Pronto Soccorso Ospedale Lodi
Recensioni dei pazienti
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Bravi, attenti, competenti
È evidente che se ci si reca in PS per patologie minori, oppure per avere velocemente accesso a degli esami specialistici, si dovrà attendere! Non ci siamo solo noi!
A me sono stati eseguiti accertamenti, proposta di ricovero immediato per Coronarografia, con alternativa (a MIA scelta) di dimissioni e veloce prericovero per coronarografia programmata. Ho scelto la seconda opzione.
Patologia non trattata
05.02.2024: arrivato ore 15:00, registrato in pronto soccorso 16:05. Dopo 4 ore e 30 minuti finalmente toccava a me, però a diversi pazienti (compreso il sottoscritto) è stato chiesto di spostarsi ad altro triage, perché il reparto stava per chiudere. Ho notato tanti reclami, perchè tutto ciò prolungava ulteriormente la lista di attesa. Alle ore 23:00 non potevo più sedermi, o mantenermi in piedi per il problema al gluteo destro. Gli infermieri mi dicevano "verrai chiamato", mentre altri intanto mi passavano davanti.
Il mio codice era Urgenza Minore.
Alle 23.00 me ne sono andato.
Complimenti
Causa malessere, dopo tantissimo tempo che non lo facevo, mi sono misurato la pressione ed ho scoperto di avere minima a 130 e massima a 230.
Rivoltomi al PS, ho ricevuto un'assistenza impeccabile e altamente professionale da parte di tutto lo staff, che si è dimostrato competente e preparato. Mi hanno fatto più prove con farmaci diversi fino a trovare quello che mi ha permesso di raggiungere valori pressori ottimali.
GRAZIE.
Esperienza negativa
Pronto soccorso con 5 persone in attesa, durata della permanenza 8 ORE da parte di un uomo di 85 anni con stato febbrile a 39 e sospetta infezione urinaria, inviato d'urgenza dal medico di base.
Risultato: telefonate disattese, informazioni nulle, attesa su una sedia perché mancano le barelle, esame del sangue ancora da esaminare dopo 8 ore!
Il paziente sfinito abbandona il pronto soccorso con brividi e disidratazione.
Cambiate mestiere.
Esperienza di PS con mia moglie
Sarò lungo, ma lo devo fare!
Lo scorso venerdì sono stato al PS con mia moglie in quanto, avendo valore dell'emoglobina molto basso, aveva bisogno di una trasfusione. Devo dire che il personale è stato molto professionale e qualificato, e di questa esperienza non mi posso lamentarmi minimamente.
Prima che la dimettesse, la dottoressa che la stava seguendo le aveva fatto un'impegnativa per una endoscopia digestiva per il lunedì successivo.
Sfortunatamente, non per negligenza ma per una semplice distrazione, la dottoressa si era dimenticata di timbrare l'impegnativa.
Oggi io e mia moglie ci siamo recati in reparto, come da prescrizione, per effettuare l'endoscopia.
La dottoressa del reparto, facendomi notare che mancava il timbro nell'impegnativa, mi ha invitato, giustamente, a scendere in PS per ovviare all'inconveniente.
Qui non mi hanno nemmeno ascoltato, mi hanno invitato a mettermi in coda a tutti gli altri ed aspettare il mio turno. Voglio ricordare che siamo al pronto soccorso e la gente in coda è tutta gente che sta male e aspetta di parlare con qualcuno, quindi non parliamo di 10 o 15 minuti di attesa!
Premetto che mia moglie aveva già finito di fare l'esame e stava aspettando, in reparto, che io finalizzassi al CUP il pagamento del ticket.
Spazientito, mi sono permesso di scavalcare la coda e di entrare comunque.
Il personale (medico e paramedico), non avendo digerito il mio gesto, mi ha detto che la colpa non era loro e che mi sarei dovuto recare dal mio medico di base e farmi rifare l'impegnativa. Scherziamo??!! telefonare al mio medico, prendere l'appuntamento e poi per cosa!!!!?? per una loro mancanza?? Nemmeno gli stessi chiedendo di scindere l'atomo.
A quel punto ho perso la pazienza (alzando purtroppo anche la voce) dicendo che io non accusavo puntualmente nessuno ma che, ovviamente, era stata una carenza della struttura.
