Policlinico Umberto I Roma
Recensioni dei pazienti
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Medicina 2
Paziente non autosufficiente in attesa di trasferimento in RSA, trattata senza umanità nè cura.
Ad ogni nostra domanda, nessuna risposta e sempre trattati con sufficienza.
Non si sono accorti che aveva piaghe da decubito, e che la sacca delle urine era perennemente piena tanto da fare sporcare il letto.
Pessima esperienza.
Ambulatorio oculistico
Per uno che è letteralmente cresciuto con il mito dell'oculistica presso l'Umberto I, con 10 anni di trattamento impeccabile per strabismo, è particolarmente triste dover ammettere che la situazione appare davvero triste: a parte le attese per gli appuntamenti (ma questo è su tutti i giornali), quello che non va è la letterale mancanza di presa in carico: ogni appuntamento uno o più medici differenti - che ripete gli stessi esami in maniera abbastanza meccanica - con sempre nuove richieste di approfondimenti (talvolta raccomandati presso strutture private...). Il tutto condito con una discreta scortesia certamente dovuta alla mole di lavoro, ma che non sembra giusto scaricare sui pazienti. Dell'ambiente meglio non dire. Poi l'invio ad un ambulatorio specialistico interno (centro glaucoma) che prende appuntamenti a 6 mesi, cioè un anno e mezzo dopo l'avvio delle indagini cliniche: grazie al cielo sembra che la mia patologia non sia così accentuata, altrimenti avrei fatto a tempo a diventare non vedente.
Visita dentistica
Lo scorso mese sono venuta al Policlinico Umberto 1 per una visita dentistica con il dottor Aristide, ma non sono riuscita a capire nulla della mia situazione... Ritornerò, ma ho avvertito poca attenzione verso i casi clinici più problematici.
Attesa ingiustificabile in Radiologia Umberto I
Dalle 9.30 di oggi che abbiamo lasciato l'accettazione, sono ora le 13.30 ed ancora dobbiamo aspettare. Uno schifo assurdo - e ci dicono ogni mezz'ora che verremo chiamati. A chi posso rivolgermi per denunciare!?
Servizi igienici scandalosi
Oggi, portando mio padre ad una visita specialistica, ha avuto la necessità di usare i servizi igienici. Ci siamo trovati un bagno per uomini chiuso e in quello per donne il wc pieno di escrementi di feci anche sul bordo della tazza. Già la scorsa volta avevo avuto un’esperienza simile recandomi in bagno, con pipì per terra e carta igienica sparsa ovunque, senza sapone nè salviette per asciugarsi le mani. Ma questa volta è stato un incubo. Inoltre chiamando una operatrice sanitaria, mi ha risposto che loro non sono tenuti a controllare i servizi e che era colpa dei senza fissa dimora che entrano nei bagni e lasciano di tutto. La sensazione che si prova entrando in questo ospedale, che ha ottimi medici peraltro, è di degrado e abbandono, nonchè totale indifferenza per i malati. Per pagare la visita infatti ho dovuto lasciare mio padre novantaduenne da solo per parecchio tempo in un reparto per recarmi in un altro plesso.
Neurite ottica retrobulbare recidiva
Nel 2017 mi sono recata al pronto soccorso oftalmico per una neurite ottica retrobulbare recidiva, dopo che in una visita privata la dottoressa mi ha parlato che poteva essere un sintomo di qualcosa piú grave e mi ha detto di recarmi all'Umberto I che di sicuro dovevo fare una cura con i boli di cortisone.
Detto, fatto, sono andata di corsa, mi hanno guardato in 1000 gli occhi, goccia su goccia, spostamenti, visita su visita per tre mesi sempre con la neurite in corso e, udite udite: mi hanno mandato a casa senza diagnosi,s enza curarmi e con la prescrizione di Neuraben (un integratore di vitamina B).
Quando il problema si è ripresentato per la ennesima volta nel 2020, ho dirottato sull'Oftalmico di Roma e il risultato è che sono affetta di Sclerosi multipla, quando giá dal 2017 potevo avere una diagnosi se all'Umberto primo la dottoressa che mi ha seguito al Umberto I fosse stata piú attenta al paziente che a dare spiegazioni ai suoi studenti.
Diagnosi errata di tumore del pancreas
A malincuore, contro ogni mia abitudine, per informare pazienti/parenti, sono costretto a recensire in maniera negativa il dipartimento di chirurgia "Pietro Valdoni".
Proverò ad essere sintetico.
