Pronto Soccorso Ospedale Forlì
Recensioni dei pazienti
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Semplicemente indecente
In virtù di un dolore persistente alla schiena e all'addome, che ha avuto un impatto estremamente invalidante, ho accompagnato mia moglie al PS di Forlì, seguendo il consiglio del medico che l'aveva visitata in precedenza.
Nonostante il carattere acuto dell'episodio e la chiara necessità di un intervento rapido a mia moglie è stata somministrata una semplice tachipirina e costretta ad attendere per oltre 8 ore prima di ricevere le dimissioni, senza che nulla fosse stato risolto.
È incredibile e inaccettabile che la diagnosi sia stata completamente errata, la terapia inefficace e i tempi di attesa così estesi, con un'approssimazione non degna di commenti. Sarebbe stato almeno possibile alleviare il suo dolore con un antidolorifico efficace, invece, nonostante le indicazioni a disposizione, hanno proceduto in una direzione diagnostica del tutto assurda. Mai più al PS di Forlì!
Pessima esperienza
Sono arrivata con febbre a 40 che non mi scendeva con niente a casa. Arrivo, loro scocciati perché non sarei dovuta andare al pronto soccorso (dopo che il medico dell'ambulanza mi ha detto che lui non poteva aiutarmi diversamente se non portandomi in ospedale), mi scrivono febbre 38, dico: no, è superiore, è a 40, guardi bene! L'infermiera risponde: sì sì è uguale... Mi mettono in sala senza darmi assolutamente niente per la febbre, nonostante stessi malissimo. Ero quasi sfinita quando si sono decisi di mettermi una flebo.
Alla fine sono entrata nel pomeriggio e uscita il giorno dopo alle 8.00 del mattino. Il personale di notte, tranne una ragazza (non so il nome, mi è parso di sentire che si chiami Sara) molto educata e umana con tutti, l'ho trovato con grande dispiacere poco professionale. Quando ho chiesto il termometro perché mi sentivo la febbre alta, mi hanno risposto: prendi, misuratela!
Invece devo dire che il personale del mattino è stato gentile ed educato. Capisco che forse si sentano sotto pagati, o che siano in pochi, ma è una professione che si sceglie di fare, con consapevolezza.
Spero che nessuno dovrà subire lo stesso trattamento da me subìto.
Pessima esperienza
Giovedì 13 luglio alle ore 10.00 del mattino.
Arrivo al pronto soccorso dopo uno svenimento dovuto a dolori lancinanti allo stomaco, spiego tutto alle infermiere e comunico che è già qualche settimana che sento frequentemente questo genere di dolore. Comunico anche di aver assunto una Riopan in gel nella speranza di calmare il dolore, ma senza risultato.
Mi lasciano entrare e mi dicono di prendere un altra Riopan; da lì il vuoto.. 8 ore di attesa nonostante i forti dolori e nessuno mi ha prelevato nemmeno un goccio di sangue, nemmeno controllato i parametri vitali.
Dopo una giornata intera il mio compagno lamenta di non aver mai visto un trattamento così in vita sua e la risposta di una giovane aspirante quale è stata? “Andate da una altra parte”.
Quindi non ho capito.. sono residente a Forlì, pago le tasse regolarmente e non posso pretendere di essere curata nell'ospedale della città in cui vivo?!! Ma stiamo scherzando?
Dopo 10 ore la visita, durata 3 minuti senza prelievi nè ecografia, invitandomi ad andare dal mio medico di base ed in più ho il ticket da 25€ da pagare senza però essere stata visitata (meticolosamente).
Niente, questa è la mia avventura al pronto soccorso di Forlì!
Decadimento della dignità
Personale molto attivo ma palesemente sottorganico. Arrivo al PS di questo ospedale con ambulanza inviata da un altro PS per sospetti dolori cardiaci. Arrivo alle 21.30 e alle ore 11.00 del giorno successivo non sono stata ancora vista dal medico e mi viene riferito che ho ancora 13 persone davanti. In queste ore ho potuto osservare tanti pazienti che, esausti dalle attese infinite, appena si sentono fisicamente un po’ meglio firmano e vanno via.
