Ostetricia e Ginecologia B Ospedale Civile Maggiore Verona
Recensioni dei pazienti
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Embolizzazione uterina
Sono stata ricoverata a Borgo Trento il mercoledì mattino alle 7.00 e alle 8.30 ero già in sala operatoria. Anestesista e personale sala molto confortante. Medici visti 2 volte in 3 giorni, quindi direi molto bene. Mi ha operata il dottor Puppini e mi sono sentita compresa e ascoltata. Non posso dire lo stesso del reparto: le infermiere e le Oss molto maleducate. La frase che ho sentito rispondere spesso è stata:" io sono una e devo fare tutto io. Aspetti il suo turno".
Dolori terrificanti per tre giorni e tre notti (da rotolarsi nel letto) e scarsa empatia e responsività del personale infermieristico. Troppo paracetamolo che non calmava assolutamente i dolori e pochi antidolorifici somministrati. In sostanza ho voluto tornare a casa per poter prendere farmaci che potessero aiutarmi nella gestione di un dolore così importante e invalidante.
Voto 10 ai medici. Voto 3 al personale infermieristico. Il Covid vi ha resi duri di cuore e insensibili. Tornerò solo per le visite. Mai più ricovero. Aver dolore fortissimo e non essere soccorsi è la peggio cosa che possa capitare.
Cattiva gestione, padiglione 30 piano 6
Ricovero di 3 giorni in marzo. Esame istologico da ritirare dopo 40-50 giorni in DH. Telefono dopo 50 giorni, è pronto.
Oggi 1 giugno vado a ritirarlo. Scrivono dalle ore 11.30 alle 12.30. Mi presento ore 11.30, mi reco 6° piano padiglione 30, all'ingresso mi dicono di andare al padiglione 29 in DH. Vado, aspetto, non trovano la cartella, telefonano e mi rimandano al padiglione 30 al sesto piano. Una infermiera mi dice che la dottoressa è impegnata e devo aspettare. Praticamente sono qui da quasi 2 ore in attesa di ritirare un esame che avrebbero potuto spedirmi a casa.
C'è un ufficio reclami??
Organizzazione da rivedere
Mi è stato consigliato un intervento di annessiectomia dal Dott. Valentino Bergamini, persona che conosco da 25 anni, che mi aveva già operata anni fa e per il quale continuo a nutrire grande fiducia.
Intervento programmato per il giorno 18 novembre, alle ore 16.00 dello stesso giorno mi è stato comunicato che, causa urgenze, non riuscivano ad operarmi e dovevano rimandarlo di una settimana perché prima non era possibile.
Non ho fatto problemi, credo che sia stato un fatto eccezionale ed è toccato a me, purtroppo non considerando che abito a 170 km. da Verona, che avevo dormito la notte prima e prenotato anche per quella successiva per il mio compagno. Ho buttato via i soldi del viaggio, due notti di pernottamento e sono stata a digiuno per venti ore già con il camice addosso e le flebo sul comodino. Considerate la situazione e immaginate una specializzanda che con aria superficiale vi dice che per il foglio di dimissioni dovete pazientare.
L’avrei strozzata.
Il 25 novembre ripeto lo stesso iter.
Il Dr. Bergamini mi aveva promesso che sarei stata la prima, e così è stato.
L’attesa in sala preoperatoria sembrava di essere alla stazione, gente che andava e veniva, tra pazienti e personale si muovevano circa 12- 15 persone. Uno specializzando del primo anno mi ha massacrato una mano senza riuscire ad infilare l’ago. Prova con successo il collega che gli stava insegnando e che era al secondo anno.
Ho portato pazienza, perché essendo un ospedale universitario si sa che funziona così.
L’assistenza post intervento da parte delle infermiere è stata ottima, tutte professionali e disponibili.
Al momento delle dimissioni mi chiama una giovane ragazza dalla voce squillante. Neo dottoressa o specializzanda? Non lo so ma sicuramente inesperta.
Mi legge il foglio di dimissioni, i punti si riassorbono da soli, l’esame istologico devo ritirarlo personalmente il 2 dicembre (memorizzate la data) o con delega, poi mi visita con mani insicure e mi cambia le medicazioni.
