Ospedale Sant'Antonio di Padova

Per un elettrocardiogramma dalle 9 del mattino sono le 15,20 e non so ancora nulla. Personale maleducato per non parlare dei medici. Una dottoressa che deve scrivere i reperti in 9 ore non è ncora riuscita ma penso che stia guardando i giochini sul telefono.

Imbarazzante il trattamento del paziente. Sempre e perennemente in ritardo anche di ore, infermieri e dottori che passano avanti e indietro fregandosene di chi aspetta, quasi infastiditi se un anziano di 75 anni dopo 20 minuti di ritardo chiede informazioni per una ecoaddome, visto che soffre di incontinenza e ha la vescica piena come richiesto. Risposte del tipo "il bagno è là". Oppure per rimuovere un tutore mobile fanno fare avanti e indietro a un anziano che può toglierlo benissimo da solo come ha sempre fatto, poi arrivi all'ambulatorio e ti chiedono che senso avesse andare fin lì per toglierlo.

Sono stato ospite del reparto di Chirurgia al 3° piano e sono stato trattato con cura e rispetto. Grazie.

Non ho parole.. Sveglia alle 5.30 per essere puntuale all’appuntamento fissato per le ore 7.00 nella week surgery. Risultato: siamo oltre in dieci tutti fissati alla stessa ora e fino ad adesso ne hanno fatto entrare due.. La vedo lunghissima e mi chiedo che senso abbia far venire tutti alle 7.00 se sanno già che non riescono a fare entrare tutti i pazienti per quell’ora. Assolutamente assurdo, si tratta di una vergognosa mancanza di rispetto per gli utenti del servizio.

Sono entrata in PS per un dito probabilmente rotto, eravamo 20 pazienti totali, di cui la maggior parte in codice bianco.
Ho aspettato ore e ore senza ricevere neanche una visita.
Alla mia richiesta di un foglio di auto dimissione, l’infermiera del triage mi risponde “non ne ho idea, non è un problema mio”.
Complimenti.

Persone semplicemente eccezionali!!! Medici e infermieri.

Nostro padre è stato ricoverato nei reparti di Chirurgia, Urologia e Ortopedia, per circa 4 settimane, con brevi trasferimenti in terapia intensiva e subintensiva. Vogliamo ringraziare senz'altro medici, infermieri ed OSS per la professionalità e la competenza, unite ad umanità e sensibilità. Abbiamo riscontrato, oltre alla massima disponibilità verso il paziente, accudito con considerazione e rispetto, anche la volontà di dialogare con noi familiari. Nostro padre è deceduto all'ospedale, ma anche questo triste, inevitabile distacco, è stato attutito dalla sollecitudine del personale, che ancora una volta ha dimostrato garbo e compassione. Per questo vogliamo ringraziare tutti anche a nome di nostro padre. Egli era stato, di professione, un semplice artigiano. Ma era un uomo di buon senso, che sapeva riconoscere ed apprezzare il lavoro svolto con passione e con il giusto impegno. Grazie e buon lavoro a tutti.
Famiglia Masiero.

Davvero basta con questo COVID! Ok c'è, ma non è che possiamo far morire le persone che hanno altre patologie!
Ora si nascondono dietro al COVID?? Hanno mandato a casa mia madre sofferente, dicendo che è una paziente stazionaria (infatti sta morendo...), però, come è stazionaria!!!....che diagnosi perfetta!
Venti anni fa avevano fatto la stessa cosa con mio padre (eppure il COVID non esisteva) e cioè lo sappiamo qual è la verità: quando non c'è più nulla da fare, ti abbandonano...
E questa sarebbe la medicina del III millennio...
Non cambierò le cose con questa recensione, ma permettetemi di dire che è uno schifo, non ci sono scusanti, neppure il Covid!

Mi verrebbe da scrivere: no comment.
Mia mamma, malata oncologica, vogliono dimetterla dopo solo 4 giorni di degenza. Unica alternativa che ci hanno dato, è quella di portarla a casa e, in un certo senso, aspettare... Ma si rendono conto? Psicologicamente non me la sento, sono terrorizzata che, una volta a casa, a mia madre possa succedere qualcosa e io non essere in grado di aiutarla... Detto questo, una dottoressa mi dice che io voglio scaricare mia madre.. mia madre, che per me, assieme a mio figlio, è la persona più preziosa che ho e farei di tutto per lei.
So che questa è la prassi, c'è modo e modo di applicarla, cara dottoressa!
Inoltre, ho sempre parlato solo con specializzandi, che una volta dicevano una cosa e poi magari un'altra e, oltre a non sapere dove fosse finita la cartella clinica, sostenevano che ce l'avessimo noi (e invece ce l'avevano loro).
Naturalmente la mia recensione non cambierà le cose, ma è giusto che le persone sappiano.

