Pronto Soccorso Cardarelli
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Dott. Elisa Madrid una perla rara
Giovedì scorso mi sono recata al Pronto Soccorso del Cardarelli con mio padre di 93 anni per sposizionamento di epicistostomia. Gli urologi con professionalità e in tempi brevi hanno posizionato il catetere, ponendo fine alla sofferenza di mio padre. Quando credevamo di essere dimessi la Dott. Elisa Madrid ha deciso, fortunatamente, di esaminare la condizione clinica generale di mio padre. Grazie alla sua professionalità e perseveranza a mio padre gli è stata diagnosticata una fibrillazione atriale.
Mio padre si è sentito attenzionato, coccolato e curato dalla dottoressa come se fosse un paziente speciale (ma la verità è che per Lei tutti i suoi pazienti sono tali). La dottoressa ha dimostrato un'umanità, rispetto e gentilezza caratteristiche molto rare e difficili da trovare, ed in special modo, in contesti così difficili, come quello del PS del Caldarelli. Un grazie di cuore ad una grande professionista ed una rosa virtuale da parte del mio papà.
Luci (dottoressa Elisa Madrid) ed ombre
Domenica sera, 5 maggio, mi sono recata al Pronto Soccorso del Cardarelli per un episodio di ipertensione severa. La settimana precedente ero caduta e avevo battuto pesantemente la testa, con frattura del polso e conseguente ingessatura.
Ciò che mi ha colpito, al di là della mia personale sofferenza, è stata l'inadeguatezza delle strutture: spazi insufficienti rispetto al numero di pazienti, decine di persone dolenti nei corridoi su barelle o sedie… Uno scenario da far rabbrividire.
L'utenza poi, lo sappiamo, spesso non è facile.
Tuttavia, emergono chiaramente la professionalità e l'umanità in particolare della dottoressa Elisa Madrid, che svolge il suo lavoro con grande competenza e sensibilità. Tratta tutti con uguale rispetto, che siano extracomunitari, persone indigenti o borghesi capitati lì per necessità: per lei sono tutti pazienti.
Se vivessimo in un paese culturalmente più avanzato, dovremmo offrire ai giovani medici l’opportunità di partecipare ad uno stage formativo accanto alla dottoressa, al fine di apprendere non solo la pratica medica, ma anche il modo migliore di relazionarsi con le persone in un contesto così critico come il pronto soccorso.
Questo Paese non esiste.
In sintesi, nonostante le vistose criticità della struttura, ho ricevuto un trattamento altamente professionale da ogni punto di vista.
Non ci sono parole adeguate per ringraziare la dottoressa Elisa Madrid per la capacità di interpretare al meglio il suo ruolo.
Valutazione paziente sommaria
Purtroppo troppi ricoveri rispetto alla struttura; non è colpa del personale, ma si rischia.
IL CENTRO ANTIVELENI, consultato telefonicamente e in contatto con il PS, aveva INDICATO COME ANTIDOTO carbone attivo, 50 gr. in polvere, che però funziona solo nelle prime 2 ore dalla assunzione tossica di paracetamolo. Purtroppo il codice verde mi ha messo in coda e le ore sono passate! Fortunatamente non ho avuto conseguenze da avvelenamento da paracetamolo, ma ci sono andata vicina...
SOMMINISTRARE CARBONE ATTIVO NELLE PRIME 2 ORE PUO' FARE LA DIFFERENZA.
Il carbone attivo in polvere dovrebbe essere in farmacia, ma non c è!
Elogio Dott.ssa Francesca De Pascale
Il giorno 05/01/2024 alle ore 11:00 sono stato al pronto soccorso Cardarelli e, nonostante le difficoltà non contingenti, ho ricevuto una assistenza davvero esemplare dal punto di vista medico e umano dalla validissima dottoressa Francesca De Pascale, a cui porgo i migliori ringraziamenti. Ringrazio lei e il personale dell'unità cardiologica. E' proprio il caso di dire "grazie di cuore".
Caduta in strada
Sono soddisfattissima di essere corsa al Cardarelli - non avevo dubbi: eccezionali è dire poco. Solerti, garbati, professionali, organizzati benissimo.
