Ostetricia Ginecologia Ospedale Vicenza
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Parto
Gestione del dolore INESISTENTE. L’ostetrica in turno la notte in cui ho partorito ha procrastinato il controllo della dilatazione del collo dell’utero, nonostante abbia chiesto più volte nell’arco delle ore di travaglio un controllo perché volevo l’anestesia. Quando finalmente si è decisa a controllare era tardi: arrivata in sala parto mi hanno detto che ero completamente dilatata e quindi aveva poco senso fare l’epidurale. In conclusione, nonostante molteplici insistenze da parte mia sul dolore ingravescente, mi è stata di fatto negata la partoanalgesia (assurdo nel 2022!). Aggiungo anche che per avere dell’antidolorifico (del banale ibuprofene) nel post parto ho dovuto sempre insistere (con le ostetriche).
Nulla da dire sul restante personale, con cui ho avuto scarsa interazione, e con le ostetriche trovate in sala parto, che si sono dimostrate del tutto professionali.
Prima visita ed ecografia
Penso non ci sia molto da dire.. Prima esperienza di gravidanza (donna giovane), come prima visita con ecografia la ritengo insoddisfacente. Per 120€ una visita di nemmeno mezz'ora dove sono uscita con le stesse domande di quando sono entrata, mi sembra alquanto manchevole. Dottoressa molto educata e professionale, ma mi aspettavo di essere seguita, no entrare, essere riempita di fotocopie di brochure, sottoposta ad ecografia di 5 minuti e salutata con un "non mangi per due ed occhio ai gatti, arrivederci".
Pronto soccorso ostetrico-ginecologico
Sono capitata in pronto soccorso reparto ostetrica/ginecologia per due volte, ed entrambe le volte mi sono sentita a disagio, e spiego il perché.
Prima volta: vengo "accolta" in studio dalla ginecologa, che chiede se le perdite che ho avuto siano collegate in qualche modo al fatto che ho avuto rapporti. Io le dico che sì, ho avuto rapporti prima. Lei asserisce che È FORTEMENTE SCONSIGLIATO AVERE RAPPORTI IN GRAVIDANZA, A MENO CHE IO NON MI TROVI AL NONO MESE. Io sconcertata da questa affermazione dico che a me nessuno l'ha mai sconsigliato e lei testuali parole risponde: "io lo sconsiglio, perché poi vengono tutte qui a farsi visitare dopo i rapporti".
La seconda volta che mi sono presentata, la ginecologa di turno tanto era scocciata di dover alzarsi dalla sedia per visitarmi, che nemmeno ha provato a nascondere il suo continuo sbuffare e quel modo di fare svogliato. Posto che mi ha convinta di una cosa: non ci tornerò mai più, figuriamoci a partorire. Il personale dovrebbe imparare un po' di educazione, e cura nel proprio lavoro. Dico questo perché ho scritto solo il 20% delle cose negative che sono capitate in quelle due volte. Mi sono sentita come se andassi a chiedere l'elemosina. Concludo dicendo che tutte le volte che io sono andata lí, le operatrici/ostetriche/ginecologhe non mi parevano oberate di lavoro, anzi, il loro reparto era praticamente deserto, quindi a maggior ragione non comprendo il loro atteggiamento.
Secondo parto VBAC, esperienza inaspettata
Ho partorito il mio secondo genito il 02/03/2018. Avevo stabilito un cesareo per il giorno 05/03, ma il mio bambino ha voluto sorprenderci facendo partire il travaglio qualche giorno prima. Volevo ringraziare il personale della sala parto, gli anestesisti e le ostetriche Laura e Nicole che hanno seguito il mio percorso con professionalità e cure ammirevoli. Un ringraziamento particolare lo porgo al dott. Cuccurese, che è stato presente attento e dedito al mio caso, come ogni medico che svolge questa professione dovrebbe fare. Ho partorito per via naturale grazie alle sue cure, contro ogni mia aspettativa avendo partorito il mio primo bimbo con taglio cesareo d'urgenza. Professionista ineccepibile, persona seria e di estrema delicatezza anche nel corso della visita di dimissione.
Parto cesareo
Personalmente trovo ginecologi molto competenti e alcuni di loro molto umani e disponibili, in particolare la dott.ssa Pozzo, ma anche La Rosa, Catapano, Scalchi, Scavo...
Ringrazio tutti per avermi seguito in un momento difficile dopo il cesareo, in particolar modo il primario Dott. Zanni.
Esperienza purtroppo negativa
Ho partorito nel gennaio 2010.
sono stata ricoverata 3 gg. prima del parto per sospetta rottura del sacco.. sono stata monitorata per questi 3 gg. finchè non si è deciso di indurmi al parto, in quanto era pericoloso per il piccolo rimanere col dubbio che poteva portare a infezioni (il test della rottura risultava sempre negativo, ma io continuavo ad avere perdite).
Mi hanno indotta alle 13.00 e ho iniziato le contrazioni alle 22.00 precise. Ora.. io non so quante possano avere avuto esperienza dell'indotto, ma è una cosa tremenda. Le contrazioni sono partite dolorosisssime e già ogni 2 minuti, ma non mi dilatavo di nemmeno un centimetro.
