Pronto Soccorso Ospedale Avellino
Recensioni dei pazienti
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Prosto soccorso San Giuseppe Moscati di Avellino,
Il reparto di Pronto Soccorso dell'Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, situato in Contrada Amoretta, a mio avviso e per esperienza personale concreta, può essere declassato da Ospedsle di Rilievo Nazionale a ospedale di provincia: tempi di attesa inverosimili e assistenza con tempi biblici, senza volermi esprimere su efficacia ed efficienza dell'assistenza; giunti per un dolore cardiaco con un paziente 80enne con cormobilita e patologie cardiache complesse, aspettiamo oltre 4 ore per essere visitato da un medico e fare un prelievo enzimatico. 10 ore e mezza (siamo ancora in attesa) per essere visti da un cardiologo...
Dopo 11 ore nessun trattamento preventivo e protocollo viene applicato con sospensione totale della complessa terapia farmacologica e farmaci Salvavita.
Siamo giunti alle 3.00 di notte, accolti da una infermiera che fa triage, tampone barelliere... Ora sono le 13.40 e abbiamo fatto un ECG e un prelievo....
Nel frattempo il PS si è riempito di barelle e di pazienti trasportati con ambulanza, ammassati senza alcun rispetto protocollo Covid.
Mancanza di personale, o procedure e organizzazione inesistenti?
Accettazione al pronto soccorso
Paziente proveniente dal P.S. di Pineta Grande Castel Volturno con cartella clinica con ben evidenziate eventuali patologie. All'accettazione con codice giallo numero 2015071298 alle ore 18.12 del 27/7/15 e dopo prelievo venoso, solo alle ore 22.30 il Medico riferisce che la paziente necessita il Ricovero. Alle 00.10 del giorno 28 non c'è il posto e sono in difficoltà per allestire una lettiga. La paziente decide per le dimissioni con l'accordo del Medico di presentarsi il giorno stesso alle 08.00 circa presso il P.S.
Alle ore 08.50 il prelievo venoso e fino alle 14.30 nessuna terapia; alle 14.40 il medico riferisce per un ricovero ma non può quantificare il tempo di attesa. La paziente decide di rientrare a Cameri dove risiede recandosi al P.S. dell'Ospedale Maggiore della Carità.
Saluti, M. Teresa Caccavale
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