Pediatria Niguarda
Recensioni dei pazienti
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Sono la mamma di un ragazzino di 16 anni. All'età di 11 anni gli è stato diagnosticato il morbo di Crohn ed è seguito dalla dottoressa Elisabetta Stacul e il solo pensiero che tra un anno dovrà cambiare perché diventa maggiorenne mi fa tanto paura...
Devo dire che la professionalità è superiore a un dieci e la sua umanità va oltre...
Grazie per aver salvato la vita di mio figlio quando nessuno prima aveva capito cosa avesse...
Ringrazio anche il primario dottor Costantino De Giacomo, la dottoressa Pellegrino Falchetti e tutti i dottori che compongono questa grande equipe.
Visita PS pediatrico bambino 7 mesi
Sono stata al PS con mio figlio di sette mesi che non smetteva di vomitare. Non metto in dubbio che non fosse urgente, ma il trattamento sgarbato del medico di turno mi ha lasciata senza parole.
Totalmente insensibile per essere un pediatra.
Visita al pronto soccorso pediatrico
Medico e infermiere molto competenti e gentili. Grazie! Ottimo servizio.
Ottimo
MI SONO TROVATA TROPPO BENE SIA CON I DOTTORI CHE CON IL PERSONALE TUTTO. HO RICEVUTO, E RICEVO TUTTORA, DA QUESTI PROFESSIONISTI UNA GENTILEZZA E CAPACITÀ NELLO SVOLGERE IL LORO LAVORO DAVVERO ENCOMIABILI.
INUTILE Pronto Soccorso Pediatrico
Mio figlio di 21 mesi, senza particolari patologie note, inizia a piangere all'improvviso gridando e dimenandosi per terra inspiegabilmente. Ancora non parla e non è in grado di spiegare quale sia il problema, o dove abbia dolore.
Data una tachipirina si addormenta, ma si risveglia gridando e contorcendosi.
Chiamata la guardia medica, dice di portarlo in un PS.
Ho scelto il Niguarda.
Dopo una breve attesa viene visitato rapidamente senza riscontro di alterazioni degne di nota, ma lieve rialzo febbrile.
Il dottore dice, "diamogli un'altra tachipirina e vediamo come va".
Per farla breve, siamo stati dalle 17.00 alle 22.45 nell'androne del PS. In questo lasso di tempo non è stato fatto nulla. Una infermiera si è affacciata solo una volta chiedendo "come va?". Il bambino ormai prostrato e stanco ha smesso anche di piangere.
Alle 22.30 il dottore nuovo (credo in tutti i sensi), appena subentrato nel turno, ci chiama, lo rivisita, chiede il motivo dell'accesso (le consegne queste sconosciute) e dice che adesso, poiché non piange più, possiamo tornare a casa. Forse di contorceva perché "gli STAVA PER VENIRE LA FEBBRE".
5 ore fermi nell'androne, non un prelievo, non un esame, non una parola.
Meningite neonato
Mii figlio, ad una settimana di nascita a Niguarda, è stato ricoverato per meningite dovuta a infezioni urinarie e dei bronchi. Questo grazie allo schifo in cui si è ridotto l'ospedale Niguarda e il reparto di ostetricia, che è peggiorato da quando vi nacque la mia prima figlia di 4 anni ad oggi, alla nascita del mio cucciolo 6 mesi fa. È che dire del reparto isolamento pediatrico?? Non ci andate se vostro figlio ha problemi di reflusso, perchè lo hanno curato senza gastroprotettori, con successivo reflusso con cui si convive male (compresa la mia prima figlia che ne soffre). A tal riguardo il dottor De Giacomo vi dirà che se piange per il dolore, che pianga...!
Commenti sul reparto pediatrico
Salve, sono purtroppo incappata in questa pediatria, per un ricovero, per mio figlio. Mi sono trovata non bene. Il reparto è mal organizzato. Infermiere staccate e fredde. Il loro ufficio (quello dove stanno), che normalmente è aperto in tutti gli ospedali, viene chiuso a chiave. I medici sono pochi e la gente si lamentava parecchio della loro "indolenza". L'unica risorsa i volontari, simpatici e umani. Se si suonava il campanello per chiamare gli infermieri, rispondevano a un interfono, chiedendo cosa ci fosse da suonare. Illegale, al massimo come dispositivo, in quanto la privacy non esisteva proprio. Commenti sarcastici sulle madri, preoccupate per i propri bimbi.
