Pronto soccorso Galliera

Giunto al PS privo di conoscenza, mi hanno salvato e curato immediatamente.
Grande merito di tutti i sanitari sia per la loro professionalità, sia per la loro umanità e disponibilità.
L'eccellenza dimostrata é un tesoro per la città e la Regione, che spero rimanga sempre in essere per tutti i cittadini.
Grazie ancora per tutto quello che fate per noi.

Fra il 31/12/23 e il 01/01/24 mi sono recata al pronto soccorso del Galliera per una addominalgia. Sono stata seguita dall’infermiera Francesca, persona molto umana, professionale, gentile, disponibile. Credo che non ci siano abbastanza aggettivi per descriverla. Si vede veramente che è una persona che fa il suo lavoro con passione e dedizione e non solo per portare lo stipendio a casa. Sono davvero felice e onorata di averla conosciuta. Complimenti e grazie di tutto.

Sono stata al pronto soccorso del Galliera, dove hanno portato mio figlio Iacopo in codice Arancione. Ho trovato una dottoressa (di origine sarda) di una gentilezza disarmante.
Un ringraziamento a tutti, OSS comprese, gentili, educati e disponibili.
Meno male che ci sono ancora persone come voi..

Trasportata in codice arancione per frattura scomposta, sono stata accolta da una sensibilissima infermiera che mi ha redarguito perché la mia ffp2 era sotto il naso e successivamente si è infastidita perché non sono riuscita a passare dalla barella alla sedia a rotelle per andare in bagno... Risultato: niente Bagno!!!
Bene poi l'intervento chirurgico, eccellente.

Arrivo in un Pronto Soccorso definito "tranquillo" dal personale.
Bene, penso, saranno attenti ai bisogni dei pazienti, ora che il Covid non ha più la monopolizzazione della loro assistenza...
Mi ricredo subito, vedo malati molto anziani lasciati sulle barelle per una notte, senza un minimo di umanità nei loro confronti.
Gli infermieri nemmeno rispondono quando questi anziani chiedono qualche cosa.
Assisto a risposte "brutali" da parte di un giovane nei confronti di un paziente di 93 anni, che si stava strappando ogni ago dalle vene.
Cerco di intervenire, nonostante il male, e mi zittiscono come se stessi disturbando anche io.
Non penso affatto sia un lavoro facile da eseguire il loro, ma l'indifferenza nei confronti dei ricoverati è quasi generale.
Non vi dico poi i commenti a mezza bocca, che capisco perfettamente e a cui ribatto con veemenza.
Chi non è in grado di difendersi come potrà affrontare una degenza di questo tipo?
Salvo solo una gentilissima dottoressa, di cui non ricordo il cognome, che in tutta la giornata e la notte in cui sono rimasta lì, per lo più ignorata, visto che la mia patologia non richiedeva che un trasferimento in reparto ed un intervento, che è venuta ad osservare la mia gamba ed il mio piede, che sentivo insensibile.

Devo rivolgere alla dottoressa Mura un particolare ringraziamento per aver salvato la vita alla mia adorata zia Giovanna de Francesco, giunta al pronto soccorso in fin di vita (pulsazioni 30/min e dissanguata). In tale frangente la dottoressa ha dimostrato grandissima professionalità ed umanità e, unitamente allo staff tutto del P.S., ha salvato la vita alla zia. Si tratta di una grande professionista!!!

In data 04 febbraio 2018, su richiesta della Guardia Medica, sono stato ricoverato al Pronto Soccorso dove sono stato accolto con la massima tempestività (nonostante il sovraffollamento) dal personale in servizio. Soprattutto voglio ringraziare la Dott.ssa Lucia Vittoria Mura che, oltre ad aver intuito il mio problema, ha redatto una giusta diagnosi e consigliato la terapia da seguire. Sento il dovere di rimarcare sia la Sua professionalità ed attenzione premurosa che quella di tutti coloro che in quel momento si sono occupati di me.
Grazie ancora.
GIOVANNI PUGLISI n. verbale 2018004336 de 04/02/2018.

