Pronto soccorso Ospedale Ravenna
Recensioni dei pazienti
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Personale medico e infermieristico al 30%
Medici ed infermieri frullano continuamente come trottole, mai un attimo di pausa o riposo.
Purtroppo la titanica burocrazia di accesso ai reparti spesso ne vanifica gli sforzi.
Una visita comunque implica una perdita di 8/10 ore, metà delle quali in snervante attesa senza alcuna assistenza.
Acqua e cibo non forniti.
Frontend con assegnazione delle priorità semplicemente catastrofico.
Obiettivo: far perdere il massimo del tempo al massimo numero di pazienti.
Trombosi non occludente alla succlavia DX.
Sentiti ringraziamenti allo staff
Mi sono recato in PS per problemi respiratori. Il medico che mi ha assistito, dott. Giacomo Balestra, e l’infermiera Serena Arcadio, assieme a tutto lo staff mi hanno fatto sentire a mio agio in un ambiente confortevole. La gentilezza e la professionalità sono state eccezionali, grazie mille.
Cattiva volontà
Mi sono recata al P.S. ortopedico il 2 novembre in seguito a caduta violenta in avanti. Dalle radiografie è emersa una frattura del capitello radiale ed è stata confezionata una valva gessata. Il dolore al gomito nel giro di pochi giorni è scomparso, ma si è andato accentuando sempre di più il dolore al polso / mano che, peraltro, essendosi la valva allargata e sfregando sulla mano, mi aveva procurato una piaga sul palmo della stessa. Tornata al P.S. ed esposto il problema, l'ortopedico si è rifiutato sia di togliere la valva che di rifare una RX al polso, come richiedevo visto il dolore fortissimo e la quantità di farmaci che dovevo prendere per sopportare. Dopo altre 48 ore sono tornata al P.S. e, riesposto il problema facendo presente che a mio avviso stavo andando verso un problema di algodistrofia, mi è stata rimossa la valva, finalmente giudicata incontinente, ma è sempre stato rifiutato un controllo radiografico del polso (era stato ripetuto solo a livello del radio, sostenendo trattarsi di un dolore riflesso). Continuavo a dire che non era riflesso ma che, essendo caduta sul polso, era chiaro che era rotto e che non era immobilizzato nel modo giusto. Nulla... avanti per la loro strada. Fatta altra valva gessata.
Il 24 novembre alla rimozione del gesso sono quasi svenuta per il dolore allucinante al polso e ho chiesto all'ortopedico di poter fare una RX al polso ed eventualmente una RMN. Mi ha negato tutto. Mi ha inviata a casa dicendo che mi arrangiassi (anche se le parole precise non sono state quelle). Disperata, anche perché non potevo più stare a casa dal lavoro, ho fatto una RMN privatamente, spendendo 220 euro e visita ortopedica privata, da cui è emersa una frattura ed un edema diffuso della mano con versamento articolare. Io ho potuto pagare tutto questo, ma mi domando: chi non può, come deve fare vista l'incompetenza e l'imperizia che spesso regnano sovrane? E qui non c'entra nulla il sovraffollamento del P.S. Peraltro in quello ortopedico ho atteso non più di 30 minuti. Senza parlare del trattamento personale ricevuto. Sono un medico pure io e comprendo benissimo che si possa sbagliare per mille motivi, ma non accetto l'arroganza e l'aria di sufficienza con cui spesso viene trattato un paziente. Non è accettabile se si va in un ufficio, figuriamoci in un ospedale. Chi sceglie questo mestiere deve sapere innanzitutto ascoltare una persona e visitare. Ho mostrato io il mio polso all'ortopedico. Lui manco guardava l'obiettivita clinica, negando pure quella strumentale. Certe persone dovrebbero davvero cambiare lavoro. Ed ora i danni ed i problemi sono tutti miei.
Assistenza eccellente
Sono andata al PS per una brutta caduta secondaria a svenimento, dovuto pare a sbalzo di pressione; ho battuto la testa e tagliato il labbro; male allo stomaco; reazione allergica pruriginosa.
