Pronto Soccorso Ospedale Luigi Sacco
Recensioni dei pazienti
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Ottimo PS: ottimi medici e splendidi infermieri
Il pronto soccorso dell'ospedale Sacco è veramente un servizio ottimo in tutto.
Complimento a tutto lo staff.
GRAZIE
Grazie a tutti gli angeli della Medicina d'Urgenza e del PS.
Medici competenti, gentili, fantastici.
Infermiere tutte splendide.
Infermieri competenti.
Purtroppo c'è sempre la pecora nera (maleducato, arrogante e poco competente, soprattutto nell'alzare i letti).
E' stato poi necessario il trasferimento in altro ospedale.
Grazie a tutti.
Ottima assistenza
Nell'ultimo mese per problemi di salute mia mamma ho conosciuto diverse realtà di questo ospedale, a partire dal pronto soccorso, dove hanno visitato la mia mamma in maniera celere e professionale. E' vero, siamo stati una notte in osservazione in pronto soccorso prima del ricovero, ma abbiamo ricevuto tutta l'assistenza da parte di personale infermieristico e medico. Lo stesso una volta ricoverati in medicina prima, poi in ginecologia e rianimazione.
Ringrazio tutto il personale medico ed infermieristico e OSS di questi reparti, hanno lavorato in maniera professionale e seria. Un grazie da parte di tutta la mia famiglia.
4 ore al pronto soccorso pediatrico
Alle 9:30 del giorno 17 Novembre 2019 mi reco al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Sacco di Milano in seguito ad un trauma all'arto inferiore di mio figlio di un anno di età. Ho subito notato la scarsa igiene della sala di aspetto del pronto soccorso pediatrico.
Il pediatra ha richiesto l'intervento dell'ortopedico Dr.ssa Moioli Francesca, la quale ha ritenuto necessaria una radiografia all'arto inferiore di mio figlio di un anno di età anche se, come da referto iniziale "non ecchimosi o ematomi. Edema a livello della caviglia destra. Non reazioni dolorose alla palpazione e alla mobilitazione della caviglia destra. Piede destro mobile e palpabile senza reazioni dolorose".
Non ho notato edemi e anche nel referto della pediatra è riportato "Non edema".
La radiografia è stata eseguita alle 10:22 e dopo più di tre ore di attesa per il referto finale ho richiesto al reparto di comunicare all'ortopedico Dr. Moioli Francesca che mio figlio aveva necessità di tornare a casa per mangiare.
Dopo 4 ore di attesa e dopo mia insistenza, siamo dimessi alle 13:50 dalla pediatra con "referto RX negativo" e senza valutazione ortopedica.
Risultato per mio figlio di un anno: una dose di inutile radiazione, quattro ore di attesa in ospedale senza pranzo e mancanza del referto ortopedico finale.
Attese e valutazioni
Vorrei capire com'è possibile valutare quanto dolore, per un'ernia del disco che non si risolve da oltre un mese con terapia farmacologica, può provare un paziente in base ad alla pressione sanguigna non a posto (oltretutto la saturazione nemmeno provata). Questi infermieri sono davvero dei fenomeni, quando non sono sgarbati nei confronti di pazienti che chiedono solo informazioni, essendo qui (in questo momento) da oltre 4 ore.
Assistenza veramente competente
Ho avuto 2 episodi di sincope ed il personale efficiente di questo pronto soccorso mi ha salvata in tempo.
Che belli gli stereotipi sul nord che avanza
Competenza: accoglienza inadeguata, personale infermieristico predisposto a non ascoltare il paziente (svogliati e poco empatici).
Assistenza: donna ipertesa con aritmie e molto malata con morbo di Crohn, perdita di 10 kg. (36 kg attuali) in quasi due mesi, scariche continue, valori del sangue sotto al minimo (es. emoglobina 8.1) e sballati, lasciata in codice bianco dalle 15:14 alle 21:54 (in bagno 6 volte): il paziente stremato, ha preferito andare a distendersi sul letto di casa.
Pulizia: bagni molto sporchi e indecenti. Sala d'attesa accettabile, ma accanto al distributore di bevande sangue, sangue e sangue.
Servizi: struttura vecchia. Servizi assenti.
Se questa è l'Italia che conta, allora siamo fritti.
