Ostetricia e Ginecologia B Ospedale Civile Maggiore Verona
Recensioni dei pazienti
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Ecografia ginecologica
Avevo prenotato un'ecografia per valutare le dimensioni e il peso della mia bambina, avendo avuto il diabete gestazionale. Sono stata accolta da due dottoresse (una studentessa universitaria), che per tutto il tempo della visita hanno parlato degli affari loro (uscite dei weekend, locali, ristoranti, ecc. ecc.): ma è il modo di trattare una paziente??!! Parlavano sempre loro, non potevo dire nulla. Anche quando mi hanno consegnato il referto, continuavano ad ignorarmi e a parlare d'altro, così alla fine ho chiesto come stava la bimba e cosa dovevo fare. Mi è stato detto "ci vediamo tra 3 settimane".. Capisco voler "sdrammatizzare" il lavoro, ma questo è troppo, esistono le pause caffè e pranzo per parlare d'altro! Perfino la mia ginecologa ha notato quanto fosse incompleto il loro referto. Fortunatamente la mia bimba è nata prima del termine e non le ho più riviste..
Ecografia ginecologica
Già 3 volte che vengo per la visita ginecologica ed ecografia in gravidanza, e puntualmente vi sono i medici che viaggiano con un ritardo che sfiora le 2 ore. Non ti danno spiegazioni per il loro ritardo. Mi fanno spendere soldi di parcheggio e perdere ore di lavoro.
Disorganizzati.
Parto naturale a termine
Premetto che la ragazza che ha partorito era mia sorella, e che quindi parlo da parente (e da infermiera). Mia sorella arrivata con il marito la mattina del 2/7/2017 in PS pediatrico/ostetrico (dove non c'era un posto auto libero), viene portata direttamente in sala parto. Io e mia mamma arriviamo circa un'ora dopo, ci mandano nella sala d'attesa fuori alle sale parto, deserta, nessuno che ogni tanto esca per dare qualche info, per dirci se tutto sta andando nella norma. Ogni circa 2 ore esce qualche medico/ostetrica, non salutano, le fermiamo noi per chiedere se procede tutto bene. Nessuno sa niente e ci consigliano di scrivere sms al marito e di chiedergli di uscire per dirci qualcosa, cosa che mi ha lasciata piuttosto perplessa dato che, aldilà che i telefoni non prendono, di certo uno che sta per avere la sua prima figlia non credo abbia voglia né di guardare il cellulare, né di uscire dalla sala parto mentre la moglie sta partorendo, e tanto meno è capace di dare informazioni riguardo a come sta procedendo il tutto. Attendiamo, attendiamo, attendiamo, finché dopo 5 ore di attesa esce una ragazza gentilissima che ci chiede se abbiamo bisogno e che ci informa che tutto sta procedendo bene e che manca poco alla nascita. Aspettiamo ancora e due ore dopo (ore 14.00) esce il marito di mia sorella dicendoci che la bimba è nata, ma che l'hanno portata in terapia intensiva neonatale perché ha bisogno di supporto per respirare e che mia sorella sarebbe salita in reparto di ostetricia dopo 2 ore. Dopo due ore saliamo in reparto ed è qui che ho conosciuto il personale più maleducato che io abbia mai incontrato. In reparto "il deserto", 2 cartelle cliniche con dati personali a portata di mano di chiunque. Dopo 5 minuti arrivano le ostetriche (immagino io, perché in questi giorni non ho mai visto un cartellino di riconoscimento, e nessuno si è mai presentato), non ci considerano e parlano per un altro minuto di alcune pazienti. Chiedo se possono darmi informazioni su mia sorella, risposta: "Io non so niente". Non mi hanno neanche chiesto il nome di mia sorella, non sapeva neanche di chi stessi parlando. Io inizio ad infastidirmi, le dico il nome di mia sorella, le dico che ha appena partorito e le chiedo se per caso è già salita. Un altro "Noi non sappiamo niente". Ringraziamo ironicamente per la gentilezza. Decidiamo di scendere in terapia intensiva per vedere se qualcuno può dirci come sta la bimba, non rispondono al citofono (ma io so che può essere che siano occupati in qualche urgenza, e quindi tranquillizzo mia mamma, piuttosto preoccupata). Risaliamo in reparto e in quel momento sale mia sorella, tutta gonfia in faccia per lo sforzo del parto. Io so che è una cosa che può succedere, chiedo a mia sorella come sta e la rassicuro che si sgonfierà in qualche giorno e che non è niente di grave. La portano al letto e le portano qualcosa da mangiare. Io le chiedo se sa qualcosa della bimba e mi risponde di "NO" e che l'ha vista 2 secondi prima che la portassero via. Chiedo se qualcuno può darci informazioni: "Noi non sappiamo niente". Faccio mangiare mia sorella, va in bagno a fare pipì, dopo di che le dico che se vuole la porto in terapia intensiva a vedere la sua bimba. Nessuno le ha detto che poteva andare appena se la sentiva. Alle 19.00 la accompagno di mia spontanea volontà in terapia intensiva e la
