Ospedale SS. Annunziata di Taranto
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Assenza di informazioni
Devo sottolineare a malincuore come sia stato impossibile contattare il reparto di isterosalpingografia del V piano.
Tutta la mattina persa al telefono senza ottenere nessuna risposta poiché nessuno ha risposto.
Capisco che la mole di lavoro degli operatori sia sempre molta ma nessuno ha risposto in tutta la mattinata,
Risultato: solo rabbia ed amarezza,
Reparto Ginecologia eccellente
Ho 65 anni e ad ottobre 2023, in seguito a delle perdite ematiche, mi sono recata al pronto soccorso e sono stata presa a carico da dottoresse e ostetriche molto professionali. Sono stata subito sottoposta ad una serie di esami e a fine novembre mi avevano già operata di asportazione di utero ed ovaie per adenocarcinoma dell'endometrio. Si sono presi cura di me diversi medici di cui non ricordo il nome, tra cui la dr.ssa Castrovilli, dr.ssa Altavilla, dr.ssa Marra, il dr. De Marco e il dr. Stola. Disponibile tutta l'equipe di medici, infermieri e OSS, anche se le file sono lunghe e si perde tutta la mattina: i pazienti sono tanti e infermiere e gli OSS pochi, sicché non sono sempre cordialissimi.
Il reparto ginecologico è composto dal terzo e dal quinto piano (al quinto piano si occupano delle donne incinta e partorienti).
In seguito, nel mese di febbraio, ho avuto problemi alla ghiandola di Bartolino e il dr. D'Agostino ha saputo consigliarmi e assistermi e si è interessato affinché fosse fissato l'intervento a breve. Aveva ragione, infatti l'intervento, eseguito dal dr. De Marco, si è dimostrato più invasivo di quanto previsto.
Grazie a tutti.
- Cisti del Bartolino.
Ringrazio la Chirurgia vascolare
Ho 79 anni inoltrati, a giugno mi è stato diagnosticato un aneurisma aortico surrenale di 95-98 mm. Il 24 novembre u.s. mi sono sottoposto ad intervento endovascolare.
Desidero esprimere la mia riconoscenza per le cure ricevute al Dott. Labarbera e alla sua equipe chirurgica, al personale infermieristico e OSS.
Primo ricovero della mia vita, devo dire che è stato eccellente, ho riscontrato pulizia, ordine, cura, attenzioni.
Grazie e BUON NATALE, mi avete ridonato la gioia di vivere.
AMBULATORIO PIEDE DIABETICO S. ANNUNZIATA
VORREI INIZIARE IN QUESTO MODO: "PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE ". Parlare tante volte salva la vita, il silenzio non aiuta.
Mi presento, sono il sig. C. Piero della provincia di Taranto e vorrei raccontare l'esperienza personale vissuta da mio papà Vito di 66 anni, dopo lunghe medicazioni all'ambulatorio medico di Palagiano tutti i giorni. Non ero convinto, il piede emetteva cattivi odori, papà era sempre piu' magro e con glicemia alta.
Dopo essermi recato presso l'ambulatorio di diabetologia di Massafra, con l'aiuto e il supporto della dott.ssa Vincenza DelMonte, che ringrazio vivamente, e dell'infermiere Russo Giuseppe, che mi consigliano di sbrigarmi e di andare direttamente all'ambulatorio del Piede Diabetico a Taranto, presso l'ospedale S. Annunziata, abbiamo salvato mio papà. Vorrei ringraziare di cuore per tutto quello che hanno fatto il dott. Magno Mauro, le infermiere Piera, Donatella e Lucia. Il piede destro di papà e' ritornato come prima dopo le dovute cure, attenzioni e medicazioni prestate. Non vi dimentichero' mai.
Reparto osservazione breve SS. Annunziata Taranto
Mio marito ha avuto un infarto, con conseguente angioplastica il 3 marzo. Niente da dire sull'esperienza in terapia intensiva, se non sulla dimissione, a mio giudizio un po' rapida, ma so che oggi funziona così.
