Policlinico Di Liegro Roma
Recensioni dei pazienti
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Reclamo per comportamento della dottoressa
Buongiorno, ieri sono stata in visita presso la vostra struttura con la dottoressa endocrinologa (Nome). Volevo segnalare una spiacevole situazione nella quale mi sono ritrovata. Sono arrivata in visita alle ore 10, dopo aver richiesto il cambio orario alla struttura il giorno precedente l'appuntamento, cambio concordato dal SSN. La dottoressa mi ha subito rimproverata per il mio ritardo perché a lei risultava ancora il vecchio appuntamento delle ore 8. Durante il consulto la dottoressa era molto restia a fornire informazioni riguardanti i risultati degli esami da me svolti e portati in visita. Dopo una mia osservazione riguardante questo comportamento, la dottoressa asseriva che ai pazienti privati fornisce informazioni dettagliate mentre ai pazienti come me, con i quali guadagna solo 3 €, a sua affermazione, non riesce ad essere più esaustiva. Il comportamento di un professionista, per giunta dottore, dovrebbe essere lo stesso per ogni tipo di paziente, la mancanza di professionalità è molto grave. Spero che la vostra struttura prenda in seria considerazione la denuncia di tale comportamento per evitare che futuri pazienti si trovino nella mia stessa situazione.
Cordiali saluti.
Maria Concetta Tartaglia
Vergognosi
Tralasciando tutti i commenti ovviamente negativi sul decorso del ricovero.
Camera mortuaria che sembra piuttosto un obitorio! Venuti a fare un ultimo saluto alla zia la troviamo circondata da altri 2 cadaveri freschi freschi!
Visto il numero di morti quotidiani che sfornano andrebbe ingrandita la camera mortuaria.
Omissione di assistenza medica ed infermieristica
Mia madre, in pieno scompenso cardiaco con versamento pleurico bilaterale e con elevata sintomatologia dolorosa localizzata a livello toracico superiore, proveniente dal pronto soccorso del Sant'Eugenio, e' arrivata alle ore 13.00 circa presso il policlinico Di Liegro.
Dopo circa un'ora dal ricovero non era stata neanche visitata. Alle ore 14.20 sono riuscito ad avvisare i dottori della patologia in essere, con la promessa che intervenivano subito.
Alle ore 17.15, quindi a piu' di 4 ore dal ricovero, non era stata ancora visitata da nessuno.
Assistenza serale e notturna totalmente assente.
E' stata lasciata senza cena ne' colazione del giorno dopo; la sacca delle urine alle ore 10.45 del giorno dopo, totalmente piena, ancora non veniva sostituita.
Polmonite in anziano affetto da demenza
L'assistenza per una persona anziana affetta da demenza e polmonite è stata così scarsa, che abbiamo dovuto provvedere giorno e notte con familiari e persone di fiducia, anche pagando una camera singola. Mia mamma di 89 anni con polmonite a loro definita "importante", è stata lasciata dagli inservienti con finestre aperte in mezzo alle correnti d'aria a gennaio. Nessuno l'aiutava a nutrirsi e ci hanno pensato i familiari. Dopo una sola settimana di ricovero, con la paziente completamente immobilizzata nel letto e sfinita dagli antibiotici, con flebo e catetere, e ancora sotto antibiotico, una dottoressa (magari individuarla!) ha sollecitato ben due volte, presso mio marito e poi mia sorella, la firma dei parenti per le dimissioni volontarie, sotto la nostra responsabilità, senza nessun preavviso, cosa che abbiamo rifiutato. Ci hanno allora informato che l'avrebbero trasferita in una struttura idonea. Due giorni dopo, senza neppure avvertirci, mentre eravamo al lavoro, hanno spostato mamma, in stato così precario, presso una lungadegenza a Nemi, fuori Roma, quando aspettando altri pochi giorni si sarebbe probabilmente trovato qualcosa vicino casa. Ritengo non abbiano mostrato alcuna umanità per una persona molto anziana e per i familiari che dovranno seguirla, e soprattutto avrebbero potuto attivarsi meglio per seguire un criterio di territorialità, pur previsto da dalla normativa. Spero che ritirino a questo ospedale la convenzione con la Regione, pagata da cittadini e anche da mia madre, con una vita di lavoro.
DELUSIONE sul DI LIEGRO
non positivi, non posso fare commenti positivi
1. su un posto dove gli infermieri aprono la porta senza bussare, non si apre la porta col rischio che trovi una donna svestita, soprattutto se di fronte c'è una camera occupata da uomini.
2. un posto dove le infermiere sgridano i pazienti perché sono disattenti... ma sono pazienti di oltre 80 anni, capita che siano un poco sbadati... aiutateli, non che li gridate...
3. non c'è contatto umano: non una parola, né un gesto carino o un sorriso...
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