Ostetricia Policlinico Modena

 
3.7 (63)

Recensioni dei pazienti

16 recensioni con 2 stelle

63 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Un incubo

Sono passati 8 mesi e solo ora sono in grado di denunciare questo sistema assurdo. Parto a giugno, il bimbo già 3 settimane prima pesa 3,8 kg. Io con precedente diagnosi di depressione in gravidanza, credo al ctg di poter fare un cesareo. Mi viene risposto che di mamme "strane" loro ne hanno viste e che non è il mio caso, che ce la faccio, che ogni parto è a sè (durante il 1° parto mi ero lacerata). Esco da lì piangendo. Nei monitoraggi successivi domando se almeno si può pensare ad un'induzione perché il bimbo è grande. E ad ogni mia paura rispondono "la devi piantare".
La sera del parto alle 11.00 arrivo in ospedale, mi dicono che non sono contrazioni,mi visitano due giovani ostetriche che si domandano quale sia la placenta (e non ho nulla contro le ostetriche che devono imparare, sia chiaro). Alle 2.00 mi dicono che mi tengono lì solo perché mi vedono sofferente, ma che il parto è lontano. Dopo poco inizio a dilatarmi, chiedo l'epidurale e mi dicono che mi aspetta l'anestesista in sala parto, e mandano mio marito a prendere le cose. Arrivo in sala parto.. nessuna traccia dell'anestesista. L'ostetrica mi dice "ah ma allora sei proprio convinta???". Non lo avevano ancora chiamato!!!! Quando arriva sono già a più di 7 cm... L'anestesista mi dice che se non riesco a stare 20 minuti immobile lui non riesce a farmela (?). Ovviamente io non riesco e quindi niente anestesia.
Stravolta chiedo di poter vedere un ginecologo (perché c'erano solo ostetriche) e mi viene risposto "no tanto un cesareo non te lo fa nessuno, lo chiedete tutte". Ora, con tutto il rispetto, io avevo il pieno diritto di vedere un ginecologo, che è una figura diversa dall'ostetrica.
Il bambino esce con una difficoltà estrema, io ho avuto una lacerazione pazzesca con una quarantina di punti almeno. Mi ha cucito una specializzanda, che per quanto brava e carina non ha la giusta esperienza. Dopo 48 ore torno in Ostetricia con forti dolori, mi dicono che non ho nulla, che la ferita va bene e mi liquidano.
Mi reco allora nei giorni seguenti privatamente da una ginecologa del policlinico, che mi dice "lei dove ha partorito? Chi l'ha ridotta così? La ferita è infiltrata...". Via con antibiotico, creme cicatrizzanti e rischio di dover riaprire tutto. E poi mi domanda "perché non le hanno fatto un cesareo? La prossima volta lo programmi prima ". E alle mia risposta incazzata, mi dice "è tutto in mano a ostetricia!".
Ora io sto facendo riabilitazione del pavimento pelvico, soffro di ptsd, ho rischiato una fistola che grazie a dio non si è aperta posteriormente e.. per cosa?? Perché non si poteva chiamare un ginecologo???
Io penso che le donne debbano avere molto più rispetto per le donne, e mi auguro che ci si renda conto che nessuno può rovinare la vita di altre persone in questo modo, con la scusa che siccome partorisci devi soffrire. È una follia, mi dispiace.

Patologia trattata
Parto.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Ambulatori da incubo

Sono stata all'ambulatorio pronto soccorso di Ostetricia 2 volte: prima gravidanza, seconda gravidanza.
- Prima gravidanza: dolori fortissimi e perdite... Avevo capito che si trattava di un aborto spontaneo e, dolorante, confusa e preoccupata, sono andata in ambulatorio, da dove poi mi hanno rimandata a casa dicendo che c'era battito, quindi tutto ok.
Vado a casa ma la situazione peggiora, torno all'ambulatorio una sera ed una dottoressa (mi auguro sinceramente una specializzanda..) mi guarda e dice con tono scocciato "forse è un aborto o forse no, non possiamo dirlo, ma torni a casa e non si ripresenti a meno che non sia in pericolo di vita"... Sono andata via in lacrime ripromettendomi di non tornare più!
- Seconda gravidanza: ovviamente cambio ospedale, ma per un controllo devo tornare al policlinico. Dopo la prima esperienza, solo vedere l'ambulatorio mi fa sentire a disagio... Ero al settimo mese e tutto era sempre stato ok nei controlli nell'altro ospedale.
La ginecologa di turno inizia a farmi domande mettendo in discussione le indicazioni ricevute e mettendomi dubbi sul corretto procedere della gravidanza, prescrivendomi farmaci aggiuntivi che ho scoperto poi avrebbero potuto darmi problemi. Per fortuna, sicura del fatto mio, ho strappato il referto!