Il PS del Morgagni era un’eccellenza, mentre ora con grande dispiacere assistiamo ad un decadimento della sanità.
Non consiglio il PS di Forlì
Personale che perde tempo a parlare dei propri fatti.
Al triage non danno sempre la priorità esatta.
Causa emergenza Covid è peggiorato ancora di più, non ti fanno assistere il tuo famigliare ma ti fanno entrare per un minuto. Parcheggiano le persone e le fanno aspettare. Poi se hai fortuna bene, se no aspetti, magari hai una emorragia in atto ma stremato te ne vai.
Sempre peggio
Sempre in peggio, trattamenti approssimativi con tempi di intervento geologici, a prescindere dal reale numero di pazienti da servire.
Per la sinusite infetta sono stato sedato con benzodiazepine perdendo conoscenza, mandato a casa senza alcuna terapia e codice bianco. La diagnosi poi mi è stata effettuata dal mio dentista (Mordenti e Lazzarini) tramite la Tac del suo studio.
Per l'ematoma subdurale, medesimo trattamento precedente. La diagnosi mi è stata effettuata dopo esser stato portato da mio padre, ormai incosciente. Poi a Cesena hanno provveduto con una craniotomia di evacuazione.
Per la caduta, solo un applicazione di cerotto spray, senza neppure disinfettare la ferita, col risultato di aver provocato un'infezione - poi curata dal mio medico di base.
Ematoma subdurale.
Contusioni e escoriazioni causa incidente in moto.
Pessimo trattamento
Pessima esperienza: arrivo con mia figlia 29 anni disabile, tetraplegica in carrozzina, in stato di incoscienza da circa 20 minuti, e l'infermiera del triage la lascia svenuta in carrozzina in mezzo al corridoio senza darci nessuna indicazione sul codice assegnato, o almeno sistemarla su una barella. Dopo quasi mezz'ora di attesa, mia figlia è ancora svenuta in mezzo al corridoio e decido di portarla presso un altro pronto soccorso, dove viene presa in carico immediatamente, e dopo ore di accertamenti, ricoverata. Oltre al danno la beffa: scrivo reclamo alla direzione dell'Ospedale e mi viene risposto che l'infermiera del triage ha fatto il suo dovere, che purtroppo c'erano tante persone in attesa e che "non essendo mai transitata dal nostro pronto soccorso non era presente nel data base informatizzato" e ciò avrebbe facilitato la presa in carico! Quindi prima di andare al pronto soccorso di Forlì, inviate la vostra anamnesi un po' di tempo prima, così loro sapranno cosa fare. Pensavo che la natura del p.s. fosse proprio quella di far fronte alle emergenze, ma a quanto pare a Forlì non la pensano così!
Uno scandalo
A dir poco vergognoso, più di dodici ore di attesa per una persona di 87 anni messa in codice verde dopo aver avuto vomito ematico ed ematuria e con due ictus avuti pochi mesi prima. Veramente incredibile.
Ematuria.
Pronto Soccorso una INUTILE perdita di tempo
Racconto in breve la mia disavventura, dopo aver aspettato per un totale di 12 ore, consapevole che il corpo di mia figlia si stava infettando con una zecca (solo la testa) conficcata sotto pelle, mi è stato spiegato che, essendo un codice Bianco, chiunque entrasse nel pronto soccorso aveva la precedenza su quella bambina di 10 anni che continuava a chiedere scusa al suo Papà perché camminando nel prato era stata morsa da questo parassita!
Spero solo che l'indifferenza del personale che era più preoccupato a scaricare le responsabilità che a risolvere il problema, non venga mai turbata da quell'angoscia che prova un padre nel sentirsi impotente difronte al disagio di un figlio!
Forse in pochi capiranno, ma bastava semplicemente un consiglio SINCERO tipo: se fossi in lei mi rivolgerei ad una struttura privata!
Bimba di 18 mesi con frattura tibia
Appena giunti abbiamo spiegato come la bambina fosse inciampata e caduta e che non riusciva più ad appoggiare il piedino, pertanto forse serviva una radiografia. Siamo stati guardati come dei poveri incompetenti o dei saccenti e ci hanno risposto che le radiografie ai bambini cosi piccoli non si possono fare perchè compromettono la crescita. Codice verde e nessuna priorità per bimbi di 18 mesi, non si tratta mica di un pronto soccorso pediatrico insomma!!!