Ho chiesto mille volte di poter chiamare mio marito, ma me lo hanno sempre negato perchè mi hanno tenuta in stanza per non farmi andare in sala parto e non poteva entrare per "rispetto verso la mia compagna di stanza che dormiva"!!!
(che poi credo facesse fatica a dormire con una che soffriva le pene dell'inferno vicino...)
per cui mi sono fatta le prime 3 ore completamente sola, e non è bello!
Ad un certo punto ho sentito come se fosse scoppiata una bomba dentro e ho chiamato l'ostetrica. sono andata in bango e abbiamo visto che avevo perdite di liquido verde, cosa che al corso preparto mi hanno sempre detto essere molto pericolosa per il bambino.
Finalmente quindi si sono decisi a portarmi in sala parto e farmi vedere dal dottore, il quale ha detto che potevo tranquillamente aspettare di partorire senza cesareo. Io ho chiesto di essere tagliata (per paura per il piccolo) ma mi son sentita anche rispondere a malo modo.
Per fortuna mi hanno lasciato chiamare mio marito, che è venuto a darmi un po' di sostegno morale, in quanto ero sola come un cane nella stanza attigua alla sala parto, dove mettono le donne sotto osservazione dopo il parto.
Non so nemmeno a che ora mi abbiano portata in sala parto e, per fortuna, ho trovato un'ostetrica, LAURA, di una gentilezza infinita che ringrazierò per sempre.
Fatto sta che non mi dilatavo, sono arrivata a 5 cm..
Alle 7.00 arriva il dottore a visitarmi e in 2 minuti ero già in sala operatoria!
Alle 7.05 sono entrata in sala operatoria, alle 7.17 hanno estratto mio figlio.
Pensarci prima no? lasciarmi dalle 22.00 alle 7.00 con dolori lancinanti ogni 2 minuti non dilatandomi, non sembra un po troppo????
Parliamo poi del nido... una disperazione!
Purtroppo non avevo latte, nemmeno colostro; il piccolo non riusciva ad attaccarsi al seno e non ha mangiato per 2 giorni!
Ho dovuto litigare, sentendomi dare della madre incapace, per avere i biberon!! ogni volta che doveva mangiare, era un litigio perchè volevano che lo attaccassi al seno! ma se non si attaccava??? E se oltrettutto non avevo latte, cosa poteva mangiare???
Ah si, per finire in bellezza avevo una gamba che non riuscivo a muovere... era morta.... continuavo a dirlo e nessuno ci dava peso. Finchè al terzo giorno è venuto l'anestesista che si è accorto che mi avevano lasciato dentro l'ago dell'anestesia sulla colonna vertebrale, che probabilmente mi schiacciava qualche nervo... appena tolto l'ago, magicamente la gamba ha ricominciato a muoversi!!!
Purtroppo anche per la seconda gravidanza dovrò andarci, perchè la mia ginecologa (bravissima!!) lavora lì, per cui, siccome dovrò farmi cesareo... voglio che sia lei a farmelo.
Ma di tornare in reparto non è che ne abbia tanta voglia....
Parto cesareo programmato
A dicembre 2007 sono stata ricoverata per parto cesareo programmato in quanto la bimba era podalica. dopo una gravidanza perfetta e senza alcun tipo di problema, mi sono recata in ospedale tranquilla e fiduciosa pensando che un parto cesareo programmato non dovesse presentare particolari difficoltà. invece devo dire di non essere mai stata così male in vita mia; nel corpo e nello spirito. assoluta la mancanza di rispetto per la mia persona in qualità di "malato". non sono mai stata informata su cosa stessero per farmi, dopo l'operazione mi hanno lavato a "porte aperte sul corridio!!", il nome del chirurgo l'ho scoperto poi richiedendo copia della mia cartella clinica. quella mattina erano previsti 4 cesarei programmati (uno ogni 2 ore) ed in reparto c'era solo un'altra partoriente, quindi non credo che il carico di lavoro fosse particolamente gravoso. io era la terza della lista. non so se sia stato per la fretta o per cosa altro, ma vorrei sapere se il chirurgo avrebbe fatto sulla pancia di sua figlia quello che ha fatto a me... poi le cose non sono certo andate meglio in reparto, ostetriche che di notte chiacchieravano a voce alta, non venivano quando chiamate (neanche la prima notte a poche ore dall'intervento), una ostetrica appena terminata la flebo di antidolorifico: "signora, ha un taglio sulla pancia, si giri dall'altra parte e si metta a dormire" .che strega!!!. aggiungo che per la mancata medicazione della ferita sono tornata a casa con piaghe e pustole nella zona del cerotto che copriva il taglio.. 2 anni dopo ho avuto un secondo t.c. all'ospedale di Valdagno (sono degli angeli, tutti, medici, infermiere e personale ausiliario), e lì ho avuto la conferma di quanto male mi avesso fatto a Vicenza.
Altri contenuti interessanti su QSalute