Ho ricevuto un’assistenza a 5 stelle dal momento che sono salita in ambulanza all’uscita dopo 24 ore in osservazione.
Certo, il pronto soccorso è pieno di gente e il personale medico non è chiaramente sufficiente a soccorrere rapidamente ogni persona, ma mi complimento di cuore con medici, infermieri e altre persone di supporto perché, nonostante siano sotto enorme pressione e vadano da un caso all’altro senza pausa, riescono ad aiutare tutti. Tranquillizzare e diagnosticare rapidamente non è facile, ma viene fatto con grande professionalità ed il sorriso. Ho constatato personalmente queste qualità ed ho solo complimenti per il soccorso ricevuto.
Un grande grazie a tutti.
Servizio di Pronto Soccorso
Per un problemino ortopedico, prima a Cervia poi a Ravenna, nonostante l'aver dovuto rivolgermi a due sedi, sono stati veloci, professionali e gentili.
A Ravenna il dott. Andreozzi e sua equipe li ho trovati molto preparati, gentili e professionali.
Il triage funziona benissimo.
Delusione TOTALE
Delusione più totale.
Si spera sempre non debba mai servire ovvio, ma quella volta in cui serve, forse è meglio pregare e restare a casa.
Ieri sera sulle 20.00 mia moglie aveva fortissimi dolori nella parte lombare (talmente forti che faticava a respirare e si contorceva dal dolore)… Arrivati al P.S. (nonostante la su condizione, codice azzurro, una Tachipirina e via in attesa di visita ambulatoriale) per 5 ore è stata lì senza che NESSUNO, ripeto nessuno, facesse nulla. Fortunatamente dopo 3 ore più o meno il dolore è passato e abbiamo deciso di andare via all’1.00 di notte,perché iniziava a stare male per la lunga attesa.
Morale: sarebbe stato meglio stare a casa a questo punto.
Ringraziamento
Le persone che lavora in PS è gentile e molto, molto professionale. Gli ambienti sono puliti e ordinati.
Grazie, grazie, grazie, vi sono grato per tutto.
Ricovero pronto soccorso
Vorrei ringraziare la dottoressa e tutti gli infermieri e gli assistenti per la loro professionalità, competenza e per la loro gentilezza. Grazie di tutto, buon lavoro.
Trauma da incidente stradale: codice azzurro
VERGOGNOSO!
Nessuna empatia, nessuna privacy, mancanza totale di rispetto per la persona, arroganza, maleducazione, disorganizzazione totale.
Sono dipendente ASL di un’altra Regione, di quelle “in affanno” in ambito sanitario, ma se questo di Ravenna è un presidio all’avanguardia, sono ben fiera di lavorare altrove: noi siamo poveri forse, ma ricchi sicuramente di professionalità e tanta, tanta umanità.
Lipotimia
Personale medico piuttosto maleducato: hanno fatto stare per tre notti una persona disabile in barella senza rispondere al telefono/ avvisare i parenti.
Nessun trattamento ricevuto
Servizio scandaloso
Meglio la sanità privata.
Pessima esperienza
Ho trovato sul foglio di dimissioni (che io ho chiesto di poter firmare perché mi sembrava di essere trattata con negligenza, mai stata così male in un ospedale, ed io ho fatto svariati ricoveri in altre strutture nelle quali mi sono sempre trovata benissimo) dei parametri non veri.
Sono una paziente ad alto rischio di endocardite, espormi a mille potenziali malattie infettive è rischioso per la mia salute ed in questo ospedale beh, le barelle sono tutte fitte l'una accanto all'altra ed in disordine; spero di non essermi presa nulla. Ambienti sporchi, infermieri scortesi come pochi.
Dico solo che, nonostante soffra di patologie cardiache e mi abbiano detto che avevo l'Ecg variato rispetto al mio originale, ho preferito tornare a casa e sperare non fosse nulla di preoccupante. Ah, non mi sono nemmeno stati dati i miei farmaci la sera del Triage (che io non ho preso perché non riuscivo a trattenere nulla senza vomitare). Probabilmente è l'organizzazione dell'ospedale che non fa dare il meglio al personale sanitario, non dò colpe, però lavorano con la vita delle persone...