Avevo una lussazione della spalla dolorosissima per una caduta e, anche se ero sotto shock per il dolore, mi sentivo accolta e in ottime mani. Bravi!!
W il Cardarelli e W il gran cuore e l'intelligenza dei nostri professionisti. Grazie!!
OBI: i migliori
Mio fratello è stato ricoverato in OBI con una prognosi grave. È stato trattato in maniera eccellente da tutti, medici, OSS, infermieri. Sempre tutti disponibili, mai una faccia o un commento fuori luogo. Nicoletta, Mariano, Pasquale, Oriana, Marco.. tutte persone di cuore.
Grazie a tutti voi.
Esperienza personale ottima
In merito a tutto ciò che leggo ultimamente, voglio raccontare ciò che è accaduto a me. Ieri il mio medico di base mi ha detto di andare per una problematica al pronto soccorso del San Paolo. Recatami lì, hanno rifiutato l'assistenza in quanto sostenevano che non fosse presente la Chirurgia vascolare e di recarmi pertanto al Cardarelli. Ok, sono anche d'accordo, ma il pronto soccorso era vuoto, quindi - opinione personale - CREDO CHE SMISTINO I PAZIENTI IN ALTRE STRUTTURE IN MANIERA NON PROPRIO CORRETTA, PERALTRO SENZA RILASCIARMI ALCUN FOGLIO (e non aggiungo altro).
Al Cardarelli vi è una situazione diversa, ovviamente un numero di utenza molto superiore, credo, rispetto al personale presente, ma personalmente sono stata trattata con gentilezza e scrupolosità dalla guardia giurata, dagli infermieri, dagli OSS e dal medico. Un elogio particolare alla eccellente dott.ssa Costabile, il cui nome ho estratto dalla mia scheda di dimissione. Mentre ho notato, durante le ore di attesa, il tipo di utenza che c'è: persone davvero non gestibili - non tutte, ma tante sicuramente!
Dottoressa Madrid
Oggi con grande onore e meraviglia siamo stati assistiti dalla dottoressa Elisa Madrid, pensavo che medici così esistessero solo nelle serie TV.... invece lei esiste davvero! Pronta, capace, umana... Pronta a preoccuparsi dei suoi pazienti e quelli degli altri, perché anche se non sono i suoi, stanno male, lei se ne infischia e li assiste comunque.
Auguro a tutti di non finire in ospedale, ma se mai doveste andarci, vi auguro un angelo come lei.
Grazie per avermi salvato la vita
Sono arrivato in condizioni critiche, ma grazie alla veloce assistenza della dottoressa Elisa Madrid del pronto soccorso e alla rapida diagnosi del dottor Madrid e del dottor Carpinella della T.I.C., sono qui a scrivere questa recensione.
Apprezzamento
Personale altamente qualificato, professionale ma nello stesso tempo disponibile e molto gentile, capace di instaurare un immediato rapporto empatico.
Voglio segnalare in particolare la dottoressa di nome Francesca (che ha trattato la mia ferita) ed il suo team in servizio il 23 gennaio 2021 dalle ore 03.00.
La nostra esperienza
Mio padre, portato da noi figlie al pronto soccorso il 01/01/2021 per una emorragia, fatte 2 trasfusioni nella serata dello stesso giorno, è stato poi abbandonato.. L'ultimo giorno che ho sentito mio padre è stato il 02/01/2021 di pomeriggio, si è lamentato che nemmeno un bicchiere d'acqua gli davano.. Poi silenzio. Io e le mie sorelle abbiamo cercato continuamente di saper sue notizie e di sentirlo. Niente. Il cellulare suonava invano e ha continuato a squillare fino alle 22.00 senza nessuna risposta; ma nessun operatore ha sentito quel cellulare squillare?? Nooo.. Perché mio padre è stato abbandonato a sè stesso.. Alle 22.00 si riesce a parlare con un medico o infermiere, non so, che dice che ha mio padre stava dormendo. Alle 23.19 arriva la telefonata che nessuna figlia vorrebbe ricevere: mi si dice "stiamo rianimando sui padre, le sue condizione son precipitate..". Io da figlia non mi dò pace... Solo alle 23.19 vi siete avvicinate a mio padre dalla mattina?? Non mi perdono di averlo portato qui.
