Presidio Beata Vergine Consolata

Angeli in camice.
Non mi vengono altre parole per descrivere ogni singolo componente lo staff riabilitativo di questo centro e tutta l'equipe delle alcool e farmaco dipendenze.
Mi hanno letteralmente fatta rinascere.
Sono stata accolta e curata come mai avrei immaginato.
GRAZIE.

Presidio eccellente. Stupendo tutto lo staff.
Semplicemente meravigliosi il dott. Claudio Carbonero ed il dott. Davide Roagna.

Sono stata al Presidio Beata Vergine della Consolata dal 7 febbraio al 4 marzo 2022, mi sono trovata bene: fisioterapia ottima, assistenza da parte del dott. Mattioda super, in generale bene.
Lo consiglio per la riabilitazione, gli altri reparti non li conosco.

A distanza di circa un anno dalla guarigione di mia madre, ho deciso di scrivere il meglio che posso su questa magnifica struttura, in particolare sul reparto denominato Alzheimer 2, con una menzione particolare per la Dott.ssa Naldi, che grazie al suo impegno ed alla collaborazione di tutti, sono riusciti totalmente nell'opera di riportare alla normalità di madre di 91 anni.
Breve cronostoria:
a seguito delle dimissioni da un reparto delle Molinette di Torino per una banale bronchite, mia madre veniva ricoverata come lungodegenza presso la struttura Villa Grazia, dove precipitava dopo nemmeno una settimana in uno stato di ipopotassiemia ed iponatriemia.
Immediatamente ricoverata presso l'ospedale di Ciriè, reparto Medicina generale, dopo circa 20 ore le recuperano le funzioni cerebrali e cardiache, e viene quindi ricoverata qui in via Fatebenefratelli 70, per provvedere a stabilizzarla ed a trovarle i migliori farmaci possibili.
Viene dimessa dopo circa 40 giorni in buonissime condizioni generali, ed oggi posso affermare con forza, che per la riuscita di un lavoro servono passione, competenza, professionalità ed umanità, quella che ho trovato in questo reparto.
Grazie.

Ricoverato per una colite acuta (degenza 10-12 giorni con somministrazione farmaci), dal mio punto di vista ho trovato una struttura ottima.

A seguito di un ictus, mio padre fu trasferito presso l'unità Alzheimer. Ricorderò per sempre l'odore di urina e la puzza di feci lungo il corridoio e nelle stanze. Mio padre aveva sempre il pannolone bagnato o pieno dei suoi bisogni dalla testa ai piedi. Siamo usciti che: non camminava più, aveva il catetere, pannolone, 5 kili di meno e con una bella infezione.