Mio padre, a seguito di ittero (color giallastro su pelle ed occhi) è stato ricoverato al reparto sopra indicato. Medici della stessa equipe, hanno gestito malissimo la comunicazione tra loro. A seguito dei primi esami strumentali diagnostici (tac con contrasto, risonanze etc.) sembrava avessero opinioni discordanti tra loro, e la cosa peggiore è che lasciassero trapelare questo a noi familiari. Un giovane specializzando al 5° anno di specializzazione, molto arrogante e maldestro nella comunicazione, inizia a dirci che si tratta di un tumore maligno della testa del pancreas, certo al 100% dopo aver visionato i referti diagnostici. Nei giorni successivi si alternano silenzi ad altre interpretazioni discordanti tra medici della stessa equipe: prof. De Toma, prof. Fiori, Dott. Miccini e questo specializzando. Insomma, c'era molta incertezza e soprattutto molta discordanza tra loro. Alla fine viene diagnosticato un tumore alla testa del pancreas.
Lascio immaginare lo sconforto, l'angoscia, le notti insonni passate a piangere e la frustrazione di non poter intervenire. Però qualcosa non quadrava e quindi, seppur disperati e angosciati dalla situazione, abbiamo deciso di portare mio padre altrove. Al Gemelli per l'esattezza.
Concludo dicendo che mio padre non aveva un tumore al pancreas, bensì una displasia (neoformazione benigna) all'ampolla di Vater.
Reparto MEDICA 2
Scrivo per mio fratello, per il quale ho delega a ricevere tutte le info necessarie. E' ricoverato da due settimane per neoplasia al reparto MEDICA 2 del Policlinico Umberto 1 di Roma, transitato dal P.S. e ricoverato. Non entro nel merito degli accertamenti e cure predisposte, poiche' prematuro e mancante delle necessarie competenze da parte mia. La mia non e' una valutazione positiva, pur considerando i "tagli" sul comparto su cui non concordo. L'aspetto umano e' carente. Non si riesce a parlare con i medici, le cui variegate risposte dei diversi soggetti ad oggi sono state: "non ce l'ho in cura io (il paziente ndr.) per cui non so dirle nulla" / "non mi compete"/ "sto smontando si rivolga ad un altro" / "ora il professore non c'e, deve rivolgersi a lui" ed altre simili. Non intendo nemmeno esprimermi piu' di tanto sulla folta utile/inutile presenza di giovani "credo" tirocinanti in camice bianco, che ingombrano stanze e corridoi ed a cui se ti rivolgi, guardandoti con lo sguardo meravigliato tipo :"cosa vuoi" ti rimandano ad un fantomatico ed astratto professore/primario del reparto. Ancora dopo 2 settimane non ho capito a chi potersi rivolgere quale naturale sostituto ad interim del professore, con il quale tuttavia sono riuscito a parlarci una volta, previa solleciti, con discreta soddisfazione. I referti delle varie analisi sono top secret, manco a parlarne per avere info o, peggio, copia, dato che le risposte sono quelle di cui sopra. Gli infermieri fanno il loro lavoro con romana sufficienza e di notte, a dire del paziente (mio fratello), urlano come se fosse mezzogiorno e arrivano solo se chiamati piu' volte (non tutti). Gli orari delle visite sono striminziti, 13.00- 14.00 e 18.00- 19.00, e per chi viene da fuori Roma e lavora e' proibitivo per tanti aspetti, specie per una mamma vecchia che dovrebbe attendere 4 ore in strada per vedere il figlio in quelle condizioni per la gioia di una caposala inutilmente zelante e rispettosa di regole che andrebbero considerate caso per caso. Manca il pappagallo per la pipì, che mio fratello deve fare in un recipiente di fortuna. Anche questo dovrebbe rilevare la caposala. Debbo purtroppo esprimere un parere negativo sul comportamento umano del personale facendomi eco la risposta del medico a cui mi ero rivolto per un'informazione: "sto smontando si rivolga ad un altro". Se questa e' l'Italia allora.. Spero di sbagliarmi e che possa rivedere questo commento, considerato il tempo che mio fratello ancora dovra' trascorrere in questa struttura e spero in aspetti positivi che ancora non ho riscontrato, magari per colpa mia. E' sottinteso che di certo anche in questo reparto ci saranno Angeli professionisti che fanno il proprio dovere al meglio, anzi, piu' del dovuto, e magari proprio il primario/professore e/o il suo sostituto sconosciuto e magari e' proprio colui che mi ha risposto: "sto smontando si rivolga ad un altro".. sì, ma a chi??