PESSIMA ESPERIENZA
UN medico in tutto il pronto soccorso! Attese lunghissime qualsiasi codice tu abbia. Non vi sono sedie a rotelle e barelle disponibili in attesa: qualsiasi sia il tuo problema, devi aspettare sulle sedie. Una volta che ti fanno entrare in triage non ti fanno assolutamente niente, semplicemente attendi ulteriori ore in un altro luogo. Inoltre qui i parenti non possono entrare e se chiedono spiegazioni vengono liquidati con prese in giro (il medico sta visitando il paziente in questione, quando in realtà era in corridoio). Dieci infermieri a ridere e scherzare davanti a persone in attesa da ore e ore.
Infine a mia sorella hanno somministrato del cortisone in vena anche se è assolutamente sconsigliato per il suo tipo di patologia. Pessima esperienza, ore di attesa inutili perché non si riceveranno alcuna cura nè risposta, come è successo a noi dopo 7 ore.
Efficienti e sensibili
Grande cortesia e attenzione, anche umana, da parte dei medici non solo con i pazienti, ma anche con parenti e accompagnatori. Celerità nell'intervenire, compatibilmente con la gravità delle situazioni. Personale infermieristico eterogeneo nell'approccio all'assistito.
Concludo con un sincero grazie, non è un lavoro facile e l'utenza, spesso di pessimo livello, non vi aiuta..
Un esempio di buona sanità
Ogni tanto capita di essere fortunati! Sono stato al pronto soccorso dell'ospedale Sacco un sabato mattina ad aprile 2017. C'era molta gente in attesa, ovviamente. Dopo un colloquio iniziale con un infermiere, che ha immediatamente messo a fuoco il problema, invitandomi con gentilezza ad attendere il mio turno, ho avuto la fortuna di essere preso in carico dal dott. Ivano Faggion, infettivologo. La visita è stata accuratissima, il medico molto attento, cortese e disponibile. Nel giro di qualche ora mi sono state fatte le analisi del sangue e anche una radiografia. Il dott. Faggion, giunto a fine turno, si è fermato anche oltre il proprio orario di servizio per potermi comunicare l'esito e darmi ulteriori informazioni sulla terapia e sul successivo percorso. Sento veramente il dovere di ringraziarlo per professionalità, competenza e rare doti umane, e di esprimere un apprezzamento per tutto il personale del pronto soccorso.
Reclamo!
Arrivo da Novara al Pronto Soccorso del Sacco di Milano perché pare sia il migliore ospedale per le malattie infettive. Al PS presento un documento di referto che attesta un'infezione che va aggravandosi, presento anche forti crampi alla zona sovrapubica e perdite ematiche. Vengo mandata al pronto soccorso ginecologico. Qui ben due persone, Dottoressa o Infermiere, prima sostengono che non si tratta di un caso ginecologico (il mio referto è tratto da un tampone vaginale, come può non essere un caso ginecologico?); poi quando chiedo cosa fare e dico che ho forti dolori e perdite ematiche, mi mandano via con aria scocciata dicendo che non sembro così sofferente e che i medici hanno altro da fare. Sono stata mandata via! È stato il peggior servizio mai visto in vita mia e sono schifata da questo trattamento. Il fatto è accaduto oggi: 5/7/2016. Questo pomeriggio vedrò il mio medico di base e vedremo come procedere, ma devo far sapere io modo umiliante e pessimo in cui sono stata trattata qui.
Reclamo
Il 18 aprile 2016 ho portato mia madre, Alongi Rosetta, presso il pronto soccorso per un attacco di forte nausea che impedisce di mangiare e bere (purtroppo è un problema che non si riesce a risolvere da quasi due anni). Il triage ha accettato con codice giallo, erano le 10.20 del mattino (premetto che mia madre ha 82 anni, pesa 40 kg.. è cardiopatica e porta il busto c35 per un grave problema alla colonna). Dopo 4 ore di attesa mi sono avvicinata allo sportello ed ho chiesto quanto ancora ci fosse da aspettare. Mi è stato risposto che non si poteva prevedere. Ho chiesto una sedia a rotelle o la possibilità di far sdraiare mia madre, mi è stato risposto che non avevano niente. Pazientemente ci siamo risedute. Abbiamo atteso sino alle 19.15. La bellezza di quasi 10 ore. Mia madre è stata fatta entrare da sola, ERA SFINITA, ma questo ha lasciato indifferenti sia il medico Dott. Ballarini, sia la sua assistente Silvia B. Codice 004563. Dopo 5 minuti sono stata chiamata e mia madre mi ha riferito che il medico si era permesso di trattarla male, rimproverandola di essere andata al pronto soccorso per una semplice nausea.. A quel punto è scoppiata a piangere. BEL MODO DI FARE IL MEDICO. UMANITÀ ZERO.