O.B.I.: mancanza di assistenza
Sono stata ricoverata piu' volte, in PS ed OBI, dove tanti sofferenti sono in attesa di giudizio senza assistenza. Notizie ai parenti non ne danno, soprattutto nelle prime ore di ricovero. E' vero, ci sono tanti ricoverati e poco personale... ma umanita' zero! Mi chiedo: a che serve questo cosiddetto alloggio su barelle rigide e scomodissime, dove si dovrebbe stazionare massimo 24 ore ma ti tengono anche anche piu' di una settimana senza risolverti il problema??
Poi, causa covid-19, i parenti non posso entrare e così chi e' disabile, con problemi di autonomia, chi non riesce a mangiare o a parlare, viene abbandonato! Ho visto con i miei occhi cose che non voglio dire..
Identica situazione nei reparti di medicina - lungodegenze...
Umanità e professionalità
Un fulmine a ciel sereno ha sconvolto la nostra vita ed inevitabilmente la mia giovane mamma è stata ricoverata e tenuta in osservazione nel reparto OBI.
Abbiamo avuto la lucidità di capire che i medici che hanno tenuto in cura mamma erano persone estremamente umane e competenti.
Un grazie particolare va al dottor Gaspardino, un angelo caduto dal cielo proveniente dalla Toscana!!
Grazie ancora, vi porterò nel cuore!!!
Esperienza negativa
Mia madre e’ Stata portata al pronto soccorso del Cardarelli codice rosso. In un primo momento sono riusciti ad aiutarla e abbiamo avuto cure e assistenza adatte, ma il giorno dopo ci hanno letteralmente abbandonato, tanto e’ vero che mia madre e’ passata a miglior vita. Da premettere che tra un cambio di personale e un altro non c’e’ ordine - e da premettere che i dottori non sono sempre presenti e i pazienti non sono sempre monitorati. La cosa bella e’ che se qualcuno si sente male non sempre il personale se ne accorge, se non fosse per familiari e persone ammassate in quei corridoi...
Vorrei puntualizzare che quando mia madre non si e’sentita bene, io ero seduta sulla sedia del medico di turno poiché lui era assente. Vorrei precisare inoltre che quando mia madre non si e’ sentita bene dopo un quarto d’ora l'hanno definita malata terminale. Allora io continuo a chiedermi perché un malato terminale non venga monitorato e venga lasciato nei corridoio dell’OBI!? Non finirò mai di chiedermelo.
Ottima impressione
Il giorno 2/10/2017 sono stato ricoverato nella OBI dell'ospedale Cardarelli per una emorragia vsscicale. Sento il dovere di spendere delle note positive a carico di tutto il personale sanitario e parasanitario del Pronto Soccorso e della OBI, perche' nonostante che lavorasse in condizioni precarie per il numero di persone presenti, ha svolto egregiamente il proprio compito con grande competenza ed umanità... Grazie!
Broncopolmonite
Il giorno 30 Aprile sono andata al Pronto Soccorso del Cardarelli per una febbre alta che non scendeva da quattro giorni. Sebbene fossi entrata come codice verde, dopo soli 10 minuti di attesa mi hanno fatto entrare al triage dove ho incontrato un'infermiera (mi pare si chiamasse Rosanna) che è stata davvero un angelo. Non solo dal punto di vista professionale, in quanto ha subito sospettato un patologia ai polmoni, poi confermata dai dottori, ma soprattutto dal punto di vista umanitario. Mi ha fatto fare in modo veloce ed efficace le analisi di rito, e non è andata via, nonostante il suo turno terminasse alle 14.00, fino a quando non è stata certa che mi avrebbero ricoverata. Mi è venuta a salutare prima di andare via con una dolcezza e un'umanità rare da trovare in questi ambienti. Sottolineo che non avevo mai incontrato prima questa signora e che le sarò per sempre grata.
Ringrazio anche tutto il resto del personale del pronto soccorso che si è dimostrato efficace ed efficiente nonostante i pochi mezzi a disposizione, l'enorme affluenza e la scostumatezza di alcuni pazienti.