Fino alle sette siamo stati davanti alla accettazione guardando al di la del vetro nella speranza che qualcuno ci chiamasse. Ogni tanto chiedevamo se si sapeva qualcosa riguardo ai tempi di attesa, ma gli infermieri erano evasivi. Abbiamo fatto i turni per tenere la bimba in braccio per cinque ore, gli infermieri erano evasivi, mia nipote dopo 3 ore era spossata e non si lamentava quasi più, così le infermiere hanno detto che stava meglio e quindi era improbabile che si trattasse di frattura! Forse era solo una contusione, come fin da subito il loro occhio clinico aveva immaginato. Nei bagni nessun piano di appoggio per cambiare il pannolino. Intorno a noi persone che si lamentavano vistosamente e mia nipote le guardava un po' spaventata, smarrita. Le infermiere quando ci avvicinavamo al vetro per chiedere qualcosa, la guardavano senza vederla, rivolgendosi solo alla madre o al padre. Quando finalmente alle sette passate siamo stati mandati in un ambulatorio, il medico ha subito capito che non era una contusione e non ha voluto credere che ci fosse stato detto che la radiografia non si poteva fare. Si evidenzia una lunga frattura longitudinale a legno verde della porzione distale della tibia. Trentacinque giorni di gesso dal piedino all'inguine. Alle otto e trenta di sera hanno fatto il gesso, i tecnici sono stati gentili con la bimba e per la prima volta in sei ore qualcuno si è rivolto a lei con parole adatte e rassicuranti. Lei ha pianto ma ha lasciato che le facessero tutte le manovre necessarie senza troppe lacrime, era stanchissima. Alle nove siamo usciti dall'incubo.
Purtroppo abbiamo avuto ancora bisogno di questo pronto soccorso, per una crisi epilettica dovuta agli esiti di un ictus subìto da mia madre molto anziana [disfagica afasica e emiplegica sondino naso gastrico]... Stessa storia anche con gli anziani. Dalle sette di sera è stata inviata in medicina di urgenza alle due di notte e nel frattempo neanche una flebo e lei non aveva alcuna possibilità di bere un sorso di acqua. Sono dispiaciuta di dover raccontare tutto ciò...
Ma è tutto vero e non possiamo fare nulla se non raccontare, sperando che possa servire a qualcosa.
Delusa
Questa giornata da dimenticare, forse la più brutta della mia vita, si è finalmente conclusa!
OGGI,PER UN EVENTO IMPREVISTO, HO VISITATO "L'ALDILà" IN UNO STATO DI TOTALE ASSENZA PER UN TEMPO NON PRECISABILE.. PER LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA HO PENSATO DI NON FARCELA!
HO RIAPERTO GLI OCCHI NELL'ASTANTERIA DEL PRONTO SOCCORSO SENZA CAPIRE COME DOVE E PERCHè MI TROVASSI IN QUEL LUOGO! D'URGENZA ESAMI, INDAGINI, ACCERTAMENTI, CODICE TRIAGE: VERDE.
RISVEGLIATAMI DAL TORPORE CON 4 COPERTE INDOSSO, LA FEBBRE ALTA, LE BRACCIA BLOCCATE DALLE INFUSIONI E ..IL MONDO SOTTOSOPRA..MI è STATO VIETATO DI ALZARMI PER QUALUNQUE MOTIVO DA SOLA!
AGLI ORDINI!
EBBENE.. DALLE 10.00 DI STAMANE ALLE 19.00 DI STASERA NON SI è VISTO UN OPERATORE SANITARIO CHE ABBIA CHIESTO UNA VOLTA SE AVEVO FREDDO, SETE, FAME O NECESSITà DI ALZARMI PER ANDARE IN BAGNO!
DI CAMPANELLI NEANCHE L'OMBRA!
IL PRONTO SOCCORSO DI E.R A CONFRONTO.. UN QUADRETTO IDILLIACO!