Con sommo piacere ringraziamo la Dott.ssa Lucia Mura per la grande professionalità, competenza, efficienza ed umanità di cui ci ha fatto oggetto (a me e mia moglie) nel corso della mia visita odierna presso il vostro pronto soccorso.
Grazie Dott.ssa Mura, fossero tutti come Lei..
Buon lavoro,
Piero Tregambe

Arrivata al pronto soccorso, ascoltata al triage e, trascorsi effettivamente non più di 10 minuti, sono stata visitata e trattata con terapia adeguata. Un elogio alla Dott.ssa Mura per competenza e professionalità. Al personale infermieristico e OSS un plauso per la loro preparazione e disponibilità. Sono una dipendente di un altro grande ospedale cittadino che non ha sicuramente le qualità di questo...

Elogio la competenza e l'umanità del personale, sia medico che infermieristico. Non mi sembrava vero di trovarmi in un ospedale italiano. Tempi rapidissimi, organizzazione encomiabile, un posto dove davvero tutti i malati sono uguali, dal barbone alla persona benestante. La dottoressa, prima di dimettermi, mi ha detto che se avessi avuto ancora bisogno, loro ci sarebbero stati e che "sono la mia àncora di salvezza".
Finalmente un reparto che funziona, con staff di grande qualità. da implementare e segnalare per merito. Con viva gratitudine.

Primo giorno di ricovero con 35 punti in testa, 11 sulla gamba, ematomi dappertutto dopo un infortunio sul lavoro. Già sono vivo per miracolo e qua ti trattano come uno che si è preso un colpetto in testa; l'unico loro interesse e curarti il prima possibile pur di liberare il posto in degenza. Durante le visite ti dicono che tu stai bene e allora fuori dalla degenza, anche se gli dici "guardi che non mi sento bene, mi gira la testa, non riesco a stare in piedi".. loro niente, ti vogliono mettere fuori lo stesso praticamente (lo giuro sulla buon'anima di mia mamma che lo fanno).
Io ho preso tutto quello che mi hanno somministrato, comprese 4 flebo di cortisone che tirerebbero sul un mulo, per poi buttarti giù peggio di prima una volta finito l'effetto.

Un pronto soccorso molto efficiente e di alta qualità. Ho trovato molta gentilezza e disponibilità da parte di tutti, non sembra neanche di essere un pronto soccorso tipico "italiano". Grazie a tutti, anche alla signorina della reception, che si è dimostrata umana e disponibile nel trovarmi una ambulanza per mia madre.. in altro ospedale cittadino, di cui sono dipendente, non ho avuto la stessa disponibilità nel trovarmi un ambulanza per tornare a casa con mia madre ingessata.

Il giorno 30/08/2012, a causa di forti dolori addominali con perdite ematiche, sono stato portato al P.S. dell'ospedale Galliera e qui subito preso in carico dal medico Dott.ssa Mura Lucia, che con molta professionalità e tatto mi ha spiegato cosa avrebbe fatto per capire le mie problematiche. La scrupolosità e la competenza dimostrata dalla dottoressa, ed in più il modo di porsi ed il modo di spiegare il tutto in modo chiaro e comprensibile per un profano di medicina, mi hanno colpito moltissimo.
Voglio ringraziare pubblicamente la Dott.ssa Mura Lucia, lo staff del pronto soccorso dell'ospedale Galliera, nonchè le OSS per la loro sensibilità e professionalità.
Grazie ancora.