La terapia prescritta gli procura qualche fastidio, per cui il giorno 23 si sente male e viene ricoverato nuovamente per controlli, e qui comincia la disavventura. Arrivato in pronto soccorso in codice arancione, che poi diventa rosso, vi passa 3 ore in attesa dopodiché viene ricoverato in "osservazione breve". Qui, a parte due notti in bianco di cui una per gli schiamazzi "post partita" del personale, sbagliano per 2 volte a dargli la terapia (per fortuna io lo avevo munito di istruzioni), cambiano idea per 2 volte sull'Holter che gli avevano applicato e, per non farsi mancare nulla, lo dimettono positivo al Covid. Da sottolineare che, in entrata, ai pazienti fanno il tampone (a lui, addirittura due..), ma fanno entrare i parenti senza alcun controllo, nemmeno il green pass. Esperienza del tutto negativa, che salvo solo in virtù del precedente, e più dignitoso, ricovero.
Pronto soccorso per sospetto infarto
Un plauso al pronto soccorso e alla cardiologia dell'ospedale.
Arrivato alla sette del mattino per un sospetto infarto, in meno di cinque ore mi hanno rivoltato come un calzino.
Fortunatamente non era nulla, ma medici infermieri e paramedici mi hanno dato assistenza massima.
GRAZIE.
Ricoveri e decessi
Ho perso mio padre e 2 miei zii al Santissima Annunziata.
In questo periodo è stato anche trattato mio zio in Neurochirurgia, bene questa volta.
Dipende dai medici e dagli infermieri che si trovano, ma nel complesso non lo consiglierei.
Medicina
Alcune infermiere le ho trovate poco costanti e senza vocazione. I dottori sono molto bravi, ma con poco polso.
Il reparto è sporco e male organizzato.
Colonscopia
Vorrei ringraziare pubblicamente, dopo averlo fatto personalmente, l'infermiera Maria Teresa Loparco per avermi accolta cordialmente e assistita con dolcezza e professionalità, nonchè il Dr. Raffaele Licinio per aver condotto la colonscopia con un'eccellente preparazione.
Credo che persone così sensibili e preparate meritino di essere riconosciute pubblicamente.
Ancora grazie.
Servono competenza, emancipazione e strutture
Per motivi familiari ho frequentato due diversi reparti.
- Medicina interna, sia uomini che donne. Vi ho personalmente trovato scarsissima umanità e poco tatto con parenti dei pazienti, scarso personale infermieristico, spesso esasperato dal numero elevato di pazienti, tempi per esami spesso lunghi, scarsissima pulizia del nosocomio in genere. Sui medici non sono in grado di dire nulla, ma non sono soddisfatto nel complesso.
- Reparto neonatologia, ho solo da fare una considerazione: ho notato che dopo un parto cesareo si tende a tenere distaccati le madri dai figli anche la notte, nonostante non ci siano necessità mediche per nessuno dei due. Assurdo, così si rischia di rendere più complicato l'allattamento al seno a mio avviso, e non solo... Invece in strutture più emancipate questo non succede, MEDICI, PEDIATRI ed INFERMIERI fanno sì che la relazione madre/figlio non venga interrotta MAI, se non per casi o momenti eccezionali che non se ne può fare a meno!
A mio avviso la condotta che si è scelta non è la migliore.. Poi credo che poter far assistere un padre al parto sia una cosa giusta, ma anche questo viene negato.
Parto.
Chirurgia generale
Medici competenti e umani. Ringrazio la dott.ssa Cannalire per la sua professionalità e umanità, ma per quanto riguarda gli infermieri, li ho trovati scorbutici e arroganti - mi spiace ma tempo addietro avevo elogiato tutto il reparto, quando c'era altro direttore che dirigeva il reparto. Ora a livello di assistenza abbiamo fatti passi indietro, peccato.
Competenza e professionalità
Ho avuto la triste esperienza di diagnosi di un carcinoma al seno (biopsia eseguita dalla bravissima Dott.ssa Favale) presso il Centro Donna Paduglione Vinci di Taranto.
