Policlinico Gemelli Roma
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Molto delusa offesa ed amareggiata
Mi sono sottoposta ad una visita privata con la dottoressa D'Ippolito Silvia. Una totale delusione. Non solo non mi ha saputo dare una risposta al problema ginecologico che avevo, mi ha chiesto anche che fossi andata a fare nonostante le avessi portato i documenti del collega e la diagnosi. Prima ha deriso il collega, poi ha confermato la diagnosi. Inoltre mi ha offesa per la mia fisicità quando io sono andata da lei anche per questo. Aggiungo che non conosceva la submascellare come ghiandola, ha chiesto a me cosa fosse. Logicamente ho rifiutato di fare qualsiasi cosa al Gemelli. Con una tale esempio. Persino io che sono una mera farmacista so cosa sia la submascellare.
Preospedalizzazioni un'incognita
Mia madre ha fatto una preospedalizzazione con il reparto oculistica del Policlinico Gemelli con il Dottor Mosca. Dopo visite e giorni trascorsi in ospedale, una persona cieca totale ed invalida non è stata più chiamata, dicevano di attendere e mia madre negli ultimi anni ha vissuto nella speranza come invalida e cieca totale di un intervento che effettivamente non si è materializzato... una presa in giro da parte da tutto lo staff. Mia madre è venuta a mancare con la speranza e le bugie di tutto lo staff che non hanno neppure chiamato.
Carcinoma gastrico - Chirurgia digestiva
La mia valutazione negativa va solamente al reparto di chirurgia digestiva, 4E. Mio padre è morto. Non si sono accorti di una complicanza dovuta ad un intervento, che a detta del grande prof era banale e di routine, e l'hanno fatto morire di setticemia dopo 4 interventi (una gastrectomia subtotale e poi 3 interventi per riparare).
Ma soprattutto zero empatia e umanità da parte di tutta l'equipe.
Mentre l'elogio va a tutti gli altri reparti con cui abbiamo avuto a che fare, terapia intensiva post operatoria top, patologie ostetriche top, malattie infettive top.
Familiare di un paziente
Tenetevi alla larga dal reparto di Chirurgia Digestiva. I pazienti vengono operati e successivamente non c'è abbastanza cura sia da parte dei medici sia degli infermieri che non si accorgono di eventuali complicanze. Il reparto è affidato a medici specializzandi che si alternano settimanalmente e che non hanno le competenze in caso di emergenza. Di notte mancano i medici e gli infermieri sono pochi per moltissimi degenti con diverse e gravi patologie. Mi hanno fatto morire un padre operandolo 4 volte in un mese. Questi medici non hanno avuto mai il coraggio di ammettere le loro colpe né di farci le condoglianze quando mio padre è deceduto per una setticemia che loro non hanno mai capito.
Servizio di prenotazioni con SSN assente
E' un'indecenza cercare da 1 mese di prenotare in questa struttura e non riuscire a parlare con un solo operatore, sia telefonando al numero delle prenotazioni tramite SSN (che si attendono 50-60 persone avanti e poi cade la linea improvvisamente dopo 1 ora al telefono), oppure online, il che significherebbe essere ricontattati... ma la telefonata non arriverà mai e se per puro caso arriva e si risponde, cade la linea. Ma c'è un altro problema! Ho provato invece a prenotare la struttura per fissare un appuntamento privatamente e guarda caso mi hanno risposto subito senza neanche farmi attendere un minimo di coda. Ma se le chiamate che arrivano con SSN sono in eccesso, perchè non spostare gli operatori che invece rispondono alle prenotazioni private? O forse il loro scopo è privatizzare tutto? Perchè io non riesco a spiegarmelo.
Dimessa anziana con Covid contratto in corsia.
Il 22 agosto u.s. mia madre di anni 91 è stata trasferita dall'IDI a seguito di un infarto avuto mentre era ricoverata nella suddetta struttura. Prima del trasferimento al Policlinico Gemelli le è stato effettuato un tampone, al quale è risultata negativa.
Entrata al triage, è stata visitata dalla dottoressa La Mendola, una persona molto empatica e cordiale. Dal triage mia madre è stata ricoverata al reparto Cardiologia sub intensiva L8.
Qui comincia l'Odissea!
Proprio da quel pomeriggio è fatto divieto ai parenti di accedere il reparto, mi verrebbe da ridere se la situazione non fosse così drammatica e vergognosamente paradossale!