Grazie,
Alessandra Altruda
Eccellenza di pronto soccorso
Si parla sempre male della nostra città, spesso siamo anche noi concittadini a lamentarci a torto, ma più spesso a ragione. Però bisogna sottolineare le cose positive, che pure esistono. Voglio elogiare il reparto di pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli. Sono stato recentemente accolto più volte ed in tale reparto ho trovato, nonostante la grandissima affluenza di pazienti, competenza ed umanità altissime. Sono tutti encomiabili in egual misura, dal personale di vigilanza al personale Ota, agli infermieri ed ai medici. Grazie perchè persone come voi ci concedono fiducia e speranza di una esistenza migliore.
Ringraziamenti
Premetto che non vivo da anni a Napoli, ma mia sorella e mia madre sì.
Volevo ringraziare il P.S. dell'ospedale Cardarelli per il tempestivo intervento a mia sorella Maria Maddalena, riconoscendo subito la patologia e intervenendo con due angioplastiche. Di fatto successivamente le hanno diagnosticato un infarto causato da un trombo nella parte inferiore del cuore. Il medico che la ha seguita le ha detto che vi è un caso su un milione.
Adesso è in convalescenza a casa. I miei ringraziamenti per la professionalità che contraddistingue il Cardarelli, i cugini di mia madre erano alla banca del sangue e a loro volta hanno salvato me per avermi mandato il sangue all'ospedale Loreto mare dove stavo per lasciarci le penne.
Grazie signore/i... la professionalità non è acqua fresca, ma una passione con il cuore.
Complimenti
Siamo stati ricevuti con un codice rosso ed in pochi istanti il dottore Serafino Giuseppe ed l'infermiere Antonio hanno fatto di tutto per stabilizzare il paziente, nonostante la mole di lavoro a dir poco esagerata.
Complimenti a tutti e grazie infinite.
Grazie Dott. Valerio Langella
Sono andata al pronto soccorso del Cardarelli di Napoli lunedì 9 aprile di mattina che stavo malissimo e avevo alcuni problemi neurologici associati a tosse. Nonostante l'enorme confusione e l'enorme numero di persone, sono stata assistita benissimo dall'intero staff del pronto soccorso, che oltre a essere estremamente professionale, associava umanità e gentilezza non solo con me, ma anche con tutti gli altri pazienti. Inoltre voglio ringraziare il dottor Valerio Langella che mi ha assistito in maniera encomiabile, seguendomi fino al ricovero e interessandosi anche dopo il suo turno di lavoro per vedere come stavo. La celerità delle indagini ha fatto sì che mi diagnosticassero una broncopolmonite che mi stava portando problemi di ossigenazione, avendo così i problemi neurologici. Tutta la mia stima a questi dottori che devono lavorare veramente in condizioni disastrose ed avere la lucidità per seguire ogni paziente singolarmente, non facendo mancare l'umanità, che è importante per questo lavoro. Grazie.
Alta professionalità e umanità dottoressa Madrid
Un ringraziamento di vero cuore alla dottoressa Madrid per aver seguito mia madre in modo eccellente dal punto di vista professionale e umano. Non mi è mai capitato di trovare una persona così buona e brava..
Sub occlusione intestinale
Mi reco in pronto soccorso e, dopo aver aspettato ben 9 ore, viene il mio turno; il medico di guardia mi visita e mi dice "tutto ok, facciamo delle Rx".
Dopo aver effettuata Rx, attendo altre 2 ore per le risposte, dopo mi mandano in osservazione breve: un reparto senza finestre con dentro più di 60 pazienti, uno schifo totale (scusate..) al tal punto di rifiutare e di andare altrove.
Medici poco umani, malati abbandonati sulle barre
Prima di tutto un medico, un infermiere dovrebbe essere innanzitutto umano rispettando il dolore delle persone. Ti parcheggiano in corridoio e si dimenticano di te.. e quelli che iniziano il turno non sanno cosa abbia quel paziente! Vergogna vergogna vergogna! Il vostro lavoro dovrebbe essere una missione!
