Otorinolaringoiatria Policlinico San Matteo

 
4.0 (34)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 2 stelle

34 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
4.0
 
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Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Reparto d'eccellenza?

In viaggio al nord, a seguito di una crisi respiratoria ("effetto collaterale" di una radioterapia eseguita altrove), vengo tracheotomizzato d'urgenza. "Che fortuna", cinguettano concordi moglie, parenti, medici amici: "nell'emergenza, non ti poteva capitare nulla di meglio per curarti la gola".
E' stato l'inizio di un brutto periodo: informazioni zero, terapie annunciate e non mantenute. Sono uscito dopo quasi due settimane di degenza con una ferita mai davvero curata, senza lo straccio di una diagnosi, di una prognosi, e di una terapia che non fosse continuare ad assumere la pillola di cortisone.
Se questo è un centro di eccellenza non ditemi, vi prego, come funzionano gli altri. E mi chiedo: ma che film ha visto chi parla bene di questo reparto? Le sue carenze mediche, infermieristiche, organizzative (e perfino logistiche) sono con ogni evidenza talmente consolidate da non ammettere eccezioni in positivo (lo dice uno che è, di norma, un paziente molto collaborativo: ma lì c'è proprio da uscire fuori da gangheri).

Patologia trattata
Dispnea acuta.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Amica di ricoverato

Parlo da parte di un mio caro amico ricoverato presso il S.Matteo di Pavia: si è ricoverato presso il reparto di otorinolaringoiatria per Sindrome di Meniere.
Dal primo momento si è trovato malissimo e a disagio, il personale medico molto scontroso, freddo e a volte anche offensivo e senza nessun rispetto e nessuna considerazione per la sofferenza altrui e con nessuna conoscenza e abilità nel campo psicologico, cosa molto importante e fondamentale per il paziente, addirittura scocciati alla richiesta di qualsiasi chiarimento sulle condizioni di salute e sulle eventuali terapie fa seguire.
Invece molto ospitale e gentile e attento alle richieste del paziente il personale paramedico.
Mi dispiace fare questa recensione negativa, ma voglio evitare ad altre persone di provare il disagio, l'amarezza e la delusione provata dal mio caro amico, che invece di trarre beneficio sia a livello fisico che psicologico, dopo questo ricovero si ritrova profondamente deluso e demoralizzato e senza nessun sollievo per la patologia per cui è stato predisposto il ricovero.

Patologia trattata
Sindrome di Meniere.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

La mie esperienza al policlinico S.Matteo

Dopo la visita presso il suo studio a settembre 2014, ho prenotato un appuntamento ad ottobre 2014 con la dott.ssa Matti per essere visitato e risolvere la sinusite cronica diagnosticatami.

Il 16 gennaio 2015 l'ospedale mi ha confermato che sarei stato operato il 23 gennaio 2015.

Martedì 20 gennaio mi sono presentato in ospedale per le visite di routine pre-operazione.

Venerdì 23 Gennaio mi sono presentavo alle 7.30 come richiesto dal personale ospedaliero, ma purtroppo alle ore 11.30 ero ancora in attesa di avere una camera assegnata.
Con mia sorpresa, nonostante le sollecitazioni, gli infermieri continuavano a riferirmi che non c'erano letti disponibili.

Solo alle 12.00 circa mi veniva assegnata una stanza (che mi ha colpito immediatamente per la mancanza di pulizia che ho voluto documentare con foto). Mi preoccupai di cambiarmi velocemente, convinto che sarei stato sottoposto all'intervento a breve.

Purtroppo alle ore 14.00 ero ancora in attesa, e non avendo ancora nessuna informazione ed essendo a digiuno di cibo ed acqua dalle 23.00 della sera precedente, come da protocollo richiesto dall'ospedale, chiesi ad un infermiere notizie riguardo la mia operazione.

L'infermiere, non essendo informato, mi accompagnava in una saletta dove i medici erano riuniti e alla mia richiesta di sapere quando mi avrebbero operato, ho letto sui loro volti un sorprendente punto interrogativo.
Ad una nuova richiesta di delucidazioni, la Dott.ssa Matti, incaricata del mio intervento, mi spiegava che a causa di urgenze nella mattinata, non avrebbero potuto operarmi e che l'intervento sarebbe stato rimandato al Lunedì successivo.

Capisco che in un ospedale possano capitare situazioni di emergenza, ma da una struttura professionale mi sarei aspettato una diversa comunicazione con il paziente.

Quello che mi ha maggiormente deluso e' stato l'atteggiamento della dottoressa, indifferente e quasi scocciata per aver richiesto delucidazioni, aggiungendo che "visto che non la operiamo, vedrà che lunedì avremo un occhio di riguardo per lei".
Partendo dal presupposto che un medico dovrebbe comunque avere un "occhio di riguardo", ho ritenuto che il rapporto di fiducia che avevo nei confronti della dottoressa era decaduto.

Ho quindi deciso di non operarmi e lunedì 26 mattina mi sono recato all'ospedale per ritirare i miei esami.
Dopo aver parlato con infermieri e segretarie, mi viene comunicato che devo avere un colloquio con il primario (Prof. Benazzo) per parlare dell'accaduto.
Mi sarei aspettato delle scuse per l'incresciosa situazione, invece il dirigente in questione mi comunicò che il ricovero era stato "annullato" d'ufficio e che la mancata informazione della sospensione dell'operazione era un gesto di cortesia nei miei confronti ??? poichè avevano cercato di trovare uno spazio per operarmi fino all'ultimo momento, ma senza successo.

