Pronto Soccorso Fatebenefratelli e Oftalmico Milano
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IL PRONTO SOCCORSO DEL FATEBENEFRATELLI
Mio padre, 88 anni, è stato portato al pronto soccorso del Fatebenefratelli con autoambulanza su indicazione del centro direzionale delle autoambulanze venerdì 8 luglio alle ore 15.00. Al momento in cui scrivo sono le 20.00 di domenica 10 luglio e mio padre è tutt’ora su una barella di questo zoo. Parliamo di 53 ore su una barella.
Allora io mi chiedo, è questo il servizio sanitario che noi paghiamo? Chi di loro lascerebbe il loro padre o la loro madre di 88 anni su una barella? Ho dovuto richiedere io un esame neurologico per scoprire un’ischemia, veramente incredibile. Sorvoliamo sul quello che c’è al di fuori del pronto soccorso, dove le forze dell’ordine proprio non sanno come far rispettare l’ordine.
Gualtiero Schnelle
Pronto soccorso?
Sono arrivato al pronto soccorso del Fatebenefratelli il giorno 24/04 2022 alle ore 7.28 e sono uscito alle ore 18.13 (dopo avere firmato per tornare a casa), dopo breve visita e lavaggio vescicale eseguito alle 18.00 circa; a quell'ora mi è stato proposto l'esame delle urine, che ho rifiutato immaginando che avrei passato la notte su un lettino in uno stanzone. In tutto il giorno inoltre non ho avuto neppure un bicchiere d'acqua.
Sono stato operato allo IEO di sarcoma addominale e sono in attesa che mi sia posto uno stent ureterale, quindi con problemi vescicali...
Non commento oltre...
Indignata
Il primo settembre ore 9.30 sono giunta in autolettiga al pronto soccorso del Fatebenefratelli in via Castel Fidardo Milano per una caduta con sospetta frattura delle ossa del setto nasale e trauma alla fronte. Avevo perso parecchio sangue dal naso e le ferite al naso sanguinavano; dal setto nasale non respiravo. Mi hanno messo in codice verde. Io ho 73 anni e sono invalida civile al 100% con patologia psichiatrica (schizofrenia) e soggetta a crisi bipolari. Ho aspettato invano per oltre 3 ore. Nulla è stato fatto per valutare le mie reali condizioni di salute. Alla richiesta di aiuto un energumeno mi ha assicurato che avrei dovuto aspettare non meno di sei ore per essere visitata. Insomma, dovevo passare la notte in pronto soccorso senza la minima cura. Alle 24.30 mio marito ha deciso di lasciare il pronto soccorso per avere una medicazione in una farmacia aperta 24/24.
Pronto soccorso
Domenica 31 marzo 2019 mia figlia alle 15:49 viene portata in pronto soccorso del Fatebenefratelli con il 118 per un forte dolore al basso ventre destro con formicolio alle gambe e nausea. Verso le 19.00 viene visitata e eseguono un prelievo, da specificare che era stata portata in PS al San Paolo dieci giorni prima, sempre con gli stessi sintomi, e avendo fatto anche lì un prelievo in cui risultava tutto a posto. Anche in questo caso esito prelievo tutto ok. Il chirurgo decide di tenerla la notte e ci dice che la mattina dopo le avrebbe fatto fare una Tac e una visita dal ginecologo. La mattina dopo mia figlia mi manda un messaggio scrivendo che l’ha mandata dall’ortopedico (che non centrava niente con quello che aveva). Poco dopo l’infermiera le comunica che l’avrebbero mandata a casa. Io arrivo in PS alle 11:30, chiedo di parlare con il chirurgo (la mattina c’è una donna), chiedo con quale diagnosi dimettevano mia figlia visto che era stata mandata dall’ortopedico , mi dice che ancora non l’aveva visitata e che il suo collega la sera prima aveva segnato che aveva dolori alle gambe (cosa che mia figlia non aveva, era parestesia non dolore) e mi dice che doveva vederla la ginecologa. Alle 14:10 c’è il cambio medico, chiedo per l’ennesima volta quando avrebbe fatto la visita dal ginecologo, mi risponde che dovevano prenotare un’ambulanza per portarla al Pom. Comincio ad incavolarmi e chiedo come mai l’ambulanza non era stata prenotata alla mattina - da precisare che dalle 11:30 alle 14:30 nello studio chirurgico non è entrato e non è stato chiamato nessun paziente (praticamente dovevamo stare lì ancora per 5- 6 ore) e da ricordare che eravamo lì dalla domenica alle 15:49 e fino a lunedì alle 14:30 avevano fatto un prelievo ed una visita dall’ortopedico (che non centrava niente).
Alla fine ho deciso di dimetterla e portarla io dal ginecologo che gli ha diagnosticato un’ernia inguinale!!!
Mala organizzazione
Infermieri sgarbati, ineducati; confusione assoluta, chi lavorava e chi fumava fuori con e la gente che aspettava da ore. Gente ubriaca senza un servizio di vigilanza; infermieri che litigano con i medici, un vero caos. Così ho preferito andare via e non essere visitata.
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