Ostetricia e Ginecologia Ospedale Padova
Recensioni dei pazienti
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Meglio di Abano Terme
Ho partorito la mia seconda bambina in divisione nell'aprile 2017, taglio cesareo programmato. Tutti molto gentili, infermieri e dottori. Al contrario di quanto successo col primo parto, sempre Tc, presso la casa di cura di Abano Terme, a Padova sono stata trattata da regina. Mi aiutavano quando avevo bisogno, erano sempre disponibili, cordiali e pazienti. Col senno del poi avrei partorito anche la mia prima figlia all'ospedale di Padova, avrei affrontato molto meglio il post parto, il rapporto con la mia bambina (non me l'hanno neanche avvicinata dopo il parto nonostante stesse benissimo), l'allattamento e mi sarei rimessa prima. Ringrazio tutti, in particolar modo le infermiere, sia del reparto sia del nido.
A loro devo tutto!
Sono stata ricoverata in reparto dal 11/09/2015 al 26/10/2015 per appianamento del collo dell'utero. Secondo altri ospedali il mio caso era senza speranza. Ringrazio il cielo ogni giorno per aver letto tramite internet della competenza della dott.ssa Gervasi. Lei e il suo team hanno salvato la mia gravidanza e la mia bambina ora é tra le mie braccia.
Dott.ssa Gervasi una grande donna con un cuore grande che ama veramente il suo lavoro. A lei devo tutto.
Tutto il suo team mi ha seguita magnificamente con pazienza e competenza!!! Ringrazio di cuore tutti, in particolare la dott.ssa Ruffatti, il dott. Trovó (che mi ha fatto partorire), l'ostetrica Alessandra (meravigliosa), le infermiere Chiara, Martina, Rosita. Siete fantastici!!
Pessario di Arabin.
Divisione ok
Anch'io condivido le stesse critiche di M. (ho partorito qualche mese fa) ma, come lei, consiglio la divisione di Padova... Meglio essere previdenti e non affidarsi a piccoli ospedali che, per quanto possano avere medici preparati, non hanno magari le strutture adeguate per intervenire prontamente in caso di necessità.
Nelle visite in PS ostetrico (unico per divisione e clinica) che ho fatto, sono stata visitata da specializzandi veramente premurosi e anche durante il travaglio-parto sono stata seguita da una dottoressa e ostetriche competenti ed efficienti.
Per chi avesse dubbi sulla scelta tra divisione e clinica, io ho scelto la divisione per vari motivi:
- Il personale è tutto strutturato
- Le sale travaglio sono generalmente stanze singole con bagno salvo casi di sovraffollamento mentre in clinica sono doppie, con lettini separati da una tendina, senti tutti i lamenti dell'altra partoriente e la privacy e la possibilità di movimento sono poche.
- Ho sentito da varie fonti (amiche che ci sono passate, forum e anche questo sito) che nelle sale travaglio della clinica spesso non fanno entrare i mariti mentre in divisione non ho avuto problemi e nemmeno altre amiche, anche se la decisione finale spetta comunque al personale ospedaliero.
- Le stanze di degenza sono per lo più da 2 anzichè da 4.
- Il nido è unico per la clinica e la divisione quindi non fa pendere l'ago della bilancia.
Aggiungo che, avendo soldi per fare le ecografie privatamente, meglio affidarsi a ecografi veri e propri e non semplicemente al proprio ginecologo, anche per avere 2 pareri diversi. E possibilmente in strutture private che hanno a disposizione macchine più moderne di quelle ospedaliere, usate anche per le visite private. Andando invece in convenzione, è bene pretendere che durante l'esame sia presente anche un medico strutturato, oltre agli specializzandi.
Esperienza positiva
Sono stata in questo reparto dal 03/02/2014 al 28/02/2014. Esperienza positiva. In particolare ringrazio di cuore la Dott.ssa. Chiara Alessi, brava brava brava!
Bene il parto, male il nido
Ho deciso, fin da quando ho programmato la gravidanza, di partorire a Padova, pur non avendo particolari problemi, per la presenza della terapia neonatale che altri ospedali come il tanto decantato Abano non hanno. E lo rifarò, nonostante quest'esperienza, perchè non si sa mai cosa possa succedere. Ma sono arrivata a casa letteralmente disfatta e il giorno successivo mio marito mi ha dovuta scuotere per svegliarmi quando avevo di fianco mio figlio urlante.
Lo dico subito, la divisione ostetrica non è pronta per il rooming-in 24h.
E che non mi vengano a dire che tanto anche a casa hai il bambino con te per tutto il tempo, perchè la maggior parte di noi ha un aiuto, per lo meno la sera c'è il compagno.
L'esperienza del parto è stata molto bella, il personale che mi ha seguita gentile e competente. I problemi sono sorti dopo.
