Pronto Soccorso Istituto Humanitas
Recensioni dei pazienti
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Esperienza negativa in ps Humanitas Rozzano
Ps sovraffollato, un paziente visitato in sala d'attesa, mancato rispetto della privacy nelle comunicazioni ai pazienti. Ambiente letteralmente infestato da zanzare. Tempi di attesa inaccettabili. Ho abbandonato il ps dopo ore di attesa e dopo che mi si voleva inviare a fare rx senza neanche avermi visitata.
In Humanitas mai più
Sono 15 ore che mia suocera di 91 anni è in pronto soccorso su una sedia a rotelle.
Fatta una prima visita dopo 7 ore.
Esami TC: attesa di 5 ore per l'esito.
Ora flebo, cambio del medico e nessuno che ti dice nulla. Naturalmente il tutto in attesa con lei dove c'è il triage, perché non ci sono lettini. Sono indignata.
Pronto soccorso inefficiente
Ovviamente non è remunerativo per l'istituto, quindi il p.s. è solamente di facciata in quanto obbligato dalla regione Lombardia.
Trauma in seguito a incidente automobilistico (s)valutato codice verde, con più di 9 ore di attesa mentre il paziente è sofferente.
Insufficienza respiratoria
Questa notte alle ore 23.30 circa ricevo una telefonata dal pronto soccorso dell'ospedale Humanitas Rozzano, dove era ricoverata per problemi respiratori e di sdoppiamento della vista, da 12 ore, mia mamma 92enne, invalida civile al 100/100, allettata, diabetica, senza possibilità di sapere nulla, nè divederla, e, anzichè aggiornarmi sulla situazione, mi dicono che stanno per dimetterla; così senza un minimo preavviso me la mandano a casa, senza averle fatto l'insulina, disidratata, con pannolone sporco da 12 ore, e nessuna informazione.
Spero che un giorno capiti a tutti coloro che erano di turno in PS ieri sera 14/9/2023.
Roberto Pocorobba
Dispnea
Ieri mi sono presentata in pronto soccorso mandata dalla guardia medica per problemi respiratori dovuti ad una bronchite che stava durando da 7 giorni e peggiorando di continuo. La guardia medica suggeriva una radiografia ai polmoni. Sono arrivata alle 10.00 circa e alle 10.45 sono riuscita a farmi visitare da un medico, mi è stato fatto un esame del sangue e 2 tamponi Covid. Poi alle 19.00 ,senza respiro, esasperata, stanchissima, affamata, distrutta, ho dovuto abbandonare l'ospedale perchè ho deciso di tornare nuovamente in guardia medica e farmi prescrivere almeno un antibiotico. Insomma, sono stata mandata dalla guardia medica in un pronto soccorso per fare una RX toracica, ma dopo nove ore di estenuante attesa nessuno mi ha fatto una radiografia. Oggi proverò all'ospedale San Carlo di Milano, chissà se sarò più fortunata. Lunedì invece mi rivolgerò in qualche struttura privata.
Dopo 8 ore di attesa ce ne siamo andati
Dopo 8 ore di attesa seduti su una sedia di plastica, ancora non chiamati. Mia madre di 86 anni con grandi perdite evidenti di sangue, non solo non è mai stata visitata, ma lasciata lì da personale piuttosto arrogante e probabilmente impreparato.
Pronto soccorso Humanitas: staff ottimo
Personale professionale e gentilissimo.
Trattamento adeguato ed esami mirati (raggi, elettrocardiogramma).
Ottimo servizio.
Personale di PS pessimo
Mio padre anziano e malato, portato al PS in ambulanza dopo un malore, spogliato completamente e lasciato così fino al giorno dopo, ha subìto il furto di 90 euro e della felpa dopo che l’addetto ha messo i suoi abiti nei sacchi.
