Pronto soccorso Ospedale Parma
Recensioni dei pazienti
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Grazie di cuore
Un reparto di persone professionali e umane.
Un grazie di cuore a tutto il personale medico, infermieristico e ausiliario.
Forti dolori addominali
Una esperienza pessima, non mi hanno visitata e hanno considerato l'ecografia che avevo fatto a settembre. Da settembre fino a febbraio si può cambiare!
ERNIA DISCALE TRATTATA COME MUNCHAUSEN
Se cosciente, in caso di necessità, chiederò di essere portata in un altro pronto soccorso.
Mi reco in pronto soccorso appena riesco a rimettermi in piedi dopo aver avvertito dolore in zona lombare con successiva parestesia.
Al triage comunico che in posizione seduta il dolore è intollerabile e mi lasciano attendere oltre 3 ore in piedi.
Alla visita il medico di PS non mi fa alcun test, mi chiede età e terapie farmacologiche assunte e dichiara che non posso avere niente di grave.
Dietro mia insistenza, riferendo insistentemente i sintomi, chiedo esplicitamente se ha uno straccio di sospetto diagnosico e mi risponde con aria supponente e palesemente infastidita "che vuole che sia, massimo un'ernietta". Intanto l'infermiere mi applica un accesso venoso.
Io chiedo come intenda procedere e mi risponde che mi farà un toradol IV (io ho rifiutato perché ero in auto da sola e avrei dovuto poter guidare per andare via, se dimessa).
Altra ora in piedi di attesa per farmi rimuovere l'accesso venoso, in una stanza dove c'era un paziente che vomitava e tossiva; ovviamente non riuscivo neanche a sopportare la posizione ortostatica e mi sono accasciata sul bordo di una barella, ignorata da tutti.
Ho firmato le dimissioni, poi sono stata ricondotta (a forza) in PS dopo 2 giorni perché non riuscivo più a camminare e se mi mettevo in piedi avevo crisi vagali con svenimenti.
Al triage mi hanno descritta "autonomamente deambulante" e mi hanno dato un codice bianco.
In sostanza avevo un'ernia espulsa frammentata che mi ha provocato degenerazione della radice del nervo sciatico.
A tre anni di distanza il danno mi provoca crampi notturni con insonnia e ho un riconosciuto deficit motorio alla gamba (piede cadente).
Forse invece di firmare le dimissioni, avrei dovuto minacciare la denuncia subito.
Meglio un TSO che essere trattata palesemente come una sindrome di Munchausen.
Non esistono parole
Arrivata con 118 con un bimbo di 10 anni in codice rosso per caduta dal letto a castello. Accesso alle 19.30 in pronto soccorso, fatti i raggi, tutto per fortuna negativo! Gli hanno dato solo un po' di tachipirina, che ho chiesto io perché il bimbo aveva molto dolore.. Poi hanno aspettato fino alla mezzanotte per spostarlo in Pediatria e infine lo hanno dimesso per buona salute!
L'ho portato a casa con un taxi e l'ho messo a letto.
In seguito, visto il forte dolore, ho chiamato tutti i giorni in ospedale per cercare qualcuno che mi visitasse il bimbo e finalmente un medico della Pediatria ha fissato una risonanza.
Mio figlio ha fatto la RM dopo ben 12 giorni: ha 4 fratture al bacino e cinque vertebre rotte e due schiacciate.
Ci rivedremo nelle sedi più opportune.
La fortuna di incontrare il dr. Neri Giampaolo
Visione olistica del paziente. Crea nei pochi minuti di visita un aggancio emotivo che ti fa sentire nelle mani di un ottimo medico.
Ancora complimenti al dottor Giampaolo Neri.
Ringraziamento
Grazie di tutto. Siete professionisti unici.
