Pronto Soccorso Cardarelli

 
3.3 (33)

Recensioni dei pazienti

8 recensioni con 2 stelle

33 recensioni

 
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1.0

La nostra esperienza

Mio padre, portato da noi figlie al pronto soccorso il 01/01/2021 per una emorragia, fatte 2 trasfusioni nella serata dello stesso giorno, è stato poi abbandonato.. L'ultimo giorno che ho sentito mio padre è stato il 02/01/2021 di pomeriggio, si è lamentato che nemmeno un bicchiere d'acqua gli davano.. Poi silenzio. Io e le mie sorelle abbiamo cercato continuamente di saper sue notizie e di sentirlo. Niente. Il cellulare suonava invano e ha continuato a squillare fino alle 22.00 senza nessuna risposta; ma nessun operatore ha sentito quel cellulare squillare?? Nooo.. Perché mio padre è stato abbandonato a sè stesso.. Alle 22.00 si riesce a parlare con un medico o infermiere, non so, che dice che ha mio padre stava dormendo. Alle 23.19 arriva la telefonata che nessuna figlia vorrebbe ricevere: mi si dice "stiamo rianimando sui padre, le sue condizione son precipitate..". Io da figlia non mi dò pace... Solo alle 23.19 vi siete avvicinate a mio padre dalla mattina?? Non mi perdono di averlo portato qui.

Patologia trattata
Emoglobina bassa.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Sub occlusione intestinale

Mi reco in pronto soccorso e, dopo aver aspettato ben 9 ore, viene il mio turno; il medico di guardia mi visita e mi dice "tutto ok, facciamo delle Rx".
Dopo aver effettuata Rx, attendo altre 2 ore per le risposte, dopo mi mandano in osservazione breve: un reparto senza finestre con dentro più di 60 pazienti, uno schifo totale (scusate..) al tal punto di rifiutare e di andare altrove.

Patologia trattata
Sub occlusione intestinale (trattata farmacologicamente presso ospedale di Pozzuoli).
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Medici poco umani, malati abbandonati sulle barre

Prima di tutto un medico, un infermiere dovrebbe essere innanzitutto umano rispettando il dolore delle persone. Ti parcheggiano in corridoio e si dimenticano di te.. e quelli che iniziano il turno non sanno cosa abbia quel paziente! Vergogna vergogna vergogna! Il vostro lavoro dovrebbe essere una missione!

Patologia trattata
Pressione bassa, dialisi.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

CHE VERGOGNA

Non ho altri termini per definire il degrado di questo reparto dove mia madre è rimasta ricoverata per fortuna solo una notte in seguito ad un TIA, per poi passare nel reparto di medicina interna, grazie a Dio sempre una sola notte.
A cominciare dal pronto soccorso, dove l'atmosfera era tutt'altro che da "E.R" e gli infermieri trasportavano i pazienti sulle barelle come fossero sull'autoscontro, scansando persone e pilastri, a volte senza neanche riuscirci... Per poi passare a medicina d'urgenza, dove la cosa più allucinante erano le condizioni igieniche dei bagni!! In un luogo di sofferenza, in cui gli ammalati dovrebbero ricevere conforto e trovare competenze, si è trattati con sufficienza e senza alcuna considerazione.
I medici si limitano a fare il loro dovere senza neanche guardare in faccia i malati. Concludo dicendo che mia madre ha preso una bella infezione in sole 36 ore di degenza.

Patologia trattata
T.I.A.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Stato di degrado a Medicina d'urgenza

