Pronto soccorso Ospedale Maggiore Bologna
Recensioni dei pazienti
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Peccato
Mi rendo conto che è impegnativo essere un medico di PS: emergenze, pazienti che a volte sbarellano, sintomi che possono dire tutto e niente... ma magari un po' più di attenzione e ascolto avrebbero fatto evitare un secondo accesso al PS, 5 scatole di antibiotici, una biopsia, gli strascichi di una infezione - professionalmente curata presso altro istituto - anziché venir liquidati con Cervicalgia!
Lussazione spalla
Per una spalla lussata, di notte, attesa di ben 4 ore con dolori atroci e nessun intervento, quando sarebbero bastati 10 secondi ad un ortopedico per rimetterla in sede. E' una cosa indecente.
Pronto soccorso pessimo
Dopo il morso di un insetto, ho avuto una risposta di tipo allergico sulla pelle, con numerose papule rosse di medie dimensioni.
Giunta al PS, ore di attesa senza aver ricevuto alcun intervento!
Assurdo
Entro con codice verde, dolori addominali per inizio di colica biliare. 11 ore di attesa, di cui 5 su di una sedia, prima di essere vista da un medico. Fatti poi esami del sangue, Ecg ed ecografia all'addome.
Tabellone tempi di attesa: spento. In accettazione non viene chiesto se si hanno sintomi covid-19 o se si hanno avuto contatti con persone con covid.
Ristrutturare il PS così non serve a niente.
Disorganizzazione, maleducazione, arroganza
L'ultimo episodio si riferisce al 03/07/2020. Viene chiamato il 118 su invito del medico di base per sospetto scompenso cardiaco per mia madre. Io arrivo al pronto soccorso ovviamente separatamente da lei; faccio presente all'accettazione che mia madre, con demenza mista di grado severo e MMSE 10, ha diritto a un accompagnatore al pari di una bambina di pochi anni e che inoltre ha diritto di priorità, a pari urgenza ovviamente; ho tutta la documentazione con me. Mi rispondono che devo aspettare fuori dall'ospedale e che verranno a chiamarmi appena il medico la visita. Continuano per 4 ore a dirmi che la stanno visitando e che mi chiameranno entro 5 minuti, finchè mi dicono che l'hanno ricoverata alla medicina di urgenza e di chiedere a loro. Alle mie rimostranze per non essere stata chiamata, esce quella che dichiara di avere chiamato, ma che non è uscita dall'ospedale "perchè loro non sono tenuti a uscire a chiamarci". Le ho risposto che loro mi hanno più volte detto di stare fuori e che proprio lì fuori sarebbero venuti a chiamarmi, e lei ha risposto che era corretto poichè così dice la circolare. Ecco, dopo questo dialogo alla Gianni e Pinotto, io non mi meraviglio, nè dovrebbero meravigliarsi loro, se, come già capitato, persone meno educate e civili di me poi reagiscano.
Comunque ho dovuto aspettare altre due ore al reparto in cui l'avevano ricoverata per sapere che al pronto soccorso le avevano fatto degli esami del sangue solo parziali (d'altronde lei non poteva elencare i suoi sintomi e le precedenti problematiche) e che l'avevano poi spedita su completamente terrorizzata e spaesata dopo 4 ore.
Purtroppo ritengo che ogni volta che i miei genitori sono stati portati al Maggiore, si sono comportati in modo semplicemente vergognoso.