Esperienza molto negativa
Con mia mamma, ottant'anni, malata di Alzheimer, Parkinson, incapace di ogni capacità cognitiva, non parla, non capisce, zero interazioni, ci rechiamo al PS con ambulanza, dopo caduta il giorno precedente con contusione a zigomo e fronte, e lei che presenta gonfiore alla fronte, sopra gli occhi e sugli zigomi. Il consiglio di portarla al PS è del medico di guardia, le sue condizioni non le consentono di esprimere qualunque forma di malessere, potrebbe avere mal di testa, nausea, o altri sintomi riconducibili al trauma, ma non è in grado di manifestarli. Alle 13.00 arriviamo al triage, codice verde, nonostante il trauma e come detto prima, l'incapacità di dare qualunque indicazioni su eventuali sintomi. Dopo QUATTRO ore ci accolgono all'emiciclo 2b, decidono di fare una Tac. Dopo un'ora e trenta decidiamo di rinunciare alle eventuali cure e firmiamo per le dimissioni, spossati da una prima attesa di 4 ore, e da una Tac continuamente posticipata causa altre urgenze. A conclusione di questa pessima esperienza, la ciliegina sulla torta: in PS non trovavano una carrozzina, ho dovuto portarla da casa. Spero di aver preso la decisione giusta firmando le dimissioni, so che questo commento non servirà a nulla perché tanto la responsabilità non se la prenderà nessuno, ma avevo la necessità di sfogarmi condividendo la mia esperienza.
Pessima esperienza
Esperienza pessima, e non è la prima volta purtroppo. Lasciata in barella sul corridoio al freddo, nessuno che mi chiedesse o mi chiamasse per sapere come stavo. Dopo 6 ore di attesa (e non avevo molte persone avanti o codici rossi), e solo dopo la mia insistenza, mi hanno visitata e solo nella notte mi hanno fatto fare accertamenti.
Con ancora il dolore, mi dicono però che non ho nulla...
Esperienza al Pronto soccorso di Parma
Condivido questa esperienza perché credo che ciò che è accaduto personalmente a mio padre, non dovrebbe accadere in un mondo civilizzato e soprattutto nella sanità pubblica italiana. Si era parlato tanto dopo il Covid che tante cose sarebbero migliorate, ma in realtà siamo in caduta libera.
Venerdì 10 Giugno porto mio papà in Pronto soccorso perché non vedeva più da un occhio e aveva avuto un abbassamento importante di vista dall'altro occhio; da sottolineare che mio papà è un signore di 80 anni con deficit sia motorio che cognitivo. Dopo 20 ore di attesa, e nessuna diagnosi fatta, i medici erano pronti a dimetterlo perché non c'erano posti letto. Dopo la mia personale opposizione decidono di ricoverarlo, solo che nell'attesa sarebbe dovuto sostare in pronto soccorso. Dopo 52 ore in pronto soccorso (con il rischio di beccarsi il covid visto il continuo accesso di nuovi pazienti) il 12 giugno pomeriggio viene ricoverato in Clinica Medica. Gli infermieri non ci hanno neanche avvisato - e pensare che ero fuori dal PS ad aspettare!!! Umanità pari a zero.
Esistono ancora angeli
Strano a dirsi, esistono ancora angeli ed io li ho trovato al pronto soccorso: due dottoresse molto brave, competenti e soprattutto umane.
Grazie di cuore.
Pronto soccorso
Spero di non aver mai più bisogno di cure mediche. Sono stata mandata al PS per una visita di controllo otorinolaringoiatrica dal medico di base, con richiesta compilata vista che da tre giorni ho tonsillite con ascesso, febbre a 39, viso e gola gonfi con difficoltà respiratoria e vari herpes che mi impediscono l'apertura delle labbra, e nonostante terapia antibiotica di tre giorni che non ha migliorato la mia condizione di salute, anzi, sono peggiorata.
Hanno impiegato 7 ore per fare una visita, nella quale si sono anche infastiditi dicendomi che ci viole tempo perchè gli antibiotici facciano effetto. E mentre mi firmavano le dimissioni, giocavano con il cellulare. In tutto questo ho anche provato ad avere una visita a pagamento urgente in giornata, ma non è stato possibile. Speriamo veramente di non avere complicazioni, altrimenti farò causa.
