Pronto Soccorso Careggi
Recensioni dei pazienti
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Pronto soccorso orribile
Fra il 18/09 e il 19/09 mi sono trovata al pronto soccorso per sanguinamento dalle urine e forti dolori al addome. Dopo un attesa di tre ore siamo andati via perché nessuno mi ha nemmeno guardata. Personale sgarbato nella prima accoglienza. Non mi hanno nemmeno fatto firmare per le dimissioni.
Che amarezza!
Ho accompagnato mia madre 72enne, malata oncologica e diabetica, con in infezione ad una gamba dopo operazione e radioterapia.
Siamo state trattate a mio avviso con superficialità fin dall'inizio.
La mamma è stata ricoverata nella notte, senza averle fatto niente, a parte un prelievo del sangue. Per fortuna un'infermiera le ha ripulito la ferita. La mattina è stata dimessa, senza una prescrizione medica di nessun tipo, senza averle prescritto alcun antibiotico. Anzi, i medici l'hanno dimessa dicendole di prenotarsi delle visite (tac e risonanza magnetica) urgenti.
Stavo pensando: ma non potevano tenerla ancora un pochino e magari farle direttamente i suddetti esami urgenti?
Che amarezza!
Totale disagio
Dopo 17 ore in pronto soccorso per una Tac ed un esame del sangue con mio fratello dolorante, urlando e piangendo, è stato deciso di utilizzare un sondino per svuotare lo stomaco e iniettare un farmaco; farmaco per evitare una possibile operazione ma, durante la somministrazione, il farmaco è stato rigettato, ma l'ho notato io, così ho dovuto comunicare sempre IO di iniettarlo nuovamente, altrimenti non avrebbe fatto effetto. Dopo ciò ditemi voi se un paziente ed un familiare debbano trascorrere 18 ore in pronto soccorso per una Tac ed un esame del sangue per capire un paziente grave cosa abbia.
Poi è stato operato.
Acufene non riscontrato
Mi hanno liquidato in pochi minuti dicendomi che non avevo niente e che ero solo autosuggestionato, mentre avevo un acufene.
Poca umanità
Riporto la mia brutta esperienza di figlia. Purtroppo ci siamo ritrovati nel reparto di osservazione per un problema respiratorio del mio babbo, in fase terminale per patologia tumorale. Siamo arrivati dal pronto soccorso dove ci ha accolti la dottoressa Vannucci Nadia, che con molta professionalità si è resa conto della situazione e ci ha chiesto cosa volessimo fare, se cercare di far stare meglio nostro padre con cure di supporto, o se procedere con approfondimenti e cure. Ovviamente abbiamo optato per le cure di supporto, poi però ci hanno trasferito nel reparto di osservazione e qui ci ha preso in carico il dottor Giuseppe Pepe, che ha deciso senza il nostro permesso di fare due trasfusioni di sangue, che purtroppo comportano sì un lieve e breve miglioramento, seguito però da un aumento della malattia e del dolore fisico. Ma la cosa più spiazzante è il trattamento che ha riservato a noi familiari che, con educazione, abbiamo chiesto spiegazioni in privato; si è subito alterato e con modo altezzoso ci ha consigliato di andarci a riposare. Non voglio dire che questo dottore non sia un bravo dottore, ma che dovrebbe sicuramente rivedere il modo di trattare con i familiari e che a mio parere il lato umano e sensibile deve far parte della loro professione. Il giorno dopo, per fortun, c'era la dottoressa Paladini Barbara, bravissima e gentilissima. Comunque abbiamo deciso di firmare e di riportarlo a casa.
Anche per le infermiere avrei qualcosa da dire, però mi rendo conto che è impossibile gestire una persona inferma in un reparto di passaggio. Ho voluto riportare la mia esperienza perché vorrei che i dottori si rapportassero ai familiari e ai pazienti con più umanità.
Cambiano i turni, cambiano i modi
Triage ore 12:01, codice giallo, visita ore 15:01, risultati analisi e tac ore 16:14 arrivati al dottore, mi hanno informato alle ore 19:03. rimane codice giallo, trasferimento in osservazione breve intensiva per ulteriori controlli e per visionare la situazione il giorno dopo.
ore 22:09, sono ancora su un lettino a giro per il pronto soccorso con gli infermieri e i dottori che a ogni domanda si scaricano la colpa tra di loro, oppure al medico precedente oppure al reparto che mi doveva accogliere che dista due porte e meno di 50 metri e io da referto potevo camminare... Allora mi sono incavolato come una bestia, ho firmato e sono venuto a casa... Ma tutta questa arrabbiatura mi è partita dalle 20:00, col cambio del turno: nel turno prima erano gentili, carini, mi chiamavano per nome, si fermavano a fare due parole, la dottoressa Rutili carinissima e gentile mi ha spiegato per filo e per segno quello che mi poteva succedere. Nel turno dopo erano tutti a giro, a chiacchiera, a ridere e scherzare all'entrata posteriore mentre si fumavano quelle belle sigarette in santa pace, non pensando alla gente che dentro aspettava proprio i loro comodi.. e il dottor R.F., che ha dato il cambio alla dottoressa Rutili, l'unica cosa che mi ha saputo dire, con arroganza:" Che cosa vuole ora lei??".... "Voglio andare a casa perchè sicuramente sto meglio li che qui con gente come lei, visto che non mi sapete dare spiegazioni di niente e non sapete fare il vostro lavoro".
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