Pronto Soccorso Careggi
Recensioni dei pazienti
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Infermiere maleducate e aggressive
Medici competenti e professionali. Le infermiere di turno pessime, aggressive e maleducate. In pronto soccorso spesso si lamentano dei pazienti e parenti aggressivi, ma ho visto da parte di quelli che dovrebbero essere i professionisti della salute, tanto esaurimento. Carenti delle maniere base di educazione, mi sono trovata impossibilitata a comunicare in maniera civile. Tanta amarezza.
Una vergogna
Ho accompagnato al PS alle 7.00 di mattina il mio compagno, politrasfuso con emoglobina a 5!
Alle 20.00 arrivano le sacche di sangue, mettono la prima sacca dopo mezz’ora dall’arrivo! Finita la prima, pensano a parlare fra di loro farsi gli auguri di buon anno e raccontarsi del Capodanno. Solo dopo ripetute chiamate, dopo mezz’ora attaccano la seconda sacca!
Avete lasciato un paziente digiuno DODICI ORE senza accortezza!!!
Maleducazione ed insensibilità da parte del medico
Sono andata al pronto soccorso di Careggi sabato scorso perché la sera precedente mi era rimasta una lisca di pesce in gola ed avvertivo dolore. Dopo circa un'ORA di attesa mi fanno visitare dal medico specialista in otorinolaringoiatria, che ha svolto il suo lavoro in maniera efficiente e visto che dalla laringoscopia non vedeva nulla, ha chiesto di farmi una Tac per accertare che non ci fosse nulla di grave. Dopo un'altra ORA di attesa mi viene fatta la Tac. Trascorsa anche la terza ORA di attesa, dopo mio sollecito, vengo chiamata dall'infermiera che mi accompagna dal medico di turno, il quale mi dice che per fortuna non c'è nessuna lisca. Mentre scriveva la lettera di dimissioni, io gli chiedo ulteriori informazioni sul perché sentissi dolore come se la lisca fosse sempre lì in gola e lui, senza nemmeno farmi finire di parlare, si è rivolto verso di me in una maniera maleducata, urlandomi che mi avevano fatto tutto quello che potevano e che quindi dovevo accettare la loro valutazione e che se la situazione si fosse aggravata, o se mi fosse venuta la febbre, sarei dovuta tornare al Pronto soccorso. A quel punto ho cominciato ad alterarmi anche io chiedendogli perché si arrabbiava per una mia semplice domanda, dicendogli che io non ero certo contenta di essere rimasta 3 ore in attesa al pronto soccorso. Lui mi ha dato il verbale di dimissioni e sono andata via molto amareggiata per come sono stata trattata.
5 ore e mezzo
Ricoverata sabato pomeriggio per forti dolori al basso ventre, codice giallo, attesa normale per la visita della dott.ssa Giovanna Cristiano, che ha dimostrato competenza e professionalità, come l'infermiera che la assisteva. Purtroppo non tutto il personale infermieristico era allo stesso modo. In particolare un infermiere (di cui non so purtroppo il nome) dopo cinque ore di attesa, due per il risultato di un'ecografia, interrogato sul perchè di quell'attesa, mi ha risposto in malo modo, dicendo che io non ero grave e potevo aspettare, che avevano avuto un decesso, e che a me non importava nulla della persona morta! Tra l'altro questa persona non si sa bene che compito avesse, perchè per tutto il tempo che ho passato lì, l'ho visto solo "gironzolare" da una stanza all'altra e sedersi qualche volta al computer!
Forte emicrania
Ieri mi sono recata al pronto soccorso per una fortissima emicrania con associazione di nausea e vertigini che dura ormai da più di 10 giorni e che resiste agli antidolorifici. La prima accoglienza è stata soddisfacente. Dopo poco è arrivata la dottoressa P. che, senza neanche presentarsi, mi ha detto "a vederla non mi sembra che stia male". Dopo essersi presentata, mi si è rivolta più volte con aria spavalda.
"Non siamo qui a fare un compito di matematica", questa è la risposta che ho ricevuto dopo averle chiesto cosa aveva capito del mio problema.
Una serie di risposte poco consone, mi hanno portata certamente a fare questo tipo commento.
Inoltre, la mia situazione non è cambiata di una virgola.
Con mia figlia al pronto soccorso
Mi sono trovata a portare mia figlia al pronto soccorso di Careggi per un problema abbastanza relativo che poteva solo essere risolto dal personale appunto del DEA.
Abbiamo trovato la dottoressa Catini, che è stata superficiale e spavalda e, a mio avviso, un medico non dovrebbe avere un comportamento tale, tantomento in un padiglione di emergenza.
