Pronto soccorso Ospedale Chieti
Recensioni dei pazienti
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A medici e personale tutto del pronto soccorso
Nonostante vi sia una affluenza elevatissima, e un numero di medici e paramedici modestissimo (solo 3 medici per turno), essi riescono a gestire tutte le urgenze con altissima professionalità e cortesia. Non vi sono eccezioni. Anche in precedenza, il ricorso da me effettuato a questo reparto è stato sempre foriero di un servizio di alta specializzazione e competenza, con un organico evidentemente sottodimensionato.
I tempi di attesa sono lunghi, ma più che ragionevoli se si considerano le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori. Nel reparto sono costretti a restare molti pazienti che non trovano disponibilità di ricovero nei vari reparti di competenza, e la circostanza rende oltremodo gravoso il lavoro di tutti. Oltre alle emergenze tutto il personale deve dedicarsi anche ai vari malati già visitati e non dimettibili.
Un ringraziamento a tutti.
Conosco i nomi di alcuni medici, la dott.ssa Michetti, il dott. Tafuri, la dott.ssa Balestra, in quanto ho avuto con loro contatti diretti, e a loro va il mio particolare plauso e la gratitudine più sincera.
Gianluca numero uno!
Se non fosse stato per Gianluca non lo so..
Empatia, dolcezza, educazione, competenza. Non gli manca nulla.
Attesa al pronto soccorso
Posso solo dire che il personale tutto lavori senza sosta tra mille difficolta' e che sarebbe ora di assumere medici ed infermieri al Pronto Soccorso. Nessuno di noi e' contento per le interminabili ore di attesa, ma non e' giusto prendersela con loro. Ringrazio Sara e la collega di turno in data odierna, per la cortesia e la gentilezza nei miei confronti.
Senza né ventole né aria condizionata!
Come mai il Pronto Soccorso di una città capoluogo con ospedale clinicizzato, non è dota di aria condizionata nonostante le temperature torride di questi giorni? Nemmeno una ventola! Sarebbe il minimo della civiltà e dell'attenzione verso chi soffre e ha bisogno di aiuto.
Pessima esperienza
Personale che personalmente ho trovato totalmente privo di umanità, capacità di ascolto e sensibilità anche di fronte a situazioni di salute critiche. Tempi di attesa biblici e caldo da svenire.
Figlia di paziente
Dalle 17.00 di pomeriggio per avere notizie di mia madre 83enne. È l’una e trenta e non so nulla. Bagno sporco, macchinetta snack non funzionante e una sola dottoressa al Pronto Soccorso.
Complimenti alla professionalità dei medici
Personale infermieristico e medico di alta professionalità e gentilezza.
Assistenza al Pronto Soccorso
Siamo i genitori di Jacopo, ricoverato il 24/25 u.s. nel Vostro Pronto Soccorso. Da tre giorni era sofferente di dolori al ventre ed alla schiena di difficile interpretazione.
Accolto dalla dr.ssa Carla Carrabs, è stato esaminato, curato, confortato dalla stessa ed infine, con la dovuta diagnosi, dimesso.
I problemi che tanto lo preoccupavano ora sono risolti grazie alla alta professionalità e umana comprensione di questa intelligente e benefica dottoressa Carrabs.
Senza parole..
Entrata in pronto soccorso con codice verde alle 17.00, sono stata dimessa alle tre di notte. Entri con le tue gambe, esci sfinito a causa della gestione da terzo mondo. Senza parole.
Frattura scomposta del polso
Portato un bambino di 9 anni al pronto soccorso di Chieti per una frattura del polso scomposta, non sono stati in grado di gestire la patologia, il bambino è stato torturato dall'eccessivo dolore mentre cercavano di rimettere il polso nella giusta posizione (forse non sanno dell'esistenza di antidolorifici?). In più doveva essere ricoverato senza sapere dopo quanti giorni ci sarebbe stato l'intervento... Organizzazione pessima, mancanza di materiale per fasciare e bloccare una mano.. Ortopedia veramente scarsa e pochissima professionalità.
Politrauma
Un personale che a livello di umanità, ascolto e sensibilità é assolutamente carente (per usare un eufemismo), purtroppo anche di fronte a situazioni gravi dal punto di vista medico-chirurgico. Una ripassatina al Codice Deontologico e al giuramento di Ippocrate non farebbe certo male.
Portantino scansafatiche
Sono andata in ospedale alle h. 23.50 circa dopo essere passata per il triage; il portantino mi doveva accompagnare al piano (livello) del reparto ginecologia ostetricia ma, dato che ci ero già andata 55 ore prima, la strada la conoscevo (ha detto!)
E io da sola sono salita al piano e da sola ho dovuto affrontare la morte delle mie gemelle alla 26esima settimana (di cui una in diretta).
Mi stupisco tutte le volte che ci penso, con che dignità e pacatezza riesco a dissociarmi dall'evento per sopravvivere; e tutte le volte che ci penso, di riflesso ho l'immagine di questo ospedale fantasma, quella notte, dove sono dovuta ritornare con le mie gambe a portare in Pronto Soccorso il foglio per l'accettazione, perchè in ginecologia/ostetricia, nessuno mi poteva accompagnare.
(devo dire che al ritorno ho perso la strada per poi ritrovarla)- nelle ultime 2 ore di vita della mia gemella..
In una vicenda così tragica, nessuno, ribadisco nessuno, si è mai fatto sentire.
Traggo conclusioni che dal portantino al dirigente, all'amministrazione, il comportamento sembri delineato dall'indifferenza totale.
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