Pronto Soccorso Ospedale Di Venere Bari
Recensioni dei pazienti
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Una vergogna
In data 2 gennaio mia madre accede con 118 al pronto soccorso del Di Venere in codice azzurro (a detta loro). Paziente psichiatrica 57enne con tracheotomia (buco un gola) e in sedia a rotelle per difficoltà di deambulazione. Già questo non dovrebbe essere un codice azzurro, quindi non commento. In più presentava sintomi pesanti, quali tremori improvvisi, difficoltà a mangiare e parlare. Niente. La dimettono dicendo che la paziente non aveva nulla, perché i parametri erano tutti buoni. Mia madre a casa purtroppo peggiora. Solo due giorni dopo viene riportata al p.s. tramite 118 e lì è rimasta dalle 21.00 alle 18.00 circa del giorno seguente in barella, sicuramente peggiorando ancora di più tutta la sua situazione clinica.. Il medico di turno la vede e dice che sicuramente c'è una intossicazione da litio. Nessuno le aveva fatto le analisi, pur essendo un paziente psichiatrico. Viene ricoverata in NEFROLOGIA, dove mia madre è morta dopo 10 giorni.
Esperienza pessima
Per forti dolori addominali mi sono recata al pronto soccorso del Policlinico, dove mi hanno indirizzata al Di Venere perchè ospedale Covid. Con tutte le difficoltà (sono pensionata) mi sono recata al Di Venere e, dopo aver fatto tampone rapido risultato POSITIVO, mi hanno rimandata al policlinico. Al pronto soccorso del policlinico, con una specie di scontrino da bar che mi avevano consegnato al Di Venere con la dicitura POSITIVO, mi hanno assegnata al reparto Covid, dove c'erano decine di malati Covid. Mi hanno ovviamente fatto il tampone molecolare per la conferma della positività (preciso che non avevo nessun sintomo). Da immaginare l'agitazione da infarto per aver contratto il virus. Dopo circa 6 ore per i tempi di rito per la risposta, ESITO NEGATIVO. Dopo questa odissea e tanto spavento, mi chiedo se sia possibile che si possano fare questi errori. Tutto questo è avvenuto sabato 13 c.m.
Questo è per opportuna conoscenza delle Autorità competenti e colgo l'occasione per ringraziare il personale del pronto soccorso Covid del Policlinico, che mi ha assistita con grandissima competenza e professionalità, dal primario al personale tutto, con la speranza che nelle circa 9 ore in reparto non abbia davvero contratto il COVID.
Una vergogna
Tre ore per prendere in carico un paziente in codice giallo con relativa inattività dell'ambulanza e 6 ore per effettuare una radiografia al femore e stabilire il ricovero. Totale di 9 ore da incubo per il paziente (parcheggiato in barella) e per il parente, al quale nessuno si è degnato di dare la benché minima informazione. Risultato: code di ambulanze ferme e in attesa con personale del 118 esasperato, parenti inferociti e pazienti sofferenti. A chi giova tutto questo? Mi chiedo, da semplice cittadino che paga le tasse: cosa fa il dirigente del reparto? E quello dell'ospedale?
Pessima esperienza
Dopo che mio figlio è stato visitato, sono passate tre ore in attesa della sola chiusura e resteremo ancora qui per non so quanto... Semplicemente vergognoso.
Tempistiche
Due ore in attesa per fare una visita (dalle 18.00 alle 20.00) e non ci chiamano ancora!
Assistenza e regole
Ho accompagnato mio marito dopo una caduta, sangue dalla bocca e dolori alla spalla. Avevo chiesto durante l'attesa di stare con lui, ma un infermiere (lo stesso dell'accettazione) mi ha invitata ad uscire, pur se altri pazienti erano accompagnati. Premetto che ho chiesto espressamente di far uscire anche gli altri accompagnatori, che l'infermiere ha lasciato stare dove erano. Io sono per il rispetto delle regole, ma deve valere per tutti. Ora sono 30 minuti che mio marito è all'interno da solo, senza assistenza (perche' quando si apre la porta lo vedo, mentre all'interno c'è il passeggio degli accompagnatori).
Problema non risolto
Mio marito proprio ora sta aspettando nell'androne fuori del pronto soccorso per essere soccorso.
Ha un problema ai reni e vie urinarie che non riesce a risolvere, dato che la scorsa settimana è andato al PS ma gli hanno fatto solo tre flebo di calmanti e liquidi e non gli hanno fatto alcun prelievo o visita, perché mancava il dottore... Non dico altro.
Diagnosi completamente errata
Mia madre, con IV stadio LNH in regressione, ha chiamato il 118 a causa di edema polmonare. Anzichè toglierle liquido dai polmoni, le hanno dato flebo (ulteriori liquidi) e l'hanno tenuta in rianimazione con solo queste flebo per 5 ore.
Risultato: coma ("annegata") e decesso.
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