Esperienza negativa
Mi sono recato presso la struttura per mio figlio dopo un banale incidente con il motorino. Sinceramente, detto in 2 parole, mi sono trovato malissimo. Assistenza pietosa, una struttura di pari grado. Il medico di turno un incompetente nelle più elementari regole di igiene e non sa per nulla trattare con i pazienti e i familiari.
Una vergogna
IL REPARTO DI MEDICINA D'URGENZA è UNO SQUALLORE, SPORCO, PRIVO DI PERSONALE, PRIVO DI MATERIALI PER CURE PRIMARIE, GLI AMMALATI STANNO NON SOLO IN CORRIDOIO, MA IN UNA STANZA CON DIVISORI DI TENDE SPORCHE, OLTRE ALLA PUZZA (TERRIBILE) DOVE STAZIONA LA GENTE MORTA. SIAMO NEL 2014 MA LI SI è FERMI ALL'800. HO PERSO MIO PADRE PER UNA INSUFFICIENZA RESPIRATORIA SOTTOVALUTATA, PER 4 MALEDETTI GIORNI NON HANNO MOSSO UN DITO PER AIUTARLO! MA COME LUI HO VISTO TANTA POVERA GENTE TRATTATA ALLO STESSO MODO! UN POSTO LETTO? è UN LUSSO, NON C'è NEPPURE NEGLI OSPEDALI LIMITROFI. QUESTA è LA FINE CHE CI SPETTA DOPO UNA VITA DI LAVORO E ONESTA! RIFLETTETE E GUARDATE IN FONDO ALLA VOSTRA COSCIENZA!
Ringrazio che ci siete!!!
Un ringraziamento al Dott. Sacco, persona molto disponibile e preparatissima. Entrammo dalla chirurgia toracica, dove mio suocero di anni 78 era in stato soporoso risvegliabile, ma quasi in coma metabolico, con valori elettrolitici sballati ed altri valori ematochimici. Davvero pensavo che sarebbe stata l'ultima volta dopo aver sentito la terribile diagnosi (mesotelioma pleurico). E' stato sottoposto a tutti i controlli, TAC CRANICA, ELETTROENCEFALOGRAMMA, Elettrocardiogramma, visita neurologica. Mio suocero non si alimentava più ed era disidratato, colpa delle profuse diarree, avendo perso tra i 20 ai 25 litri di liquidi ed elettroliti. In 7 giorni mio suocero si è alzato ed è tornato a casa con noi. Però la diagnosi di Mesotelioma è stata confermata dall'esame istologico e dopo un mese con noi ci ha lasciato. Non accusiamo sempre chi è li a battersi per noi, vi giuro, per me questi medici in prima linea sono degli angeli. Anche io qualche volta ho alzato la voce con qualche infermiera ed infermiere, però anche se non sono del campo, cercavo di dare una mano, in tutti i sensi. Comunque Grazie Angeli!!!!
CHE VERGOGNA
Non ho altri termini per definire il degrado di questo reparto dove mia madre è rimasta ricoverata per fortuna solo una notte in seguito ad un TIA, per poi passare nel reparto di medicina interna, grazie a Dio sempre una sola notte.
A cominciare dal pronto soccorso, dove l'atmosfera era tutt'altro che da "E.R" e gli infermieri trasportavano i pazienti sulle barelle come fossero sull'autoscontro, scansando persone e pilastri, a volte senza neanche riuscirci... Per poi passare a medicina d'urgenza, dove la cosa più allucinante erano le condizioni igieniche dei bagni!! In un luogo di sofferenza, in cui gli ammalati dovrebbero ricevere conforto e trovare competenze, si è trattati con sufficienza e senza alcuna considerazione.
I medici si limitano a fare il loro dovere senza neanche guardare in faccia i malati. Concludo dicendo che mia madre ha preso una bella infezione in sole 36 ore di degenza.
Bravissimi
Siete bravissimi e competenti. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me e per tante altre persone che conosco e che sono stata aiutate, in specie per un'amica a cui avete salvato la vita. Dio vi benedica, avete molti meriti e molto coraggio e combattete anche col poco sostegno delle istituzioni.