Lo hanno lasciato così in mezzo a tanti altri pazienti e ignorato per ore, nonostante avesse bisogno di un po’ d’acqua…
Non gli hanno permesso di prendere i soliti farmaci salvavita, nonostante lui lo avesse chiesto.
Alle 2.30 di notte lo hanno mandato via con una terapia diversa per l’ipertensione.
ABBANDONO DI SOGGETTO FRAGILE E ANZIANO E FURTO A SUO DANNO (approfittando del fatto che nemmeno i parenti stretti possono entrare). Questa la nostra esperienza.
Comunicazione con i parenti
Chiamato il pronto soccorso per una notte intera, non ha mai risposto nessuno. Non mi hanno mai chiamata per aggiornarmi sul paziente ricoverato, visto che non fanno entrare i parenti. Anziano entrato alle 18.30, alle 7.00 del mattino successivo nessun aggiornamento!
Pronto Soccorso disumano
Mia nonna di 86 anni si e’ presentata al Pronto Soccorso Humanitas alle 10.00 dopo essere caduta dalle scale ed essersi procurata un taglio alla testa. Una volta entrata, e’ rimasta in attesa fino alle 17:00 seduta su una sedia scomoda senza assistenza, nè tantomeno alcun tipo di distanziamento o precauzioni anti Covid (no tampone). Non le e’ stata procurata acqua, nè cibo, nè assistenza fino alle 17.00.
Questo genere di trattamento dimostra una incredibile disorganizzazione, oltre che mancanza di umanità, specialmente verso una donna anziana che non può nemmeno essere accompagnata dai suoi familiari.
Dopo esser stata medicata con punti di sutura, e’ stata riportata su una sedia ad aspettare i risultati della TAC e, non sentendosi bene (non tanto per la botta ma per la mancanza di cibo e acqua) ha dovuto chiedere ad un signore di spostarsi di un posto e si e’ dovuta sdraiare su due sedie. A questo punto le persone presenti hanno urlato contro al personale, e solo a quel punto le e’ stato offerto un letto su cui riposare.
E' uscita 24 ORE DOPO, perché non c'era nessun medico per leggere i risultati della TAC.
Un ospedale che dovrebbe essere un'eccellenza, non può permettersi di avere un Pronto Soccorso così scadente.
Disorganizzazione imbarazzante
Porto mia madre al PS sotto indicazione del reparto (dopo 3 giorni di febbre e dolori a seguito di un intervento in gastroentorologia) e scompare praticamente per 2 giorni, in cui non ricevo telefonate o informazioni da parte dell'ospedale, se non tramite telefonate dirette con lei, in cui in una mia madre passa il telefono ad una dottoressa ed io vengo letteralmente aggredito: oltre a dirmi le solite frasi "io sono dottore, non so che lavoro faccia lei", mi liquida con l'informazione "ha un'infiammazione grave" e questo solo perché avevo detto a mia madre che stavo andando al PS arrabbiato perché non avevo notizie (e lei aveva riferito questo alla dottoressa).
Al 2° giorno, dopo 3 ore di sit-in davanti l'entrata, esce finalmente una dottoressa (non quella con cui avevo avuto la spiacevole conversazione), la quale mi informa che l'infiammazione sta migliorando e che verrà ricoverata. Alla mia domanda sul trombo scoperto (informazione avuta da mia madre in una telefonata) sgrana gli occhi e mi dice che non c'è nessun trombo. Finalmente, all'alba del 3° giorno, viene ricoverata in reparto e il giorno seguente vengo contattato da un dottore, che mi conferma esserci un trombo che stanno trattando con eparina e mi conferma la cura dell'infiammazione. Scopro inoltro che in PS è stata tenuta 2 giorni a digiuno, ma non vi era motivo.
Ottima esperienza
Giunto in PS con diagnosi di aneurisma aorta addominale di 4,5 cm. e aneurisma dell'arteria iliaca sinistra di 7 cm., vengo operato d'urgenza entro 4 ore dall'accesso in PS.