Ho attualmente mio padre da 14 gg in Medicina d'urgenza. Un reparto che solo una targhetta sulla porta ti lascia sperare di entrare in una struttura ospedaliera, perchè appena varcata l'ampia vetrata lo scenario che si presenta agli occhi del visitatore è apocalittico. Barelle sistemate alla meno peggio affollano il corridoio fino ad occupare il ballatoio antistante il reparto e ostruire gli ascensori interni, preposti unicamente al trasporto dei pazienti dal suddetto reparto alla rianimazione e ad altri, o provenienti ovviamente dal pronto soccorso.
La mancanza d'aria e la puzza rende l'aria così pesante che i familiari in visita scappano via lamentando mal di testa. Un solo bagno (e intendo una sola tazza) in disastrose condizioni igieniche "serve" l'intero corridoio, quindi anche 80 barelle. Il personale è scarso e male equipaggiato, oltre ad essere estremamente maleducato e sordo alle continue richieste d'aiuto. Ci sono delle mosche bianche (il dott. Sacco, una dott.ssa con i capelli corti scuri e occhiali dai modi garbati e estrememente presente e solerte alle richieste d'aiuto, due infermiere giovani: una rotondetta con il codino e capelli scuri, l'altra con capelli chiari) per il resto vi è abbandono. Lamentano continuamente mancanza di mezzi e personale (e questa carenza si vede platealmente) ma palesano comunque una tale rassegnazione che si traduce quasi in disinteresse per i pazienti, fino alla mancanza della più piccola carità cristiana. Ieri una donna che accompagnava suo marito affetto da carcinoma polmonare e trasportato in reparto perchè bisognoso di un'urgente trasfusione di sangue, ha implorato medici e infermieri dalle prime ore della mattinata di sollecitare l'arrivo della sacca, il personale la rassicurava che era solo questione di minuti. Alle 16,00 il degente a digiuno dalla sera precedente (in mattnata gli avevano raccomandato di non mangiare niente proprio perchè a momenti gli avrebbero trasfuso il sangue) lamentava forte malessere e la moglie esasperata ha incominciato a inveire contro i medici e paramedici che non l'hanno neanche degnata di uno sguardo. Alle 18,00 la signora era in preda al pianto e pregava i medici e infermieri e per tutta risposta la guardia giurata e l'infermiera di turno in guardiola l'hanno trattata malissimo, addebitando il ritardo alla banca del sangue, invitando, sempre in malo modo e in toni sguaiati, la signora ad andare di persona a prendere il sangue, con il chiaro intento di allontanare la stessa per non sentire le sue urla. A questa scena non ho potuto esimermi dall'abbandonare la momentanea vigilanza di mio padre (che fortunatamente era in compagnia di altri familiari perchè eravamo arrivati all'orario di visita serale) e accompagnare la disperata al padiglione E, dove è allocata la Banca del sangue, dove ci hanno detto che la richiesta di sangue per il paziente era partita dal reparto solo qualche ora prima e non già dalla mattinata. Ci siamo piantate lì, dove a dire il vero le operazioni di registrazione moduli di consegna sono state abbastanza veloci, e abbiamo scortato l'addetto al trasporto sangue fino al reparto. Questo è solo l'ultimo caso di pessima gestione di medicina d'urgenza perchè in 14 gg. "ho visto cose che voi umani non potete immaginare". In quel reparto abbondano solo le guardie giurate della "Security Service", persone di una maleducazione e villania le quali, escludendo uno-due esemplari, sembra siano state reclutate apposta con quei "requisiti" proprio perchè il reparto in particolare, ma tutto il nosocomio, è a rischio implosione per le carenze così evidenti.

Patologia trattata
Grave insufficienza respiratoria; malato oncologico in attesa di trasfusione di sangue.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Sono stata vittima di un incidente, vado al pronto soccorso, mi mettono sulla barella mal ridotta e li ci rimango la bellezza di non so quante ore. finalmente mi chiamano, effettuano rx ed aspettiamo le risposte; dopo circa un paio di ore tac, aspetto ancora un paio d'ore (premetto che siamo arrivati li verso le 16:30, ho saputo del ricovero verso le 2.003) durante l'attesa non vi dico quante persone che avevano bisogno di assistenza son state lasciate li con loro dolore. Nel frattempo chiedo del bagno, una guardia mi dice di portarmi la barella perchè vedendola incustodita non l'avrei più ritrovata!!! mi portano in reparto e solo li, ma per caso, vengo a sapere che faccio parte dei nuovi ricoveri (non vi nego che ho avuto paura, visto che non ti danno spiegazioni). finalmente arriva il medico, erano le 23.00, mi dice che dovevo rimanere sotto osservazione.
Tutta la notte e il giorno seguente non si è degnato di venire nessuno a chiedere come andasse e meno male che dovevo esser controllata. Il giorno dopo i medici in reparto per le visite, io dovevo uscire in mattinata, il medico del reparto mi viene a visitare alle 15.00, mi dice che avendo ancora mal di testa dovevo rimanere li SOTTO OSSERVAZIONE. io già stravolta per la situazione gli dico che me ne sarei tornata a casa visto che nessuno si è degnato ad interessarsi di me, mi rispondono che loro non hanno diritto a darci nessuna medicina, mi lasciano andar via senza un certificato, un foglio scritto ma solo un pezzettino di foglio rosa che dopo giorni siamo riusciti a capire cosa serviva: al ritiro del referto medico, visto che li non ti spiegano nulla. Sono ritornata dopo 40 ore, durante la notte non mi son sentita bene, e le infermiere del reparto mi hanno detto che avrei pagato 50 euro per il nuovo controllo, devono passare 48 ore per non esser più codice verde, me ne frego e rimango, e di nuovo tutto il calvario.. rimango tutto il gg. ma stavolta mi fanno una ecografia e le analisi del sangue. Ortopedico e neurologo dicono che è dovuto al trauma e che per loro posso ritornare a casa, durante l'attesa un povero signore era li per coliche, piangeva dal dolore, siamo intervenuti noi pazienti per fargli dare qualcosa, gli infermieri hanno risposto che non potevano far nulla fino a quando non avessero avuto le risposte dalle analisi. erano le 16.00, le analisi le avevano fatte alle 10.00.. Si fanno le 22.00, arriva il chirurgo e mi dice che dalle analisi stavo bene e che per lui il vomito non era stato causato dal trauma ma da qualcosa che avevo mangiato, visto che non avevo nulla. I primi medici mi dicono che è stato causato dal trauma, lui da una indigestione. Aggiunge che vorrebbe trattenermi, io rimetto la firma perchè li non ci sarei rimasta un'altra ora, il medico mi risponde che era già la seconda volta che mettevo la firma, mi fece intendere che non mi avrebbe voluta rivedere per la terza volta. Io mi chiedo, ma se una persona non si sente bene ha il diritto di ricevere assistenza? Mah Nel frattempo, nel reparto c'erano due signore con lo stesso cognome, ma con patologie diverse: ecco, portano nel reparto chirurgia d'urgenza la signora che non ne aveva bisogno e che era li per un altro problema!!! Ecco perchè sono andata via..