Stato di degrado a Medicina d'urgenza
Ho attualmente mio padre da 14 gg in Medicina d'urgenza. Un reparto che solo una targhetta sulla porta ti lascia sperare di entrare in una struttura ospedaliera, perchè appena varcata l'ampia vetrata lo scenario che si presenta agli occhi del visitatore è apocalittico. Barelle sistemate alla meno peggio affollano il corridoio fino ad occupare il ballatoio antistante il reparto e ostruire gli ascensori interni, preposti unicamente al trasporto dei pazienti dal suddetto reparto alla rianimazione e ad altri, o provenienti ovviamente dal pronto soccorso.
La mancanza d'aria e la puzza rende l'aria così pesante che i familiari in visita scappano via lamentando mal di testa. Un solo bagno (e intendo una sola tazza) in disastrose condizioni igieniche "serve" l'intero corridoio, quindi anche 80 barelle. Il personale è scarso e male equipaggiato, oltre ad essere estremamente maleducato e sordo alle continue richieste d'aiuto. Ci sono delle mosche bianche (il dott. Sacco, una dott.ssa con i capelli corti scuri e occhiali dai modi garbati e estrememente presente e solerte alle richieste d'aiuto, due infermiere giovani: una rotondetta con il codino e capelli scuri, l'altra con capelli chiari) per il resto vi è abbandono. Lamentano continuamente mancanza di mezzi e personale (e questa carenza si vede platealmente) ma palesano comunque una tale rassegnazione che si traduce quasi in disinteresse per i pazienti, fino alla mancanza della più piccola carità cristiana. Ieri una donna che accompagnava suo marito affetto da carcinoma polmonare e trasportato in reparto perchè bisognoso di un'urgente trasfusione di sangue, ha implorato medici e infermieri dalle prime ore della mattinata di sollecitare l'arrivo della sacca, il personale la rassicurava che era solo questione di minuti. Alle 16,00 il degente a digiuno dalla sera precedente (in mattnata gli avevano raccomandato di non mangiare niente proprio perchè a momenti gli avrebbero trasfuso il sangue) lamentava forte malessere e la moglie esasperata ha incominciato a inveire contro i medici e paramedici che non l'hanno neanche degnata di uno sguardo. Alle 18,00 la signora era in preda al pianto e pregava i medici e infermieri e per tutta risposta la guardia giurata e l'infermiera di turno in guardiola l'hanno trattata malissimo, addebitando il ritardo alla banca del sangue, invitando, sempre in malo modo e in toni sguaiati, la signora ad andare di persona a prendere il sangue, con il chiaro intento di allontanare la stessa per non sentire le sue urla. A questa scena non ho potuto esimermi dall'abbandonare la momentanea vigilanza di mio padre (che fortunatamente era in compagnia di altri familiari perchè eravamo arrivati all'orario di visita serale) e accompagnare la disperata al padiglione E, dove è allocata la Banca del sangue, dove ci hanno detto che la richiesta di sangue per il paziente era partita dal reparto solo qualche ora prima e non già dalla mattinata. Ci siamo piantate lì, dove a dire il vero le operazioni di registrazione moduli di consegna sono state abbastanza veloci, e abbiamo scortato l'addetto al trasporto sangue fino al reparto. Questo è solo l'ultimo caso di pessima gestione di medicina d'urgenza perchè in 14 gg. "ho visto cose che voi umani non potete immaginare". In quel reparto abbondano solo le guardie giurate della "Security Service", persone di una maleducazione e villania le quali, escludendo uno-due esemplari, sembra siano state reclutate apposta con quei "requisiti" proprio perchè il reparto in particolare, ma tutto il nosocomio, è a rischio implosione per le carenze così evidenti.
Esperienza negativa
Sono stata vittima di un incidente, vado al pronto soccorso, mi mettono sulla barella mal ridotta e li ci rimango la bellezza di non so quante ore. finalmente mi chiamano, effettuano rx ed aspettiamo le risposte; dopo circa un paio di ore tac, aspetto ancora un paio d'ore (premetto che siamo arrivati li verso le 16:30, ho saputo del ricovero verso le 2.003) durante l'attesa non vi dico quante persone che avevano bisogno di assistenza son state lasciate li con loro dolore. Nel frattempo chiedo del bagno, una guardia mi dice di portarmi la barella perchè vedendola incustodita non l'avrei più ritrovata!!! mi portano in reparto e solo li, ma per caso, vengo a sapere che faccio parte dei nuovi ricoveri (non vi nego che ho avuto paura, visto che non ti danno spiegazioni). finalmente arriva il medico, erano le 23.00, mi dice che dovevo rimanere sotto osservazione.