Mi sento di ringraziare tutto lo staff per l' enorme competenza , ma anche per la gentilezza e la sensibilità dimostrata.
Seguita poi dalla Dott.ssa Cramarossa e Dott.ssa Cannarile, operata da quest'ultima, vivendo un dramma personale per il ripetersi, nel giro di pochi anni, di gravi patologie, ho rilevato quanto tale reparto sia efficiente. La bistrattata Taranto ha un team di vera eccellenza.
Grazie dottoresse, grazie a tutto il personale, siete stati veramente eccezionali!!
Ho poi seguito un ciclo di radioterapia presso l'Ospedale Nord, anche lì in un ambiente molto vicino alle esigenze e alla sensibilità del malato.
Nel mio periodo di grande crisi e sbandamento, sono stata con persone di grande professionalità accompagnata da tanta umanità.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Assistenza pronto soccorso Taranto
Sono affetto da paralisi facciale. Dopo l'accettazione in pronto soccorso, dove mi hanno preso solo i parametri di pressione e dove mi hanno fatto toccare le dita, il naso, alzare le mani e prove di equilibrio (cose giuste per carità), sono stato mandato in neurologia, dove nulla di diverso dal pronto soccorso mi è stato fatto, nulla, nemmeno una virgola in più e io ho dovuto insistere con la neurologa per degli esami più approfonditi, tipo Rm oppure Tac, per scongiurare provenienze peggiori. Detto questo, mi è stata data una terapia a base di deltacortene e neuraben (12 giorni deltacortene e 15 neuraben) senza però constatare se l'origine della paralisi facciale sia di natura virale o meno - e la cura datami non prevede antivirali per contrastare il virus herpes che, come ho appurato poi, è causa dell'80% di paralisi del VII nervo facciale e della paralisi di Bell... Quindi mi chiedo come si possa dare una terapia certa senza eliminarne eventuali altre...
Fortunatamente oggi stesso vado da uno specialista neurologo, con la speranza di poter avere un quadro clinico completo, esaustivo e rassicurante
Che amarezza
Mio padre è stato portato qui dal 118. Non avevano stanze ed è stato messo in medicina generale in barella nel corridoio, dove c'era corrente.. Mio padre, malato terminale (ma cosciente), è stato fortunatamente 1 giorno in ospedale, dopo essere stato buttato in un angolo in una stanza piena e senza neanche un comodino per poggiare l'acqua.. Siccome a casa aveva cominciato le flebo, per idratarlo abbiamo chiesto, dopo 5 ore, se potevano fargliene una... (pareva abbandonato a se stesso); quindi sono andata dalla dirigente (perché il cartellino riportava DIRIGENTE), che mi ha risposto NON SI PREOCCUPI LA TERAPIA L'HO SEGNATA A LE FLEBO HANNO UN LORO ORARIO...
Più tardi in serata (erano le 19:30 circa) quando è passata l'infermiera, le ho chiesto come mai a mio padre non era stato fatto niente! Mi ha risposto CHE NON C'ERA NESSUNA TERAPIA O FLEBO PER MIO PADRE!
Il giorno dopo abbiamo deciso di portarlo a casa perché non ha ricevuto cure.
Il suo medico curante gli ha controllato l'ossigeno che era basso e subito gli ha attaccato le flebo.. Mio padre è morto, sarebbe morto comunque, ma una dirigente NON SI PUÒ PERMETTERE DI PRENDERE IN GIRO UN FAMILIARE che soffre.
Non si può permettere di dire cose non vere, al di là dell'assistenza. !
Maternità Ospedale Taranto
Personale scorbutico, al limite della cafoneria. Sporco ovunque. Assurdo poi lasciare la puerpera, nel momento del travaglio, completamente priva della vicinanza del marito. Ho assistito alla nascita delle mie prime due figlie tagliando ad entrambe il cordone ombelicale all'ospedale di Bagno a Ripoli ed in questo ospedale nemmeno ti consentono di avere notizie! Invece di chiudere la maternità di Manduria, che era un gioiello, dovevano chiudere questa.
