico (una dottoressa), che lo sottopone a ecografia e RX torace. Il radiologo "scopre" un addensamento polmonare, nulla invece per il trauma, "fortunatamente". La dottoressa era però incredula, perchè lei all'ascolto non percepiva alcuna polmonite e mio padre non aveva sintomi in merito, PERO' il radiologo scrive che c'è, la lastra è indecifrabile (io un po' me ne intendo) quindi provo a dire alla dottoressa che in quella lastra è impossibile diagnosticare qualcosa (è senza contrasti, praticamente un'informe massa bianca)... però il radiologo la VEDE bene. Ci informano che dovrebbero trattenerlo, nel frattempo si era fatta quai mezzanotte, per fare EGA ecc...
Firmiamo per andarcene, nel caso di aggravamento saremmo tornati, gli prescrivono 2 tipi di antibiotico cercando tra quelli a cui non è allergico, aereosol con 3 farmaci dentro da fare 3 volte al giorno ecc...
Mio padre la domenica si sente male per gli antibiotici (eruzioni cutanee, tachicardia, formicolio). Gli faccio smettere tutto e lunedì il nostro medico curante lo invia a fare un'altra lastra, perchè per lui non c'è alcuna polmonite. Fortunatamente la lastra IN DIGITALE ci conferma che mio padre non aveva NESSUNA POLMONITE...
Assistenza inesistente
Non è possibile per noi valutare la competenza dei medici, perché dopo ore, ore, ore di attesa abbiamo cambiato ospedale nella prima occasione, siamo stati mandati via nella seconda e siamo andati via disperati la terza.... Neanche un antidolorifico, niente di niente.
6 volte paziente- esperienza personale
Presso questo pronto soccorso ho sempre riscontrato grande discrezione e competenza all'accettazione, competenza e tempestività nell'assistenza medica, rispetto e dignità per il paziente.
5 esperienze personali da fine maggio a novembre
In questo pronto soccorso ho sempre trovato eccellenza nella organizzazione, nella tempestività, nella competenza e nell'assistenza, sia da parte del personale medico che di quello infermieristico.
Alta professionalità
Questa la mia esperienza: accesso rapido alle cure nonostante il grande affollamento ed assistenza immediata condotta da personale qualificato.
Un pronto soccorso di alta professionalità.
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