Tutta la notte e il giorno seguente non si è degnato di venire nessuno a chiedere come andasse e meno male che dovevo esser controllata. Il giorno dopo i medici in reparto per le visite, io dovevo uscire in mattinata, il medico del reparto mi viene a visitare alle 15.00, mi dice che avendo ancora mal di testa dovevo rimanere li SOTTO OSSERVAZIONE. io già stravolta per la situazione gli dico che me ne sarei tornata a casa visto che nessuno si è degnato ad interessarsi di me, mi rispondono che loro non hanno diritto a darci nessuna medicina, mi lasciano andar via senza un certificato, un foglio scritto ma solo un pezzettino di foglio rosa che dopo giorni siamo riusciti a capire cosa serviva: al ritiro del referto medico, visto che li non ti spiegano nulla. Sono ritornata dopo 40 ore, durante la notte non mi son sentita bene, e le infermiere del reparto mi hanno detto che avrei pagato 50 euro per il nuovo controllo, devono passare 48 ore per non esser più codice verde, me ne frego e rimango, e di nuovo tutto il calvario.. rimango tutto il gg. ma stavolta mi fanno una ecografia e le analisi del sangue. Ortopedico e neurologo dicono che è dovuto al trauma e che per loro posso ritornare a casa, durante l'attesa un povero signore era li per coliche, piangeva dal dolore, siamo intervenuti noi pazienti per fargli dare qualcosa, gli infermieri hanno risposto che non potevano far nulla fino a quando non avessero avuto le risposte dalle analisi. erano le 16.00, le analisi le avevano fatte alle 10.00.. Si fanno le 22.00, arriva il chirurgo e mi dice che dalle analisi stavo bene e che per lui il vomito non era stato causato dal trauma ma da qualcosa che avevo mangiato, visto che non avevo nulla. I primi medici mi dicono che è stato causato dal trauma, lui da una indigestione. Aggiunge che vorrebbe trattenermi, io rimetto la firma perchè li non ci sarei rimasta un'altra ora, il medico mi risponde che era già la seconda volta che mettevo la firma, mi fece intendere che non mi avrebbe voluta rivedere per la terza volta. Io mi chiedo, ma se una persona non si sente bene ha il diritto di ricevere assistenza? Mah Nel frattempo, nel reparto c'erano due signore con lo stesso cognome, ma con patologie diverse: ecco, portano nel reparto chirurgia d'urgenza la signora che non ne aveva bisogno e che era li per un altro problema!!! Ecco perchè sono andata via..
L'alibi di tutti sono i tagli del governo
Mio padre (94 anni) già degente presso struttura privata, per problemi di natura neurologica è stato inviato d'urgenza per ben tre volte presso il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli.
L'esperienza è a dir poco allucinante, dal momento che tutto avviene ai limiti dell'incredibile e della totale approssimazione. Le carenze sono evidentemente strutturali: Mancano le barelle, mancano le attrezzature, mancano i paramedici e i medici. L'unica cosa in abbondanza sono le guardie giurate indispensabili evidentemente per il costante rischio di rissa che aleggia nelle accettazioni e nelle corsie, in alcuni punti ce ne sono anche tre tutte assieme.
Il problema non si ferma all'ambito del pronto soccorso ma è diffuso a tutta la struttura di medicina e chirurgia d'urgenza. I pazienti, a prescindere da patologia, età, sesso e condizioni generali, sono abbandonati su barelle (in buana parte vecchie e mal messe)e stipati anche nei corridoi. Le attese nel triage sono lunghissime, un'analisi del sangue può richiedere dalle 4 ore in su, una consulenza specialistica può richiedere intere giornate specie se si tratta di specialità non considerate d'urgenza (scelta dipendente dai tagli alla sanità e non dalla logica medica).