Pronto soccorso di Ravenna
È una vergogna, ore e ore di attesa perchè c'è solo un medico donna al pronto soccorso! Le tasse noi cittadini le paghiamo, ma il servizio fa schifo. E' mai possibile che non si possano assumere medici al pronto soccorso per dare un servizio più decente??? Poi ci sono delle infermiere alla entrata (dove ci sono gli sportelli di accoglienza) maleducate e abbastanza prepotenti.
Alla fine ce ne siamo andati, dopo quasi 8 ore di attesa e nessun medico venuto a visitare la mia amica.
Pessimo servizio
Pessimo servizio. Ore e ore di attesa pur essendo arrivato con l'ambulanza al PS. Sono stato piazzato in sala d'attesa per ben 5 ore di fila - e io ero quello con meno ore di attesa.
Che dire poi della sala d'attesa.. ambiente sporco e rovinato; servizi igienici da prendere paura.
Personale che passa ma non ti dice niente o fanno finta perché parlavano e passavano il tempo a fare dell'altro o parlare tra di loro.
Il danno e la beffa
Ho portato mia figlia al PS per un gonfiore anomalo da 2 giorni ed in continuo aumento ad un piede dato da una puntura di qualche insetto o sospetto morso di ragno, dopo aver consultato il medico di base che ci aveva prescritto una crema cortisonica e avendone constatato il peggioramento.
Mia figlia aveva fatto il vaccino anti-Covid 4 giorni prima e avevamo detto che aveva qualche allergia, ma è stata messa su una sedia per 9 ore senza che nessuno si occupasse di lei. Siamo persone rispettose del lavoro altrui, ma come madre, anche se mi era stato detto più volte di andarmene a casa, non ho mai lasciato l'ospedale, restando all'aperto come volevano le guardie, per dare conforto a mia figlia che sapevo essere spaventata. Capivamo entrambe che c'erano dei casi più gravi, ma vedevamo anche tantissime persone stare male che firmavano dopo ore di attesa per andarsene. Le infermiere del mattino sono state gentilissime e le ringrazio perchè non faccio di tutta l'erba un fascio, ma 3 infermiere in accettazione nel pomeriggio, oltre ad essere scortesi e maleducate con i pazienti, hanno deriso me, ma soprattutto mia figlia, ed è inconcepibile! Lei le vedeva indaffarate e non voleva disturbare, così io ho chiesto di portarle del ghiaccio da mettere sul piede e mi è stato risposto " a sua figlia è stata mangiata la lingua dal gatto che ha bisogno della mammina che parli al suo posto?"... Poi, andando da lei col ghiaccio, ha detto la stessa cosa deridendola. Ho chiesto, dopo 6 ore senza nè cibo nè acqua, di poterle portare una bottiglia d'acqua e un'altra si è rivoltata come una vipera: "non vede che sono con un'altra paziente!". Fortunatamente un ragazzo infermiere gentilmente gliel'ha portata! Solo una volta, angosciata, mia figlia ha chiesto gentilmente quanto ancora avrebbe dovuto aspettare e per tutta risposta: "decidiamo noi quando il medico la vedrà, anzi, può essere che aspetti fino a stasera o che la mandiamo a casa perchè non c'è tempo, quindi mettetevi il cuore in pace".
Questa è mancanza di umanità, ma deridere le persone che stanno male non lo accetto. Dopo 9 ore ho firmato per portarla via perchè era delusa, spaventata a morte e piangeva perchè si è sentita abbandonata! Alla fine è stato scoperto che per errore era stata messa in attesa con codice bianco e ci sono state fatte delle scuse, ma non toglie il fatto della negligenza e maltrattamento che non si può adottare in un PS! Mi sentivo così inutile che ho chiamato anche il centro antiveleni che comunque mi ha detto che non sono casi da sottovalutare e che la tempistica è fondamentale, altrimenti si procede chirurgicamente! Ma nonostante questo, continuavano a dire che sapevano loro quando farla vedere dal medico.