Emorragia nasale
Oggi ho portato urgentemente mio padre (88 anni) al pronto soccorso per un’importante emorragia nasale. Non potendolo accompagnare per via del Covid, è stato accolto amorevolmente dal personale del pronto soccorso.
Il problema è stato risolto velocemente con cauterizzazione.
Ringrazio profondamente tutto il personale.
Polmonite e dispnea
Entrato alle ore 20.30, premetto che era quasi vuoto il pronto soccorso, alle ore 23.00 non mi avevano ancora visitato.
Organizzazione scadente.
Sincope persona anziana
Mia madre ottantenne, colpita da un improvviso svenimento, cade a terra, batte la testa e rimane così per diversi minuti. Chiamo il 118 e, portata al p.s., dopo il triage rimane in barella per 3- 4 O FORSE PIU' ore, senza che nessuno si occupi di lei.
Grazie a DIO si riprende bene. La riporto a casa.
Ho conosciuto pazienti che aspettavano da 8- 10 ore.
E' evidente che qualche cosa non funzioni.
PREGHERO' IL SIGNORE DI NON AVER PIU' BISOGNO DI LORO.
Esperienza da dimenticare
Personale giovane inesperto e maleducato.
Mio padre per 2 ore è stato lasciato sul una barella e lì dimenticato, al freddo perché gli avevano messo solo un lenzuolino.
Chiedo informazioni ad un medico della TAC, non solo non saluta, ma continua a camminare facendo finta di non sentire... dopo la TAC viene riportato in PS, il tutto senza che ci/gli venga data informazione alcuna; lì abbiamo visto i peggiori infermieri che un ospedale possa avere: non un sorriso, non una visita ad un paziente, non una attenzione, ridacchiavano tra loro spostandosi in tempi biblici e le poche risposte date ai parenti erano: "non abbiamo tempo, non lo sappiamo, siamo solo infermieri, aspettate la dottoressa".
L'unico sorriso e spiegazione l'abbiamo ricevuta dalla sola dottoressa del PS, cordiale, esaustiva e professionale, che tra l'altro ha visitato mio papà dietro mie richieste ed insistenze.
Dimenticavo, il tutto è successo al PS di Parma, il 26/12/2018, dalle h 12.15 circa alle h 21.00, orario in cui mio padre ha firmato per essere dimesso.
Silvia
Esperienza pessima
Sono entrato alle 23.30 dopo una caduta in moto, lamentando forte dolore alla spalla, ma in accettazione si sono limitati a darmi il codice verde e mettermi in attesa per la visita. Davanti a me c'erano una decina di codici verdi e i codici gialli. Ho aspettato 4 ore per la visita che, in cui per forza il dottore mi ha fatto fare una lastra (che potevano già farmi fare in accettazione). Dopo un'altra ora di attesa fermo il radiologo e gli chiedo come mai ci volesse così tanto per un responso, ma lui mi dice che lo aveva consegnato al dottore dopo appena 10 minuti dall'esame.. Nel frattempo passa l'infermiera di turno che mi vede spazientito che parlo col radiologo e subito dopo entra nell'ambulatorio del medico di guardia e, guarda caso, vengo chiamato, ma visto l'orario e le fratture di poco conto, non hanno un ortopedico disponibile e mi dicono di aspettare fino alle 8.00 del mattino. Io sono andato via perché altrimenti avrei messo le mani addosso a qualcuno. Alla fine sono uscito alle 5.30 del mattino, per poi tornare alle 8.00, ditemi voi se un pronto soccorso di città può avere in notturna un solo ambulatorio e una organizzazione di questo genere.
Non so perché, ma mi aspettavo di più
Infermieri gentili, anche se ben 9 buchi per un prelievo e lo sfigmomanometro lato fistola ben evidente.
Medici competenti e gentili.
Nessun supporto per poter chiedere aiuto.