Le chiedo cortesemente se posso avere un antidolorifico per il viaggio visto che non abito a Verona. La risposta è stata di prendere una tachipirina. Ancora gentilmente chiedo se possono darmela loro e lei ribadisce il suo “no” aggiungendo che se tutti la chiedessero... boh.
Ero stata operata il giorno prima, ero stanca e non avevo la voglia di discutere. È stato il suo giorno fortunato, se fossi stata fisicamente meglio quel giorno per lei sarebbe stato memorabile.
Ringrazio l’infermiera che mi ha dato la tachipirina, permettendomi di fare un viaggio senza troppa sofferenza.
Vi ricordate il giorno di ritiro del referto istologico?
Fortunatamente ho mio papà che abita vicino Verona e, nonostante i suoi 85 anni, si preoccupa di ritirare l’esito al posto mio, evitandomi un viaggio e ulteriori spese.
Il 2 dicembre si presenta al padiglione 30, 6° piano, ma hanno sbagliato a scrivere la data sul foglio di dimissioni: dovevano scrivere il 2 gennaio.
Spero di essere riuscita ad esprimere la mia opinione su questo reparto.
Bergamini troppo di corsa, ma per me è sempre il migliore; infermiere e inservienti ottime, ma l’organizzazione è assolutamente da rivedere. L’ho vissuto come un reparto in mano a giovani inesperti, alcuni un po’ troppo pieni del ruolo che hanno, ma che ancora non conosco. Manca all’interno una figura in grado di coordinare un reparto che potrebbe raggiungere livelli altissimi.
Maternità
I complimenti vanno soltanto alle ostetriche. Io ho partorito Martina il 01.09.2013 nell'ospedale di Borgo Trento e mi sono trovata benissimo grazie alla ostetrica Carmela, che è stata paziente e dolce. Per quanto riguarda la dott.ssa Ghidini, mia ginecologa, bravissima nelle ecografie, ma pessima quando avevo bisogno perchè era sempre in ferie senza mai avvertire delle sue mancate settimane. Un ringraziamento al reparto, che merita davvero tanto, e in particolare all'ostetrica Carmela.
PS: buono l'orario delle visite perché una donna che partorisce non vuole troppa gente a qualsiasi ora.
Con affetto, Debora e Martina.
CI TORNEREI SUBITO
Voglio raccontare la mia esperienza perchè mi ha consentito di conoscere per un periodo abbastanza lungo il reparto e il personale della ginecologia di Borgo Trento e credo possa essere utile a molte.
Ho avuto una gravidanza meravigliosa; ero convintissima di andare a partorire a Negrar (VR) per poter usufruire dell'epidurale gratuita, e in quell'ospedale avevo fatto il corso pre-parto trovandomi molto bene.
All'ultima ecografia programmata dalla mia ginecologa (con studio privato non presso l'ospedale) a circa 15 gg. dal termine mi consiglia di andare a fare un tracciato perchè i battiti del bimbo erano un po' troppo lenti; mi consiglia di andare in Borgo Trento.
Mancano pochi giorni a capodanno (2010-2011), il primario è in ferie, io entro al p.s. con questa indicazione un po' allarmante della mia ginecologa, non ho nessun riferimento interno: morale della favola mi ricoverano a tempo indeterminato.
Trascorro dentro la ginecologia dell'ospedale di Borgo Trento circa dieci giorni e per tre volte al giorno scendo per fare dei tracciati; pare che il mio bambino stia bene e non abbia nessun voglia di nascere; nel frattempo conosco un po' tutti medici e ostetriche, spesso mi capita di trovarmi, durante i tracciati, nella stanza accanto alle sale parto, travaglio e al pronto soccorso e questo mi consente di farmi una idea ben chiara della situazione.
La percezione che ho avuto dal primo momento, e che ho avuto confermata in ogni istante in quell'ospedale, è stata quella di trovarmi in una botte di ferro: medici, ostetriche, infermiere, personale, tutti pronti a tutto in qualsiasi momento; non c'è stato un attimo di notte, sera tardi di giorno in cui io non abbia avuto la sensazione di trovarmi in mezzo a personale sicuro di se', con un sacco di esperienza, in grado di affrontare ogni emergenza. Ho visto donne prepararsi a parti gemellari programmati, donne che quasi partorivano in corridoio e parti cesarei d'urgenza preparati in quattro e quattr'otto; donne che ci hanno messo giorni a partorie con induzioni dietro induzioni e parti (come il mio da appena un paio di ore).