1) Le camere (sono quasi tutte da 2 e questo per me era un punto a favore) sono piccole per ospitare 2 letti + 2 culle per tutto il giorno e tutta la notte, più i parenti nell'ora di visita, bisogna giocare a tetris. Ma ci si adatta e non è un grosso problema.
2) Avere i bambini in stanza durante l'orario di visita mi sembra poco salutare per loro, che rischiano di prendersi malattie dai visitatori (il mio è tornato a casa col raffreddore, ma se qualcuno avesse portato qualche virus più serio? Sarebbe meglio tenerli al nido almeno in quell'ora).
3) L'orario di visita non viene fatto rispettare e, se questo è bello per chi ha i parenti in visita, è anche un problema per la compagna di stanza. Il caso estremo: la prima ragazza con cui ho condiviso la stanza ha partorito la sera tardi e alle 23.00 c'erano ancora in stanza non solo il marito, che avrei sopportato - è certamente utile averlo vicino in quelle prime ore - ma anche la madre e tre amici di famiglia, arrivati su chiamata poco prima ed entrati senza problemi.
4) Il marito e solo lui può restare in stanza per tutto il pomeriggio. A parte che i mariti dovrebbero avere il buon senso di uscire dalla stanza ogni tanto, per dare all'altra ospite un po' di privacy, non trovo giusto che solo loro possano restare. Il mio non poteva prendersi ferie. Sarebbe potuta venire mia madre ad aiutarmi, ma ciò non era consentito. Così mi sono ritrovata sola a gestire la situazione e senza mai un attimo di tregua per riposare o farmi una doccia.
5) Appena tornata in stanza tutta dolorante dopo il parto, ti danno in braccio il bebè, ti insegnano a cambiarlo e da lì fai tutto da sola, è davvero stressante. C'è chi non riesce a muoversi, chi è sfiancata ecc. come si fa prendersi cura di un bambino che piange tutto il tempo per mangiare o essere cambiato?
6) Al corso pre-parto, organizzato dalla divisione, mi era stato detto che in caso di necessità (stanchezza, dolore...) la madre avrebbe potuto chiedere al nido di tenere il neonato. Il mio bambino ha avuto appena nato qualche problema (niente di che, ho scoperto dopo, ma sul momento...): non si svegliava mai, non mangiava e aveva tremori continui che peggioravano di ora in ora. Mi continuavano a dire che non era nulla, ma ero preoccupata e alla 3^ sera, stremata dall'apprensione per la sua situazione e dal fatto che non dormivo dall'inizio del ricovero, anche per i vagiti continui dagli altri pazienti, ho chiesto che venisse tenuto al nido, dove ero sicura l'avrebbero controllato e non avrei dovuto preoccuparmi di eventuali crisi. L'infermiera responsabile mi ha detto, anche in modo poco garbato, che non si poteva e non ha ceduto al mio insistere. Mi è venuta una crisi isterica, e alla fine sono riuscita a lasciarglielo, accertando che in effetti era un mio diritto. Purtroppo ho dimenticato di chiederle il nome per segnalarla ai suoi superiori.
C'è da dire che molte altre infermiere del nido sono state veramente gentili e disponibili durante tutta la mia permanenza e mi hanno dato sostegno quella sera in cui ero a pezzi.
E comunque la pediatra avrebbe potuto fare prima al bambino quel piccolo esame del sangue, che ha risolto i problemi, invece di dirmi che andava tutto bene; alla fine bastava uno sciroppo, ma ci voleva.
Alla luce della mia esperienza, se decideste di partorire lì, informatevi prima dei vostri diritti e fateli rispettare, perchè se va tutto bene il ricovero è tutto sommato sereno, ma se sorge qualche problema bisogna affilare gli artigli.
Parto
Già in sala parto mi sono trovata benissimo, ostetrica competente, gentile e brava.
In reparto qualche infermiera lasciava un po' a desiderare, ma tutto sommato sono brave e gentili.
Gestosi e ricovero in divisione
Sono stata ricoverata in questo reparto per 2 mesi a causa di una gestosi importante che mi ha portato a partorire pretermine e a finire in terapia intensiva dopo il parto.
Il problema che ho riscontrato tra i medici è la poca comunicazione col paziente, che non viene informato come si dovrebbe sugli esiti dei propri esami e della propria situazione. L'unica cosa che mi sentivo dire è "stiamo a vedere".
Tra le infermiere ho trovato la persona super disponibile e quella.. indisponente, ma questo succede anche nella vita, quindi non stupiamoci troppo.
Il consiglio che darei a chi sceglie di partorire in divisione è di essere piuttosto ferma nel pretendere informazioni sulla propria condizione e su quello che intendono fare.
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