Policlinico Giaccone di Palermo

Molto bene l'intervento, ma non basta la bravura del chirurgo e dei medici: davvero pessimo il postoperatorio, soprattutto la terapia subintensiva. Occorre più rispetto per la dignità del cosiddetto paziente, che sarebbe più corretto chiamare malato.

Da diversi anni sono in cura con la dott.ssa Maria Vadalà presso la vostra struttura. Devo dire che tutto lo staff Oftamologia funzionava bene e dopo ogni puntura intravitreale con anti-VEGF (Lucentis) mi veniva sempre fissata la data della visita successiva, nella quale i dottori decidevano se era necessaria un'altra puntura o di rivederci dopo un mese per valutare il caso clinico. Ad una certa data, dopo la puntura non mi danno appuntamento e solo dopo 5 mesi sono riuscito ad avere una visita tramite il Cup. Fatta un'altra puntura dopo mesi, precisamente a dicembre c.a., dopo molte insistenze ed un peggioramento giornaliero mi viene data una data per la visita post iniezione, dove il medico mi dice che è URGENTE fare un'altra iniezione. Chiedo subito quando è possibile fare questo trattamento e per tutta risposta all'urgenza mi viene detto che non ne ha idea e che saremmo stati avvisati.
Nella nuova sede parlare al telefono con qualcuno è impossibile, salire neanche a parlarne causa Covid (che oggi mi sembra una parola per tutti i disservizi pubblici), quindi ditemi voi che devo fare... Onestamente credo che la dott.ssa Vadalà abbia allentato quel pugno duro che faceva funzionare bene il reparto, e da parte dello staff medico (credo tirocinanti) ci sia come un rilassamento totale. Mi dispiace che non possa economicamente rivolgermi ad una struttura privata, dove il denaro fa sparire il problema Covid a quanto pare.
Intanto io sto perdendo la vista, non esiste nessuna comunicazione medico-paziente e mi sento in balia di me stesso.
Spero che questa mia lamentela sia pure letta dal Prof. Salvatore Cillino!