Pronto Soccorso
Personale del pronto soccorso medico superficiale. Dopo due pronto soccorsi d'urgenza, non sono stati in grado di diagnosticare una bronchite cronica a mio padre. Solo rx dei polmoni; nessuna TAC. Curato con antibiotici inadeguati al suo problema, e senza alcun consiglio di una eventuale visita pneumologica, ad oggi siamo all'ospedale Maggiore di Bologna per avere una diagnosi certa ed una cura adeguata. Con stupore dei medici del nosocomio bolognese, dato che pare strano che proprio a Taranto, con le problematiche di diossina, non siano stati in grado di curare con professionalità il paziente.
S.C. Medicina Donne
Più che un reparto ospedaliero, un luogo di inusitato squallore e desolazione. Personale medico incompetente e macchiettistico, gastroenterologi dediti alla battuta facile e a un uso smodato di improbabili metafore; diagnosi frettolose clamorosamente sconfessate da successivi esami bioptici e tanta, tanta superficialità. Il personale infermieristico (salvo rarissime eccezioni) non è da meno: incompetenza, maleducazione, disinteresse per le condizioni fisiche e psicologiche delle pazienti, scarsa professionalità e grande imperizia. E ancora: pasti serviti a degenti tenute a digiuno, compresse contro l'ipertensione arteriosa date a pazienti con bassa pressione sanguigna, farmaci somministrati con ore e ore di ritardo, donne inferme abbandonate a sé stesse, difetti di comunicazione tra i vari operatori sanitari, disorganizzazione, disordine, mancanza di igiene e pressappochismo. In mezzo a tutto questo, le povere degenti con tutti i loro problemi, le loro ansie, i loro disagi e la loro esasperazione, e i loro familiari, costretti a inseguire il medico o l'infermiere di turno per richiamarli - molto spesso senza alcun risultato - ai propri doveri. Se, come si dice, i reparti li fanno i primari, il Direttore della S.C. di Medicina Interna dell'Ospedale SS. Annunziata di Taranto dovrebbe porsi molte domande e mettere seriamente in discussione il proprio operato. Ma forse è confidare troppo nell'umiltà di lorsignori.
Pronto Soccorso
Nessuna indagine diagnostica, valutazione superficiale e pressappochismo. Fortissimi dolori addominali diagnosticati come colica senza nessun approfondimento. Mandata a casa, ho rischiato per l'incompetenza. Lo staff del pronto soccorso successivo di Putignano, grazie ad una TAC, capiva la natura del problema, ovvero urinoma renale, disponendo intervento d'urgenza. Non ho parole.
Reparto Chirurgia
Nel 2010 ho subìto un intervento di resezione del colon e dopo 6 mesi 2011 un 2° intervento di ripristino funzioni con eliminazione della colostomia.
Sono stata operata con successo dal dottor Piergaetano Campanella, bravissimo medico e di una umanità fuori dal comune. Ringrazio anche gli infermieri che sono stati veramente umani e pazienti nell'accompagnarmi nel processo di guarigione.
Reparto Chirurgia generale
Grato, commosso e onorato, ringrazio cordialmente il Prof. T. Iarussi, Primario della struttura complessa di Chirurgia Generale presso l’Ospedale SS. Annunziata di Taranto, per aver operato con successo il mio fegato malandato e compromesso.
La sua bravura, la sua professionalità, la sua competenza, sono stati alla base della buona riuscita di tutta l’operazione.
Lo stesso ringraziamento e della stessa intensità lo rivolgo indistintamente a tutti i Dirigenti medici, ai Caposala, agli infermieri, che con il loro sorriso e la loro dedizione mi hanno aiutato a sopportare e annullare tanto dolore.
Ancora grazie a tutti e a tutti buona fortuna, salute e lunga vita.
Raffaele Notarstefano
Resezione epatica.
UROLOGIA
Abbiamo solo perso tempo con visite private e spese di ticket e viaggio e giorni di ferie dal lavoro. Naturalmente tutto questo si fa perché si spera che quel tanto atteso trattamento porti i migliori risultati, che porti migliore salute ad un genitore che è già da tanto vittima della sorte di una malattia degenerativa, alla quale si aggiunge un K alla prostata.. RISULTATO: non si può fare intervento di BRACHITERAPIA perché la macchina non é compatibile con i semini e viceversa...
