Pronto Soccorso Ospedale Perugia
Recensioni dei pazienti
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MALEDUCAZIONE E DISORGANIZZAZIONE
Mio padre, arrivato in ambulanza alle 11:00 di mattina, viene preso in carico alle 17:00 di sera, dopo 6 ore di attesa il medico non lo voleva far ricoverare, considerandolo ricovero improprio, dopo essersi sentito male per la seconda volta nell’arco di una settimana, con valori ematici sballati.
Alle 19:00, per chiedere informazioni se veniva ricoverato o meno (dopo 8 ore di attesa), lo stesso medico mi alza la voce e mi sbatte la porta in faccia.
Ci sono modi e modi, ma se non hai l’educazione e il rispetto, è meglio che vai a fare un altro lavoro, soprattutto non a contatto con la gente.
Personale infermieristico sempre gentile, sotto affanno da mancanza di personale e soprattutto di organizzazione.
Altro suggerimento: sarà ora di adeguare/allargare sala d’attesa/triage a un giusto pronto soccorso di un ospedale di città che, oltre Perugia, negli ultimi anni raccoglie un bacino di utenza molto più vasto, vista la chiusura di vari ospedali della provincia di Perugia.
Attesa e maleducazione
Sono arrivata in PS con ematoma frontale ed escoriazioni alla fronte ed alle ginocchia.
Non ho ricevuto trattamenti in quanto dopo 3 ore di attesa e di comportamenti maleducati da parte di alcuni operatori, ho rinunciato alla visita e mi sono dovuta recare in un altro pronto soccorso ad un'ora di distanza in auto.
Semplicemente vergognoso
Arrivati alle 17.20 per un taglio che richiedeva sia radiografia che punti di sutura, alle 20.00 ancora si era in attesa e, quel che è peggio, nessuno sapeva dire quanta attesa fosse ancora necessaria. Sul tabellone figuravano persone con accesso alle 11.30 di mattina, che ancora dovevano essere visitate. Magari si potrebbe pensare che ci fossero molto codici rossi, ma in realtà mai più di 1 e mai più di 5 codici gialli.
Personale sicuramente provato e sotto pressione. Sicuramente non era, ne è, loro il problema, ma dell'amministrazione.
PESSIMO
Mi "rimandano" a casa una figlia dicendo che c'è il Coronavirus ed è meglio andare a casa! Torni al pronto soccorso dopo due giorni che non riesce a bere e a mangiare da tre giorni (avendo fatto il test della mononucleosi da privati, è risultata positiva) e al triage ti dicono che il posto peggiore è il Pronto Soccorso!! Ma noi che dobbiamo fare?? Ho sentito 2 dottori ed entrambi mi hanno detto di portarla in ospedale che aveva bisogno di essere idratata con flebo, ma qui a Perugia mi dicono che non è il posto giusto!!!
Vergognoso
Persona anziana con dolori ad addome, stomaco e testa, aritmie cardiache e problemi gastrointestinali, entrata in PS 3 volte in una settimana e 5 in due mesi, costretta su carrozzina da 8 a 12 ore di attesa (assurdo) per esami o visita senza trovare il problema.
Più di due mesi di dolori e sofferenza senza trovargli una soluzione...
Personale per la maggior parte che ho trovato indelicato.
Un PS che dovrebbe essere professionale e più numeroso, altrimenti a che serve?
A niente!
Disorganizzazione
Dopo 5 ore di attesa, mia moglie se n'è andata senza essere stata visitata, nonostante praticamente avesse un buco in un occhio! Vergognoso!
Mancanza di considerazione totale per un malato
Volevo raccontare la mia purtroppo triste esperienza. Sono venuta al pronto soccorso con forti dolori da coliche renali alle 10.30 del giorno 25 aprile 2017. L'infermiera mi ha chiesto il livello di dolore da uno a 10 - io che sono una persona quarantenne e di solito sopporto il dolore bene, ho risposto che soglia del dolore è 8, quasi insopportabile, il che era la verità. L'infermiera invece si è messa a ridere e mi ha dato il codice bianco con quale avrei dovuto passare in Pronto Soccorso fino alla notte, perché a quasi tutti altri i pazienti che venivano dopo di me si dava il codice verde. Il risultato: mi sono fatta accompagnare al Pronto soccorso di un comune vicino, dove hanno subito capito la situazione e mi hanno dato assistenza immediata. Grazie al Pronto soccorso di Assisi.
Poca competenza e attesa troppo lunga
Mio padre arrivò al Pronto soccorso di Perugia con un ictus in corso, le gambe non lo reggevano, tanto che dovettero metterlo in una carrozzina. Nonostante questo, dopo averlo visitato lo classificarono come codice verde, dicendo che "sicuramente" non aveva un ictus. Dovette aspettare l'arrivo della neurologa per 5 ore sulla carrozzina all'ingresso del Pronto soccorso, quando una persona colpita da ictus dovrebbe essere soccorsa immediatamente. Quando finalmente la neurologa arrivò e lo visitò, fu ricoverato per ictus. Dopo un anno è morto.
reparto con presenza di medici pessimi
un mio congiunto è stato trattato malissimo, non sono stati rispettati i protocolli. Gli sono stati somministrati farmaci senza averlo scritto nella cartella clinica. Ho vissuto nell'incubo di aver ancora bisogno di certe persone. Se i medici hanno pregiudizi o non sono all'altezza di trattare tutte le patologie, farebbero meglio a trovare una collocazione più consona al loro grado di professionalità. Non auguro a nessuno le esperienze che ho vissuto li.
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