Maria Grazia Del Vento
Esperienza vissuta in codice giallo
Sono un medico e pertanto posso parlare con indiscutibile competenza.
Sono stata portata in autoambulanza in codice giallo per violento dolore trafittivo retrosternale e astenia importante.
Trattamento ricevuto: rapida visita, ecg, prelievi senza alcuna forma di infusione di liquidi, nessuna altra indagine (neanche un Rx torace che in genere non si nega a nessuno) zero comunicazione verbale nonostante riferissi una profonda astenia oltre il dolore.
Quindi abbandonata senza presenza di alcuno per circa tre ore, durante le quali nessuno si è minimamente preoccupato di riosservarmi o dirmi qualcosa.
Stanca di tanta indifferenza, trascorse tre ore, ho ripetutamente chiesto che qualcuno mi informasse e finalmente dopo circa 40 minuti si è presentata un medico cardiologo che, infastidita, mi ha informato che avrei dovuto attendere altre 3/4 ore per ulteriore controllo.
L'assistenza pari a zero mi ha portato a chiedere di firmare per ritiro volontario.
La dottoressa in mia presenza ha strappato quello che ritengo fosse una specie di decorso clinico (non so cosa mai avessero potuto scrivere... rimane per me un mistero!!).
Ho firmato e sono andata via per ricorrere ad un centro che conoscesse professionalità, educazione e rispetto del malato!!!
Un ringraziamento
IL giorno lunedì 6 aprile ho portato mia madre (Crivello Adriana), tramite ambulanza presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Sacco. Desidero ringraziare il Dr. Capetti per la cortesia, umanità e competenza dimostrate. Mi madre ha 88 anni e, come si pu' immaginare, e' una paziente con alcuni problemi, tranquillamente risolti dal Dottore e dai suoi collaboratori. Grazie ancora e buon lavoro.
Ottimo
Sono arrivata per dolore allo stomaco, che dal giorno prima era peggiorato. L'infermiere, dopo avermi registrato, fatto domande eccetera, mi ha fatto l'elettrocardiogramma e si sono subito accorti che c'era qualcosa che non andava..
Si trattava di infarto, mi disse poi il cardiologo...
Mi hanno subito aiutata, dato le medicine, mi hanno salvato la vita.
Sono dell'idea che se veramente una persona necessita di aiuto, non fa la coda e aspetta come tutti quelli che possono aspettare.
Un grazie ancora e un saluto da tutta la mia Famiglia.
Esperienza pessima
Mi trovo in sala d'attesa dalle 14.00 di oggi, sono le 18.00 e non c'e' nessun avanzamento nella lista di attesa. All'arrivo sono in paziente attesa all'accettazione, mentre un gruppo di infermieri "cazzeggiava" scambiandosi caramelline o leggendo sms.
Da piu' di una settimana ho febbre molto alta (40,5 gradi).
Pensavo fosse influenza, ma mancando dei sintomi influenzali e ricordandomi che circa un mese fa sono stato punto piu' volte da uno sciame di zanzare tigre (in un giardino di un'abitazione a Peschiera Borromeo), su indicazione del medico curante sono venuto qui. Durante queste ore ho avuto spami incontrollabili (tremori) e crisi di sudorazione (sono fradicio).
Mia figlia ha provato a far presente agli infermieri che forse era opportuno mi sdraiassi, ma la risposta e' stata che bisogna rimanere in sala d'attesa aspettando di essere convocati.
Sono stato tentato in piu' riprese di andarmene, ma ho deciso di rimanere fino alla convocazione. Appena esco li denuncio. Nota per Maroni: questa e' l'eccellenza lombarda per la sanità.
Inefficienza
Ritengo sia tra i 3 peggiori P.S. dell'intera Lombardia.
Pronto Soccorso dell'Ospedale L. Sacco di Milano
Venerdì 3 gennaio 2014 mi sono sentita venire meno la respirazione. Dopo essere stata rifiutata al Pronto Soccorso della Clinica Sant'Ambrogio di Milano, sono stata portata da mio marito a quello dell'Ospedale Luigi Sacco, dove mi hanno accettata immediatamente e inserito un pace-maker provvisorio, seguito il successivo martedì da uno definitivo.