La nostra Buona sanità
Vogliamo ringraziare il reparto chirurgia per l'assistenza data a mia madre e per la prontezza dell'intervento.
Ringraziamo in modo particolare la dottoressa Canarile e tutta l'equipe infermieristica.
PIAGHE DA DECUBITO
ESPERIENZA PESSIMA: GLI ANZIANI CON PROBLEMI NEUROVEGETATIVI, VENGONO IGNORATI E TRATTATI CON APPARENTE CORTESIA CHE NON SI TRADUCE ASSOLUTAMENTE IN QUALCOSA CHE VAGAMENTE SOMIGLI ALLA:
C U R A.
VENGONO SOMMINISTRATI SOLO ANTIBIOTICI, GUARISCONO LE FEBBRI E POI SPUNTANO... SPAVENTOSE PIAGHE DA DECUBITO.
ENTRANO SANI E INTEGRI RIGUARDO ALLA PELLE, ED ESCONO CON GRAVISSIME (A VOLTE FATALI) PIAGHE DA DECUBITO. GLI INFERMIERI, I MEDICI E GLI OPERATORI INOLTRE, IMPEDISCONO AI FAMILIARI DI LAVARLI E PROVVEDERE ALL'IGIENE OGNI VOLTA CHE SAREBBE NECESSARIO, COSì PROVVEDONO LORO CON UNA SUPERFICIALITA' E UN COMPORTAMENTO PRIVO DELLA EDUCAZIONE DI BASE, SPESSO CONDITO DA INSENSIBILITà.
Disorganizzazione e sporcizia
Senza nulla togliere alla professionalità del personale medico, di contro si va in una struttura dove l'assenza di una adeguata pulizia fa da padrona (ed io come molti sono un soggetto allergico), il tutto con una mancanza delle norme più basilari dell'educazione del personale infermieristico.
Chirurgia Generale: angeli in corsia
Io e la mia famiglia recentemente abbiamo conosciuto la realtà del reparto di Chirurgia Generale dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto, per il ricovero di un nostro congiunto per un'ernia inguinale.
La nostra è una testimonianza molto positiva e desideriamo offrirla pubblicamente per esprimere tutta la nostra gratitudine.
Sin dalla fase del pre-ricovero, presso l'ambulatorio di Chirurgia Generale, abbiamo incontrato degli "Angeli" che hanno messo a nostra disposizione tutta la loro pazienza, buona educazione, precisione, professionalità e passione, ma soprattutto uno straordinario CALORE UMANO. Così è stato possibile superare ogni difficoltà e preoccupazione per una persona anziana, con grande fiducia e coraggio fino alla fase post-operatoria.
A questo proposito vorremmo ringraziare profondamente le signore infermiere Anna Tamburrini e Debora Lanciano, che in ogni fase ci hanno straordinariamente accompagnati sempre con il sorriso sulle labbra e tanta sensibilità; la nostra gratitudine va, inoltre, alla dottoressa chirurgo Maria Angela Firullo, che con alta professionalità e sensibilità umana ha eseguito con successo l'intervento, l'anestesista e tutti i medici dell'equipe che vi hanno partecipato.
A tutti voi un augurio per una brillante carriera e per una vita piena di gratitudine.
A voi grazie, grazie, grazie...
Emma Maria Urselli e famiglia.
Neuroradiologia
Semplicemente eccellente il reparto e l'équipe di neuroradiologia, con a capo il dottor Donatelli.
Approssimazione
In questa struttura è tutto molto approssimativo, non c'è comunicazione tra i reparti, sono troppe le cose che non vanno. 50 anni di differenza tra il nord e sud!