Pronto soccorso
Sono stata domenica al pronto soccorso di Careggi e sono rimasta scovolta dall'indifferenza, superficialità, maleducazione e arroganza di molti infermieri e taluni medici. Ho visto una cinese piangere per come era stata trattata da una infermiera.
Vergogna!
Pronto soccorso evidentemente sotto personale, attese lunghissime, tali da parlare di lento soccorso, mentre il/la paziente, anche se non grave, patisce le pene dell'inferno. L'attenzione alla persona è, a mio avviso, gravemente lesa e a tratti umiliante. Il sovraffollamento è frequente, con gente stipata nelle stanze o lungo i corridoi. Il personale infermieristico, suppongo come conseguenza della carenza numerica, è talvolta scortese. Per chi come è costretto a rivolgersi dalle 3 alle 5 volte l'anno al pronto soccorso, si tratta di una reale odissea. La competenza di medici e infermieri è buona, ma l'insieme è vergognoso.
accettazione Pronto soccorso
Sono arrivata al pronto soccorso di Careggi Venerdì 4 Febb. 2011, intorno alle 13.00, per un dolore lancinante dietro al fianco destro che si propagava sul davanti allo stomaco. Colica renale? Codice verde segnalato dall'infermiera dell'ambulanza. Alla reception una signora bionda ignora totalmente la ragazza che mi aveva accompagnato e che stava per dare i miei dati. Mi chiede nome e cognome con tono autoritario. Già non la sopporto e lei lo capisce...Non capisce però quello che dico e mi porge un foglietto per farmi scrivere le mie generalità. Non posso scrivere chiaramente in quella posizione... si stizzisce! Mi innervosisco, il dolore aumenta. Mi chiedo chi l'ha messa lì, all'accoglienza malati??? Mi parcheggiano in un hangar in attesa di essere visitata. Aspetto comodamente sdraiata fino alle 14 più o meno, poi chiedo timidamente ad una signora che si dava un gran da fare a spostare le barelle (Anna si chiama) se può chiedere a che punto sono della lista visite... C'è ancora un po'... Forse mi addormento forse, non so, il dolore è diminuito, meglio se scendo e vado a casa. Arrivo alle 16 e vado in visita Dal dr. Simone Toccafondi. Bravo. Senza allarmarmi, mi parla, spiega, parla parla, faccio fatica a seguirlo, sono stanca ed intontita dal dolore fisso che non capisco più da dove viene e dove va. Capisco che mi manderà a fare una radiografia ed un'ecografia (sospetta qualcos'altro che la colica renale?). Prelievo indolore per esame del sangue. Bravissimo infermiere... gentilissimo, paziente, caritatevole. Sono una iena, mi sta accanto mi supporta e mi capisce, mi tranquillizza... ma come si chiama??? Arrivano i risultati. Signora lei ha una "piccola" polmonite...lo sospettavo ma non si allarmi, non è grave, non c'è pleurite. Devo però tenerla in osservazione per qualche giorno. Non ci penso nemmeno. Prenderò tutto a casa. Starò a letto. Sabato e Domenica cosa possono farmi di più se non darmi le stesse pillole che posso prendere anche da sola a casa? Firmo e vado via.Il mio posto serve ad altri più gravi di me. Grazie, dr. Simone Toccafondi voglio venire a salutarla da sana. Grazie per l'attenzione che ha avuto per me e per la competenza con la quale ha saputo vedere in quella che doveva essere una colica renale... una polmonite. Mal comune? Una fortuna per me averla incontrata al posto giusto. Buon lavoro, di cuore!
secondo voi la paura è un handicap?
Comunque, in triage sono stata trattata un po' come un'ipocondriaca ansiosa (cosa che non sono). non è facile rispondere a domande inquisitorie fatte con tono particolare quando si ha un dolore! Alla domanda "quanta paura c'è e quanto male reale?" fatto con tono deciso, ho reagito male... ci vuole poco a far pensare a una come me che non prende nemmeno un'aspirina: "ho sbagliato, era meglio se me ne andavo dal medico, che mulo questa infermiera"! Dopo diverse ore sono entrata, un giovane dottore carino e gentile ma ha visitato, tutto bene.. ma questo lo immaginavo già. Comunque mi hanno tirato il sangue arterioso... tutto bene. Non ricordo il nome di questo medico, forse Giovanni o Gianluca... ripeto carino, in tutto.. quasi quasi torno lì per ringraziarlo ma al pensiero di rivedere la triage rabbrividisco!! Consiglierei il reparto per i medici che sono la cosa più importante... se avete cose serie e tempo da impegnare in attese lunghe, ma se siete sensibili come me evitate di parlare con quelle della triage, anzi con una bionda, che forse oggi era nervosa e ha innervosito anche me!!
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