Otorinolaringoiatria Ospedale Maggiore Bologna
Recensioni dei pazienti
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Polipi nasali
Un mese fa sono stata operata per un angioma/polipo nasale (la definizione non mi è stata fornita in modo molto chiaro). Nonostante fossi molto agitata per l'intervento in anestesia locale e non mi fosse stato somministrato alcun calmante, ho resistito abbastanza bene all'ansia e al dolore (non pensiate di non sentirne per niente: l'intervento è comunque fastidioso) e l'intervento è andato a buon fine. Sono stata avvertita che questa patologia è recidivante e difatti così è stato: la prossima settimana dovrò operarmi nuovamente. Il problema è che nessuno si è premurato di avvertirmi che esistono delle terapie per prevenire le recidive, né mi ha suggerito di verificare l'origine di questa patologia - che può essere connessa ad un'infezione batterica, ad un'allergia ai pollini che difatti io ho, o ad una deviazione del setto nasale, ed io ho anche quella! - e sono stata rimandata a casa senza alcun avvertimento o terapia da seguire. Al controllo dopo due settimane mi è stata consigliata solo una blanda pomata cicatrizzante. Non è stato fatto praticamente nulla per prevenire la recidivazione o approfondire l'eziologia del mio problema.
Mi rivolgerò ad un privato per una terapia adeguata, non vedo altra soluzione.
Per quanto riguarda la struttura, i bagni del reparto sono in condizioni terribili, io ho trovato perfino una pozza d'acqua sul pavimento. Per fortuna le sale operatorie, che sono la cosa più importante, sono moderne, perfette e nuovissime.
Nota positiva la gentilezza del personale, in particolare della signora Carla che si occupa dell'accettazione.
Sceglierei un altro ospedale
Reparto vecchio, servizi in comune con pazienti maschi, femmine e visitatori. Dimessa malgrado alcuni valori (importanti) non fossero stati nella norma, l'assistenza post operatoria dei medici è stata praticamente assente. Termometri rotti (per tre giorni malgrado l'operazione non mi è stata presa la temperatura), nessun medico ha valutato le mie condizioni fisiche malgrado la visita giornaliera. Una mattina senza colazione perchè non avevano più nulla (risposta dell'inserviente, qui è cosi, non ci sono soldi), reparto troppo affollato per la mancanza di orari di visite e condivisione a inizio reparto con oculistica e la folla che si assiepa per le cataratte in day hospital, provocando affollamento anche davanti alla sala medicazione di Otorino...
Una paziente che parlava inglese ha dovuto affidarsi a me per farsi capire perchè NESSUNO in reparto sapeva una sola parola di inglese.
Bravi, competenti e accoglienti gli infermieri che, come si sa, sono quelli che in un ospedale si fanno il "mazzo"..
Per il resto buio totale.
Un'ora in sala operatoria inutilmente
Febbraio 2011. mi recai presso questo ospedale, per essere sottoposta a un intervento al naso. Il decorso ospedaliero fu nella norma. Io ora scrivo come realmente stanno le cose, per far si che altre persone, che hanno un idea di farsi operare in questo ospedale possano cambiarla. Non è nemmeno passato un anno da quando feci l'intervento. Mi sono recata però presso dottori privati, circa due settimane fa visto che non respiro per nulla, nonostante l'intervento. La risposta che mi sono sentita dare da questi FANTASTICI medici, è che l'intervento non è stato fatto per nulla. La tac che ho fatto una settimana fa conferma il tutto. Io sono solo un caso dei tantissimi altri che ci sono a cui l'intervento non é stato fatto per NIENTE, infatti non mi hanno proprio operata. Io scesi dalla sala operatoria con i tamponi, e ho anche i due tagli. Peccato che il setto è ancora deviato, i turbinati ancora nello stato precedente e la sinusite pure.
Il rispetto dei medici verso i pazienti
In data 24/06/2011 sono arrivata al Pronto Soccorso alle ore 03.47 di notte per dolori lancinanti all'orecchio destro e a tutta la parte dx del viso. Solo alle ore 09.50 del mattino stata visitata dall'otorino di turno agli ambulatori, che mi ha diagnosticato un'otite media dx e prescritto un antibiotico (Giason), l'aereosol (Aircort) e come analgesico l'Oki. Non avendo mai avuto otiti (se non da piccola) ho chiesto informazioni circa il decorso della malattia, mi è stato risposto che se ero dipendente statale anche per un callo sarei stata a casa parecchi giorni, se dipendente di una ditta privata sarei andata a lavorare. Ora io sono dipendente della Pubblica Amministrazione, ma non mi reputo un'assenteista (sono andata al lavoro anche con la febbre) e questa frase, dettami in un momento di spossatezza dovuta al grande dolore (e questo mi ha impedito una pronta risposta) mi ha particolarmente offeso. Forse il medico si basava su come agisce lui, da pubblico dipendente, in caso di malattia! Sta di fatto che sono tornata a casa con la febbre alta, un dolore insopportabile e mi trovo, dopo 12 giorni, al punto di partenza in quanto dall'orecchio dx non ci sento ed il male va e viene (anche se non forte come prima). Oltre al fatto che forse l'antibiotico non era quello giusto, mi è stato prescritto l'Oki che per me non va bene, avevo fatto presente al medico che sono una paziente Von Willebrandt da fattore VIII. Se in futuro avrò bisogno di un otorino, non mi rivolgerò certo al Maggiore dove ho trovato solo arroganza e poco rispetto delle persone. I pazienti non sono una "pratica cartacea" ma sono esseri umani che hanno diritto al rispetto, soprattutto nel momento della malattia e del dolore.
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