Pronto soccorso... senza parole
Stamattina mi reco in pronto soccorso con una richiesta urgente da parte del mio medico curante di visita pneumologica e rx toracica per sospetto focolaio di polmonite. All'accoglienza mi misurano la temperatura, avevo 38, mi dicono che sono codice giallo e che c'erano tre pazienti prima di me... Dopo circa un'ora di attesa mi rendo conto che la febbre saliva, così ho chiesto al personale quanto tempo dovessi attendere e mi viene detto che subito dopo sarebbe toccato a me; nel frattempo davanti a me sono passate avanti diverse persone -una delle quali era codice verde- alchè chiedo, visto che devo aspettare ancora, di poter avere una tachipirina dato che sentivo che la temperatura saliva... Non mi è stata data perché mi è stato detto, forse per la quinta volta, che subito dopo sarebbe toccato a me. Dopo due ore di attesa sono andata via. Ho fatto la rx a pagamento e una visita pneumologica privata, sono uscita dal pronto soccorso con 40 di febbre e la Polmonite. Per fortuna potevo spendere privatamente, ma chi non può cosa fa??? In tutto questo vorrei aggiungere che nell'attesa ho assistito alla scena di un'infermiera che si è rifiutata di aiutare una vecchietta che con gentilezza chiedeva di poter essere aiutata a portare una borsa che aveva con sè. L'infermiera alla prima richiesta ha fatto finta di non sentire, alla seconda richiesta ha chiamato una tirocinante con tono alquanto infastidito affinché potesse portare la borsa dell'anziana signora. E qui la competenza e l'organizzazione non c'entrano nulla, basta solo un po' di umanità. Senza parole...
TROMBOSI CEREBRALE
SONO SEMPLICEMENTE DEGLI ANGELI.
QUOTIDIANAMENTE FANNO IL LORO LAVORO SEMPRE CON IL SORRISO STAMPATO IN FACCIA, CONTRO TUTTI I PROBLEMI DELLA NOSTRA SANITA'. BRAVI TUTTI, DALL'INSERVIENTE AL DOTTORE, TUTTI.
Neurochirurgia - L'eccellenza è a Taranto
In data 14.04.2015 sono stato operato di ernia cervicale in C6 C7: vorrei ringraziare il Dott. Lattanzi per la sua grandissima professionalità, unitamente alla Dott.ssa anestesista Perniola con tutta l'équipe della Sala Operatoria, per la loro umanità e dolcezza e NON, ripeto NON, per ultimo tutto il personale infermieristico, che sempre con grande professionalità, pazienza e gentilezza assiste instancabilmente i pazienti del reparto.. A VOI TUTTI GRAZIE DI CUORE!!!
Due angeli in Chirurgia
Vorrei ringraziare la dottoressa Cannalire e la dottoressa Cammarossa per la devozione, la professionalità e soprattutto la grande umanità con le quali svolgono il loro lavoro.
Ternino Olga e figlie.
Reparto neurochirurgia valido - dr. Gigante
Mia madre e' stata operata per meningioma, ovvero tumore benigno alle meningi, nel 2012 dal dottor Gigante: persona fantastica dal punto di vista professionale e soprattutto dal punto di vista umano.
Ha asportato completamente il grosso tumore in una posizione ricca di vasi sanguigni, quindi l'intervento e' stato molto difficile.
Non smetterò mai di ringraziare questo medico che ha salvato la vita di mia madre, che ora dopo tre anni sta benissimo.
Grazie infinite dottor Gigante.
Ringraziamento e complimenti
Desidero ringraziare tutto lo staff dei reparti pronto soccorso e ricovero breve OBI per i sevizi ricevuti, in quanto ho potuto constatare una grande umanità e soprattutto una grande professionalità, senza escludere nessuno, dal responsabile medico ai medici, dagli infermieri al personale ausiliario, tutte persone squisite. Mi sento orgoglioso come tarantino di avere a Taranto una struttura così efficiente
Con riconoscenza, Blasi Cosimo
Neurologia - STROKE UNIT
Si fanno chiamare terapia intensiva neurologica, ma di terapia intensiva c'è molto poco. La sala viene pulita sommariamente, non è raro trovare la stessa carta a terra per giorni. La guardiola che dovrebbe essere presenziata h24 è spesso abbandonata. Gli orari di pasti e visite non sono rispettati. Spero di non avere più nulla a che fare con questa unità.