Mi è capitato piu' volte che mi portassero al Pronto Soccorso e/o di chiamare l'ambulanza, in passato per attacchi di panico e dolori di stomaco (gastroduodenite). L'ultima volta sono finita al pronto soccorso a causa di una perdita fortissima di sangue dal sedere, sono svenuta e mi hanno portato li.
E' vero che ero terrorizzata dal sangue, ma ormai si viene BOLLATI per depressi o ANSIOSI a causa di alcuni episodi passati! Questo non lo ammetto e non lo concepisco.
Mi hanno preso sangue e poi ribucato dall'altra parte, ovviamente perchè ero io ad avere le vene piccole. Ok.
Scocciatissimi mi fanno la visita (e mica ero depressa, nemmeno piangevo...), ma ti guardano con quell'aria come per dire.. ma sara' vero che ha perso sangue? tanto che sono andati a chiedere alla persona che mi ha portato al P.S.!!!
Dalle 8 fino a mezzogiorno e mezzo ad aspettare i risultati degli esami, e quando sono arrivati NON ERANO TUTTI VALIDI. Fatte rx nel frattempo ed eco addome, da cui pareva tutto a posto.
Verso l'una la dottoressa mi chiama per dirmi degli esami, come sopra scritto, e mi prenota una visita gastroenterologica e consiglia colonscopia.
Mentre mi tolgono l'ago, mi riprendono altro sangue: che fine ha fatto? Lo sapete voi? io no, e mentre dico che sto per svenire una infermiera giovane gentile mi porta nell'altra stanza e un infermiere mi sbatte sulla sedia, perchè la barella doveva essere cambiata.
Ora dico io, sono lì per una perdita di sangue dal sedere e questo mi prende e mi sbatte cosi? ma ci siamo o no??? E voleva pure avere ragione!! Una signora con coliche renali non l'hanno considerata credo circa per 3 ore.. Una ragazza vicino a me, con una pancia gonfissima era seduta e stava male dai dolori... e tutti ti passano davanti e tu speri ti dicano qualcosa. Meno male ci sono a volte le signore volontarie.
Depressa, scema, bollata e trattata da cane, anzi, magari da cane.
Sono stufa che, se qualcosa non la sanno trovare, diano un nome alla malattia del momento!
Abbiate pazienza ma dovevo dirlo.

Ospedale eccellente, pronto soccorso fantastico, per esperienza di mia nonna geriatria magnifica tutti molto dolci e gentili e preparati.

Non so se i 5 punti per pulizia e servizi siano oggettivi, penso di sì ma non ho confronti; sicuramente invece merita i 5 punti la competenza e la sensibilità di tutto il personale.
Non è il pronto soccorso a me più vicino, ma sono stato felicissimo di essermi rivolto a loro.

Sono stata ricoverata per un paio di giorni all'OBI per vari traumi e ho avuto l'occasione, oltre al mio caso, di assistere alla cura da parte del personale medico e paramedico dei pazienti ricoverati. Gli infermieri, sempre disponibili a qualsiasi ora, si sono prodigati anche umanamente specialmente nei confronti dei pazienti anziani. Ho sempre trovato i servizi igienici puliti e questo e' importante.
Volevo quindi complimentarmi con tutto lo staff dell'OBI per la competenza, professionalità, disponibilità e cortesia nel trattare i pazienti e per la pulizia del reparto. Un ringraziamento particolare al Prof. Cremonesi e al Dott. Napoli.

Sono tutti gentili, corretti e, sorprendentemente, pazienti. Quando ci sono stata io c'era un tipo che non la smetteva di lamentarsi ad alta voce, le infermiere pazientemente gli chiedevano di stare zitto, poi ha smesso un attimo perchè ha tentato di accendersi una sigaretta.
Io ne avessi avuta la forza l'avrei preso a calci, le infermiere, gentilmente gli hanno tolto la sigaretta e gli hanno detto che negli ospedali non si fuma.
Professionali, umani, gentili e, anche se ai pazienti serve a poco, sono tutti giovani e carini.

Sono stata ricoverata in questo reparto (OBI-Galliera), per una tachicardia elevata che, fortunatamente, s'è risolta senza intervento d'ablazione cardiaca.
Durante la degenza il personale infermieristico e medico s'è rivelato efficiente e gentilissimo, cosa assai rara!!
Il reparto e i servizi igienici perfettamente tenuti!