Patologia trattata
Aborto spontaneo.
Controllo gravidanza.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ctg pessimo

Sono alla mia terza gravidanza, la bambina per tutto il tempo di gestazione si è presentata podalica. Sono stata seguita per tutti i nove mesi dal consultorio di Castelvetro e dal dottor Vincenzo Mazza dal punto di vista ecografico, e su questo medico non posso fare altro che elogi in quanto è una persona estremamente brava, professionale e meticolosa nel suo lavoro.
Sono alla 32° settimana e durante l'ecografia la bambina è ancora podalica e vengo consigliata dal medico nel comunicare al Ctg la cosa, affinché ne fossero a conoscenza e decidessero se era il caso di procedere con agopuntura moxa o altro per vedere se la bambina si fosse girata. Chiamo e mi dicono "non si preoccupi, ci vediamo come da appuntamento alla 36 +3 settimana per apertura cartella". Rifaccio una nuova ecografia 3 settimane dopo perché la bimba alla precedente era un po' piccolina ed è ancora podalica - ed io sto per entrare nella 36 settimana. Richiamo il Ctg sotto consiglio del ginecologo, il quale mi dice contatti il policlinico e si faccia dare l'appuntamento per il cesareo... Gli chiedo "ma nel caso nemmeno la manovra è da prendere in considerazione?" e lui, come la mia ostetrica, mi dice che essendo che la bambina era ormai da mesi sempre ferma in quella posizione senza mai cambiare, probabilmente era perché ne traeva un beneficio e quindi fare la manovra secondo loro non era il caso, in quanto si sarebbe andata a modificare una situazione che la bambina trovava idonea per lei... Chiamo comunque il Ctg per chiedere di anticipare l'appuntamento, ma lasciano invariata la data e mi dicono "quando ci vediamo parleremo della manovra".
Nei giorni a seguire penso alla manovra, guardo video, leggo gli eventuali rischi ecc. e con il mio compagno, visto che per farla bisogna firmare, decidiamo di non farla perché non ci sentiamo tranquilli.
Il giorno dell'appuntamento mi reco al Ctg e dopo l'apertura della cartella mi parlano della manovra (le altre tecniche non invasive moxa e agopuntura non sono più in tempo per farle e, nonostante le mie chiamate, non me le hanno mai proposte); io dico che non intendo procedere in tal senso e la dottoressa mi dice che è assurdo, che non accetta un mio no quella mattina, che devo andare a casa a parlarne di nuovo con il mio compagno e propendere per farla e che così... un giorno potrò dire a mia figlia che ho fatto tutto il possibile per farla nascere con un parto naturale ,colpa tua se ho fatto un cesareo nel caso la manovra non vada a buon fine.
Mi dice che devo credere a lei, che i rischi sono quasi in esistenti ( però ti fanno firmare e ti preparano per un eventuale operatorio) e che è assurdo che non intenda farla; tutto come se io non vedessi l'ora di fare un cesareo (io che ho fatto due parti naturali e il secondo l'ho fatto in 5 minuti!).