Chirurgia dott. Saccò
Avevo portato mio figlio sempre al nord. Per la prima volta mi sono invece rivolto alla chirurgia del SS.Annunziata per un intervento alla colecisti. Nel reparto del Dott. Mario Saccò ho trovato competenza, umanità e tanta gentilezza. Ringrazio di cuore tutto il reparto, dal primario alla dott.ssa Benvenuti, e naturalmente a tutto lo staff per non dimenticare nessuno.
Grazie ancora, sapere che a Taranto qualcosa funziona mi inorgoglisce.
Pronto Soccorso e UTIC: ringraziamenti
Ricoverato d'urgenza per una sindrome coronarica, ho trovato accoglienza, attenzione, competenza e tanta umanità. Un particolare grazie alla dott.ssa Pozzolivo del pronto soccorso e al dott. Abbracciavento del reparto UTIC, che con grande pazienza hanno saputo mettermi a mio agio ed aiutarmi a capire la mia precisa condizione e, soprattutto, un grazie al dott. Abbracciavento per avermi consigliato e fatto accettare la giusta procedura contro la mia iniziale ritrosia. Un grazie riconoscente anche al medico di turno nel reparto, di cui non ricordo il nome, che ha deciso di trasferirmi per sicurezza ad altra struttura in grado di garantire un pronto intervento, di fatto poi resosi necessario; decisione determinante per la positiva evoluzione della mia condizione. Un grazie infine a tutto il personale infermieristico del reparto per la gentilezza e professionalità con cui mi ha assistito.
Reparto Chirurgia Vascolare e Endovascolare
Egregio Dott. Impedovo, sono Matteo Serio di Alberobello, suo paziente da lei operato a Taranto il 26/11/2014. E' doveroso da parte mia e dalla mia famiglia esprimerle un grande riconoscimento e gratitudine al suo operato e a quello dei suoi collaboratori, distinguendosi per professionalità, umiltà e cortesia.
Con sincera stima, Matteo Serio.
MEDICINA UOMINI SECONDO PIANO
GRANDE MALEDUCAZIONE, INCOMPETENZA E SUPERFICIALITA' DEI MEDICI CHE HANNO FATTO DIAGNOSI SBAGLIATE.
VILLANIA DELLE INFERMIERE, TRANNE LE POLACCHE, SERIE E PREPARATE.
INOLTRE I PAZIENTI SONO DEL TUTTO IGNORATI, ANZIANI TRATTATI MALISSIMO E CON GRANDE MALAGRAZIA, INVALIDI TRASCURATI LASCIATI SPORCHI E DIGIUNI. GLI OPERATORI, TUTTI, SANNO SOLO DIRE "TUTTO BENE", FATECI LAVORARE, MA IN REALTà è SOLO UN MODO PER LASCIARE I PARENTI FUORI DALLE STANZE.
Pronto soccorso
Molta la delusione per l'attesa di 5 ore, con la paziente parcheggiata senza che nessuno la controllasse.. Dopo le 5 ore d'attesa, viene controllata da un medico, che le fa poi tutti gli esami. Altre 4,30 di attesa e il medico decide il ricovero. Dopo ore 9,30 di attesa (dalle ore 21.00 alle 6.30 di mattina), viene ricoverata sopra una barella in una stanzetta con altre 2 pazienti. Questo è l'ospedale di Taranto.
Chirurgia vascolare: aneurisma aorta addominale
Un grande grazie al primario dott G. Impedovo e ai dottori Notarstefano, Piccinni, Illo, Augusto, Cito, Prestichella per la loro professionalità. Medici eccellenti che hanno compiuto il "Miracolo di Natale" operando mio padre, un lungo e difficile intervento all'aorta addominale e alle vene iliache fortemente compromesse.
Nonostante il Sant'Annunziata sia additato come ospedale in difficoltà, ha a disposizione dei grandi medici che lavorano con grande passione salvando tante vite.