Parto cesareo programmato
Ho fatto un taglio cesareo programmato per problemi di salute.. Dopo il cesareo, andato benissimo, inizia il calvario...: niente posti letto, buttata su una barella in sala parto senza poter vedere nessuno e nemmeno mia figlia - l'ho vista per la prima volta solo il giorno dopo perchè io mi sono alzata e sono andata al nido, con tutti i dolori possibili e immaginabili!!
Sono un'onesta cittadina che ha il dovere di pagare le tasse (e lo faccio profumatamente) ed ho il diritto di usufruire del servizio sanitario pubblico. Che sono indignata è dire poco...
Ginecologia
E' dal gennaio 2012 fino a maggio 2015 che mi sono rivolta al reparto di ginecologia, senza avere ascolto e consigli.
Bollini rosa: che delusione
Nell'ambito dell'iniziativa Bollini Rosa, ho prenotato una visita ginecologica gratuita, per scoprire mio malgrado, il giorno stesso, che l'appuntamento era stato annullato senza un motivo e senza preavviso. Mi spiace che ci sia una cosi scarsa sensibilità nei confronti della prevenzione nelle donne. Sono delusa ed amareggiata.
Reparto maternità
Mia nuora ieri, alle 9.30, ha dato alla luce un bimbo con parto cesareo e da allora è ancora degente nella sala parto su una lettiga abbandonata e non vede il bimbo dal momento del parto. Non ci sono posti letto e quindi non la fanno uscire dalla sala parto e di conseguenza non può vedere il bimbo e neanche i parenti in visita. Questo le sta causando disagio a livello psicologico. E' inammissibile un comportamento del genere.
Reparto otorinolaringoiatria ambulatori
Sconsiglio di non recarsi al reparto otorinolaringoiatria del policlinico Umberto I di Roma. Struttura pessima che cade a pezzi, pulizia inesistente, bagni in condizioni pietose che nemmeno nel peggiore degli autogrill. Quando mi hanno chiamato per fare la visita dall'otorino, sono entrato in un box 2 metri per 2 con il dottore seduto su uno sgabello e gli strumenti appoggiati su un tavolino pericolante. Avevo dei risultati di una tac massiccio facciale da far vedere al dottore, ma non avendo il pc, siamo dovuti andare nella sua stanza ma, comunque, non ha potuti vederli perchè il pc non era aggiornato. Per pagare il ticket sono dovuto entrare in una saletta dove 8 sportelli dovevano gestire i pagamenti di tutto l'ospedale (immaginatevi il caos e la mancanza di aria perchè non ci sono finestre). Anche il bagno posto all'ingresso dopo gli scaloni è una cosa inimmaginabile e indecente se si pensa che ci si trova in un ospedale (non si chiudono nemmeno le porte). Veramente una cosa vergognosa. In un ospedale dovresti sentirti a tuo agio e invece non vedi l'ora di andare via.
Ginecologia: pessimo servizio
La dottoressa è arrivata con un bel ritardo. Non rispettano gli orari delle prenotazioni tramite cup. La visita ginecologica è durata 2 minuti e la dottoressa sembrava stanca e irritata. Penso non serva dire altro..
Ortopedia
Ricoverata da venerdì, dopo una settimana non si sa quando sarà operata.
Gli infermieri sono alle prime esperienza, forse fanno parte dei tirocinanti dei corsi di laurea per infermieri, e, per quanto gentili, è un disastro.
Ad ogni operazione di pulizia le lasciano la gamba fuori posizione e sono grandi dolori. Prima che arrivi il medico per riposizionarla deve chiamare più volte.
E la cosa più assurda è che non si sa quando sarà fatta l'operazione. I medici non parlano. Oggi mi hanno detto di aspettare il giro visite. Appena finito il giro, ci siamo avvicinati per avere notizie e senza nemmeno rispondere hanno fatto segno che non potevano parlare.
Il rischio di embolia è considerato???
Speriamo..
esperienza negativa
Mia nonna é arrivata in ospedale disidratata e sottopeso, causa infezioni intestinali che le vengono a periodi dovute a diverticolite. Tra le patologie lei soffre anche di crisi ipoglicemiche, come è comune a tante persone anziane; peraltro ciò era stato fatto ben presente ai dottori.
Ritengo che se sei una persona anziana e magari con più di una problematica, se non sei attento e non hai qualcuno che ricordi al personale medico, e soprattutto agli infermieri, di fare il lavoro per cui vengono pagati, lì in pochi si curano di te..
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