Torno a casa scossa e agitata, dopo che mi viene dato un appuntamento per la settimana successiva, nonostante io faccia presente che sono al 3° parto, che il primo l'ho fatto in 3 ore e il secondo in piedi all'entrata dell'ospedale.
Arrivata a casa parlo dell'accaduto al mio compagno e, fermi sulla nostra posizione, richiamo il Ctg per dire che la manovra non la faccio e loro mi dicono "ok ci vediamo il giorno dell'appuntamento che le abbiamo dato (37+4)".
Mi reco all'appuntamento mi ricevono dopo 2 ore rispetto all'orario che avevo. Stando a sedere così tanto ho i piedi gonfi, la pressione alle stelle, la dottoressa della volta prima appena entrata alle sue sottoposte riferisce "questa è quella che ha rifiutato la manovra pensateci voi".
Mi danno la procedura di preparazione al cesareo, mi fanno fare il colloquio con l'anestesista e mi dicono che farò l'intervento il 27/10 39+2.
Gli dico: ma non è possibile averlo prima? sono praticamente a termine, nessuno fa il cesareo così avanti, il secondo l'ho fatto in piedi davanti all'ospedale, va a finire che vado in travaglio prima e dopo bisogna fare un cesareo d'urgenza.
Mi dicono che prima non hanno posto, e mi congedano.
Esco dall'ospedale, dopo un'ora mi arriva una telefonata e mi dicono che devono sistemare le sale operatorie e quindi per disposizione del direttore il cesareo è spostato al 29/10, a 39+4, praticamente a termine, cosa assurda.
Dovevo entrare alle 7.00 di mattina del 29, alle 3.50 mi iniziano delle contrazioni e poco dopo si rompono le acque. Chiamo in pronto soccorso, spiego la cosa, mi dicono di andare là urgentemente essendo podalica. Parto e mi fiondo in ospedale, anche se da dove abito dista 35 minuti. Quando arrivo ho il piede della bimba in vagina, allarme generale perché se fosse scesa ancora un po' non potevano farmi il cesareo e avrebbero dovuto tirare con l'alta possibilità che succedesse il peggio.
Vengo portata in sala operatoria in fretta e furia, il ginecologo continua ad esortare tutta l'equipe all'urgenza, la bimba è bradicardica/ 50 di battiti, rischiamo di perderla.
Ringrazio il ginecologo che mi ha operata perché ha fatto un miracolo, salvando me e la bambina. A lui andrà sempre un gran elogio e la mia più profonda gratitudine, ma il Ctg è un comparto del policlinico assurdo... A loro va il mio consiglio di cambiare mestiere perché avere a che fare con vite umane deve essere una vocazione e io ho visto solo superficialità e mancanza di tatto. E fortunatamente, grazie ad un vostro collega che si è rivelato un angelo, mia figlia è oggi tra le mie braccia e mi limito solo a una cattiva recensione del centro gravidanze a termine, perché se fosse successo il peggio non mi sarei di certo fermata qui, perché la colpa di un cesareo d'urgenza non è altro che vostra. Se il cesareo fosse stato disposto prima, senza arrivare a termine, mia figlia non sarebbe stata bradicardica. Nel 2021 ,dove dovremmo essere super avanzati a livello medico, questi errori li reputo inaccettabili.