Luci e ombre
Se da un lato, devo ammettere, sul piano medico il lavoro fatto è ineccepibile (finora l'intervento chirurgico che ho avuto non mi ha mai dato problemi, salvo il presentarsi di una metastasi l'anno successivo, ma questo ovviamente non dipende dai medici, e le analisi del sangue che ho fatto presso la struttura dell'ospedale sono risultate sempre le più affidabili rispetto a quelle fatte presso altri presidi), dall'altro la macchia di quest'ospedale, sulla base dell'esperienza personale, è la totale incomunicabilità. C'è molta tracotanza da parte dei medici e, purtroppo e molto spesso, le parole di un paziente, o le sue domande, vengono accolte o con scherno, o con maleducazione, o con disprezzo. I servizi e la pulizia sono senza infamia e senza lode, il personale infermieristico è presente ma talvolta viene preso dal nervosismo e dalla rabbia anche esso. Capisco che lavorare in ospedale, per dottori e infermieri, sia molto stressante e me ne rendo conto, ma santo cielo un po' di educazione e di predisposizione all'ascolto dei problemi del paziente, che alla fine rimette in voi le sua vita, perchè non avercele?
Neurologia - epilessia
Ho trovato dottori eccezionali e competenza professionale in tutto. Ottimo centro per le patologie neurologiche, a tutto dò voto 100!
Struttura fatiscente ma grande professionalità
Mia suocera arriva in ospedale con edemi evidenti al piede sinistro e grandi dolori, le vengono fatti tutti gli esami di rito e viene ricoverata immediatamente data la stenosi quasi totale sugli arti inferiori.
Il Dott. Impedovo. che ringrazio, prende immediatamente la situazione in mano e decide per un intervento in tempi rapidi. La nostra esperienza diventa negativa purtroppo per la mancanza di sangue della stessa tipologia di mia suocera: abbiamo dovuto attendere 4 lunghissimi giorni perché non si riuscivano a trovare provviste (l'operazione era importante e necessitava di 4 unità). La competenza e la capacità del dott. Impedovo ci ha garantito un successo, in un intervento comunque molto complesso e, nonostante la struttura ospedaliera sia vecchia e carente su alcuni punti, io devo comunque ringraziarli per la loro volontà e pazienza. Purtroppo non è facile essere accanto ad un familiare sofferente e dover aspettare, ma le infermiere in turno non sono certo tante quanti sono i pazienti del reparto e quindi un po' di buona educazione e gentilezza sono d'obbligo, perché serve collaborazione da entrambe le parti. Ringrazio la caposala, paziente e gentile e tutto il corpo infermieristico, il dott. Cito, simpaticissimo e molto sincero e diretto, e tutto lo staff medico della cardiovascolare.
Ischemia cardiaca in paziente infartuato
Mio padre reduce di 2 infarti, giunge al P.S. con ischemia cardiaca in corso, vistoso edema alle gambe, scompenso respiratorio. Lo tengono in Osservazione Breve per qualche giorno e poi a casa. Lo stesso accade al Moscati, anzi, peggio, e lo rimandano a casa.
Se non fosse per i soldini messi da parte, mio padre non avrebbe avuto l'intervento presso una casa di cura privata (Villa Verde) che gli sta permettendo di sopravvivere con un grave deficit cognitivo (per forza, ormai son passati mesi...). Riguardo l'igiene e la manutenzione... il personale c'è ma ha da fare, gli infermieri hanno da fare pure loro, per fortuna c'e' qualche tirocinante e qualche medico di cuore mosso a compassione...
Miseria umana e professionale
Nei lunghi mesi trascorsi in ospedale ho potuto toccare con mano cosa significhi curarsi al SS. Annunziata. L'ospedale cura i suoi esclusivi interessi incurante della reale salute dell'ammalato che viene tenuto all'oscuro delle reali intenzioni dei reparti, che mirano solo al loro tornaconto economico. Questa struttura e' diventata oramai una industria e le dignità di ammalati e parenti vengono sfacciatamente oltraggiate negli aspetti piu' elementari.
Altri contenuti interessanti su QSalute