Quindi dopo intere giornate in corridoio, per i più fortunati in camera, ma sempre su barella e con assistenza garantita da parenti o assistenti a pagamento, si passa al reparto specialistico ma aimè spesso si resta in barella e sempre con lo stesso standard di assistenza.
Quello che sconforta di più è il rassegnato e passivo atteggiamento del personale, che opera con sufficienza e insofferenza, quasi come se il torto maggiore lo subissero loro. Se si è fortunati si incontrato medici e paramedici che hanno del surreale in questo contesto ma sono mosche bianche e non riescono a bilanciare i troppi aspetti negativi.
L'igiene è pessima a tutti i livelli, le pulizie sono fatte in modo superficiale. Fortunatamente non ho esperienza delle sale operatorie e non sono in grado di dare indicazioni.
I pazienti, come mio padre, che hanno problemi di mobilità se la vedono seriamente male se non hanno qualcuno al loro capezzale.
Cambi lenzuola da raccomandazione, i cuscini te li porti da casa per non parlare dei pannoloni (disponibilità zero), il catetere se c'è quello ad un lume è già tanto se no te lo porti da casa.
Il bilancio che traggo da questa esperienza è decisamente sconfortante, il personale si difende addossando la responsabilità alla politica ed ai continui tagli, ma non fa nulla per isolare la evidente quantità di elementi passivi che affossano ulteriormente la struttura.
Sono palesi, sia in accettazione d'urgenza che negli ambulatori, le prestazioni di compiacenza che vengono continuamente mistificate per normale triage. C'è quindi una complicità più o meno cosciente di tutti che zavorra ulteriormente un problema di per se già grave.
Ci sono a mio parere responsabilità molto gravi anche ed innanzitutto dell'amministrazione e della Direzione Generale, che a detta di molti è tra l'altro latitante alle richieste di confronto della base operativa, responsabilità che potrebbero configurarsi finanche con l'omissione di soccorso, ma questa è materia per i legali.
Ciò che scoraggia è l'impossibilità di strutture alternative, anche se private, in grado di garantire assistenza sanitaria, in particolare d'urgenza.
Incredibile..
Mia madre è giunta in questa unità dopo aver trascorso, in seguito ad un insufficienza respiratoria grave, palesatasi in altro reparto, dopo aver trascorso 10 gg. allucinanti nel filtro di rianimazione. In questo reparto ha trascorso altri 17 giorni in cui l'hanno trattata con sufficienza e disinteresse considerandola "già morta". Non hanno fatto altro che suggerirci di portarla a casa dato che "i letti sono preziosi", non hanno fatto esami diagnostici (TAC) nuovi, basando le loro diagnosi su esami del sangue e congetture, hanno lasciato che morisse senza tentare alcun tipo di terapia curativa! Il personale infermieristico è scarso e latitante, hanno lasciato trascorrere, in alcuni casi, ben 45 minuti dalla chiamata, mostrando così la medesima indifferenza del personale medico! La pulizia è pessima, nel bagno in camera possono andarci anche i degenti del corridoio, orbene nel bagno di camera nostra, un degente ha assunto un microclisma lasciandolo nel bagno; quel bottiglino è rimasto lì per 14 giorni! Inoltre nei 17 giorni trascorsi non è stato mai messo nel dispenser il sapone per le mani, né la protezione del copri water! Quando mia madre era in afonia, ho chiamato il medico di guardia che è venuto passeggiando con tutta la calma del mondo arrivando quando era ormai spirata..
Andrea Aliberti.
Esperienza negativa
Recatomi presso il Pronto Soccorso per colica renale, l'ecografo ha detto che non avevo calcoli, mi hanno mandato su, ove ho aspettato 10 ore per avere la risposta degli esami, per poi sentirmi dire: aspetti ancora un po e poi vediamo. Ritorno a casa e mi risento male, vado in un altro Pronto Soccorso e trovano un calcolo di 9 mm. Penso non servano commenti.
In piu' al Cardarelli non viene rilasciato nessun foglio di dimissioni, qualcuno mi spiega il perche'?
Altri contenuti interessanti su QSalute