Imbarazzanti
Mi sono recata al pronto soccorso per la rimozione di una spina di pesce in gola e, dopo 3,5 ore di attesa, mi sono permessa di chiedere quando sarei stata vista da un medico, il quale doveva semplicemente compilare un foglio per poi mandarmi in otorinolaringoiatra per la rimozione della lisca. Alla domanda mi è stato risposto che 3,5 ore era un tempo di attesa normale e che mi avrebbero visitato chissà, forse dopo un’ora, forse dopo cinque. Dovevo aspettare buona buona... Mi sono recata quindi al PS di Vergato e prontamente mi hanno visitato e telefonato direttamente al pronto soccorso di otorinolaringoiatria del Maggiore chiedendosi perché, visto che dovevano solo indirizzarmi lì, mi avessero fatta aspettare quasi quattro ore! Con il loro foglio di accettazione sono tornata al Maggiore (da notare: 40 minuti per andare e 40 minuti per tornare, oltre al costo della benzina e allo stress subìto) e mi hanno subito visitata.
Mi chiedo: ma non vi pare il caso di organizzare un pochino meglio le accettazioni? Un medico ci avrebbe messo 2 minuti a compilare un foglio e mandarmi dall’otorino al II piano! E soprattutto: è questo il rispetto che avete per i pazienti? Non siamo numeri, ma persone, e questo spesso viene dimenticato!
Sospetto coronavirus
11/03/2020. inviata da medico di base ed igienista per sospetto coronavirus con richiesta di verifica (tampone) tramite 118 - procedura standard per questa emergenza - sono rimasta 4 ore in attesa nella area accettazione a contatto con altre persone. Dopo 4 ore, alla mia richiesta di delucidazioni, mi è stato consigliato di andare a casa e stare isolata per qualche giorno, sulla base della prova di saturazione (effettuata dopo 4 ore che ero ferma sopra una sedia). Nessun tampone. Infermiera che ha messo in dubbio la professionalità del medico di base e dell’igienista e che nel mentre autorizzava l’ingresso, senza protezione, ai riders che dovevano consegnare 40 pizze. Mai più.
Fenomeni!
Che Pronto Soccorso!!! Una infermiera sosteneva che io non avessi nulla di rotto perché mi aveva sottoposto a un prelievo del sangue e ad elettrocardiogramma..
Le lastre hanno rilevato due fratture al bacino che dopo ben 5 ore di attesa sono riuscita ad ottenere con urla per il forte dolore. Otto ore in tutto ho passato dentro l'ospedale. Poveri noi!!
VERGOGNOSO
Ho accompagnato mio figlio 15enne al pronto soccorso per sospetta appendicite alle 17.30: sono le 3.10 di notte e ancora siamo qua ad aspettare che un medico lo visiti! Trattamento inconcepibile per una città come Bologna!
Pronto soccorso
Una aggressione subìta da un uomo, è già la terza volta che mi reco in ospedale con ambulanza per fare accertamenti, ma ci sono sempre i tempi di attesa assolutamente inaccettabili con soli 2 medici. Questa volta probabilmente ho il naso rotto e non riesco a respirare, ma per l'accettazione non è grave. Ho 24 persone davanti e non so se resisto.. Stupendo dove vanno le tasse che pago, nessun aiuto.
Maleducati
La maleducazione qui al pronto soccorso fa da padrone, non vai via se non passano minimo 6- 7 ore. A me ne sono passate 9 per una radiografia e una Tac e per ben 9 ore nessuno che mi desse informazioni di cosa si doveva o poteva fare. Mio figlio, diabetico, senza pranzo e cena, quando poi è stato male ho dovuto prendere un taxi per andare a casa a prendere insulina e cibo. Al PS io ho chiesto più volte cosa potevo fare, e quanto ancora aspettare (non avendo un posto statale dovevo avvisare dove lavoro) ma niente. Anzi, una infermiera di turno non ha fatto altro che urlare contro tutti i presenti, quando sarebbe bastato educatamente parlare con un tono diverso, rassicurando i pazienti che purtroppo c'era da aspettare molto.
Maleducatissimi ed arroganti.