Decorso post operatorio regolare.
Ottimo sia il personale del PS, sia i medici nei reparti.
Un grazie al Dr. Spada e al suo team per l'intervento.
Ringraziamenti
Il 7 marzo 2021 sono giunto al Pronto Soccorso dell'Humanitas per rimediare agli effetti di una caduta accidentale.
L'accoglienza è stata perfetta. Sono stato visitato e curato dalla Dott.ssa Manuela Mercurio, che ringrazio per l'ottimo lavoro svolto a mio beneficio e pure per il suo modo gentile e rispettoso di rapportarsi con i pazienti; molto attenta a causare il minor dolore possibile eventualmente causato dall'intervento chirurgico, resosi poi necessario. BRAVISSIMA.
Complimenti e grazie anche al suo team di brave e cortesissime collaboratrici.
Tante, tante grazie ancora e cordialissimi saluti.
Pronto soccorso imbarazzante
Accompagno mia mamma al pronto soccorso dell'Humanitas alle ore 8-30 di martedì 20 ottobre per un aggravamento a seguito di ischemia. La visitano e mi fanno "accomodare" all'esterno (la sala d'attesa è posizionata all'esterno all'aperto. in prossimità del parcheggio) con la promessa che mi avrebbero contattata sul cellulare per tenermi informata. Dopo 4 ore di attesa e nessuna notizia. decido di rientrare a casa in attesa di notizie. Passano le ore e nessuno si fa sentire. Alle 18.00 decido di tornare al pronto soccorso. Chiedo un aggiornamento, mi si dice di attendere. Passano due ore e mezza e non ricevo nessun tipo di notizia. Un infermiere mi dice di tornare a casa e di attendere la chiamata del medico. Passa la notte senza nessuna notizia. La mattina dopo mi ripresento al pronto soccorso, ma sempre un infermiere mi comunica che deve passare il medico di turno. Resto ad aspettare. Alle 10-30 mi chiama mio padre dicendomi che ha chiamato l'ospedale che dimettono mia mamma. Bene, penso. Si presenta un infermiere con mia mamma su una sedia a rotelle. Mi consegna un foglio di dimissioni. Chiedo: ma non è possibile parlare con un medico? Nel frattempo l'infermiere carica di peso mia mamma in auto. Attendo un'ora e non si presenta nessuno. Chiedo, ma mi viene risposto che i medici sono occupati. Prendo la macchina e mi dirigo verso casa confidente che, se l'hanno dimessa, è perchè sta meglio. Mia mamma ha un forte tremore. Arrivati a casa provo a tirarla giù dalla macchina ma non si regge in piedi e il suo corpo è scosso da continuo tremore. Decido di portarla in un altro pronto soccorso perchè la situazione non mi sembra sotto controllo. Arriviamo a Niguarda, dove ovviamente sono stata presa per psicopatica (esce da un pronto soccorso per andare in un altro??!!). Insisto che la mamma non sta bene. Li convinco, la visitano. Consegno documentazione rilasciata dall'ospedale e mi viene riferito dal medico che la mamma è stata messa sotto terapia antibiotica per un'infezione polmonare a seguito di biopsia polmonare pregressa. Dagli esami del sangue effettuati a Niguarda risulta una grave carenza di magnesio, pertanto viene trattenuta per urgente terapia endovenosa.
Che dire... sconsiglio questo pronto soccorso. Sicuramente su Milano (vedi Niguarda) abbiamo pronto soccorsi più organizzati e professionali.
Semplicemente assurdo
Mi reco al pronto soccorso il giorno 11/10/2020 con un paziente di 91 anni invalido al 100%.
Preciso che prima di andare al pronto soccorso abbiamo consultato la Continuità Assistenziale e solo su loro consiglio ci siamo recati al Pronto soccorso.
Alle ore 10.49 si effettua la pratica di accettazione con codice verde (praticamente veloce visto che non c'era nessuno in attesa) e ci dicono di aspettare in sala di attesa nella quale erano presenti solo 3 pazienti.