Mia madre è una donna di 91anni, terrorizzata degli ospedali (vista quest'ultima vergognosa esperienza non posso darle torto).
Comincia ad avere la demenza legata all'età che viene esacerbata dalla grossa paura e dal terrore di cui sopra, per tale motivo è ingestibile e poco collaborativa. Constatato il fatto che una coronarografia non è possibile effettuarla e che mia madre, all'improvviso (fino al giorno prima non lo era o lo era poco) è diventata lucida e presente, è in grado di firmare le dimissioni il 24 e mi consigliano di portarla via. Chiedo ai medici di darmi 2 giorni di tempo, ma il giorno dopo, ossia il giovedì 25, ho organizzato tutto per farla dimettere. Mia madre era terrorizzata e affannosamente mi pregava di portarla via perché non era accudita, poiché una circolare ribadisce il RIDICOLO DIVIETO AI PARENTI DI ENTRARE!
Mia madre viene dimessa POSITIVA AL COVID!!!
VERGOGNA E VERGOGNA ANCORA! I medici sono spariti e mi interfaccio con un'imbarazzatissima caposala la quale più volte mi specifica che "tutto il personale è negativo"; lo ribadisce più volte tentando di propinarmi per verità assoluta ciò che affatto non è.
Ero troppo presa dal mio dispiacere per poter rispondere ad una poveretta che era stata mandata al fronte! Mi dà le consegne un dottore anche lui imbarazzato, ma nella confusione mi sfugge qualche informazione.
Così esco da quel "Non luogo" disumano e mi dirigo a casa.
ANCORA LA VERGOGNA DEL REPARTO NON È FINITA!
L'indomani mi rendo conto che non avevo capito quando somministrare un farmaco e mi appresto a chiamate i NUMERI DI TELEFONO che hanno messo nelle istruzioni delle dimissioni (ho scritto istruzioni come negli oggetti e non lettera!): esattamente questo 0630156522 e un altro, al quale dovrebbero rispondere gli infermieri, risulta ormai inesistente! Entrambi i numeri di telefono sono gli unici recapiti scritti sul foglio delle dimissioni .. ma NESSUNO RISPONDE! ALLA VERGOGNA NON C'È FINE, perché prosegue come di seguito.
Telefono al centralino che mi inoltra la chiamata all'interno e finalmente risponde (ciliegina sulla torta) una saccente donzella che mi dice che i medici hanno da fare e non possono perdere tempo al telefono e vuole sapere come sia arrivata a chiamare l'interno. Glisso perché capisco dove vuole arrivare, ma la saputona ignorando la mia richiesta d'aiuto e pensando solo a come non essere più disturbata, insiste, così dico la verità, commenta che il centralino la sentirà!
Commentando sulla sua voce potente chiude il telefono.
Adesso mi ritrovo a casa con una madre 91 enne, senza contatti con il personale del reparto - e per carità chi li vuole più sentire - in più impossibilitata a far accedere qualsiasi medico come un cardiologo, un neurologo o un fisioterapista. Oltre il danno pure la beffa di trovarmi da sola con un'anziana ancora impaurita e che necessita di controlli.
Lungo i vostri corridoi sono stesi degli striscioni con l'immagine di Papa Giovanni II che recita : NON ABBIATE PAURA!
Poverino è un avvertimento! Siate seri, abbiate il coraggio di scrivete sotto: Errata corrige "ABBIATE TERRORE", a meno che non paghiate profumatamente! Perché questa è la verità!
È l'ora di non aver più paura di mostrare questa realtà e di non avere paura delle sicure ritorsioni dei camici bianchi "perché il silenzio ci rende conniventi!
Povero Gemelli
Sono arrivata al pronto soccorso alle 16.00 circa e, nonostante non potessi poggiare il piede, non si trovava una sedia a rotelle e soprattutto non c’era nessuno. I medici ortopedici erano comodamente alle macchinette bar. Ho fatto la radiografia alle 18.00 circa e alle 20.40 mi hanno detto che dovevano fare il cambio di consegne e non mi potevano dire il risultato delle radiografie. Per spostarmi con la sedia a rotelle mi hanno aiutato altri pazienti. Il pavimento fa schifo e lo scarico del bagno non funziona.
Altri contenuti interessanti su QSalute