Pronto soccorso ortopedico
Mi sono recata al pronto soccorso del Maggiore per un forte dolore al braccio sinistro e per la presenza di una grossa tumefazione al gomito, in più febbre a 39. Triage alle 14.37, codice bianco. Dopo 6 ore, dico 6 ore, di attesa sulle scomodissime sedie del pronto soccorso, ho lasciato l’ospedale. In 6 ore, ripeto 6 ore, nessuno si è avvicinato a me per verificare i sintomi, nè personale sanitario nè parasanitario. Alle mie rimostranze al personale all’accoglienza, espresse dopo la quarta, quinta e sesta ora di attesa, mi è stato riferito che il mio caso, essendo codice bianco, veniva postposto rispetto a codici di altri colori ma... io dico, il foglio di ammissione a PS riporta chiaramente che trattasi di CODICE DI PRIORITA’ INIZIALE, in sei ore di attesa il mio stato è andato peggiorando e NESSUNO se ne è interessato. Se un essere umano si reca al pronto soccorso il sabato pomeriggio, è perchè sta male. L’infermiere al triage è pur sempre un infermiere e come tale può sbagliare, oppure i sintomi lamentati all’accettazione possono peggiorare. Ma NESSUNO mi ha neppure guardata o chiesto il mio stato di salute.
Dal pronto soccorso al reparto Gastroenterologia
Portatore di stent biliare in corso di colangite preceduta da perdita di coscienza.
Dopo attesa di 4 ore vengo visitato a parole, dagli esami del sangue il medico presume che lo stent non sia occluso e non procede ad ecografia o altro esame diagnostico. Dopo un'ora e trenta, abbandonato dolorante in corridoio, vengo ricoverato a medicina d'urgenza in attesa di un posto libero a gastroenterologia, reparto dove circa un mese prima mi era stato posizionato lo stent tramite endoscopia. Durante la notte mi viene iniziata terapia endovena con Agumentin e al mattino vengo trasferito a gastroenterologia, dove si limitano per 48 ore a continuare la stessa terapia senza altre indagini. Firmo e me ne vado.
Dopo pochi giorni vado a pagamento dal direttore responsabile del reparto di gastroenterologia che non procede ad alcuna verifica, non mi fornisce il suo numero telefonico e mi dice che dovessi stare di nuovo male dovrei recarmi ancora al pronto soccorso. Nel mese seguente, ottobre 2015, soffro di malessere generale, nausea, febbre e dolori addominali. Tramite una conoscenza vengo indirizzato dal Professor Festi, direttore di gastroenterologia e specialista delle malattie delle vie biliari presso il Sant'Orsola. La visita completa di ecografia è accurata e si prolunga per quasi un'ora. Vengo ricoverato, immediata successiva ecografia diagnostica dilatazione delle vie biliari entraepatiche: si procede ad endoscopia e a rimozione dello stent che risulta ostruito ed infetto.
Tempi di attesa lunghissimi
Premetto che sto scrivendo direttamente dal pronto soccorso. Oggi 15 agosto 2015 mi reco con mio padre al PS dell'ospedale Maggiore alle ore 16:15. Sono vari giorni che mio padre ha dei forti dolori all'addome e dissenteria che non sono passati con i farmaci da banco. Il medico del triage fa una prima visita misurando pressione battiti e temperatura, ci fa accomodare e ci dice che ci chiameranno; passano svariate ore (il tabellone non funziona e in sala siamo in 4 persone da quando siamo arrivati e sono state chiamati solo una o due pazienti), io mi accingo per chiedere informazioni e mi dicono che abbiamo solo due persone davanti (un'altra ora di attesa) e i medici ridono mangiano e scherzano, ma di chiamare i pazienti nemmeno il pensiero. Poi sfortuna vuole che dopo 4 ore di calma, il PS si riempia di ambulanze ed alla nostra domanda "siamo qui da 4 ore avete chiamato solo due persone, ora quanto ci vorrà?!?", la dott.ssa ci ribadisca che abbiamo due codici gialli davanti... Mio padre alterato dice alla dottoressa che se non lo visitano se ne va. Allora ci prendono in considerazione e ora siamo a fare le lastre dopo l'esame del sangue.. Chissà a che ora andremo via dato che sono solo le 21:50!
