Ospedale Spedali Civili di Brescia

Dopo il triage, la dottoressa di turno a voce alta si esprime in modo scurrile, sostenendo che il mio caso non è emergenza. Mia madre ha avuto lo stesso problema ed era un tumore. Scusate se non essendo medico come posso sapere il grado di emergenza. Ho provato a prenotare anche privatamente ma non c'era posto immediato. La visita con l'ecografia è stata fatta in modo accurato dalla specializzanda presente garbata e gentile. La dottoressa di turno è stata sgarbata in modo assurdo mi veniva anche da piangere. La sua aggressività era eccessiva. Si lamentava del fatto che si pagano 25 anziché 100 euro, bè io avrei pagato anche 200 l'importante per me in quel momento essere visitata. Se fate i medici non avete da curare le cose ma le persone.

Non possiamo considerare certamente la competenza professionale, perché non siamo esperti dell’ambito, ma vogliamo esprimere grande perplessità ed amarezza per la qualità umana ed il rispetto ricevuti in particolare da parte di alcuni medici nei riguardi di una persona fragile ed in fin di vita: hanno agito con comportamenti presuntuosi ed arroganti che non hanno assolutamente agevolato la paziente, nè tantomeno i parenti della stessa. Atteggiamenti e comportamenti subìti anche direttamente.

Non esiste spirito di accoglienza nel reparto del pronto soccorso, modalità di interagire per niente empatico. Ho dovuto portare mio padre in questo ospedale perché è seguito dal reparto di urologia, ma se tornassi indietro cambierei struttura.

Ma è mai possibile che chiedendo una informazione al centralino ogni volta ci si senta trattare come poveri incapaci ignoranti davanti alla grande conoscenza dell'operatrice ? E ogni volta ti taglia il dialogo passandoti chissà quale numero che suona occupato e poi cade la linea? E' la quarta volta che mi succede stamattina, ma chi si credono di essere nascoste dietro ad una cornetta del telefono? Che provino loro ad avere gli stessi miei problemi. VERGOGNOSO.

Personale irrispettoso. Ospedale vecchio e sporco. Non si capisce niente, regna la disorganizzazione. Chiedono ancora il Green pass e tra l'altro solo agli accompagnatori. Non è nemmeno possibile attendere al caldo in sala di attesa. Hanno lasciato in strada anziani. Personalmente non tornerò più.

Non discuto dei medici e delle infermiere, ma di tutto il resto.
Esperienza personale presso il reparto Neurologia scala 10 piano 3.
Non si può uscire dal reparto per COVID. Ho chiesto acqua e devo aspettare la bottiglietta dei pasti (0.5 ml.) non di più - siamo in estate...
Pasti come al solito da schifo, in 6 anni non è cambiato nulla, anzi, è peggiorato (serviti da BRIXIA), operatrici (camice giallo) MOLTO SCORTESI E ARROGANTI.
Camere da 3 persone con bagno condiviso con altra stanza (siamo in 6 ad usarlo); doccia inesistente; wifi non esiste; televisori cosa sconosciuta.
In tutto questo la direzione che fa??!

Ma si può togliere il filo K senza camice e senza guanti? L'infermiera non ha avuto il tempo di spruzzare almeno il ghiaccio spray (che aveva già in mano) che "a tradimento", dopo che avevo confessato la paura per il dolore per il ricordo dell'operazione passata e della prima medicazione nello stesso ambulatorio(!), 3 tironi e via il filo K! No comment! Ma si può?? Senza parlare della lunga telefonata personale che ha ricevuto, dopo essere arrivato in ritardo! Oh ma siamo persone! Il piede mi picchia ancora...

mia mamma ha fatto un'ecografia (la faceva annualmente) perchè qualche anno fa aveva avuto un tumore maligno poi asportato chirurgicamente.
La Dottoressa S. della Radiologia doveva controllare la lastra... cosa che però non deve essere stata fatta con la dovuta attenzione perchè, dopo qualche mese, a mia mamma hanno diagnosticato una recidiva del tumore.