fanno entrare, le dicono che la bimba è stata attaccata ad una maschera per supportare la respirazione, e che da un'ora gliela hanno tolta, che respira da sola, che la terranno lì per la notte in monitoraggio e che domani mattina se tutto va bene gliela mandano in reparto. Mia sorella rimane dentro una ventina di minuti, poi esce e mi dice che non le hanno dato la possibilità di tenerla in braccio. Mi sembra strano, ma ci passo sopra. In reparto solo una ostetrica in 2 giorni è andata a chiederle come stesse, nessuno che si sia reso disponibile a farle avere informazioni o assistenza. Mia sorella non chiamava perché arrivavano in stanza seccate, rispondevano male, tanto che la notte si è fatta la pipì addosso e ha preferito dormire tra le lenzuola bagnate pur di non chiamare il personale. Mia sorella ha passato la notte senza la sua bimba e la mattina dopo, appena arrivata (ore 11.00), l'ho accompagnata di nuovo in terapia intensiva per avere info sulla bimba. Perché su non sanno niente. Buona notizia: potete tornare in reparto, a momenti ve la portiamo su. Tutti contenti, riporto mia sorella in reparto e vado via perché avevo il turno a lavoro. Alle 18.00 mi dice che ancora non le hanno portato la bambina. Mia mamma parte da casa e va giù a pretendere che la bimba venga portata dalla mamma subito se non ha problemi! 2 minuti e la bimba era su con la mamma, ancora da lavare. Mia sorella chiama l'ostetrica, che le dice di attendere un attimo. Dopo un'ora arrivò io e la bimba non è ancora stata lavata. Inizio a lavarla io cercando di spiegare qualcosa al marito. Poi finalmente arriva l'ostetrica che prende la bimba e finisce di lavarla senza spiegare niente a nessuno. Poi guarda la signora di fianco che aveva appena partorito e le chiede se ha attaccato il bambino al seno.. La mamma le risponde di no perché il bimbo dorme. Risposta: "Per forza dorme! Visto a fare l'epidurale! Volete fare l'epidurale e poi ecco! Queste sono le conseguenze!!". Io sono rimasta allibita, non avevo parole per un atteggiamento del genere. Ma come si permettono di giudicare le scelte altrui. In quel momento ho pensato: se diventerò così voglio essere licenziata immediatamente. Mi sono vergognata di avere delle colleghe così.. Mia sorella è uscita ieri mattina con pochissima educazione riguardo a come gestire la bimba. Ma siamo tutti contenti che siano a casa e che stiano bene. Manderò una lamentela alla caposala e al primario affinché migliorino l'organizzazione, ma soprattutto affinché prendano provvedimenti su certo personale maleducato e senza un minimo di voglia di lavorare.
Parto in Borgo Trento
Ho partorito in questo reparto. Il travaglio e' stato per mia fortuna rapidissimo. Meno male, visto che a differenza di quanto dettomi al corso pre-parto, seguito sempre nello stesso ospedale, non ero in una stanzetta travaglio da sola, ma con un'altra ragazza che era stanca delle ore di attesa e urlava dal dolore. Il parto e' andato molto bene e l'assistenza ostetrica e' stata buona. Al momento di mettermi i punti hanno lasciato fare ad una specializzanda. Niente in contrario, ma ci ha messo un'ora e mezza. Piu' di quanto io ci abbia messo a partorire. Ero stufa e dolorante e continuavo a chiedere perche' non era ancora finito. Ho partorito la notte e la mattina seguente ero molto stanca. L'infermiera mi dà il buongiorno con un brusco "e tu cosa fai ancora a letto?". Avevo dolori fortissimi ai punti e perdevo molto sangue. Durante tutta la degenza non sono mai stata visitata da un medico. Nemmeno alla dimissione. Solo le ostetriche passavano. E ognuna mi dava delle informazioni diverse. Ho avuto grandissimi problemi ad allattare poiche' ho un problema ai capezzoli. Mia figlia faticava ad attaccarsi al seno e piangeva notte e giorno. In tre giorni mi hanno fatto comprare due tipi diversi di paracapezzoli e infine mi facevano spremere il seno per dargliene col cucchiaino. Mi sono venute subito le ragadi ai capezzoli e mi sentivo frustrata, una cattiva madre, e temevo che la mia bimba non mangiasse a sufficienza. La piccola ha infatti perso quasi mezzo kg. in tre giorni. E mi e' stato detto solo alla dimissione! Mi hanno dimessa senza consigli per allattare, solo con dicendo: "tu continua a provare". A casa sono stati giorni da incubo. Poi ho contattato il pediatra di famiglia, che mi ha subito aiutata e supportata. Non posso che ricordare con rammarico la mia esperienza in Borgo Trento.
Ginecologia- cistocele di 2° grado
Sono stata visitata presso lo studio privato del dott. Torrazzina con la diagnosi di cistocele di 2° grado e polipo al c.c. Mi viene consigliata plastica vaginale anteriore + t.o.t.+ polipectomia da eseguire in Day Surgery.
L'intervento che mi è stato fatto è di T.O.T. e polipectomia. Vengo dimessa la mattina seguente perchè la sera mi sentivo male, ma nessuno mi spiega cosa mi è stato fatto. Il dott. Torrazzina non si è fatto vedere e vengo dimessa dal dott. Benati con la seguente descrizione:
ISC RCU: TOT.
Senza prognosi, senza consiglio di una eventuale terapia antibiotica.
Non ho mai avuto nella mia vita una esperienza così NEGATIVA, un reparto, quello di ginecologia dell'ospedale di Borgo Trento, dove ho sperimentato la più assoluta incuranza per i degenti, i medici non si vedono e dopo l'intervento nessuno ti spiega che cosa hanno fatto sul tuo corpo..
Personalmente non consiglio il reparto di ginecologia.
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