In questo frangente segnalavo anche altre situazioni del paziente, in modo tale che si potesse verificarne la gravità.
Mi veniva detto che poi le avrei riferite al medico.
Dalle 10:49 alle 14:11 silenzio assoluto.
Nel mentre notiamo che persone arrivate dopo (con codice verde) vengono avviate prima alla visita e dimesse prima ancora che noi ricevessimo un qualsiasi cenno in merito all'attesa che stavamo facendo.
Il paziente veniva indicato, sul foglio di dimissioni, in attesa di visita alle ore 12:41, praticamente due ore dopo l'accettazione (per due ore è stato praticamente dimenticato) e posizionato in sala d'attesa.
Poco dopo veniva comunicato che a breve saremmo stati chiamati.
Solo alle ore 14:11 il paziente (ripeto invalido al 100%) veniva avviato a prima visita ortopedica e riportato in sala d'attesa con conferma di codice verde.
Alle 14:36 viene praticata una flebo in sala di attesa.
Quando questa viene staccata il paziente aveva il pantalone in parte bagnato. Probabilmente era fuoriuscito del liquido invece di entrare in vena.
Alle 16:36 veniva effettuata RX.
Alle 17:30 circa ulteriore visita ortopedica.
Alla fine ci viene detto di recarci presso gli ambulatori e, visto la richiesta precedentemente fatta in merito alle altre problematiche, le risposte le avremmo avute c/o gli ambulatori.
Negli ambulatori non abbiamo avuto nessuna risposta, non abbiamo visto nessun medico per avere le risposte chieste (a parte l'Ortopedico molto cortese e gentile) ma solo un infermiera che ci consegnava le dimissioni e toglieva l'ago inserito in vena utilizzato per la flebo.
Tornato a casa il paziente aveva il braccio gonfio (ho le fotografie e penso perchè il liquido della flebo non è stato iniettato in vena) e spero che non succeda niente.
Ogni tanto controllavo sul sito la situazione in pronto soccorso. La media dei dati era questa:
Pazienti in osservazione circa il 85%
Pazienti in attesa di visita il 15% (al massimo erano 4).
Praticamente per una visita ortopedica e una RX ci sono volute 7 ore e con pochi pazienti in attesa di visita.
Inoltre, nonostante sia stato confermato per ben due volte il codice verde viene dimesso con codice bianco.
Di sicuro, nel malaugurato caso avessi bisogno, non mi rivolgerò più al PS di Humanitas Rozzano.
Pronto soccorso pessimo
Ho accompagnato 3 volte mio marito al pronto soccorso dell'Humanitas per un peggioramento del suo glioblastoma. Nonostante il suo evidente pessimo stato di salute, ci siamo trovati a dover aspettare anche 13-16 ore per ricevere assistenza medica, sbattuti su una sedia in un corridoio pienissimo; solo l'ultima volta gli hanno dato un lettino perchè non era più in grado di stare in piedi. Dicevano "dobbiamo fare questo e quello", poi passavano 10 ore prima che tornasse un medico. Io sollecitavo le infermiere, ma loro sono degli angeli pazienti e gentili in mezzo ad una Medina di Rozzano. Una volta ho dato a loro un CD con una risonanza fatta esternamente, alla dimissione dopo 16 ore non l'avevano nemmeno guardata!!! L'oncologa, giovanissima, che si era presentata solamente perchè avevo fatto un casino che non finiva più, ero ormai fuori di me per ciò che vedevo succedere in PS, mi ha risposto "Lei vede che ho un pc con me? Secondo lei posso visionare il cd nella mente, senza pc?". E' successo anche che un giorno hanno dimesso mio marito con la diagnosi di qualche nuova sorta di epilessia (senza aver approfondito con un EEG) e due giorni dopo hanno smentito questa diagnosi...