DOPO ESSERMI PASSATE DAVANTI 45 PERSONE CON INDIGESTIONI, SLOGATURE E NON SO COSA, FINALMENTE ALLE 21.00 UN MEDICO MI CHIAMA PER LA VISITA. AVEVO PRESSIONE SOTTO I PIEDI, GLICEMIA SOTTO I PIEDI, RANTOLI POLMONARI E NERVI A FIOR DI PELLE!
HO RINGRAZIATO SENTITAMENTE PER LA CORTESIA, GIACCHE' DALLE 9.00 DI STAMANE MI AVEVANO RELEGATO SU UNA BARELLA VIETANDOMI DI ALZARMI, QUANDO POI NESSUNO SI ERA MAI PREOCCUPATO DI CHIEDERMI SE AVESSI BISOGNO DI QUALCOSA!
IN SECONDA ISTANZA, GLI HO RAMMENDATO DI RISTUDIARSI BENE I CODICI DEL TRIAGE, POICHè IL CODICE VERDE NON VUOL DIRE "...IL PAZIENTE è VENUTO IN OSPEDALE A BERE UN APERITIVO, ..PUò SOGGIORNARE IN LOCO FINO A QUANDO QUALCUNO GLI SERVE UN ALTRO DRINK ", MA PIUTTOSTO CHE IL PAZIENTE NON è IN PERICOLO DI VITA MA HA DEI SEGNI E DEI SINTOMI GRAVI CHE VANNO RIVALUTATI E, SCUSATEMI SE VE LO DICO, MA ANCH'IO AHIMè FACCIO L'INFERMIERA E SE UN PAZIENTE è GRAVE NON PUò ESSERE RIVALUTATO DOPO 12 ORE!
QUANTO SUL FATTO CHE SOLO PERCHè SI TRATTI DI UN PRONTO SOCCORSO IL PAZIENTE NON ABBIA DIRITTO NON DICO AL PASTO, MA NEANCHE A UN BICCHIERE DI Tè CALDO, AVREI QUALCHE RISERVA, VEDI CASO PER RAGGIUNGERE GLI EVENTUALI DISTRIBUTORI DI SNACK E BEVANDE: AVREI DOVUTO 1) FARE IL SALTO ALLA "OLIO CUORE" DALLE SPONDE DELLA BARELLA DENTRO LA QUALE ERO CASTIGATA; 2) NON ESSERE "UN'ALIENA", CONSIDERATO CHE PER I CELIACI SUI DISPENCER IN QUESTIONE VIGE UNA SCRITTA CHE DICE "SI GUARDA MA NON SI TOCCA"!
COSì, DOPO 12 ORE DI ATTESA, SONO USCITA CON LA GLICEMIA IMPENNATA DALLE SCARICHE DI ADRENALINA NONOSTANTE IL DIGIUNO, LA PRESSIONE ALTA PER LA BOTTA DI NERVI E LE SCATOLE GIRATE ALL'ENNESIMA POTENZA.
CON I MIEI 38,5 DI FEBBRE ME NE SONO TORNATA A CASA E DOMANI RITORNO DAL MIO MEDICO CURANTE. IL REFERTO DEI MIEI ESAMI DEL SANGUE.. INESISTENTE..
Inutile esporre in bella vista in reparto la dicitura.."in questo pronto soccorso vengono gestite ogni giorno 120 utenze circa".
Non è il numero che vi distingue, ma la qualità dell'assistenza che fornite!
SMETTIAMOLA DI FAR STUDIARE PER ANNI AGLI ALLIEVI DI SCIENZE INFERMIERISTICHE MATERIE COME LA SOCIOLOGIA, L'ETICA E LA PSICOLOGIA DEL MALATO, PERCHè QUESTE SONO DISCIPLINE CHE NON SI IMPARANO SU NESSUN LIBRO: O LE HAI NEL DNA O NON LE IMPARERAI MAI!
SMETTIAMOLA DI SPENDERE FIOR DI QUATTRINI PER MIGLIORARE L'ESTETICA DI STRUTTURE OSPEDALIERE E OGNI TANTO, ANZICHè PUNTARE ALLA QUANTITà, PUNTIAMO ALLA QUALITà DELL'ASSISTENZA!