Patologia trattata
Cesareo d'urgenza.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Disorganizzazione

Esperienza estremamente negativa. Mia figlia stava per essere immolata sull'altare del parto naturale. Al terzo giorno di supplizio, ha invocato il cesareo.
In reparto le cose non sono andate meglio. Dulcis in fundo, le hanno dato una stanza senza aria condizionata e col bagno fuori. Centro di eccellenza? Non credo proprio. Esperienza da non ripetere.

Patologia trattata
Parto.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Primo parto

Bruttissima esperienza nel reparto di Ostetricia.
Investite di più nel rapporto umano cari medici ed ostetriche ed in competenza (risutura episiotomia 2 volte)!
La donna nel post partum va tutelata, aiutata, supportata con terapie appropriate ed educazione. Aspettiamo 9 mesi.. investiamo i nostri sogni per goderci i nostri figli!
Cambiate, migliorate... Questo non è il vostro giuramento?
Altre donne non devono rivivere la mia esperienza.

Patologia trattata
Primo parto.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Parto cesareo

Pessima l'assistenza medica, infermieristica ed ostetrica, con personale maleducato, poco professionale e spesso in contraddizione l'uno con l'altro. Spesso si viene lasciati in mano a specializzandi senza supervisione alcuna. Personalmente non mi sono trovata bene.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

P.S. OSTETRICO

Mi sono recata al p.s. ostetrico per delle perdite continue che avevo da diversi giorni. All'accettazione mi guardano dicendo in modo scocciato che si deve venire solo in presenza di perdite ematiche abbondanti e dolori addominali (sì, in pratica quando abortisci!). Mi hanno fatta aspettare oltre due ore per dare priorità ai parti e, quando mi hanno chiamata per la visita, c'era una dottoressa che si vedeva che ne sapeva ben poco.. infatti mi faceva domande assurde tipo "hai l'utero retroverso?"- questo perché faceva fatica a capire da dove venisse il sanguinamento. Mi inserisce lo speculum e dice che è tutto ok.. utero chiuso.. tutto bene. Estrae lo speculum (pieno di sangue rosso vivo) e mi dice che è normale perché ho una piaghetta e sanguina così, mi rimanda a casa e mi fa pure pagare il ticket della prestazione perché il sangue non veniva dall'utero. La sera, a casa, avverto dei dolori costanti al fianco sinistro accompagnati da sanguinamento e la mattina dopo mi sveglio con altrettanti sintomi, alchè la sera decido di recarmi ad un altro p.s., dove visitandomi ero in piena emorragia per aborto incompleto (ma comunque avevo già espulso gran parte del materiale a casa) e i medici che mi hanno assistita erano increduli perche' sicuramente l'aborto era già in atto da prima e loro non lo hanno visto!
Grazie alla loro bravura ora ho abortito.

Patologia trattata
Perdite di sangue in gravidanza.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Solo fortuna

Sono stata ricoverata domenica 6 marzo verso le 7 di mattina. Siamo usciti e la mia bimba sta bene solo per fortuna. Per fortuna lunedì mattina in turno nella sala parto è arrivata un'ostetrica con ESPERIENZA, perché essendo passate 24 ore il travaglio non andava avanti e il battito della mia bimba era molto basso. Per fortuna quest'ostetrica ha avuto le palle a dire alla giovane dottoressa che dovevano tirare fuori la mia bimba subito. Per fortuna c'era l’ostetrica "nonna", perché la mia bimba era più legata di un salame e non sarebbe mai venuta fuori senza un intervento, un cesareo.
Serve l’esperienza per capire quando si può e non si può aspettare. Non si può affidarsi solo sulla fortuna.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pessimo pronto soccorso ostetrico

Ho avuto 3 figli al Policlinico di Modena, l'ultimo 11 anni fa e fin lì tutto bene!!!
Sono ritornata sabato al p.s. di ostetricia perchè mi sono accorta di essere incinta e con tante perdite di sangue e grumi... Sono arrivata alle 11.38 e alle 16.30 ancora non sono stata visitata da nessuno! Quando ho chiesto, mi è stato dello che le gravide avevano la priorità e che avevo ancora 3 codici verdi d'avanti, quindi il mio turno non sarebbe ami arrivato visto che le donne col pancione continuavano ad arrivare.
Sono andata via dopo aver litigato con la dottoressa.
Lunedì sono andata dalla mia ginecologa, ma era in ferie, allora sono andata al consultorio dove mi hanno detto che manco mi guardavano e che nelle mie condizioni (quasi 7 settimane) dovevo andare al pronto soccorso per accertare se avevo un aborto in atto, o se avevo già abortito e c'era bisogno del raschiamento. E così ho fatto: arrivata alle 16.30, alle 20.30 ancora nulla e quando le gravide erano esaurite, la dottoressa si dileguava; arrivavano le gravide e mi passavano d'avanti. Un INCUBO! Alle ore 21.30, grazie ad un occhio di riguardo, mi hanno visitata - 10 minuti in tutto - mi ha visitato la dottoressa di turno non la specializzanda, direi competente e gentile. Hanno impiegato 10 minuti del loro tempo per dirmi "aborto parziale e fare l'indomani dosaggio betahcg".
Ecco fatto, una persona in meno che aspetta!!

Patologia trattata
Aborto.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Viva il Sud!