Meglio non finire al P.S. di Parma
Dopo un'ora di attesa in condizione di estremo dolore (e sia stare seduta, sia stare in piedi peggiora solo la gravità del dolore), il dottore di turno mi riceve, e senza prestare la minima attenzione al mio esporgli i sintomi, mi fa una superficialissima visita in cui diagnostica una lombosciatalgia. Mi prescrive antinfiammatori di tipo FANS che sono stati del tutto inutili, e mi manda via. Quando la mia dottoressa di base è tornata dalle vacanze e mi ha visitato, mi ha chiesto: "ma il medico del PS non ti ha fatto fare nemmeno una lastra???". A voi le conclusioni...
Reparto OBI Ospedale Maggiore
Siete fantastici, umani, cordiali, educati, organizzatissimi e fate sentire le persone a proprio agio. Grazie per la disponibilità dimostrata da tutto il personale, ho trovato veramente un servizio eccellente e delle persone di cuore, sempre disponibili e sorridenti. Siete un orgoglio per noi cittadini e pazienti.
L'infinita attesa
Accedo al PS alle 21.30 per fastidio al petto e senso di sfarfallio; il triage in accettazione è ineccepibile: in pochi minuti mi fanno elettrocardiogramma, misurazione della pressione, misurazione del polso. Gli esami sono perfetti, il cuore sembra non presentare scompensi, l'infermiera mi raccomanda però di aspettare per la visita medica, dandomi un codice verde. Tranquillizzata, aspetto pazientemente il mio turno. Il monitor evidenzia 22 codici verdi e 2 gialli, nessun codice rosso. La fila non sembra scorrere, i pazienti sono chiamati in un solo ambulatorio e tra un paziente ed il successivo può passare anche quasi un'ora. Alcune persone in trattamento, entrano più volte, sempre nello stesso unico ambulatorio. Alle 00.35 stremata dall'attesa chiedo all'infermiera alla reception quante persone ci siano ancora avanti a me (il tabellone evidenzia ora 20 codici verdi e 2 gialli, non è arrivato nessun codice rosso).
L'infermiera mi informa di averne 15... ma il numero non è indicativo.
Con il mio fastidio al torace rimasto senza una diagnosi, dopo 3 ore e 30 minuti di attesa, torno a casa.
Non necessitando di un intervento tempestivo (ma al mio accesso al PS non potevo saperlo!), sarebbe bastato un medico al triage che, rilevando la mancanza di urgenza per l'esito positivo degli esami cardiaci, mi consigliasse di rivolgermi con calma il mattino dopo ad altro specialista o al medico curante, invece di lasciarmi in attesa con un codice che non lasciava nemmeno lontanamente comprendere quando potesse essere il mio turno. Il PS non dovrebbe essere un servizio a cui rivolgersi solo in casi di gravità estrema, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dei codici verdi e bianchi. Un solo ambulatorio funzionante (oltre a quello ortopedico), visto il numero di accessi è totalmente insufficiente.
Valutazione pronto soccorso
Assistenza sanitaria buona. Le attese a volte sono lunghe. Esperienza degli ultimi 15 anni.
Pronto soccordo pediatrico inesistente
Pronto soccorso inesistente! Giunti al triage devi lottare e dare mille motivazioni per far visitare il bambino e ti invitano ripetutamente ad andare dal pediatra, anche se è sabato o domenica. Riusciti nell'ardua impresa di farti visitare il figlio, l'unica cosa che sanno fare, a prescindere dal problema del piccolo, sono esami del sangue e delle urine. Non sono in grado di darti nessuna terapia e ti rimandano a esami e a visite specialistiche a distanza anche di due tre settimane. Inutili e soprattutto superficiali, si ha l'impressione che loro facciano di tutto per rimandarti a casa il prima possibile "infischiandosene del problema", quasi come tu non avessi niente di meglio da fare che stare lì con loro. Vi prego cambiate atteggiamento e abbiate rispetto per i bimbi e il loro sacrosanto diritto alla salute.