Loro continuavano a dire che la struttura non aveva colpa, ma che non essendoci la dottoressa che mi aveva fatto l'impegnativa, non potevano fare nulla.
Siamo andati avanti così per più di un'ora, facendo la spola tra reparto endoscopico e pronto soccorso, dove i primi dicevano che toccava al PS rimediare.
Alla fine un signore (infermiere, boh... chi può dirlo!) dice alla guardia che se fossi ritornato non mi avrebbe dovuto fare entrare. Oramai l'avevano presa sul personale e, come dissero i Bravi, "Questo timbro non sa da fare". Un chiaro dispetto.
Per risolvere la questione, la gentilissima dottoressa del reparto di endoscopia ha dovuto chiamare la direzione del PS. A quel punto, il timbro è saltato fuori.
Questo è quanto.
Pessimo Pronto soccorso
Mi hanno mandata al PS in codice giallo dal reparto pre ricovero per anemia, per fare trasfusione. Dopo tre ore le sacche non erano arrivate, nella mia stessa stanza intubavano una signora e un anziano era sotto il casco respiratorio Covid. Mi scappava la pipì, bagno unico per uomini e donne impraticabile perché pieno di urina. Un incubo, non volevano farmi uscire, ho dovuto insistere e firmare. Tra l'altro Vodafone lì non funziona, ero isolata dal mondo. Uno schifo su tutta la linea.
Naturalmente per tre anni sono sfuggita al Covid e me lo sono preso lì dentro. Non ci sono parole per descrivere quel posto, mai più.
Al PS con 118 perchè non stavo bene
Arrivata in pronto soccorso, mi hanno chiesto cosa avessi (vomito, diarrea, e giramenti di testa da non stare in piedi), poi sono stata parcheggiata in barella per 4 ore con vomito e giramenti di testa. Non mi hanno fatto NULLA! Finchè alle 00.30 mi ha visitata un dottore per vedere se mi reggessi in piedi, per il resto nemmeno un esame del sangue, niente.
Pessima esperienza
Ho accompagnato mio figlio neo maggiorenne al P.S. del nosocomio di LODI il giorno 27 aprile 2022 per una frattura alla mano dovuta ad un incidente calcistico fortuito; dopo ben tre ore (!!!) di attesa in sala, sono stato contatto dallo stesso piangente che lamentava il fatto che non solo non era stato ancora visitato, ma stava soffrendo dal male lancinante. Contattati gli addetti del P.S. di LODI, hanno riferito che l'attesa sarebbe stata lunga, di altre ore ed ore, in quanto in ospedale a quell'ora era assente l'ortopedico.
Alchè, dopo essermi alterato, ho provveduto a trasferire mio figlio all'ospedale di PAVIA, dove in sole due ore è stato visitato, sottoposto ai raggi X, ingessato e dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Ironia della sorte, il personale di Lodi addetto è stato di una villania e maleducazione senza eguali; hanno dimesso mio figlio con la mano rotta senza fargli firmare una lettera di dimissioni!!!
Siamo nel 2022 in una città moderna del nord, è impensabile che onesti cittadini contribuenti vengano trattati in questo modo!!
Un Pronto Soccorso davvero all'altezza
Giovedì 24 febbraio 2022 mi sono recato al Pronto Soccorso per ittero. Ero molto preoccupato, in quanto avevo sentito di attese estenuanti di molte ore prima di essere visitato. Mi sono dovuto ricredere: dopo un paio d’ore di attesa sono stato visitato dalla dott.ssa Daniela De Palma, che mi ha poi seguito fino al mattino successivo, collaborando in una mia ulteriore ecografia anche dopo aver finito il proprio turno di lavoro.
Nella tarda mattinata di venerdì sono passato in OBI e dopo la TC sono stato inviato nel reparto di Oncologia, dopo solo 24 ore dall’ingresso al Pronto Soccorso.
Desidero ringraziare vivamente la dott.ssa Daniela De Palma per l’ attenzione, la professionalità, la disponibilità mostrata nei miei confronti (è rimasta, dopo aver finito il turno di lavoro notturno, per collaborare in una ecografia di approfondimento). Grazie di cuore.
