Pronto Soccorso Ospedale Avellino
Recensioni dei pazienti
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Siamo allo sbaraglio
Mia nipote di 24 anni ha un incidente stradale. A seguito del contraccolpo le viene consigliato di andare in ospedale per le cure e gli accertamenti del caso.
La accompagno personalmente al P.S. alle ore 18:30, dove alle ore 18:47 viene presa in carico. L'infermiera all'accettazione alla quale avevo chiesto se fosse necessaria una consulenza ortopedica, mi risponde (in modo abbastanza sgarbato) che in questi casi necessita la consulenza neurochirurgica. Ovviamente non contesto la decisione, visto che di mestiere faccio il consulente del lavoro e non il medico.
Unica nota negativa di questa decisione è che a mia nipote, alla quale necessitava il consulto del neurochirurgo, viene assegnato un CODICE BIANCO e viene lasciata in piedi nel corridoio per ben 4 ore - fortuna che poi ha trovato una sedia a rotelle.
Purtroppo, dopo 5 ore di inutile attesa, senza ricevere né cure e nè accertamenti, abbiamo deciso di abbandonare il P.S. Abbiamo anche cortesemente avvisato, ma ci hanno risposto che non essendo un carcere potevamo uscire in qualsiasi momento.
Mia nipote ovviamente ha conservato il braccialetto a ricordo di questa pessima esperienza!
Probabile rettocolite ulcerosa
Mio padre, 81 anni, giunto in pronto soccorso con l'ambulanza per un attacco di probabile rettocolite ulcerosa, è qui da 10 ore. Le informazioni sono quasi pari a 0. Impossibile vederlo, comunicare con lui, fargli sentire l'affetto dei familiari. Qui le parole umanità, comprensione, empatia forse non le conosce nessuno.
Reclamo
Stamattina, malgrado 15 ore passate in p.s in attesa di un posto, mia madre (Bianco Lidia) di 75 anni rischia di essere dimessa senza l'ultimazione degli esami. Un medico avrebbe detto che le già ha fatto un favore (pensate un po') a ricoverarla 1 giorno in reparto. Mi auguro positive evoluzioni, altrimenti non mi resterà che sporgere formale querela al fine di fare luce su molte circostanze.
Mancanza di umanità e sensibilità
Non sono tanto i lunghi tempi di attesa, nonostante un codice giallo, a lasciarmi senza parole, perchè in seguito ai tagli statali voglio anche comprenderli. Ma la mancanza di umanità e di sensibilità da parte di medici, infermieri ed assistenti no, non posso comprenderla!
Diagnosi errata
Mio padre lamentava forti dolori all'addome e, dopo essergli stato conferito il codice giallo, è stato su una sedia ad aspettare dalle ore 17.00 del pomeriggio fino alle 23.30. Il medico di turno lo ha visitato e dimesso con la diagnosi di diverticolite e, come terapia, gli ha prescritto antidolorifici, bere acqua e clistere.
Il giorno successivo stava malissimo, è ritornato lì, purtroppo, ed un altro luminare della medicina lo stava dimettendo per la seconda volta. Casualmente ci siamo imbattuti in un nostro conoscente medico, che finalmente ha ritenuto opportuno fargli un esame più approfondito...: mio padre aveva una emorragia interna in corso, ma purtroppo ormai era tardi..
Lascio a voi i commenti, perché io non ho più parole da sprecare.
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