Pronto Soccorso Ospedale Frosinone
Recensioni dei pazienti
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Attese lunghe e inutili
Arrivata al pronto soccorso dolorante con polso rotto dovuto ad una caduta dentro casa, dopo 3 ore e mezzo mi dicono che non possono fare la radiografia perché ci sono prima le Tac. Premetto che ho chiesto subito se potevo andare in un altro pronto soccorso, visti i tempi lunghi e la mancanza di un ortopedico, e mi rispondono di aspettare, ma il dolore era lancinante e così sono andata via…
Sia ospedale che pronto soccorso di Frosinone offrono pessime, anzi, non offrono prestazioni. Per non parlare del fatto che trattino i pazienti come numeri, senza alcuna umanità.
PS e Medicina d'urgenza
Il pronto soccorso in sè non è male. È cambiato molto IN MEGLIO. Si danno da fare e li ringrazio tanto perché hanno subito guardato mamma.
Il reparto di medicina d’urgenza collegato al pronto soccorso l'ho trovato invece pessimo. Addirittura una malata grave come mia madre lasciata in balìa di sè stessa, senza monitor, cardiopatica, con insufficienza respiratoria (da rianimazione in pratica).
La cosa che non dimenticherò mai è quando mia madre ha chiesto aiuto ad una dottoressa e lei ha risposto: DEVI AIUTARTI DA SOLA.
Infermiere e medici scorbutici. Ovviamente qualcuno si salva, ma proprio uno o due.
Ah, mia madre è morta.
Pronto soccorso
Mia nonna è arrivata in PS con emorragia cerebrale da ictus e caduta sul pavimento.
Condizioni gravi.
24 ore senza alcuna assistenza.
Lasciata su una barella senza nemmeno un goccio d’acqua per 24 ore.
Se pensate di non avere possibilità di assistere qualcuno ditelo, così uno va da un’altra parte.
Mia nonna comunque è morta dopo 15 giorni.
Non sono un medico, ma penso che in questi casi cure tempestive possano evitare l’aggravarsi della situazione.
PESSIMO
Non mi è possibile mettere voti, perché ho perso ogni traccia di mia nonna che era stata trattenuta nel pronto soccorso dello Spaziani.
36 ORE senza sapere che tipo di malore abbia avuto, cosa le abbiano fatto, dove l'avessero sistemata, se le fossero state somministrate le quotidiane medicine. Non é stato possibile capire se avesse avuto bisogno di cambi ecc..
Solo per caso e dopo molte ore di attesa fuori al pronto soccorso, abbiamo scoperto che la nonna era stata trasferita a Cassino, senza sapere precisamente quando e in quale ospedale! Parliamo di una signora di 93 anni senza cellulare. Personale inefficiente e con poca umanità.
Pessimo
Sono giunto alle 11.30, alle 13.00 mi hanno accolto misurando la pressione, poi il nulla. Alle 22.30 ho chiesto informazioni chiedendo se c'era ancora da attendere, la risposta è stata: 17 pazienti da servire ancora. A quel punto sono andato via imprecando con la consapevolezza di aver perso una giornata.
Complimenti vivissimi.
Maleducazione
Scrivo per il trattamento ricevuto poco fa dall'infermiera alla accettazione. Ieri sera ero rimasto d'accordo con il dottore di portare un cambio per mio padre, ricoverato in sala rossa da giovedì alle 12.00 e ne approfittavo per chiedere notizie della salute di mio padre, visto che da questa mattina non mi ha risposto nessuno (le telefonate sono nel mio tabulato...). Scorbutica l'infermiera: suo padre non é qua ma é stato spostato. Poi chiama la sala rossa e non le rispondono; allora usa il cellulare per avvertire una collega e il dottore risponde, parlano tra di loro e poi mi riferisce seccata che non può essere dimesso, che le analisi vanno meglio e che deve essere ricoverato in Medicina di urgenza al terzo piano, e che il cambio non gli serve perché deve stare con il camice e pannolone... Una maleducata unica, é dal 2 di febbraio che mio padre é stato ricoverato al pronto soccorso per forte anemia, poi in reparto 4° piano no Covid per accertamenti; entrato con 2 tamponi negativi, il 16 di febbraio mi telefona il reparto per dirmi che mio padre era positivo al Covid (per colpa di un paziente in camera con lui positivo...). Il 19 sarebbe dovuto uscire... Due settimane fa é stato trasferito a Sora, a Villa Gioia, e dopo 2 giorni é stato riportato con l'autoambulanza del 118 in ospedale a Frosinone per presunto infarto mentre faceva la dialisi (infarto smentito dopo i controlli fatt,). Quindi è stato ricoverato di nuovo al terzo piano Covid, dove era prima....! Mercoledì 31 marzo alle 10.00 di mattina ricevo una telefonata dalla dottoressa del reparto, la quale mi dice che il tampone finalmente é negativo ed é in dimissione. Allettato per molto tempo, non cammina, non si alza, serve organizzare ambulanza per riportarlo a casa, serve un letto adeguato con doppie manopole (e sono io a doverglielo dire di fare la prescrizione). Dopo un'ora mi telefona di nuovo per avvertirmi che mio padre necessita di una trasfusione e quindi devo andarlo a prendere alle 19.00. Andiamo a prenderlo, non si degna di uscire nessun dottore per spiegarmi e parlarmi di cosa e come dovrò comportarmi... vergognoso. Lui ha bisogno di ossigeno prescritto a 4 litri l'ora, inconcepibile, é tutto gonfio, braccia, faccia e torace pieno di liquidi.. Lo portiamo a casa basiti e la notte non dorme un minuto per la tosse di liquidi che ha, la saturazione è molto bassa la mattina va a fare dialisi e lo trovano in stato molto grave. Chiamano il 118 e lo portiamo al pronto soccorso... Ad oggi 3 aprile non riesco a parlare con un dottore per avere sue notizie, vado a portargli un cambio per chiedere notizie e mi dicono che non é dimissibile, e deve essere ricoverato in Medicina!!!! E come mai é stato dimesso se non era in condizioni??!!