Desidero altresì ringraziare la dott.ssa Anna Manelli dell’OBI per la simpatia, l’umanità e l’empatia con cui ha saputo comunicare le problematiche che avrei dovuto affrontare a breve.
Grazie a tutti per il vostro prezioso lavoro
Sono stato in pronto soccorso più volte per un dolore toracico, ho trovato nel personale molta preparazione, umanità e gentilezza!
Queste 3 righe sono per ringraziarvi.
Grazie per il lavoro che svolgete ogni giorno e grazie per esserci sempre, siete preziosi. Grazie anche alle dottoresse, molto competenti, serie e preparate.
Quando professionalità e umanità si incontrano
Un ringraziamento al dottor Stefano Paglia per avermi saputo accompagnare umanamente e in tempi brevi a prendere coscienza del fatto che la mia mamma ultranovantenne non sarebbe riuscita a vivere oltre.
Sentire la vita scivolare via, ma sapere di non essere soli.
21 dicembre 2019
Esperienza negativa
Non si può far attendere un ragazzo svenuto e con febbre a 40 dalle 10.30 alle 16.30 per una visita. Dimesso (sembrava tutto bene) con problemi ad un polmone, esami non propriamente a norma, niente copia dell’ECG e nessun consiglio.
Non lo consiglio
Siamo stati al pronto soccorso di Lodi questa notte; siamo entrati alle 21.00 e siamo usciti alle 5.00 del mattino per avere come diagnosi di recarsi da un medico...
Tempi di attesa inumani: solo due medici di servizio, di cui uno che prendeva lezioni dall'altro dottore, il che non è affatto male, ma non fai lezioni quando hai il pronto soccorso pieno.. Anziani lasciati su una sedia per ore senza essere guardati; esami che non arrivavano mai; diagnosi inesistenti (sia a noi che ad altri pazienti). L'unica nota positiva, l'infermiera all'accettazione che, poverina, ha sopportato le lamentele cercando di fare il possibile e non ha mai perso la pazienza.
Entri con una malattia ed esci con due
Pronto soccorso di Lodi.
Ricoverata per dolori al petto anziana di 80 anni alle due di notte. Primi esami tutto bene, con ipotesi di rimandarla a casa. Poi cambiano i medici e i turni ed arriva un altro medico che vuole fare altri controlli. E inizia un calvario durato due giorni in pronto soccorso per mancanza di posti. Trovato un posto in cardiologia e viene scoperto che trattasi di infezione molto alta con globuli oltre 30.000. Portata in chirurgia. Un medico interventista è per l'operazione, con elevatissimi rischi. Un altro opta per un trattamento antibiotico lasciando in estrema ratio l'operazione. In due settimane vengono riportati i valori normali. Due settimane incui abbiamo trovato personale splendido e molto bravo, ma anche altri che considerano il paziente un numero e non si preoccupano di far prendere le medicine.. Il giorno delle dimissioni e' stata messa sulla lettiga con un forte "profumo di cacca". nonostante fosse stato fatto presente dagli operatori dell'ambulanza che sarebbe stato meglio cambiarla prima di portarla a casa. Censuro lo stato delle parti intime, rimesse a posto grazie alle cure dei familiari e personale esterno. Devo però far presente che in pronto soccorso ho visto un numero elevatissimo di extracomunitari. Nulla contro, ma i normali tempi di attesa si allungano. Oltre a dare 35 euro per accoglierli, qualcuno dovrebbe capire che queste persone stanno mettendo a dura prova le strutture sanitarie già deficitarie e quindi per ogni profugo l'Europa dovrebbe dare un contributo a favore delle aziende ospedaliere. Alla fine, nei due giorni di pronto soccorso la paziente si è presa anche una bella polmonite, curata poi in reparto.
Trattamento superficiale
Un pronto soccorso dovrebbe garantire pronta accoglienza e analisi di una situazione - spesso, non sempre - di emergenza. Se si riceve un paziente che arriva da una chiamata 118, il minimo che ci si aspetta è di ricevere una serie di analisi e controlli dei livelli basici. Invece a una donna di 69 anni, ipertesa, con episodi di epistassi frequenti da 3 giorni, si decide di a) ignorare le cause (ipertensione) b) non fare alcun ulteriore accertamento c) peggiorativo su tutti: trattarla come fosse ipocondriaca dandole ansiolitici, mandandola a casa e facendola ritornare il giorno dopo per una visita nell'ambulatorio sbagliato. Il giorno seguente il medico (otorino) ha manifestato profonde critiche verso lo stesso p.s. per come è stata trattata la paziente e per aver completamente ignorato le cause dell'episodio.
