Policlinico di Siena
Recensioni dei pazienti
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Sindrome di Meniere
Appuntamento col prof. Mandalà, otorinolaringoiatra, alle ore 9.30. Accompagno due persone con sindrome di Meniere, vengono effettuati gli esami opportuni a tutti e due, poi ci dicono che il prof. è in sala chirurgica. Comprendiamo il ritardo, visto il momento difficile, e aspettiamo con pazienza. Il ritardo è stato di tre ore e mezzo, ma il motivo per cui scrivo è che quando il prof. è arrivato, ha fatto entrare le due persone insieme (visita cumulativa?) e le ha liquidate in meno di dieci minuti.. Speravamo di trovare un punto di appoggio in quel reparto per una patologia come la Meniere, che non è certo mortale ma che spaventa tanto..
Ospedale senza... cuore!
Ospedale di Siena... bellissimo strutturalmente, con macchinari all'avanguardia, ma senza cuore!!!
Esperienza negativa dall'ingresso in Pronto soccorso, dove un paziente con carcinoma al polmone con ossigeno 24 ore su 24, è stato ben 8 ore ad aspettare di essere accompagnato nel reparto di medicina d'urgenza, in osservazione breve! Nulla da dire sul personale medico del PS, molto preparato e cortese, nulla da ridire sul reparto di medicina d'urgenza in quanto ad attrezzature e numero di medici ed infermieri... tanti... tanti... chi più disponibile, chi meno. Ma ciò che mi ha lasciato senza parole è la freddezza, il distacco tra medico e paziente, tra infermiere e paziente... giorni passati con la sensazione dell'abbandono!!! Non è pensabile che un malato si senta abbandonato in un reparto... il distacco più totale! Sono un medico anche io come lo era il paziente, ma mi dispiace dirlo...mi sono vergognata di essere un medico!! Sicuramente sono preparatissimi, ma hanno perso ciò che è molto importante: il cuore!
Ps: grazie alla signora Maurizia, OTA ,che ha portato un po' di luce in quei giorni di angoscia.
le attrezzature.
Esperienza di ricovero in Neurologia
Sono stata ricoverata l'anno scorso in questo ospedale nel reparto di neurologia, per una malattia rara.
E' stato terribile, la dottoressa che mi ha seguita era una persona molto scortese e rude nei modi.
Sono stata avvisata due giorni prima, dopo mesi di "lista di attesa".
La segretaria con cui ho parlato mi disse che, se non accettavo, sarei ritornata in attesa per altri mesi. Ho chiesto se c'erano delle strutture convenzionate dove mia mamma che mi accompagnava poteva "dormire"; mi è stato detto di non preoccuparmi che non c'erano problemi.
Partiamo in treno, arriviamo lì alle 12:00 e nessuno sapeva quali fossero le strutture convenzionate, ci hanno consigliato una infermiera che aveva un b&b.
In realtà era un garage senza riscaldamento e acqua calda al prezzo di 30 euro. Dopo due giorni che era lì senza potersi lavare, ha cambiato struttura ed è andata in un campeggio con bungalow che si trovava 3 km. a piedi dall'ospedale. Alla fine della degenza veniamo a scoprire, tramite una signora che aveva il marito ricoverato, che c'è un servizio di "prestito poltrone", così che il parente che accompagna il malato può dormire nella stessa stanza.
Insomma, una delusione, sono uscita dopo quindici giorni senza un granchè di esami diagnostici effettuati, nessuna diagnosi e tanta amarezza.
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