L'ho portata da una dottoressa ed ha diagnosticato una forte allergia. Ho notato che siamo trattati quasi da carcerati con le guardie fuori che, se anche sono stati comprensivi con me, ho assistito a scene poco piacevoli rivolte ad altre persone. Ora spero vada tutto bene e che mia figlia non abbia conseguenze, ho sempre avuto grande stima per il nostro ospedale, ma le cose stanno degenerando, ho visto il PS non certo come un punto di aiuto alle persone sofferenti! Qualcosa DEVE cambiare!
Ricovero in pronto soccorso
Ho necessitato di ricovero causa colica renale alcuni giorni fa e devo fare un encomio a tutto il personale, medico e paramedico, per competenza, gentilezza e organizzazione che mi hanno permesso di conoscere le cause della mia situazione ed essere poi dimesso celermente, non senza un giusto periodo di osservazione e aver svolto tutti gli accertamenti necessari, organizzati con ottima scadenza temporale.
Bravi!!!
Pronto soccorso eccellente
Sono andata al pronto soccorso il 5 ottobre 2020, nel primo pomeriggio, per forti dolori addominali a cui sono seguite analisi e approfondimenti. Il dolore se ne è andato dopo diverse ore, ma mi hanno tenuto dentro per la notte per controllare l'evoluzione. Ho trovato tutto il personale competente, attento, gentile e con molta attenzione ai pazienti.
Ringrazio in particolare il Dott. Stefano Perna, che mi ha seguito tutto il pomeriggio, e tutto lo staff.
Pronto soccorso Ravenna
Sono stata in PS in codice rosso per 6 ore. Facevo fatica a respirare ma vedevo quello che avevo intorno. Ho assistito a battibecchi sul fatto che io fossi lì. Nessuno tranne il medico che mi aveva in cura e l'infermiere che mi ha dimesso, mi ha mai rivolto una parola. Mi è stata promessa una coperta che non è mai arrivata. Ero a torace nudo, mi sono sentita a disagio ed imbarazzata. Mi sono state portate le borse che mio marito mi ha portato, messe sotto la barella che non potevo raggiungere. Non ho potuto chiamare mia figlia per rassicurarla, o mio marito con cui avevo bisogno di comunicare. Nessuno si è preoccupato di chiedermi se avessi un qualche tipo di bisogno. Ho chiesto di andare in bagno e mi è stato detto di aspettare, l'ho fatta a casa.
Ricovero in Pronto Soccorso
Mi trovavo per motivi di lavoro a Ravenna ed in seguito ad una forte tachicardia, rivelatasi una Fibrillazione atriale, ho avuto necessità, nelle prime ore del 24 maggio, dei servizi di Pronto soccorso del locale Ospedale. Un ringraziamento di cuore al Dott. Luongo e allo staff infermieristico presente, che con competenza, professionalità e cordialità mi hanno spiegato sia le cause del malore incorso che le soluzioni allo stesso.
Recensione paziente
I voti espressi non bastano per valutare la competenza, la disponibilità e la cortesia di tutto il personale in servizio il pomeriggio del 02/03 2018.
Grazie a tutti.