Per gli operatori del reparto OBI pronto soccorso
Desidero ringraziare infinitamente tutto il personale del pronto soccorso OBI che nella settimana dal 25 ottobre al 1 novembre si sono prodigati per fare in modo potessi superare questo brutto momento. Mi hanno fatto sentire a casa i bravissimi infermieri, tutti con pazienza infinita nei miei confronti...
E poi ringrazio LA DOTT.SSA MERLI MARIA, LA DOTT.SSA STORELLI ANTONIETTA, IL DOTT. MINEO FRANCESCO, IL DOTT. BIANCONCINI: persone fantastiche che lavorano con passione infinita.
Grazie dal profondo del cuore.
PUMA ROSELLA
NUMERO UNO
NON HO NULLA DA DIRE, TUTTO OTTIMO, SEMBRA UN'OSPEDALE D'ECCELLENZA DEL NORD EUROPA, CON MEDICI ED INFERMIERI PREPARATISSIMI. UN GRAZIE PARTICOLARE AL TEAM DEL REPARTO O.B.I. E DELLA MEDICINA D'URGENZA. GRAZIE, SIETE STATI GRANDI!
Reparto medicina d'urgenza
La mamma, reduce da una brutta caduta, è stata curata e seguita con attenzione.
Eccezionale la disponibilità del dottor Carbucicchio, capace di comprendere i pazienti e i famigliari.
Reparto molto migliorato da 3 anni fa.
Disponibilità dei medici esemplare, pulizia curata, collaborazione gentile ed attenta da chi distribuisce i pasti.
Salvare le persone NON è sempre facile..
Dall'esemplare lavoro di tutto il personale del team 118 elicottero ed ambulanza, alla sede operativa Dipartimento Emergenza - Urgenza. Gradirei ringraziare il personale, medico e infermieristico del reparto per l'impegno, la gentilezza, professionalità disponibilità e cortesia dimostrati. Un particolare ringraziamento ai dottori Granauro Patricia, Alesci Massimiliano, Carlo Bocchi, Drago Giuseppe e tutti i loro collaboratori. Un plauso per un correttissimo e fondamentale primario approccio umano medico-paziente. Complimenti quindi a tutti per l'impegno e la volontà che mettete nel vostro lavoro; e che rimanga inalterata con il passare del tempo. Grazie ancora.
Tanto di cappello- dr. Numeroso e staff
Vorrei ringraziare tutto il personale, medico e infermieristico, del reparto di Medicina d''urgenza per la professionalitá e la cortesia che mi hanno dimostrato. Un particolare ringraziamento al dott. Numeroso che mi ha seguito, a mio modo di vedere, con estrema attenzione e con un approccio medico che ho particolarmente apprezzato e che ritengo abbia dato quel tipo di risposte che un paziente desidera sentirsi dare. Complimenti quindi a tutti per l'impegno e la volontà che mettete nel vostro lavoro; e che rimanga inalterata con il passare del tempo.
Grazie ancora.
Ricovero di mia madre
Purtroppo mia madre di 86 anni è morta il 22/4/10 in un ospedale in Germania, con la diagnosi di trombosi dell'arteria mesenterica superiore dopo esser stata prima ricoverata per 5 giorni all'ospedale di Parma. Essendo medico con larga esperienza, ho suggerito la diagnosi di ischemia intestinale, poi confermata solo in Germania, a diversi medici del pronto soccorso di Parma ed altri senza trovare riscontro (non voglio aggiungere altro).
Purtroppo per questa patologia anche un iter diagnostico più fortunato e celere a Parma con ogni probabilità non avrebbe cambiato l'esito.
Errore diagnostico
Mia madre, accusando un forte dolore al piede sinistro con presenza di lesioni, è stata prontamente dimessa con invito a procedere con cure dermatologiche, quando invece si trattava di occlusione completa alle arterie della gamba sinistra.
Il successivo tardivo ricovero in chirurgia vascolare non ha permesso di salvare l'arto.
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