Pronto soccorso Ospedale Ceccarini

Incomprensibile. Dopo che l’unica dottoressa aveva disposto 12 ore di osservazione per mio padre di 81 anni, a mezzanotte, su una lettiga senza biancheria, coperto con il giubetto, ho chiamato col campanello. Dopo 14 minuti arriva un’infermiera inca**ata nera. “Mica siamo al grand hotel qui!”, quello è il letto. Io: scusi... ma almeno un cuscino, una copertina…”. Torna e dice che i cuscini non ci sono e lancia una coperta per terra. Mio padre si è alterato e la signorina è tornata nella sua stanza a dormire senza nemmeno voltarsi. Ne risponderà qualcuno? No, ci scommetterei qualsiasi cosa.

Tre ore di attesa per una abrasione oculare. Qualsiasi infermiere o preposto all'accettazione avrebbe capito di fare un lavaggio immediato e una semplice crema. Sono rimasto deluso per la scarsa professionalità e la poca voglia. Sul posto di lavoro non si guarda Facebook di nascosto, altrimenti bisogna cambiare mestiere.

Il 24 marzo mi sono presentata al pronto soccorso dietro richiesta del mio medico curante. Sono stata accolta da una dottoressa, Ventura Ilaria Maria, che ha iniziato subito a lamentarsi nei confronti del medico.. Dopo aver prelevato il sangue per le analisi, mi ha fatto mettere in posizione fetale per verificare se nelle feci vi fosse sangue (con la grazia di un elefante); mentre ero in tale posizione, è entrata una persona (privacy ZERO). In seguito la stessa operazione veniva effettuata dal dott. Luccchi Andrea. Non hanno potuto verificare l'eventuale presenza di sangue e mi hanno rispedito al medico curante continuando a lamentarsi. In pratica sono stata trattata a pesci in faccia, gentilezza ZERO