Ho partorito nel 2012 (per la precisione il 10 marzo di quell'anno) una bambina meravigliosa, fortunatamente nata sana. Ho solo un'espressione ricordando tutto... SCHIFO! E poi si lamentano degli ospedali del Sud!? Mi sono ritrovata, subito dopo la nascita della bambina (nata di 4 chili) in sala operatoria per una lacerazione al collo dell'utero. Avrei dovuto denunciarli, ma non l'ho fatto.
Qualche giorno fa, per un aborto interno (cosa non piacevole per una donna), mi sono ritrovata nuovamente ad avere a che fare con loro. Siamo entrati, io e mio marito, alle 7:30 di mattina e siamo usciti all'una di notte del giorno dopo. Non mi hanno considerata per niente! Per dimettermi mi hanno mandata al pronto soccorso ginecologico e anche lì non ho avuto un trattamento migliore. E poi vi vantate tanto? Di che cosa? Inoltre l'ospedale è sporco e fatiscente...

Patologia trattata
Aborto.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Le ostetriche dovrebbero cambiare mestiere

Ho partorito al Policlinico di Modena all'inizio di quest'anno con cesareo programmato. La dottoressa presente in sala è stata molto brava (essendo programmato però ho potuto definire prima chi mi avrebbe operata, altre non sono state così fortunate). Le ostetriche invece dovrebbero cambiare mestiere per il bene delle pazienti ricoverate in quel reparto: scostanti, superficiali, maleducate.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Tutto bene sino a quando non arrivi in reparto

Purtroppo seconda esperienza negativa.
Il primo figlio 2 anni fa. tTutto bene in sala parto, per vie naturali. Quando arriviamo alle 21.00 in reparto, l'ostetrica che ci prende in carico dice a mia moglie "quello è il letto, adesso prendi la bimba, lavala, cambiala e allattala" e va via... personalmente non sapevamo da dove iniziare, e devo ringraziare la vicina di letto che ci ha dato assistenza. Il giorno successivo il bambino non ne voleva sapere di attaccarsi, e l'unica opzione fornitaci era quella di andare al tiralatte e allungare con l'artificiale. Ci siamo autodimessi e abbiamo richiesto un aiuto privato per insegnarci le manovre di allattamento (e se uno te le spiega con calma ci metti due ore ad imparare). Da notare che nella stanza da 4 in cui eravamo, tutte tranne mia moglie sono passate all'artificiale. La mia ha retto perchè le dicevo di fregarsene dei consigli vessatori delle ostetriche, che dicevano che il bimbo non mangiava a sufficienza dal seno e quindi di dare una integrazione con l'artificiale.
Per il secondo figlio ritorniamo al policlinico, anche per problematiche del bimbo, e il trattamento non cambia. Poca assistenza, il personale che ti si rivolge come se fossi uno scocciatore a priori e con aria seccata. Bisogna augurarsi di non avere bisogno di loro, e di essere dotati di taaanta tranquillità propria, anche perchè loro te la levano con le loro indicazioni contrastanti.

Se potete andate a partorire da un'altra parte, io non ho mai visto un cosi basso livello di professionalità nel personale.... avranno anche le competenze, ma non hanno voglia di esprimerle. Evidentemente il reparto di degenza non è gestito a livello apicale, ma è lasciato in mano a ostetriche- infermiere.
P.S.: io sono un medico.

Patologia trattata
Parto naturale.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Il mio parto è stato un incubo..