In questo reparto ho riscontrato totale mancanza di rispetto per i malati e per chi li accompagna.
Buona esperienza
Lo staff e' si è dimostrato professionale, hanno maneggiato gli aghi con cura senza fare male, sono stati gentili e comprensivi. Il periodo di attesa è stato un po' lungo, ma la competenza ispirava fiducia.
Molto bene!
Inascoltata, cura inutile
Mi reco al pronto soccorso la mattina del 13-12 . Dico subito quale cura sto seguendo senza successo da una settimana, ma ho dolori lancinanti. Mi somministrano per endovena lo stesso farmaco per il quale ho comunicato l'inefficienza e vado a casa sempre con la stessa cura e stessi dolori. Per caso parlo dopo l'uscita dal p.s. con medico Humanitas e mi dice che per il problema diagnosticato avrebbero dovuto prescrivermi del cortisone. Il mio medico curante concorda. Se l'ortopedico non è in grado di prescrivere cura adeguata, perché non si consulta con il collega del settore specifico presente nella stessa struttura? Inoltre uno studente voleva somministrarmi un farmaco sperimentale e mi ha fatto diventare il braccio blu. Ho dovuto chiedere l'intervento di un infermiere perché ha fatto schizzare sangue dappertutto e mi ha fatto molto spaventare.
Risultato, non ho risolto il mio problema, vado a casa con stessi dolori e stessa cura palliativa dell'entrata e con un braccio ridotto male. Non mi ero mai trovata in questa situazione (e purtroppo non è la prima volta che mi reco in ospedale).
Grazie a chi non sa lavorare
Si può parlare benissimo del Cancer Center, ma del pronto soccorso stendiamo un velo pietoso..
Per ben tre volte la dottoressa è stata chiamata da me, avvisata del peggioramento che aveva mio padre, ma solo urlando alla fine si è decisa a venire da noi. Passato poi sotto un'altra dottoressa per essere monitorato, mio papà è entrato in pronto soccorso alle 22.30 con l'adesivo dell'accompagnatore. Abbandonati nella stanzetta, e lui con febbre a 40/5, solo per le mie continue urla si sono decisi a monitorarlo... Poi fino alle 6.00 del mattino non ci hanno fatto sapere più nulla. Alle 9.00 viene operato d'urgenza per un collasso intestinale, coma, morte dopo 15 giorni.
Personale eccellente
Siete fantastici, siete l'eccezione alla regola. Vedere un infermiere prendere a braccetto una signora anziana e farla sorridere è stupendo. Personale sensibile e umano. Da evidenziare la professionalità del Dott. Giuseppe Biancofiore e dell'impiegata Martina, i quali mi hanno sbalordito rispetto alle mie esperienze passate.
Pronto soccorso Humanitas
Il 19 aprile 2014 mi sono recata al pronto soccorso Humanitas per mia figlia (13 anni) che aveva un emorragia in atto dopo una tonsillectomia. Dopo aver atteso circa 20 minuti prima di essere accolti da un infermiera, la stessa ci ha detto, senza visitare nè dare assistenza a mia figlia che era pallida e con un asciugamano sporco di sangue, che avevamo la possibilità di fermarci in Humanitas, attendere il triage che poteva anche durare 1 ora o più e poi ci avrebbero trasferito a Pavia, secondo loro unico PS otorino presente nell'area di Milano.
Quando ho riferito che temevo per la vita di mia figlia e che l'avrei portata io a Pavia, l'infermiera, consultandosi telefonicamente con qualcuno, ci ha lasciato andare senza neanche registrarci.
All'arrivo a Pavia, dopo circa 1 ora persa in burocrazia in Humanitas, i medici hanno assistito immediatamente mia figlia, ricoverandola e spiegandomi che mia figlia era stata fortunata perchè nel frattempo l'emorragia aveva rallentato, altrimenti sarebbe potuta morire dissanguata, o aver avuto bisogno di trasfusioni.
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