Una buona esperienza
Sono tornato da un viaggio in Africa con la moglie e avevo vari disturbi - Febbre, nausea vomito ecc. - erano un po' di giorni che stavo male. Mi ero rivolto in precedenza in altri pronti soccorsi, senza mai avere una diagnosi ma, andando al Sacco, ho avuto finalmente una diagnosi e sono stato ricoverato... La mia esperienza è stata Buona, in triage l'infermiere mi ha valutato provandomi febbre, pressione ecc... con molta competenza e facendomi molte domande.. E dopo qualche ora di attesa mi ha visitato l'infettivologo, perché ho scoperto che ci sono vari medici specialisti, quali Ortopedico (rarissimo di notte su Milano ormai, parlo per esperienza per mia figlia), infettivologo, chirurgo, medico di medicina generale, cardiologo.
Attese lunghe, ma mi hanno fatto tutti gli esami, la lastra, visita per il cuore ecc..
Solo bisogna armarsi di pazienza diverse ore, anche una giornata e leggere un bel libro intanto... Comunque consigliato, e considerate che siamo a Quarto Oggiaro, con tutta la delinquenza che c'è da quelle parti...
Unico neo: parcheggio solo a pagamento e sempre pieno.
Ottimo, veri professionisti. Attese un po' lunghe.
Ottima assistenza e cortesia da parte degli operatori.
Medici: alcuni gentili e competenti, altri un po' meno, contando però che devono gestire anche 60 persone assieme in 4 ore... (le ho contate di persona..). Io con mia nonna mi sono trovata bene, infermieri gentili e competenti!! Vari specialisti sempre presenti, rarissimo in altri posti.
Unico neo: attese lunghissime per le visite e una sala di attesa piena di stranieri.. contando poi, quando ero lì, che ho visto persone usare l'ambulanza come un taxi... (e uno che ho visto, aveva un neo che gli faceva male e l'infermiere che cercava di spiegare che il pronto soccorso era per le emergenze...).
Siete ottimi professionisti! Continuate cosi!
Esperienza tremenda
Infermieri sgarbati. Dottori arroganti, senza un minimo di umanità. Sono arrivato in preda agli spasmi muscolari per lombalgia. Mi hanno prescritto una dose alta di psicofarmaci ed antidepressivi, dicendomi che erano dei farmaci miorilassanti. Dal dolore io mi sono fatto la pipì addosso ed ero solo, in pigiama. Un'infermiera mi ha sbattuto la porta in faccia, di fronte alla mia richiesta di tenermi li per la notte per vedere come mi sentissi: "chiami un taxi". Mai più.
Ancora sfortuna?
Sono arrivata al pronto soccorso con segnalazione di 80-85% di occlusione dell'arteria, nonchè ad altissimo rischio di ictus a seguito di esame strumentale eseguito in stessa struttura e consigliata vivamente dal dirigente medico di angiologia di non tornare a casa e farmi subito vedere in pronto soccorso.
Attesa abbastanza breve, codice verde, commento della dottoressa di P.S. "E io dove la metto questa qui... per me sta bene.. magari torni e si faccia vedere da uno specialista se crede..". Complimenti per la preparazione e competenza del reparto Angiologia dell'ospedale Sacco!
Complimenti per la scarsa educazione e dubbia competenza.
sarò sfortunato
Sarà il caso, sarà sfortuna, ma il pronto soccorso del Sacco sembra un girone infernale dantesco. il personale infermieristico è maleducato e menefreghista. Lasciano sulle lettighe gli anziani anche 10 ore li ad aspettare non si sa che cosa, senza neppure dargli un pò d'acqua da bere.. per quello ci devono pensare i pazienti che riescono a muoversi. i medici che ho avuto la sfortuna di incontrare sono cinici e prendono un pò troppo alla leggera i dolori altrui. Ho trovato più comprensione nelle donne delle pulizie vestite di rosso.. La prossima volta che starò male andrò in un altro pronto soccorso.
SCARSA ASSISTENZA
il 30 maggio alle ore 19.11 mi sono recata al pronto soccorso per febbre alta 39.7, con codice giallo sono rimasta in sala d'attesa fino alle ore 20.34. non ce la facevo più, dolori dappertutto, continuavo a sudare, così ho deciso di andarmene per potermi almeno sdraiare, stavo troppo male. Questo è il pronto soccorso dell'ospedale SACCO DI MILANO.
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