Pronto Soccorso Ospedale Cernusco sul Naviglio

Arrivato al P.S. con ambulanza alle ore 16.11 del 19/03/2021 con impegnativa del medico curante per flogosi di sospetta natura settica dello psoas destro (con esito dell'esame PET) dimesso alle ore 18.10 sempre dello stesso giorno per cruralgia destra, terapia con Kolibri e prognosi di 5 giorni.
Inconcepibile non aver effettuato esami per approfondire la situazione, considerando che era un paziente ricoverato in questo ospedale per setticemia E. coli e SARSCOVID-2 (contratto sempre in ospedale) dal 23/12/2020 al 08/02/2021, trasferito poi all'ospedale di Cassano d'Adda per la riabilitazione.
Il giorno 20/03/2021, dopo la dimissione dal P.S. di questo ospedale, è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele con diagnosi di ematoma del muscolo psoas in paziente NAO per fibrillazione atriale cronica e insufficienza renale cronica stadio IV.

Recata per la seconda volta in tre giorni al P.s. di Cernusco per il padre ultraottantenne per un problema al pacemaker.
ARRIVO 14:30.
INIZIO VISITA 22:00.
TERMINE VISITA 24:00.
CONSEGNA VERBALE 3:00.
TOTALE 13 ORE.

Senza parole, non aggiungo altro.
P.S.: al pronto soccorso non sono previste mascherine per i parenti in piena emergenza coronavirus.

16 ore di attesa per degli esami del sangue con la moglie in preda a fitte lancinanti. Personale sgarbato e maleducato. Alla fine ci hanno mandato a casa senza sapere cosa avesse. Siamo dovuti andare in altro PS.

Dopo circa 6 ore di attesa ho chiesto i miei documenti per andare via, mi hanno chiesto di attendere. Passati due minuti mi hanno effettuato la radiografia e mi hanno dimesso frettolosamente. Chiedo il perché sui documenti non si parla di infortunio (caduta con lo scooter mentre mi reco in azienda) e mi rispondono che al ritiro del referto, il giorno dopo, sarà sistemato. Risultato: 2 ore di attesa per due giorni, oltre al PS, per sistemare i documenti per un loro errore. Manifesti che riportano frasi di cortesia e pazienza... ma dopo ore di attesa chiunque diventerebbe im-paziente.
pessima esperienza, questa era la seconda volta, se mai dovessi aver bisogno, spero di non ricapitarci.

Mia moglie viene portata in PS dopo una caduta il 29 agosto 2016. Dopo una lastra al piede, il medico di cui al momento non mi sovviene il nome, la redarguisce sgarbatamente "signora, lei non ha niente, solo una lieve distorsione, perché è venuta qui?".
Oggi, dopo due mesi di dolori e piede che si gonfia, l'esito di una lastra eseguita a Romano di Lombardia certifica la frattura... Caro dottore, piu' per la sua arroganza che per la sua incompetenza, la attendo nella sede piu' opportuna, sto andando dall'avvocato.

Arrivo alle 6.00 del mattino per delle fitte sul basso ventre a destra. Sospetto attacco di appendicite. Faccio l'accettazione accompagnata da mio marito. Mi chiamano dopo qualche minuto. Entro e mi visita un medico alquanto spazientito e irritato. Mi fa una visita flash facendomi mezza domanda e mi liquida dicendomi: dobbiamo fare gli esami del sangue. Solo che il laboratorio apre alle 8.00 del mattino. Ho aspettato 2 ore seduta con i crampi. Faccio gli esami alle 7.45 e mi garantiscono che in un'oretta sono pronti. Passano 2 ore e mezza in cui sollecito l'esito degli esami e la loro risposta è: tra qualche minuto la chiamiamo. Cosa che ovviamente non è avvenuta! Mi chiedo se sia dignitoso e professionale trattare i pazienti in questo modo.. aspettare oltre 5 ore per degli esami del sangue, liquidare i pazienti come degli incompetenti... essere visitati sentendosi un peso per i dottori.
È una vergogna assoluta! Noi pazienti affidiamo la nostra salute e anche vita nelle mani dei medici.. è questo è il risultato!!!

Tutte le volte che vi son passato (almeno tre negli ultimi tre anni), per tempi di attesa e gentilezza del personale, ho avuto l'impressione di essere in un ospedale da Terzo Mondo!
Quando qualcuno si deciderà a potenziare una struttura tanto importante come il Pronto Soccorso?