Patologia trattata
Trauma cranico e vari ematomi sul corpo causa incidente stradale.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

L'alibi di tutti sono i tagli del governo

Mio padre (94 anni) già degente presso struttura privata, per problemi di natura neurologica è stato inviato d'urgenza per ben tre volte presso il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli.
L'esperienza è a dir poco allucinante, dal momento che tutto avviene ai limiti dell'incredibile e della totale approssimazione. Le carenze sono evidentemente strutturali: Mancano le barelle, mancano le attrezzature, mancano i paramedici e i medici. L'unica cosa in abbondanza sono le guardie giurate indispensabili evidentemente per il costante rischio di rissa che aleggia nelle accettazioni e nelle corsie, in alcuni punti ce ne sono anche tre tutte assieme.
Il problema non si ferma all'ambito del pronto soccorso ma è diffuso a tutta la struttura di medicina e chirurgia d'urgenza. I pazienti, a prescindere da patologia, età, sesso e condizioni generali, sono abbandonati su barelle (in buana parte vecchie e mal messe)e stipati anche nei corridoi. Le attese nel triage sono lunghissime, un'analisi del sangue può richiedere dalle 4 ore in su, una consulenza specialistica può richiedere intere giornate specie se si tratta di specialità non considerate d'urgenza (scelta dipendente dai tagli alla sanità e non dalla logica medica).
Quindi dopo intere giornate in corridoio, per i più fortunati in camera, ma sempre su barella e con assistenza garantita da parenti o assistenti a pagamento, si passa al reparto specialistico ma aimè spesso si resta in barella e sempre con lo stesso standard di assistenza.
Quello che sconforta di più è il rassegnato e passivo atteggiamento del personale, che opera con sufficienza e insofferenza, quasi come se il torto maggiore lo subissero loro. Se si è fortunati si incontrato medici e paramedici che hanno del surreale in questo contesto ma sono mosche bianche e non riescono a bilanciare i troppi aspetti negativi.
L'igiene è pessima a tutti i livelli, le pulizie sono fatte in modo superficiale. Fortunatamente non ho esperienza delle sale operatorie e non sono in grado di dare indicazioni.
I pazienti, come mio padre, che hanno problemi di mobilità se la vedono seriamente male se non hanno qualcuno al loro capezzale.
Cambi lenzuola da raccomandazione, i cuscini te li porti da casa per non parlare dei pannoloni (disponibilità zero), il catetere se c'è quello ad un lume è già tanto se no te lo porti da casa.
Il bilancio che traggo da questa esperienza è decisamente sconfortante, il personale si difende addossando la responsabilità alla politica ed ai continui tagli, ma non fa nulla per isolare la evidente quantità di elementi passivi che affossano ulteriormente la struttura.
Sono palesi, sia in accettazione d'urgenza che negli ambulatori, le prestazioni di compiacenza che vengono continuamente mistificate per normale triage. C'è quindi una complicità più o meno cosciente di tutti che zavorra ulteriormente un problema di per se già grave.
Ci sono a mio parere responsabilità molto gravi anche ed innanzitutto dell'amministrazione e della Direzione Generale, che a detta di molti è tra l'altro latitante alle richieste di confronto della base operativa, responsabilità che potrebbero configurarsi finanche con l'omissione di soccorso, ma questa è materia per i legali.
Ciò che scoraggia è l'impossibilità di strutture alternative, anche se private, in grado di garantire assistenza sanitaria, in particolare d'urgenza.

Patologia trattata
Sub occlusione intestinale; neoformazione prostatica con complicanze da stasi in paziente allettato.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
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Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
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Esperienza negativa

Recatomi presso il Pronto Soccorso per colica renale, l'ecografo ha detto che non avevo calcoli, mi hanno mandato su, ove ho aspettato 10 ore per avere la risposta degli esami, per poi sentirmi dire: aspetti ancora un po e poi vediamo. Ritorno a casa e mi risento male, vado in un altro Pronto Soccorso e trovano un calcolo di 9 mm. Penso non servano commenti.
In piu' al Cardarelli non viene rilasciato nessun foglio di dimissioni, qualcuno mi spiega il perche'?

Patologia trattata
Colica renale.
Esito della cura
Guarigione parziale
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