Il mio parto è stato la trasformazione in realtà di tutti i miei incubi. Innanzitutto sono arrivata al PS per un controllo ed ho rotto le acque durante un tracciato. Quindi subito ricoverata e partenza immediata delle contrazioni ogni 3 minuti. In mezz'ora ero già dilatata di 3 cm. Ho chiesto immediatamente l'anestesista per l'epidurale, ma non solo sono stata trattata malissimo, ma non l'hanno chiamato (l'ostetrica ha fatto chiaramente capire che "col cavolo che te lo chiamo adesso"). Non è valsa a niente l'insistenza mia e di mio marito per chiamarlo, sono passate più di due ore, quando è arrivato ero già di 8 cm. e si è rifiutato di farla, quindi sono stata costretta a fare un parto naturale!!! È assurdo che ti garantiscano l'epidurale (io ho partorito a Modena solo per questo motivo) se poi fanno di tutto per non fartela. Il mese prima alla visita anestesiologica mi disse proprio una anestesista di insistere, perché le ostetriche tergiversano molto quando è il momento di chiamarli, sono convinte sul parto naturale e, come fanno ampiamente capire durante il corso pre-arto, se non sentì dolore sei una madre di serie B!!!
Dopo un'ora e mezza di spinte in cui imploravo dicendo che non ce la facevo più e venivo puntualmente ignorata, finalmente è nata la mia bambina.. 45 minuti di punti interni.. la macchina per controllare se la bimba aveva avuto sofferenza fetale rotta.
In reparto il commento delle ostetriche al primo controllo è stato una osservazione sul colore naturale dei miei capelli (spero di essermi spiegata senza entrare nel dettaglio sulla dinamica dell'osservazione).
Bagno fuori dalla camera alla portata di parenti esterni, sporchi, senza sapone e soprattutto con acqua fredda sia per me che nel fasciatoio per la bambina!
Ho ripetuto per due giorni le mie allergie alimentari e per due giorni mi hanno portato praticamente tutto a base di quegli alimenti..
Di notte le ostetriche scocciatissime quando le chiamavi, il bambino dal momento della nascita ti viene dato e te la devi vedere da sola per tutto, senza contare che dopo un parto una mamma può essere in difficoltà fisicamente.
Insomma, a distanza di due mesi il ricordo del mio parto è un incubo, mi sono sentita umiliata e impotente. Hanno rovinato il giorno più importante della mia vita e ringraziare il cielo che sia io che la mia bambina stiamo bene, perché non è certo grazie a loro.

Patologia trattata
Parto.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Trauma che non dimenticherò mai

Partiamo male già in gravidanza; a 5 mesi mi reco al pronto soccorso diverse volte lamentando un dolore atroce tra le scapole (circa) e affanno fortissimo... puntualmente mi attaccano una flebo di tachipirina, mi rispondono che sono in ansia per il parto (???) e che il dolore alla schiena è dovuto dalla pancia e mi rimandano a casa... Ad ogni modo, dopo 1 settimana di "visite" al pronto soccorso, trovo gente competente che non mi scambia per una pazza e mi trovano un focolaio al polmone; così mi faccio 12 giorni di antibiotico...
A gennaio 2007 mi si rompono le acque alle 7.00 del mattino e corro al policlinico... già all'accettazione rabbrividisco dalla poca voglia di dialogo... e da lì inizia il mio incubo peggiore... sempre collegata a quella macchina infernale che non ti fa muovere e poi mai nessuno in stanza. Poco dopo pranzo iniziano le contrazioni forti, sempre più forti, sempre più vicine. Nessuno resta in stanza con me... in corridoio non passa mai nessuno, il medico di turno quel giorno è stato scortese ed indifferente, mi visita dopo praticamente averlo pregato (erano àgia' passate una decina di ore da quando mi si erano rotte le acque, la dilatazione era a 9 cm., ma la creatura, come tante ore prima, dista ancora 2 cm... Inizio a chiedere il cesareo e il medico dal corridoio con la porta aperta guarda l'ora e dice "io stacco tra 15 minuti per cui non la opero"; vorrei prenderlo e metterlo al mio posto per fargli capire cosa si prova nell'impotenza totale... Ad ogni modo arriva il medico del turno successivo e, grazie a dio, senza troppi giri di parole mi dice ok, si va in sala operatoria... Io sono sola, giovane e terrorizzata... Ad ogni modo mi fanno il cesareo e da lì l'incubo continua... in reparto l'ostetrica dice che io non posso aver scelto di fare il cesareo... Presso il nido poco interesse e assistenza nell'allattamento zero... tanto che al momento delle dimissioni non si era ancora attaccata e, se non fosse stato per un angelo di ragazza che mi insegna a darle il biberon nella nursery, io sarei impazzita... Vado a casa con la montata lattea, il seno duro che credo mi scoppi... un dolore insopportabile, il latte non esce neanche col tiralatte e il giorno dopo, senza assistenza, rinuncio a poter allattare per cercare di stare meglio e la ginecologa mi prescrive delle pastiglie per mandare indietro il latte... In tutto ciò al mio rientro a casa, il cesareo mi fa infezione e dopo 6 mesi mi operano d'urgenza di appendicite... Detto ciò, la struttura sarà sicuramente nuova e attrezzata e qualche medico sicuramente bravo e volenteroso, ma qui c'e' una mentalità completamente sbagliata e le cose non cambieranno mai..