Io capisco che un codice verde sia meno grave di un giallo, ma se i medici non lavorano quando ci sono solo tre pazienti, figuriamoci quando ci sono delle emergenze! Comunque la mia valutazione è pessima... In più la cortesia non è certo di casa.
Pessimo!
Il giorno 24 Settembre 2014 mia figlia viene trasportata per una crisi asmatica, sopraggiunta a scuola, al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna da un ambulanza.
Quando la raggiungo è appena stata registrata, ci dicono che l'attesa sarà di circa 2h, mia figlia ha un codice di urgenza verde.
Dopo quasi 5h di attesa mia figlia ha dei problemi ulteriori e un dolore ai polmoni; io irritato vado a segnalare la cosa, lamentandomi dell'attesa ingiustificata in una giornata assolutamente normale, visto che nell'attesa è stata ricoverata solo 1 persona con codice rosso (così risulta dai tabelloni luminosi). A questa lamentela vengono rilevati i battiti cardiaci e l'ossigenazione, che risultano a norma, ci dicono che verrà chiamata a breve e ci sono solo 3 persone in attesa prima di noi.
Dopo mezz'ora chiedo nuovamente la situazione, visto che ancora non è stata visitata e la ragazza mostra segni di nervosismo e malessere, viene prospettata un ulteriore ora d'attesa.
A questo punto decido di abbandonare il pronto soccorso, la porto al PS dell'ospedale di Vergato, dove in meno di 1h viene accettata, visitata, constatando che l'asma era risolta ma era sopraggiunta una iperventilazione dovuta ad una crisi di panico, presumibilmente causata dall'attesa. Quindi le viene somministrato un aereosol e viene rivisitata per la dismissione completa.
Constatando che in 5h mia figlia non è stata visitata, nemmeno sommariamente per un farmaco che tamponasse il disagio, e che la giornata era assolutamente normale, trovo assolutamente inadeguata la tempistica di pronto soccorso.
INDEGNO DI UN PAESE CIVILE
Accesso al PS tramite mezzo proprio alle ore 13.10 per sospetto versamento pleurico in pneumotorace, già diagnosticato in seguito ad ago aspirato. Ricovero necessario alle ore 00.10 per osservazione ed eventuale drenaggio (che viene effettivamente effettuato con esito positivo la mattina seguente).
Nonostante mia madre si sia presentata al Triage con adeguata documentazione clinica, richiesta del medico di base, indicazioni specifiche da parte del chirurgo toracico che la segue da diversi anni e soprattutto difficoltà a respirare, non è stata visitata fino alle ore 21.00, se si esclude l'elettrocardiogramma di routine effettuato dopo le mie e le sue ripetute lamentele.
Questa lunga ed estenuante attesa è stata condivisa da diverse persone in situazioni analoghe alla nostra, persone molto più anziane di mia madre (e soprattutto non indipendenti come invece, fortunatamente, è lei) che sono rimaste "parcheggiate" in sala d'attesa con un'incuria che ha dell'incredibile!
Ho inoltre scoperto che il pronto soccorso viene utilizzato normalmente come ostello per ubriachi, al punto che il personale ospedaliero chiama i suddetti per nome!!
Sono cosciente che una struttura ospedaliera d'urgenza abbia l'obbligo di assistere chiunque, ma nel rispetto di tutti invece, quando ho fatto presente che la signora alla mia destra emanava un odore nauseante ed il signore alla mia sinistra sputava a terra, chi di dovere mi ha risposto "non so cosa dirle signora, se le dà fastidio si sposti, cosa vuole che ci facciamo noi?".
In conclusione, pur consapevole che le emergenze sono ben più importanti ed hanno priorità assoluta, penso che l'organizzazione del pronto soccorso vada totalmente rivista perché è inconcepibile aspettare quasi 9 ore per essere visitati e quasi 12 ore per scoprire che è necessario un ricovero!!