A parlare è una persona che ha lavorato in questi ambienti, quindi sono delusa dalla noncuranza di molte cose. Niguarda poteva funzionare meglio e, nel caso si voglia essere seguiti privatamente, vengono chieste cifre folli.
paziente
In questo reparto hanno sottovalutato il mio caso, scambiando una malattia seria per anoressia, obbligandomi a mangiare quando io non potevo perchè il mio stomaco era (ed è) "paralizzato". Mi hanno trattata come se mi inventassi tutto.. e mi hanno mandata da una neuropsichiatra. Volevano anche mettermi in un centro di anoressiche. E mentre loro erano fissati credendo che fosse un problema psicologico, la mia malattia "molto grave" avanzava. A causa loro adesso mi ritrovo con tanti altri problemi che, se avessero scoperto subito la mia malattia, ora non avrei.
La mia esperienza in questo reparto è stata assolutamente negativa.
Ricovero
Scrivo in merito al ricovero della mia bimba, Alessia, di anni 10 che è stata ricoverata nella struttura per dei cedimenti vertebrali di natura da determinare.
Vorrei ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e quant'altro.
Ho trovato personale oltre che qualificato, come è giusto che sia, anche molto umano, non mi è mai mancata la pacca sulle spalle, non mi sono mai sentita lasciata sola, anzi, in tutti i momenti ho trovato persone pronte a spiegarmi e ri-spiegarmi cosa stesse succedendo alla mia gigia, persone pronte a farmi tornare un sorriso anche dopo aver saputo che non c'era ancora modo di aver una diagnosi, persone che hanno sopportato il mio, unico, pianto e che sono state pronte a tendermi la mano. Ogni dottore che ha visitato Alessia ha avuto per lei parole gentili e comunque hanno cercato di spiegarle il tutto senza gravare la situazione.
A questo punto devo fare dei ringraziamenti personali.
In primis voglio ringraziare il Dott. Mancini che mi ha sopportato e supportato nel mio momento di crisi, che ha dovuto sorbirsi le mie lacrime e il mio sfogo! Grazie e scusi ancora!! Grazie anche per avermi accompagnato dal Neuro, so che non era tenuto a farlo, quindi ancora 100000 volte grazie
La dottoressa Fusco, che ci ha trattato come delle regine, che ha trattato la mia gigia come se fosse sua figlia, che ha avuto sempre un sorriso per lei e per me e per tutte le persone coinvolte in questa situazione.
Per ultimo ma non per questo meno importante, il mio più grande ringraziamento va al Dott. Fedeli. Non ci sono parole per ringraziarla e per dirle quanto bene ci ha fatto, a me ma soprattutto ad Alessia. Non è mai mancato, sia fisicamente che mentalmente, ha sempre guardato tutta la faccenda con positività e questo ha aiutato anche a me a guardare tutto con positività e soprattutto a non aver crolli!
Anche Alessia parla di lei con gli occhi che le brillano, è riuscito a farle capire che per un periodo la sua vita sarebbe un pochettino cambiata senza traumatizzarla con la semplicità!!!Grazie Grazie Grazie
Un mamma
Elena
visita in pronto soccorso pediatrico a 17enne
Inizio col dire che secondo me una ragazza di 17 anni in Pediatria non dovrebbe più andarci, considerando che si cambia da pediatra a medico all'età di 15 anni. Poi in questo reparto non sono stati in grado di constatare cosa avessi, prendendo la questione a parer mio con molta leggerezza, fin troppa. Il dottor Biondi in particolare, dopo che mi è stato detto che mi avrebbero tenuta in osservazione tutta la notte, alle 23.00 di sera ha deciso di mandarmi a casa nonostante continue contrazioni all'addome che, come ho scoperto grazie al ricovero in Medicina 3, erano dovute a calcoli alla colecisti e al reflusso gastro-esofageo. Non sto qui a raccontarvi del mio ricovero e tutto quanto, e quindi concludo dicendo che in Pediatria dovrebbero occuparsi prevalentemente di bambini fino ai 14/15 anni di età, perché io adesso sono stata fortunata, ma se in pediatria arriva un paziente che apparentemente sta bene e invece ha, non so, qualcosa di grave tipo un cancro, hanno secondo me piu diffoltà a diagnosticarlo.
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