Un PS a due volti
La mia esperienza al pronto soccorso di Ravenna è a due facce: una positiva, l'altra direi estremamente negativa. Domenica 29 ottobre circa alle 14.30 mi sono recata al pronto soccorso perché accusava un forte dolore alla spalla destra in seguito ad una caduta dalle scale. Sono stata subito portata all'accettazione e visitata dapprima da una dottoressa gentilissima, credo che si chiami Centolani, che prontamente mi ha inviato alla radiologia dove sia il tecnico, sia la dottoressa, sono stati molto gentili e disponibili, mi hanno dato in tempi rapidi il referto relativo alla rottura della scapola e mi hanno inviata nel reparto ortopedico del pronto soccorso. Qui comincia l'esperienza decisamente negativa. Sono passate ben due ore, ho visto passare davanti a me ragazzi molto giovani che all'apparenza non mi sembrava l'avessero nulla di grave, perché camminavano, ridevano tranquillamente, mentre io ero seduta molto sofferente su una sedia rotelle e quando dopo due ore ho chiesto informazioni circa le modalità con cui venivano accettati i pazienti, mi è stato risposto in modo abbastanza brusco che c'è "un ordine nostro" - testuali parole di cui non è dato sapere. Io ho precisato che data l'età (70 anni) e data la mia situazione, non riuscivo a capire chi potesse passarmi davanti, addirittura un ragazzo con un problema ad un mignolo, il quale molto educatamente ha detto al l'infermiere che era disposto a farmi passare - ma la suddetta persona ha detto che doveva seguire la sua procedura (quale non si sa..). Per cui io sono stata poi curata per ultima. Ora faccio un semplice ragionamento: io sono insegnante in pensione, se avessi dato un tre ad un mio alunno, avrei dovuto presentare i parametri di valutazione visibili che mi avevano portato a quel voto, cosa che non mi è stata affatto data. A parte il fatto che ho visto entrare gente che era in relazione di amicizia con il suddetto infermiere, che addirittura alla mia affermazione di avere intenzione di fare reclamo, mi ha detto di accomodarmi che loro ne sono ben contenti che ne hanno tanti; se questo è un modo di comportarsi da parte del personale, non so quale altro commento io possa fare. Mi sembra quindi giusto che certi comportamenti vengano sanzionati e non posti sullo stesso piano, come ripeto di quello della dottoressa Centolani Alda e della radiologia, che sono stati assolutamente encomiabili.
Non so se avrò risposta al reclamo che intendo effettuare, se siete un'azienda seria lo dovreste fare, perché sono una cittadina che paga regolarmente le tasse e desidero un servizio all'altezza
Chiara Grande
Complimenti
I miei complimenti vanno nello specifico alla Dott.ssa Pari Carlotta, la quale nell'ambito del pronto soccorso, in seguito a ferita da taglio, ha ricucito 2 tendini delle falangi della mano, che forse un altro non avrebbe fatto (so che è capitato) e ha fatto un lavoro di sutura della ferita di cui si sono complimentati anche uno specialista di Modena e una di Bologna. Grazie giovanissima dott.ssa Pari Carlotta... spero che l'ospedale di Ravenna non ti lasci sfuggire.
Spiazzato
Sono adesso in ospedale con mia madre, siamo qui dalle 18:00 del pomeriggio (scrivo alle 2:07 di notte), in fila siamo rimasti in 5 e da un'ora e mezza stiamo aspettando una refertazione di una radiografia. A parte ciò, che già di per sé mi pare inaccettabile, ho appena assistito a una scena che reputo dimostrare scarsissima professionalità, abbondanza di menefreghismo e pressappochismo: una madre in attesa con il figlio attaccato alla flebo è andata a chiedere se fosse normale che il sangue risalisse lungo il tubicino... infermieri e OSS indaffarati in chiacchiere le hanno detto che non succede nulla dal momento che la flebo è chiusa (per inciso è vero), ma nessuno si è distolto dalla sua inutile inattività per andarla a staccare (tempo necessario 1 minuto). Sono un sanitario anch'io, e mi risulta che nella nostra professione si debba essere al servizio dei pazienti, non del fannullismo di comitiva.
Disservizio
Sono un medico di Cervia, portato con ambulanza dopo un incidente stradale. Ho vissuto una notte da incubo per colpa di una totale mancanza di rispetto nei miei confronti da parte di un medico di guardia.
Capisco i tagli alla sanità..
Sono di Bologna e questa estate ero in vacanza a Lido di Dante, ero già in cura per una dermatosi da contatto da una settimana senza risultati positivi, allora mi sono recato al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Ravenna. Dopo aver aspettato circa 3 ore, mi ha visitato un medico generico (avrei sinceramente preferito un dermatologo) - risultato: la cura che mi ha dato ha aggravato la mia patologia.
P.S.: ho notato che prima di me lo stesso medico ha visitato un signore che aveva bisogno di un dentista.. in pratica visitava e li dimetteva tutti lui.. Capisco i tagli alla sanità, ma mi sembra un po' troppo...
