Pronto soccorso Galliera

Arrivo in un Pronto Soccorso definito "tranquillo" dal personale.
Bene, penso, saranno attenti ai bisogni dei pazienti, ora che il Covid non ha più la monopolizzazione della loro assistenza...
Mi ricredo subito, vedo malati molto anziani lasciati sulle barelle per una notte, senza un minimo di umanità nei loro confronti.
Gli infermieri nemmeno rispondono quando questi anziani chiedono qualche cosa.
Assisto a risposte "brutali" da parte di un giovane nei confronti di un paziente di 93 anni, che si stava strappando ogni ago dalle vene.
Cerco di intervenire, nonostante il male, e mi zittiscono come se stessi disturbando anche io.
Non penso affatto sia un lavoro facile da eseguire il loro, ma l'indifferenza nei confronti dei ricoverati è quasi generale.
Non vi dico poi i commenti a mezza bocca, che capisco perfettamente e a cui ribatto con veemenza.
Chi non è in grado di difendersi come potrà affrontare una degenza di questo tipo?
Salvo solo una gentilissima dottoressa, di cui non ricordo il cognome, che in tutta la giornata e la notte in cui sono rimasta lì, per lo più ignorata, visto che la mia patologia non richiedeva che un trasferimento in reparto ed un intervento, che è venuta ad osservare la mia gamba ed il mio piede, che sentivo insensibile.

Primo giorno di ricovero con 35 punti in testa, 11 sulla gamba, ematomi dappertutto dopo un infortunio sul lavoro. Già sono vivo per miracolo e qua ti trattano come uno che si è preso un colpetto in testa; l'unico loro interesse e curarti il prima possibile pur di liberare il posto in degenza. Durante le visite ti dicono che tu stai bene e allora fuori dalla degenza, anche se gli dici "guardi che non mi sento bene, mi gira la testa, non riesco a stare in piedi".. loro niente, ti vogliono mettere fuori lo stesso praticamente (lo giuro sulla buon'anima di mia mamma che lo fanno).
Io ho preso tutto quello che mi hanno somministrato, comprese 4 flebo di cortisone che tirerebbero sul un mulo, per poi buttarti giù peggio di prima una volta finito l'effetto.

Mi è capitato piu' volte che mi portassero al Pronto Soccorso e/o di chiamare l'ambulanza, in passato per attacchi di panico e dolori di stomaco (gastroduodenite). L'ultima volta sono finita al pronto soccorso a causa di una perdita fortissima di sangue dal sedere, sono svenuta e mi hanno portato li.
E' vero che ero terrorizzata dal sangue, ma ormai si viene BOLLATI per depressi o ANSIOSI a causa di alcuni episodi passati! Questo non lo ammetto e non lo concepisco.
Mi hanno preso sangue e poi ribucato dall'altra parte, ovviamente perchè ero io ad avere le vene piccole. Ok.
Scocciatissimi mi fanno la visita (e mica ero depressa, nemmeno piangevo...), ma ti guardano con quell'aria come per dire.. ma sara' vero che ha perso sangue? tanto che sono andati a chiedere alla persona che mi ha portato al P.S.!!!
Dalle 8 fino a mezzogiorno e mezzo ad aspettare i risultati degli esami, e quando sono arrivati NON ERANO TUTTI VALIDI. Fatte rx nel frattempo ed eco addome, da cui pareva tutto a posto.
Verso l'una la dottoressa mi chiama per dirmi degli esami, come sopra scritto, e mi prenota una visita gastroenterologica e consiglia colonscopia.
Mentre mi tolgono l'ago, mi riprendono altro sangue: che fine ha fatto? Lo sapete voi? io no, e mentre dico che sto per svenire una infermiera giovane gentile mi porta nell'altra stanza e un infermiere mi sbatte sulla sedia, perchè la barella doveva essere cambiata.
Ora dico io, sono lì per una perdita di sangue dal sedere e questo mi prende e mi sbatte cosi? ma ci siamo o no??? E voleva pure avere ragione!! Una signora con coliche renali non l'hanno considerata credo circa per 3 ore.. Una ragazza vicino a me, con una pancia gonfissima era seduta e stava male dai dolori... e tutti ti passano davanti e tu speri ti dicano qualcosa. Meno male ci sono a volte le signore volontarie.
Depressa, scema, bollata e trattata da cane, anzi, magari da cane.
Sono stufa che, se qualcosa non la sanno trovare, diano un nome alla malattia del momento!
Abbiate pazienza ma dovevo dirlo.