Ostetricia Sacro Cuore Don Calabria
Recensioni dei pazienti
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Esperienza terribile
Dopo aver fatto l'ultima visita sia a Borgo Trento (ce l'ho vicino casa) che a Negrar, ho deciso di partorire a Negrar perché, rispetto all'ambiente più frenetico di Borgo Trento, essendo più piccolo mi sembrava vi lavorassero persone più rilassate, carine, disponibili ed educate.
Dal giorno che sono stata ricoverata (era più o meno la 41+2) è INIZIATO IL MIO INCUBO. Io ero zero dilatata senza contrazioni e rotture delle acque, così la dottoressa ha deciso di iniziare a provare con tutti i metodi di induzione possibili, guardandomi male alla mia richiesta di un eventuale cesareo (addirittura mi consigliò di parlare con una psicologa). Tali metodi di induzione (catetere a palloncini, ossitocina ecc. ecc.) mi hanno portato ad una sofferenza estrema per ben 2 giorni. Piangevo, urlavo dalla mattina alla sera, non mangiavo più e passavo la notte sotto la doccia urlando dal dolore e chiedendo aiuto senza che nessuna ostetrica mi calcolasse. E appena arrivavano mi guardavano con freddezza dicendomi "è tutto normale". Al terzo giorno di sofferenza e digiuno, ero debole e supplicavo di farmi il cesareo, dato che non mi dilatavo. Ma soprattutto non stavo in piedi e non avevo più le forze nemmeno di parlare. La dottoressa faceva finta di non sentire, come le ostetriche. Finché un'ostetrica, vedendomi a pezzi, decise la mattina del terzo giorno di farmi fare l'epidurale per farmi riprendere. Alle 18.00 passò un dottore che guardandomi disse all'ostetrica: questa ragazza ha bisogno di un cesareo. Alle 19.00 purtroppo questa ostetrica (Diletta) ed il dottore, per il cambio turno, mi lasciarono nelle mani di altre 2 ostetriche giovanissime che insieme ad un'altra ginecologa pensarono bene di farmi iniziare a spingere. Questo senza ascoltare la mia richiesta di cesareo. Addirittura mi era finito l'effetto dell'epidurale e ignoravano anche la mia richiesta di poterne avere ancora dato che i dolori riniziarono ed io non mi dilatavo ed in più ero senza forze. Alle 21.00, stremata, le pregai di smettere e dissi che mi sentivo la febbre. Loro non mi hanno creduto, fino a che non me la'hanno provata: avevo 39. Mi fecero smettere di spingere per un'ora, per poi rjniziare questa "tortura". Alle 2.00 di notte ho partorito senza aiuti, senza un taglietto, senza niente. E la sofferenza non è finita lì, perché ho avuto una lacerazione di terzo grado con uno squarcio dalla vagina al retto. Le ostetriche mi hanno trattata malissimo nel post parto. Mi mollavano la neonata e di notte passavano a svegliarmi facendomi sentire in colpa se mi eri addormentata anziché allattare. In più erano pure prepotenti ed arroganti se non allattavi come ti dicevano loro.
Uscita dall'ospedale ci ho mesi 4 mesi per riprendere a defecare normalmente e 6 mesi per riavere rapporti senza dolore. Grazie a dio mia figlia, di ora 8 mesi, sta bene, ed io pure. Ma il giorno che doveva essere il più bello della mia vita è stato forse uno TRA I PIU' BRUTTI DELLA MIA VITA.
Vergogna
Dopo essere stata seguita per 9 mesi nella mia gravidanza per una patologia cardiaca, avanti e indietro da Vicenza tutte le settimane e dopo aver confermato la data del cesareo, l’intervento è stato annullato IL GIORNO PRIMA (ero a 39 +2) per poca preparazione dell’anestesista. E se mi fosse partito un travaglio prima? Cosa avrei fatto? Grazie al cielo sono stata operata con cesareo il giorno dopo a Santorso (VI) e mi hanno salvato la vita, la mia e quella di mio figlio, confermandomi che il cesareo era l'unico intervento possibile. Grandi professionisti.
Negrar?? Eccellenza?? Ma per favore. Ringrazio solo la dottoressa Musola, l’unica persona umana e di buon senso.
Ricordate che siete un ospedale e in quanto tale tutti hanno diritto di avere un porto sicuro dove attraccare, soprattutto quando si tratta della prima gravidanza!! Siamo stati abbandonati, noi e nostro figlio. Sconsiglio a tutti questa struttura.
Ecografia
Sono andata per una comune ecografia per capire di che natura fosse la mia cisti all'ovaio sinistro, mi viene riscontrata invece una cisti borderline all'ovaio destro; mi hanno quindi consigliato di togliere tutta l'ovaia e magari anche il resto.
Ma la cosa più vergognosa è stata che visto che ero a digiuno, mi è stato proposto di operarmi quella mattina stessa perchè c'era un posto in sala operatoria. Ero talmente plagiata e sconvolta dalla notizia che non sapevo che fare, su due piedi ho detto si, poi pensando un attimo e tornando con la testa sulle spalle ho detto, un attimo, almeno qualche giorno. Nel frattempo mi hanno fatto fare tutte le analisi preoperatorie per l'intervento, spostandomelo allora di qualche giorno.
Volevano continuamente farmi firmare consensi per l'intervento in caso di scoperte maligne per poter togliermi altri organi riproduttivi. Sconvolta mi sono alzata e me ne sono andata.
Alla fine quella cisti che loro hanno visto visto non era nè borderline, nè altro, solo un corpo luteo.
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