INDIGNATA COME PAZIENTE
Avendo avuto bisogno del PS per mio marito, che causava mal di testa molto intenso ed era proveniente dal PS di Cervia con una diagnosi di Cefalea Acuta con sospetto di ARTERITE, CODICE GIALLO ACUTO, l'attesa è qui stata di 3 ore, prima di essere guardato dal medico di turno. Dott. Naldi. Dopo le mie lamentele per la lungaggine dei tempi vedendo la sofferenza di mio marito, il medico mi ha risposto che se continuavo chiamava la polizia. Ho risposto che sarei stata ben felice così AVREI FATTO ACCOMPAGNARE MIO MARITO al PS di CESENA. Bene, detto questo, il dott. ha bombato mio marito di calmanti, fatto una TAC poi a casa.... Dopo 4 ore ritorna il dolore intensissimo, quindi chiamo la GUARDIA MEDICA. Lì HO TROVATO FORTUNA... UN MEDICO, DOTT. PELLONI GABRIELE, HA RISOLTO IL DOLORE E INDICATO L'ITER DA SEGUIRE. COME DEFINIRE QUEL MEDICO DEL PS?
QUANDO SANITA' FA RIMA CON UMANITA'
La settimana scorsa sono dovuta ricorrere al pronto soccorso per mio padre e, nonostante la negatività della situazione, sono stata contenta di fare la conoscenza di una dottoressa meravigliosa, di quelle che ormai sono come una goccia in mezzo al mare.
La dottoressa in questione si chiama Martuzzi Cristina, la disponibilità e la gentilezza con cui ha trattato tutti i pazienti presenti nel pronto soccorso mi hanno riempito il cuore.
Ultimamente con la malattia terminale di mio padre ho girato diversi ospedali, tanti reparti e avuto a che fare con parecchi medici ma l’umanità dimostrata dalla dottoressa e dal suo staff sono encomiabili.
Purtroppo ho passato buona parte della notte in reparto e ho potuto appurare che la dottoressa non si è fermata un attimo; tanto gentile da procurare provviste ad un ragazzo in barella, tanto gentile da spiegarmi filo per segno quello che avrei dovuto fare una volta a casa, tanto gentile da organizzare il trasporto in ambulanza per il mattino seguente, tanto gentile da dire “sono subito da lei!”.
Sono rimasta talmente colpita da questi atteggiamenti cortesi, che credevo ormai scomparsi, da volerle dedicare questo elogio pubblico.
Pronto soccorso molto valido
Ho avuto bisogno del pronto soccorso dell'ospedale civile di Ravenna ed ho trovato competenza professionale, cortesia e disponibilità.
Ringrazio quindi il dott. Galvani Matteo e tutto il personale infermieristico.
Grande pronto soccorso
Ho trovato molta competenza e cortesia. Personalmente sono stato informato subito del mio stato di salute e dimesso dopo variati controlli.
PRONTO SOCCORSO CON ANALISI CLINICHE LENTISSIME
RECATOMI PER EMERGENZA AL PRONTO SOCCORSO DI RAVENNA CON LA MIA COMPAGNA, DOPO ESSERE DIROTTATI AL REPARTO DI OSTETRICIA AL 4° PIANO ED AVENDO PRELEVATO SANGUE DALLA COMPAGNA PER ANALISI URGENTI DI PRONTO SOCCORSO, HO APPURATO CHE LA PROVETTA NON SI è MOSSA DAL REPARTO PER CIRCA UNA'ORA E QUARANTA MINUTI!!!! DOPO AVER SEGNALATO PIù VOLTE AL PERSONALE INFERMIERISTICO, MI è STATO DETTO CHE MANCA IL PERSONALE PER RECAPITARE AL LABORATORIO INTERNO LA PROVETTA!!!!???? CHE SENSO HA QUINDI IL D.E.A. DI RAVENNA (STRUTTURA NUOVA DI BEN 8 PIANI) SE NON C'E PERSONALE???
Girone dantesco
Il nuovo pronto soccorso a Ravenna è stato inaugurato da poco in pompa magna, un’occasione per politici, prelati e direttori generali di mettersi in mostra. Di soldi ne sono stati spesi parecchi, eppure, alla prima occasione di servirvene, sono rimasto alquanto perplesso dalle soluzioni adottate.