Deluso
In seguito ad incidente stradale a Ceccano, mi sono trovato qui per accertamenti. Come sempre il personale infermieristico svolge il suo lavoro, nonostante le mille difficoltà, in maniera impeccabile. Ma devo evidenziare i grossi problemi presenti per mancanza di sale dove poter sistemare e seguire in maniera umana e a norma di legge tutti i pazienti che arrivano.
Non possono sostare più di 13 lettighe in osservazione DEA nel corridoio del pronto soccorso stesso. Più una sala di attesa che non svolge il suo rispettivo ruolo.
Igiene mediocre in un ambiente per nulla confortevole per chi già soffre di suo.
Mi chiedo, ma il direttore della struttura come può non indignarsi per tutto ciò e non provvedere in maniera anche dura, verso chi di dovere, per modificare tale situazione? Sono altresì ben consapevole delle difficoltà regionali di cui la nostra sanità soffre. Ma ciò non può essere sempre una scusa per non migliorare, almeno di poco, l'assistenza dovuta.
Distinti saluti.
Efficienza
Pronto soccorso ordinato, personale educato e professionale.
Servizio efficiente.
Pessimo
Abbiamo portato nostra figlia di 5 anni al pronto soccorso il giorno 18 agosto 2016 con la febbre alta e tosse forte che duravano da 4 giorni. È stata visitata in modo a dir poco superficiale. Il dottore ha detto: bronchi puliti e gola arrossata, per prassi devo dirle di farla ricoverare, ma se fossi il suo dottore la rimanderei a casa.
L'infermiera ha detto: "voi genitori portate i figli al pronto soccorso per delle sciocchezze".
Quindi siamo andati via, ma preoccupati l'abbiamo portata il giorno dopo al policlinico Umberto I a Roma.
Diagnosi: POLMONITE!!!
Che aggiungere!!!
Pronto soccorso efficiente
Il 6 maggio sono arrivata in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale Spaziani di Frosinone per un forte dolore toracico con difficoltà respiratorie, facilmente (per me) attribuibile ad un problema cardiaco. Contrariamente a quanto si dice o si legge, devo dire che per quanto riguarda il pronto intervento e l'assistenza non ho nulla da eccepire. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare tutto il reparto: medici infermieri ed ausiliari, per l'assistenza ricevuta. Ho potuto constatare personalmente la competenza di tutto il personale a cominciare dai medici i quali, escludendo una patologia cardiaca, si sono adoperati per risalire al problema chiedendo prima un consulto cardiologico, poi ematologico essendo io affetta da leucemia mieloide cronica e, per ultimo, un consulto con il gastroenterologo che ha escluso qualsiasi forma di esofagite o di ernia iatale, individuando il dolore in un banale - per fortuna - problema muscolo-scheletrico.
Un ringraziamento particolare va al Dottor Franco Del Nero che pur non occupandosi direttamente della mia patologia, mi ha ascoltata e rassicurata pazientemente adoperandosi perché tutti gli accertamenti fossero velocizzati e che al mio "grazie dottore" ha semplicemente risposto "di nulla signora: dovere...".
Tralascio le considerazioni sul fatto di aver trascorso quattro giorni in barella in corridoio, come tanti altri del resto, non certo per negligenza del personale che, ripeto, ho visto lavorare alacremente, ma grazie ai tanti tagli che il nostro "buon governo" ha inflitto alla sanità.
Nonostante le condizioni avverse, non posso dire che il pronto soccorso non funzioni: tutto il personale cerca di adempiere al proprio dovere nella misura e nei mezzi che la struttura offre. Forse anche da parte nostra dovrebbe esserci un pizzico di comprensione in più..
Esperienza da cancellare!
Ho avuto bisogno del pronto soccorso per un trauma toracico, accettazione alle ore 17.15 circa (codice verde) uscita dal pronto soccorso alle 2.00 di notte. Non discuto assolutamente l'attesa, perché ovviamente i codici gialli e rossi hanno la precedenza ci mancherebbe, ma da utente mi permetto di discutere l'organizzazione. Sono stato chiamato per la visita alle ore 23.30, dopo esattamente 6 ore, per farmi dire semplicemente, senza neanche essere visitato, che dovevo andare a fare la lastra al torace visto che avevo subìto un trauma e sentivo dolore. Altra mezz'ora di attesa che arrivasse un ausiliario che mi accompagnasse al reparto radiologia (piano sottostante). 10 minuti per fare la radiografia e a mezzanotte e mezza ero già di nuovo al pronto soccorso. 1 ora e mezza per avere il risultato delle lastre. Mi è già capitato un'altra volta e la procedura e stata identica! Se si arriva al PS con dolori o ematomi causati da un trauma, dove è di prassi la radiografia dovrebbe essere già l'addetto al triage a mandare subito il paziente in radiologia, senza aspettare il medico che dica senza visita di fare la radiografia. Si eviterebbero tanti disagi e tante file inutili. Forse questo modo di fare è solo un modo spicciolo di scoraggiare l'accesso al pronto soccorso per far sì che uno si rivolga alle strutture private.
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