Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo di Napoli
Recensioni dei pazienti
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Ginecologia
Il giorno 28/4 2018 sono andata al pronto soccorso con dolori fortissimi all'addome; nel giro di un paio di ore ero in sala operatoria.
I medici mi hanno salvato la vita e non finiro' mai di ringraziarli, sono stati eccellenti.
Considerazioni
Professionali e competenti i medici, taluni di elevato spessore culturale. Dal punto di vista umano ci vorrebbe più sensibilità nell'approccio con l'ammalato che, talvolta, è trattato come un numero qualsiasi, in modo poco adeguato, non considerando che in ospedale ci si trova a gestire il dolore e la sofferenza degli ammalati di cui bisogna rispettarne la dignità, come persone. Il lavoro ospedaliero richiede pazienza e tolleranza, anche quando si è costretti a lavorare in condizioni molto difficili.
Ho ritirato la cartella clinica (dopo più di due mesi) di mio marito, deceduto la notte del 20 febbraio 2015 all'UTIC, ma la scrittura, specialmente nella sua parte terminale, lascia a desiderare; io non ho ancora capito quali siano stati gli ultimi suoi momenti, non ho avuto, a mio parere, un'assistenza psicologica, ho avvertito soltanto una profonda solitudine, unitamente all'immenso dolore.
Straordinari
In data 15.11.2014, alle ore 05.22, mio figlio, a seguito di un grave incidente stradale, viene portato al pronto soccorso di questo ospedale in gravi condizioni. E' prontamente assistito dal medico di turno Dott. VACCA Riccardo, il quale si rende immediatamente conto della gravità del ragazzo e prescrive subito una TAC, ove si evince una emorragia interna per la rottura della milza. Subito operato dal dottor VITALE, viene successivamente trasferito in Rianimazione per problemi respiratori. Resta in quest'ultimo reparto per 5 giorni e finalmente viene dichiarato fuori pericolo.
Sono sicuro che mio figlio deve la sua vita soprattutto a questi uomini e professionisti straordinari, ai quali ribadisco il mio "Grazie per l'impegno la professionalità e l'amore che mostrate ogni giorno nello svolgere la vostra professione, in una realtà molto dura come Napoli, ove prevalgono costantemente gravi carenze strutturali".
Ogni volta che guardo mio figlio penso a due angeli, due straordinari medici, il dottor VACCA e il dottor VITALE.
PRONTO SOCCORSO - reazione allergica
Mentre ero in vacanza a Napoli mi sono dovuta recare al Pronto Soccorso di questa struttura per una reazione allergica molto forte.
Appena sono arrivata sono stata subito assistita da una infermiera molto disponibile e attenta che mi ha fatto una iniezione di cortisone e antistaminico per bloccare la reazione allergica.
Ho poi atteso una mezz'ora scarsa e sono stata visitata da un medico che mi ha spiegato tutto quello che mi era successo con cortesia e competenza.
Purtroppo ho dovuto constatare che il personale è costretto a lavorare in un ambiente non adatto, fatiscente e non pulito.
Onore a loro che lavorano con abnegazione nelle difficoltà!
Alla faccia di chi dice che la sanità a Napoli non funziona. Se fossi andata al PS della mia città al Nord, avrei aspettato almeno mezza giornata!
NEUROCHIRURGIA: medici straordinari
In questo caso il malato non sono stato io, ma mio padre. Quest'ultimo viene ricoverato nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2013 a seguito di un aggressione che lo ha ridotto in fin di vita, ferite agli arti, al volto, contusioni all'interno addome ma, cosa più grave, ferite gravi alla testa che hanno procurato una importante emorragia cerebrale. Arrivo in ospedale, Reparto di Neurochirurgia, alle 07.00 del 22. I dottori mi fanno immediatamente accomodare in un loro ufficio e cominciano a spiegarmi la situazione, tac alla mano. Le speranze sono poche, da quello che riesco a capire anch'io si vede benissimo dalla tac che l'emorragia è molto estesa, loro vorrebbero non aspettare ulteriormente e operare subito, sono convinti che sia meglio agire subito. Sentite le dettagliate spiegazioni, convincono anche me, e firmo i classici fogli che spiegano e rischi dell'operazione; le firme più determinanti della mia vita! Mio padre 5 minuti dopo è in sala operatoria. Quattro ore dopo esce fuori uno dei dottori che lo ha operato: "è andata bene!" tutti quanti ci tranquillizziamo e sappiamo che comunque bisogna vedere il decorso. Bhè, che vi devo dire che, a una settimana dal giorno in cui era in fin di vita, si alza dal letto e si sente benissimo. Io non ho parole per ringraziare questi dottori, maledetto me che non ricordo nemmeno i nomi! Voglio almeno simpaticamente descriverli, la Dottoressa di Genova e il Dottore con i baffetti e occhiali (reparto di neurochirurgia). Persone straordinariamente capaci nel loro mestiere e straordinariamente umane. Un ringraziamento speciale anche agli infermieri, sempre disponibili e simpatici. Si parla sempre male dei nostri ospedali, è vero che tante cose non funzionano... ma almeno ci sono angeli che ti salvano la vita!
Ciro de Sena
Indimenticabile ernia di agosto
Premettendo che il mio ricovero presso l'ospedale Loreto Mare è avvenuto per una disperazione tale da non farmi ragionare, devo dare la giusta testimonianza di cio' che ho visto, sentito, trovato; iniziando dai medici, che sono i protagonisti del gran teatro. Allora, la mia degenza e' durata 3 settimane, iniziando il 19 agosto, quindi ogni 3- 4 giorni ritornavano tutti belli, abbronzati e rilassati. Devo dire che quasi tutti, anzi, tutti, erano d'accordo nel volere operare questa mia ernia ma io, sempre piu' convinta nel non volermi operare, nonostante il dolore fortissimo, chiedevo invece un intervento di ozono terapia sotto guida tac. Per ben 15 giorni e' durato quest'altalenante ''scenetta'' tra me e loro, creando un intreccio tra il radiologo, il responsabile della radiologia ed infine tutti i neurochirurghi, finche' una bella mattina così, all'improvviso, entra ''lui'', il dott. Caiazzo, colui di cui fino ad allora sentivo solo nominare e lodare da tutti, pazienti, parenti, infermieri, addetti alle pulizie. Entrò nella stanza, anzi, da sotto l'arcata della porta chiede chi fosse la signora Crò e, con quella sua autorevolezza gentile, mi chiede se sono ancora convinta di voler fare l'ozono terapia; ed io, senza neanche aspettare parenti ed amici, sono gia' in sala tac. Morale della storia? Sembrero' egoista, ma spero solo di stare bene e di risparmiarmi un' operazione, riguardo la quale nemmeno loro mi garantivano la riuscita.
Un saluto speciale vorrei lasciarlo al dott. Mirone, una persona a modo, gentile e competente; un saluto all'infermiere Salvatore ''il francese'' e un grazie speciale al dott. Fasano, colui che mi ha fatto la puntura di ozono, che pero' non lavora piu' al Loreto (io penso di essere stata la sua ultima sua paziente).
Neurochirurgia
All'interno del reparto di neurochirurgia ho riscontrato particolare organizzazione nel day hospital, con esami praticati in preospedalizzazione. Un'ottima struttura, con medici competenti ed alta assistenza.
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