Accompagnavo mia madre per un problema cardiaco.
L’inizio è buono, l’accesso è agevole e il parcheggio retrostante facilita le cose. Si viene subito accolti dal personale infermieristico, ma poi iniziano le perplessità e un’esperienza non sempre agevole.
C’è una sala per i pazienti in barella, quasi sempre piena, quindi nuova, ma già sottodimensionata (!) e un ambulatorio di prima accoglienza in open-space, dove il personale deve armeggiare dei separé mobili per garantire un minimo di privacy ai pazienti. Ci viene assegnato un codice verde, quindi si preannunciano tempi di attesa non brevi. Per quasi un’ora attendo di fianco alla barella di mia madre, poi cedo e vado a sedermi in sala d’attesa, da cui però non si vedono più le barelle. Raccomando a mia madre di farmi chiamare quando arriverà il medico. Apprenderò poi che invece è prassi assistere i pazienti senza consultare gli accompagnatori, per cui nessuno mi chiama! Dopo circa mezz’ora mi riaffaccio nella saletta delle barelle, ma mia madre è già stata portata in visita. Chiedo al personale, ed anche più volte, di essere ammesso alla visita, poiché ho cose da dire al medico e mia madre oggi non è tanto lucida, per cui temo che possa non spiegarsi bene, ma invano. Mi rassegno quindi ad attendere. La sala d’attesa è spartana, inospitale, affollata e rumorosa, molto rumorosa. Vi si affacciano gli ambulatori per i problemi meno gravi, che ogni tanto chiamano in altoparlante il numero del prossimo paziente (non sarebbe bastato un tabellone luminoso?), poi c’è il chiacchiericcio della folla di sottofondo. L’attesa è snervante, mi sono portato un po’ di lavoro da fare, ma è impossibile concentrarsi.
Dopo circa un’ora e mezza vedo ricomparire mia madre accompagnata da un’infermiera. Dobbiamo però attendere ancora il risultato delle analisi del sangue, poi forse riuscirò a parlare col medico. Dopo quasi 4 ore che siamo lì il momento arriva. Accedo quindi ad una grande sala per le visite ai pazienti barellati. Anche qui è stata fatta una scelta di open-space con alcuni separé mobili, questo significa però, anche qui, poca privacy e molto rumore, un rumore di sottofondo sovrastato ogni tanto dalle urla di qualche “paziente” (è proprio il caso di dirlo), che si lamenta per non essere assistito adeguatamente dopo ore di attesa. Noi, tutto sommato, non ci possiamo lamentare troppo. In un angolo del salone c’è il medico, una dottoressa abbastanza gentile, nonostante la situazione di stress, seduta ad un tavolino in cui smista le carte dei vari pazienti. Qualcosa riesco a dirle, era certo meglio se glielo dicevo prima, ma tant’è. Il problema di mia madre non lo abbiamo risolto, ma abbiamo almeno spianato la strada per domani in cardiologia. Prendiamo le nostre carte e ce ne andiamo frastornati. E’ come uscire da un girone dantesco.
infortunio in vacanza
Mi sono fatta male mentre ero in vacanza a Ravenna per il 25° di matrimono - sono caduta dalla bicicletta. A partire dalle signore che sono venute a prendermi con l'ambulanza, poi il personale che mi ha medicata e l'infermiere alla reception che ci ha chiamato il taxi per il ritorno in albergo... sono stati tutti molto disponibili e gentili. addirittura il medico che mi ha "ricucita" ci ha consigliato un ristorante dove cenare.
Bravi, dovrebbero essere tutti come Voi.
Giovanna Magenes
Soccorso per nulla pronto
Vorrei lasciare la testimonianza di persona estremamente delusa dal servizio di pronto soccorso dell'ospedale di Ravenna.
Domenica ho accompagnato mio padre, settantacinquenne diabetico e cardiopatico, per una visita ad una gamba vistosamente gonfia e e già diagnosticata infetta dal medico di base.
In accettazione gli è stato attribuito un codice giallo e dopo una attesa di oltre 4 ore nessuno lo aveva ancora visitato.
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