Patologia trattata
Primo parto.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Bravi in sala parto ma in reparto un disastro!!

Io ho partorito il 12 ottobre 2012 a Modena. Dopo il terremoto i reparti ostetricia e ginecologia sono stati trasferiti all'ingresso 2, piano terra sale parto e piano 1° reparto con degenza.
Io ho scelto il centro nascita e quindi parto naturale senza aiuti, ma con il terremoto era tutto insieme per mancanza di spazi.
Parlando della sala parto, è stata una esperienza magnifica e devo ringraziare le ostetriche Francesca e Sara che mi hanno assistita, ma soprattutto Francesca che mi ha fatto partorire e mi ha sostenuto nei momenti piu' difficili.

Un vero disastro invece la degenza, l'unica nota positiva sono state 2 ostetriche che mi hanno dato davvero un aiuto, Sara e Marika (se non era per loro non sapevo cosa fare); le altre invece un disastro totale!
Parto con il dire che ora le camere sono da 2, 3 o 6 letti, ma il reparto si è rimpicciolito, non ci sono bagni nelle camere ma 4 bagni in comune. Parto proprio dai bagni, che erano di uno sporco mai visto e lì ci dovevo cambiare la mia piccola nonchè farci la doccia (mai fatta); avevo paura di prendermi malattie, mi sono lavata a pezzi stando attenta a non toccare nulla. Non proprio igienico dove ci sono dei neonati!!!
Ma parliamo delle ostetriche, la prima notte avevo la Sara (cordiale, carina), mi aveva insegnato a cambiare la piccola, come tenerla ecc... Il mattino dopo al cambio fu un disastro, quando chiesi alle altre ostetriche un aiuto o consigli erano tutte scontrose e altezzose (del tipo so tutto io e fai come ti dico io), che non è un modo di comportarsi con le neo-mamme. Mandavano tutte le donne al tiralatte (anche chi non ne aveva bisogno), obbligavano me ad andarci con le ragadi anche se non veniva fuori niente ed era solo una tortura ogni 2 orem finchè non mi sono arrabbiata e ho detto "adesso basta, ora mi date un'altra soluzione!"; allora sì che mi aiutarono.. L'unica ad aver capito il perchè non mi venisse fuori il latte e come fare fu la Marika, una ostetrica speciale che mi insegnò le tecniche giuste.

La pediatra di reparto era veramente una persona fredda e poco gentile (sarebbe meglio che cambiasse lavoro!!), premetto che in camera non c'era molto caldo e lei per 2 volte mi ha spogliato la piccola e poi, oltre a mettermi in ansia per un soffio al cuore a fine visita, la lasciava nuda e le sbatteva i vestiti addosso come se li sbattesse sul letto!! La seconda volta mi sono arrabbiata pesantemente!! Grazie a questa pediatra mi si è ammalata la piccola a nemmeno 1 mese di vita e quando sono tornata a casa ho dovuto farle inalazioni con il Prontinal perchè aveva il catarro nei bronchi.
Brutta esperienza in reparto.. non credo ci tornerò per il prossimo figlio!!

Patologia trattata
Parto naturale.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Riassumo brevemente l'esperienza: ho partorito con taglio cesareo, seguito dopo 3 ore da un nuovo intervento chirurgico per sistemare quanto mal fatto in precedenza. Dopo ciò, ho avuto un infarto, individuato da mia sorella a fronte dell'indifferenza generale..
Poi sono stata trasferita in terapia intensiva e Utic.

Patologia trattata
Parto con taglio cesareo.
Esito della cura
Guarigione parziale
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