Ma l'ultimo momento al Policlinico sono le due del pomeriggio?

Ulteriore sorpresa, la dott.ssa Matti aveva riferito al suo dirigente che e' stata lei ad avvisarmi alle ore 13.00.
Mi viene da commentare che e' sorprendente vedere un dirigente medico ascoltare solo la versione della sua collaboratrice e coprire un evidente difetto organizzativo.
Definirlo un atteggiamento non professionale è un eufemismo, la stessa dott.ssa Matti convocata dal suo dirigente, non si e' neppure presentata in ufficio per le delucidazioni e il confronto richiesto dal suo dirigente.

Ora dovro' ricominciare il processo presso un altro ospedale e mi rammarica solamente constatare come sia facile formare stereotipi sulla sanita' italiana.

Patologia trattata
Sinusite cronica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

ALLUCINANTE

Conosco il reparto di otorino da anni, avendone io 42 ed essendo stata operata più volte qui dentro.
30 anni fa ricordo con piacere il Prof. Precerutti, che si rivolgeva ai suoi pazienti con cura e passione, come dovrebbe fare chiunque indossi un camice bianco.
La sua competenza e professionalità oggi trova un collega che lo può sostituire degnamente, e qui mi riferisco al Dott. Manfrin.
Pochi altri sono all'altezza del lavoro e soprattutto nessuno degli altri medici strutturati con cui sono venuta a contatto (Dott. Fresa, Dott. Canevari) ha capito di aver a che fare con persone e non con numeri.
Non esiste la "compassione", la "delicatezza", la "comprensione" per il dolore di chi sta sul lettino di una sala operatoria o di una sala medica.
Per la pulizia si potrebbe scrivere un trattato: medici con le mani intrise di fumo di sigaretta che ti maneggiano bocca e orecchie senza tener conto di possibili infezioni che potresti prendere. I guanti sono un optional e si preferisce girare per i corridoi con la mano tra la folta chioma piuttosto che infilarsene un paio!
Forse al giorno d'oggi si vede troppa tv e si crede di essere in un telefilm o in una serie come GREY'S ANATOMY o ER!
Preferirei più serietà e competenza, piuttosto che questa leggerezza!
PS: ho pure contratto, dopo il mio intervento, un'infezione da pseudomonas, probabilmente in sala operatoria, che ha prolungato la mia sofferenza senza che nessuno si ponesse minimamente il problema del forte dolore (purtroppo soggettivo) da me provato, ma tutto questo sembra un iter normale!
Normale imbottirsi di antibiotici ed antidolorifici e poi scoprire che, non essendo a largo spettro, non facevano nulla per la mia infezione?
Normale arrivare una domenica mattina dolorante e gonfia e sentirsi dire da un otorinolaringoiatra che bisognerebbe venire in settimana quando ci sono i colleghi che hanno seguito l'operazione? Ma con chi sto parlando?? Con un ortopedico forse??
No, non è normale! E' ALLUCINANTE e SCANDALOSO!

Patologia trattata
COLESTEATOMA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Scandaloso

Un reparto in cui lo staff medico é sicuramente competente, ma in cui é sostanzialmente impossibile ottenere chiarimenti da chicchessia. Se aggiungiamo alcuni episodi quali: ritrovamento di una padella, utilizzata per raccogliere gli escrementi dei pazienti impossibilitati a muoversi, nel lavandino del bagno condiviso da più di 10 pazienti, mancata pulizia di gocce di sangue perse da un paziente per oltre 4 giorni (in un'area comune), solo per citare alcuni... Il mio consiglio é uno solo: evitare con cura.

Patologia trattata
Non diagnosticata.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Delusione totale

Ho accompagnato qui mia madre, affetta da sindrome di Sjogren con relativa flogosi cronica delle ghiandole salivari, già diagnosticata da vari reumatologi che le avevano consigliato una visita dall'otorinolaringoiatra. Fiducioso delle buone recensioni, decidiamo di venire a Pavia, nonostante i 300 km. di tragitto. La struttura esterna e interna si presenta male, con serramenti, pavimenti e muri molto vecchi; però siamo rimasti fiduciosi fino a quando veniamo accolti dal dott. Pietro Galioto che, con fare arrogante, nemmeno visita mia madre senza nemmeno leggere i vari referti una volta riferitogli di essere affetta dalla sindrome di Sjogren. Rimasti allibiti per una simile accoglienza, veniamo liquidati con la frase: "noi qui curiamo i tumori, per la sua malattia non c'è niente da fare e i dottori dovrebbero avere il coraggio di dirglielo"! Con mia madre in lacrime fuori dall'ambulatorio, leggo sul foglio della visita rilasciatomi un nome diverso da quello di mia madre, con un nome di farmaco inesistente. Avvertita l'infermiera, che prontamente lo straccia, mi viene rilasciato il foglio esatto ma col nome della sindrome errata. A questo punto ce ne siamo tornati mestamente a casa. In tanti anni di ospedale e visite (io stesso sono un dipendente ospedaliero), mai ci era accaduto niente di simile!

Patologia trattata
Floglosi ghiandole salivari.
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