Arrivati ore 12:30, fatto raggi al piede alle ore 13:30. Ora sono le 15:48 e siamo ancora ad aspettare l'esito. C'è solo un dottore di guardia che deve seguire tac, raggi e tutto il resto...
E poi, paghi il servizio sanitario... dove mancano dottori e le università sono a numero chiuso.

Mai vista una scarsa organizzazione come nel reparto Week Surgery.
Il dottore che si stupisce del suo paziente che resta ricoverato una notte, che invece secondo lui doveva essere dimesso il giorno stesso, infermiere che ti dicono che puoi camminare non sapendo che intervento hai avuto e che sei immpossibilitato di alzarti per colpa del catetere..
Dottore che si stupisce che il proprio paziente sia gia seduto dopo un intervento per prolasso, quando che a mettere seduto il paziente sono state quelle delle pulizie, ignare del tipo di intervento.
Rimpallo tra personale medico per far fare un certificato per la legge 53/2000.
Infermiere che chiami per un cambio flebo e dopo essere venute a vedere, ritornano per togliertelo dopo tanto tempo.

Appuntamento per ecografia ubm bulbo oculare dal 13/03/2017. Appuntamento previsto per oggi 13/11/2017 alle ore 8,30.
Partenza da Udine per raggiungere l'ospedale di Sant'Antonio di Padova per poter fare questo tipo di analisi. All'arrivo, dopo l'accettazione e dopo aver pagato il ticketm ci informano che l'apparecchio è rotto da mesi e non si può fare questo tipo di analisi.
VIAGGIO FATTO INUTILMENTE, A VUOTO. Con un tempo micidiale, traffico, tempo e costi. Nessuna telefonata per avvisarci, nessuna email. Questa è la serietà e mancanza di comunicazione. Una vergogna rara,

Una fretta assurda sia nel volermi eseguire il trapianto di cornea, sia nelle visite post operatorie. Morale: a quasi un anno e mezzo di distanza non ci vedo quasi più, ho la cornea sfibrata, i punti che tirano ma, siccome han troppi pazienti da seguire, non me li tolgono, e in più una cataratta che avanza. Nonostante questo rimandano sempre le visite di 3/4 mesi, ma non ci mettono più mano. Che operano a fare se poi non seguono più i pazienti??? Gentili son gentili, su questo nulla da dire, però con la gentilezza non si risolvono i problemi oculari, specialmente se dopo un loro intervento chirurgico non si viene seguiti con la dovuta solerzia. Purtroppo segue l'andazzo dell'italia in generale: meno soldi per il personale medico e paramedico, lunghissime liste di attesa e, come nel caso mio, una volta operati si spera nel miracolo.. di Sant'Antonio! Il problema è che non si sa proprio dove andare a farsi curare se questa è una eccellenza e si è trattati così.

Ho avuto necessità di un'intervento di emorroidectomia secondo Milligan Morgan. Ho effettuato la visita specialistica con il Ch.mo Prof. Merigliano nel mese di novembre ed a distanza di meno di 20 giorni mi è stato fissato l'intervento chirurgico (attendevo da oltre un anno e mezzo a verona ospedale borgo roma ...). La professionalità e l'estrema avanguardia tecnologica in questo Ospedale fan sì che l'intervento al paziente divenga un'esperienza di vita per nulla fastidiosa... e non mi spingo a dire piacevole per non esagerare (io conosco altre realtà... quelle calabresi... non aggiungo altro, sono ben note alle cronache giornalistiche...). Fin dalla visita al momento delle dimissioni il paziente è seguito ed accudito minuto per minuto, direi coccolato...! Ho avuto qualche fastidio appena terminata l'anestesia ed al momento della medicazione il giorno seguente, ma nulla che possa considerarsi "dolore", si potrebbe definire un intervento indolore (ciò a dispetto di quanto si dice con riguardo a questo tipo di intervento). Volevo esprimere di cuore i migliori ringraziamenti al Prof. Merigliano ed alla Sua equipe, nonchè agli infermieri ed alle segretarie, sono senz'altro il modello di eccellenza europea da seguire e a cui lo Stato dovrebbe guardare con estrema ammirazione ed attenzione.

Quella di urologia è una struttura di prim'ordine per competenza, professionalità e assistenza. Un plauso al personale medico e paramedico.

Il S.Antonio di Padova puo' paragonarsi senza nessun problema ad una clinica privata in tutto, anzi forse e' anche meglio.