La struttura del pronto soccorso, recentemente rinnovata, è veramente bella; peccato che nessuno abbia ritenuto indispensabile intervenire sul fattore principale: l'assistenza e, di conseguenza, l'attesa.
Un buon primo passo potrebbe essere aumentare il numero di medici in servizio, anche se mi rendo conto che per decisioni di questo tipo il parere vincolante arriva dalle amministrazioni centrali.
PRONTO SOCCORSO DA TERZO MONDO!!!
Per fortuna non abito a Bologna, mi sono resa conto che ad avere bisogno di assistenza sanitaria in questa città è un vero problema. Bloccata a letto senza potermi muovere per una probabile ernia cervicale, ho chiamato il 118 che è arrivato tempestivamente; tutti molto disponibili e simpatici. Arrivata al P.S. dell'Ospedale Maggiore in barella, l'infermiere di turno ha scritto (me ne sono accorta a casa) codice verde e che ero arrivata con mezzo proprio. Dalle ore 17.00 all'1.00 di notte sono rimasta in barella dolorante, senza essere minimamente presa in considerazione. Insieme a me c'erano altre persone barellate, in attesa di essere chiamate, mentre le persone abili ed in grado di deambulare venivano chiamate. Alle 2.00 del mattino mi hanno fatto una radiografia e una flebo, alle 4.00 sono stata dimessa, sono andata a casa con l'auto dei miei genitori, che per fortuna erano venuti dalla mia città che dista 300 Km. Dopo 2 settimane di terapia, senza esiti positivi, ho fatto una risonanza magnetica a pagamento 250 euro, con un'autoambulanza sono ritornata nella mia città, dove sono stata ricoverata nel reparto di ortopedia per le una terapia adeguata. Dopo questa incresciosa esperienza, ho rivalutato l'ospedale della mia città!!!
Pronto soccorso
Entrato in pronto soccorso alle 16:00, dopo essere caduto con lo scooter lamentando dolore ad una gamba e con presunta frattura, dopo 4 ore e un quarto non sono stato nè visitato, nè tanto meno disinfettato nelle escoriazioni. Ho visto persone anziane, che erano già lì dalle 14:00, che quando io alle 20:15 me ne sono andato di mia volontà, dovevano ricevere ancora i primi soccorsi. 4 ambulatori che risultavano operativi ed 1 solo medico a prestare servizio. Complimenti all'efficienza ed al quotidiano tran tran adottato come in un qualsiasi ufficio di pratiche auto. Sicuramente la definizione "d'Urgenza" non si addice al vostro reparto.
Pessimo
Incidente ore 2.00, ricovero ore 3.00. TAC ore 8.00. Visita ore 11.00. In un salone con albanesi ubriachi coinvolti in un incidente, piantonati da polizia. Ovviamente gli albanesi hanno avuto la precedenza. Anche evitando di uscire il sabato sera, se capita di aver necessità di uscire di casa e un 18enne con l'auto nuova Ti viene addosso, puoi andare solo al Maggiore..
Evidentemente non ci sono soldi per mettere 4 medici in più, pulire i bagni almeno ogni mezz'ora, avere una sala più confortevole, far assistere da un paio di infermieri in più i poveretti abbandonati sulla portantina, soprattutto quelli soli come cani, senza amici e parenti. Il mio giudizio è ZERO. Pensate che avrei dovuto fare i bisogni in mezzo alla sala illuminata a giorno, senza assistenza, se non di una "padella". Mi sono alzato e sono andato un po' a stento nello squallido bagno. Il medico poi, dopo otto ore, durante la visita mi ha fatto notare che ero "andato a spasso per l'ospedale". Ricordo anche che nelle otto ore coricato e ogni tanto spostato (senza che nessuno mi rivolgesse la parola) notavo degli spruzzi di liquido rossastro che adornavano il soffitto. Che orrore di posto. Il giudizio è ZERO.
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