BELLI I CARTELLI AFFISSI ALL'INGRESSO DI MOLTI OSPEDALI CON SU SCRITTO "IL SORRISO è L'ANIMA DELLA CURA".. SAREBBE BELLO TROVARE IL TEMPO DI SORRIDERE A UN PAZIENTE.. PECCATO CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, A CAUSA DELLE CONTINUE CORSE, NON LO GUARDIAMO NEANCHE IN FACCIA!
CERTO, DAL NIENTE NASCE NIENTE E DA UN MELO NON è MAI NATO UN PERO, MA SE OGNUNO NEL SUO PICCOLO COMPRENDESSE QUALE è IL SUO RUOLO ALL'INTERNO DELL'OSPEDALE, FORSE UN GIORNO QUALCOSA CAMBIERà.
HO SCELTO DI FARE L'INFERMIERA E A QUESTO LAVORO DEDICO OGNI GIORNO TEMPO, PENSIERI E VITA, MA DI CERTO OGGI NON MI è STATA RESTITUITA NEANCHE 1/3 DELL'ASSISTENZA CHE MI SPETTAVA.
SE NON SONO PASSATA ALL'ALDILà è SOLO PERCHè NON ERA IL MIO MOMENTO, NON CERTO PERCHè ERO IN OSPEDALE!
CARA SANITà ITALIANA.. MI HAI PROPRIO STUFATA! TI DEDICO OGNI GIORNO 3/4 DELLA MIA GIORNATA, MA TU MI STAI TOGLIENDO LA PAZIENZA, LA SALUTE, LA VITA E I POCHI NEURONI RESIDUI!
...E CON QUESTO CHIUDO!
Sono stata 4 volte al PS in una settimana!!!
non so che commenti fare!! sono stata 4 volte al P.S. con dei dolori atroci a una gamba; tutte le volte, dopo svariate ore di attesa, mi facevano una flebo antidolorifica e poi a casa.. In una settimana questa cosa si è ripetuta 4 volte! Per fortuna sono andata a Cesena per una visita reumatologica e qui, appena mi hanno vista, mi hanno fatto una ecografia ai tessuti molli: è saltato fuori che avevo un'infezione in atto, avevo bisogno di essere ricoverata e iniziare urgentemente una terapia endovena antibiotica. Mi ripresento il giorno dopo al P.S. di Forlì e con l'ecografia in mano non mi volevano ancora ricoverare,; dopo varie dicussioni finalmente mi portano in reparto e subito iniziano a farmi le flebo!!! Ho passato 12 notti senza mai toccare il letto (9 a casa e 3 in ospedale) per il dolore fortissimo che avevo!!!
Dopo 1 settimana di ospedale sono stata dimessa.
Quello che continuo a chiedermi è: ma se non capitavo a Cesena come finiva? Cioè, dove e con che pericolo arrivava questa infezione????
Non è possibile attendere tante ore al PS!!!
Purtroppo la nostra esperienza, quella di amici e parenti è sempre la stessa: tante, troppe, ore di attesa, dalle 4 in su, senza che 1 medico dia una occhiata veloce per poi attendere gli accertamenti. No, si attende nella nebbia più completa e se arrivano casi urgenti con l'ambulanza, i tempi si allungano ancora..
la gente è tanta, da anziani a bimbi, è mai possibile, ci chiediamo tutti, che non si possa far di meglio??? vedo che nella lista di medici ce ne sono tanti, ma vi assicuro che noi al massimo ne abbiam visti 2, con file interminabili. se stai mezzo male, dopo 4 ore vi assicuro che si sta peggio. per il trauma, il non poter prender nulla tipo analgesici (ovvio), la tensione e l'innervosimento di chi sta male e la preoccupazione per chi sta vicino al malato vanno alle stelle.
so che non è un primato solo di Forlì, ma non posso credere che i medici di turno al P.S. di Forlì siano sereni e soddisfatti della situazione.
Chiedo, a nome della mia famiglia, di quella di amici e tanti conoscenti forlivesi: ma non si possono aggiungere più medici quando il P.S. è stracolmo?
Oppure se ci sono idee alternative migliori ben vengano, ma così è invivibile! speriamo di non averne mai bisogno....
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