In questa struttura, da quanto ho visto, si ignorano le cause, c'è superficialità totale nel trattare i sintomi e, soprattutto, una totale mancanza di empatia da parte di medici e infermieri, che trattano i pazienti con freddezza, superficialità, malumore acceso e astio.
Conoscevo già la fragile reputazione di questo p.s. - comprese cause fatte allo stesso - ma viverlo in prima persona è stato molto spiacevole. Di contro, posso annoverare esperienze positive di alta competenza, professionalità ed empatia in altri reparti dello stesso ospedale.
Ma il Pronto Soccorso è la "faccia" di un ospedale, è la prima accoglienza: dovrebbe rappresentare la punta di diamante di professionalità, competenza, umanità di un ospedale.
Sconsiglio a tutti
Maleducazione, superficialità, diagnosi sbagliate, esami non approfonditi, tempi di attesa inaccettabili (6 ore per una visita alquanto superficiale), vermi che salivano sulla parete, bagni sporchi eccetera.
Dottoressa estremamente maleducata
Per favore fate un corso di educazione e competenza a quella dottoressa in servizio presso il pronto soccorso di Lodi. L'arroganza e la maleducazione in persona e risposte a dir poco superficiali. Partiamo dal presupposto che le persone preferirebbero essere in un altro posto, quindi se sono al pronto soccorso un motivo serio ci sarà... nulla può giustificare tanta maleducazione. La dottoressa era in servizio giovedì 8 maggio.
Educazione prima di tutto
Purtroppo ultimamente mi è capitato più volte di aver bisogno del pronto soccorso... ci tenevo solo a dire che bisognerebbe far frequentare alle infermiere un corso sull'accoglienza e sulla buona educazione!!! Non parlo solo del mio caso personale, dato che ho avuto modo, durante le lunghe attese, di osservare l'accoglienza di più pazienti.
Reclamo
Spero che questo commento venga letto dal responsabile del Pronto Soccorso Dott. Piccioni.
Mia madre faceva fatica a respirare, ha la fibrillazione atriale con pace-maker. Le hanno fatto accertamenti, areosolterapia, esami del sangue, elettrocardiogramma, raggi al torace e visita medica.
Alle dimissioni il medico ci ha detto di fare la terapia prescritta per qualche giorno e, se non fosse migliorata, di andare da uno pneumologo. La diagnosi in uscita dal P.S. è stata bronchite asmatica, accompagnata da impegnative per le medicine: antibiotico e aereosol. Quando siamo uscite, mia madre mi disse che le avevano dato un diuretico, forse per sgonfiare le gambe.
Per fortuna che io ho letto l'esito della radiografia: versamento pleurico.
Il medico curante di mia madre mi ha quindi detto di rivolgermi immediatamente al suo cardiologo, che il problema grave non era la bronchite asmatica, bensì l'acqua nei polmoni!!!!! Non aggiungo altro.
Bruttissima esperienza al pronto soccorso di Lodi
Da 5 giorni mi persiste febbre alta nonostante cura antibiotica così, su consiglio del medico di base, mi reco al pronto soccorso di Lodi. La giovane dottoressa, in servizio sabato 22 dicembre, oltre ad essere arrogante, indisponente, maleducata e ad agitare la paziente, mi "massacra" letteralmente le braccia per non riuscire a prelevare neanche un goccio di sangue per colpa delle mie vene "schifose" da lei definite; prova anche con l'arteria e poi bucando per la quinta volta mi buca anche il nervo, per lasciar detto al medico che poi l'ha sostituita, che non ho voluto fare il prelievo! (che due ore dopo mi ha fatto un infermiere in un minuto utilizzando la farfalla). Quello che dispiace è che ci saranno anche tanti bravi medici all'ospedale di Lodi, ma poi viene tutto rovinato da queste persone che si fanno chiamare dottoresse. Ovviamente procederò anche in altro modo.
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