Pronto Soccorso Ospedale Gallipoli
Recensioni dei pazienti
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Cosiddetto Pronto soccorso
Ci siamo recati ieri sera alle 20.45 presso l'ospedale di Gallipoli perché mio nipote, che era ad un campo estivo ad Alezio, si è infortunato il piede e il dito che si sono gonfiati, diventati lividi e con difficoltà a deambulare. Nessuno al triage ci ha informato che la radiologia terminava il suo servizio alle ore 19.40; lo impariamo quando alle 23.00 circa lo chiamano per entrare, e ci propongono l'incerottamento perché, sostengono loro, la prassi prevede questo e la lastra è da fare lunedì. Secondo loro dovremmo partire quindi da Lecce per andare a Gallipoli.
Premetto di lavorare in un ospedale di Bologna, di essere originaria di Lecce, di avere sicuramente occhio critico...
Però, questo Pronto soccorso l'ho trovato con un atrio sporco, un triage con una guardiola a vetri con un campanello da suonare per avere udienza attraverso un oblò, con la propria privacy a disposizione di tutti i pazienti presenti nell'atrio. Parliamo di un ospedale in una città altamente turistica, soprattutto in questo periodo... a cui accedono non solo cittadini locali, che magari possono anche essere abituati a tale assistenza precaria, ma cittadini che provengono da altre città e realtà, dove non si provi a pensare che abbondi il personale di assistenza e quindi tutto è scontato, ma dove la carenza è presente ma il personale, fatta qualche eccezione, cerca di dare sempre un sorriso e la propria competenza. Inviterei il ministro della sanità, unitamente ai suoi colleghi, a preoccuparsi anche di visitare gli ospedali del Sud, per constatare i numerosi disservizi strutturali e professionali, oltre che risolvere o apparire per forma.
Il rispetto per la dignità dell'ammalato dovrebbe essere la priorità, non l'eccezione. Le contestazioni che si avanzano non sono fandonie, ma Verità.
Nefrite
La mia ragazza si è presentata qui 2 volte con febbre alta e dolori alla pancia e alla parte inferiore della schiena. La seconda volta che si è presentata le hanno risposto cosa venisse a fare al pronto soccorso che tanto le avrebbero dato solo la tachipirina. La febbre le saliva tutti i giorni per 4 giorni fino a 39,5 e i dolori alla pancia erano fortissimi. I dottori, basandosi solo sul fatto che la ragazza avesse mangiato pesce, le hanno prescritto farmaci e diagnosticato gastroenterite. Nel frattempo la febbre non scendeva e i dolori continuavano. Siamo tornati a casa e siamo stati in ospedale qui in Piemonte per dei controlli. Per fortuna qui dottori più competenti le hanno fatto analisi del sangue, delle urine e Tac. Le è stato detto che ha una infezione al rene (nefrite) e non una gastrite che si cura con un Augmentin.
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