Questo offre Borgo Trento: competenza, esperienza e professionalità; non aspettatevi mancerie, coccole o reparti di lusso; non ci sono sgabelli svedesi, corde o palle giganti per il travaglio (come invece potreste trovare a Bussolengo); quando sono andata a partorire io non c'era per esempio la vasca per il parto in acqua, ora non so.
E, per quello che è stata la mia esperienza, non aspettatevi una grande assistenza nemmeno dopo il parto, per l'allattamento o l'istruzione alle prime cure del bimbo: appena vedono che siete vive e che i bimbi stanno bene vi cacciano fuori.
Se cercate tutto questo contorno andate da un'altra parte, Negrar, Bussolengo... Borgo Trento vi dà la sicurezza di stare in un posto dove potete affidare ciecamente la vostra vita e quella del vostro bambino nelle mani di persone che sanno quello che fanno.
Un consiglio, se potete cercate per la gravidanza un ginecologo interno all'ospedale dove andrete a partorire, io ho sentito un sacco la mancanza di un punto di riferimento nella mia esperienza.
Un consiglio per il reparto e i medici: E' ORA CHE OFFRIATE LA POSSIBILITA' DI FARE L'EPIDURALE GRATUITA: NON SIAMO NEL TERZO MONDO!
silvana
Grazie all'equipe
Primo parto naturale. Totalmente inesperta mi hanno insegnato tutto... dalla a alla z, specie sull'allattamento al seno. grazie ai loro consigli ho allattato ALESSANDRO ben 14 mesi e ne ha beneficiato a lungo in salute e senza ombra di carie. Ora ha 13 anni.
Febbraio 2012 - PAVIA - secondo parto cesareo - traumatico e rischioso, la mia bimba e' prematura di 34 settimane e cardiopatica... nessuna operatrice del nido mi ha considerata e dato sostegno...applico allora il metodo che imparai a Verona ed in 48ore ho il primo colostro: 10 ml. d'amore che faccio arrivare alla mia piccola ARIANNA, chiusa in una incubatrice lontana da me... Insisto col metodo: ogni 3 ore metto la sveglia... tiralatte... e il colostro diventa latte, 10 ml. 20 ml. 40 ml. 50 ml. 80 ml. 85 ml... grazie operatrici del nido di Verona, senza i vostri preziosi consigli la mia piccina non avrebbe latte indispensabile alla sua crescita...
Non tutte le puericultrici hanno il cuore grande come il personale di Verona, qui a Pavia sono gentili solo con le madri che ospitano nel loro nido.
Parto cesareo anticipato
Ero stata ricoverata prima del termine perchè ero dilatata secondo una dottoressa di 2 cm. dopo un'ora secondo un dottore di 4 cm.... ed io avrei dovuto fare il cesareo la settimana dopo, ma il dottore che c'era di turno si rifiutava insistendo, anche in malo modo, per farmi partorire naturalmente. Dopo ore che stavo male, ho insistito per il cesareo e la frase del dottore fu: se ti succede qualcosa te lo sei voluto, perchè non devi fare il cesareo.. E cosi è stato: nell'intervento mi è stata rotta la vescica... ho avuto una grave brutta emorragia conclusasi con trasfusioni di sangue di plasma, infinite flebo e catetere per 15 giorni.. Grazie a Dio io e il mio bambino siamo salvi, però penso di non aver ricevuto un buon trattamento, anzi, sono stata trattata malissimo.
Parto a 37 settimane
Ho partorito all'ospedale di borgo Trento dopo aver frequentato anche il corso pre parto nella stessa struttura e mi sono trovata molto bene.
Sono stata seguita fin da subito dalle ostetriche e dalle infermiere e dopo appena 3 ore e mezza è nata la mia bambina di 2.480 grammi, l'hanno attaccata subito al seno e l'esperienza è stata fantastica.
La notte più bella della mia vita anche grazie a tutte loro.
Sono state molto competenti e utili per lo svolgimento naturale del parto anche se era la mia prima bambina ed ero nel panico più assoluto.
Grazie a tutte!
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