Ospedale San Pietro Roma
Recensioni dei pazienti
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Triage
Pessima accettazione. Dito della mano Rotto, codice di non urgenza. Dopo mio intervento alla direzione sanitaria, lastra subito. Attesa di altre 2 ore per referto ed eventuale steccatura. Dopo 6 ore me ne sono andata. Arrivavano solo ambulanze con vecchi con fratture di femore. E poi c'erano i privilegiati... amici di medici, infermieri radiologi.
Pronto Soccorso pessimo
Pronto soccorso pessimo, ho avuto una bruttissima esperienza. Il 118 mi ha portato al San Pietro perché avevo in posizione ortograficamente l'aumento della frequenza (130 b/m) e PA (160/110) probabilmente provocate da un cocktail di farmaci che stavo facendo per una colica renale. Dopo 2 secondi l'infermiera al triage mi ha fatto la diagnosi senza nemmeno guardarmi in faccia. Secondo lei la tachicardia era dovuta alla temperatura (37.7) appena arrivati in PS. Premetto che a casa non avevo febbre e avevo viaggiato in ambulanza senza aria condizionata e fuori facevano 37 gradi. E la Pressione a 160/110? Qui non mi ha dato una giustificazione. Mi hanno messo su una barella in corridoio tra l'altro strettissimo) e ogni volta che passavano con un altra barella mi urlavano e non era piacevole avendo già il dolore per le coliche. La sera mi mettono in una stanza di ibernazione dove non oso immaginare a quanti gradi era impostato e con il freddo mi aumentava sempre di più il dolore. Personale chiassoso, infatti più che stare in ospedale sembrava essere al mercato del pesce. Dopo 2 giorni di supplizio sono stata dimessa con la frase: signora ora può andare a casa. i cerchi un urologo e si faccia seguire per questo calcolo di 7 mm. Praticamente a loro non frega risolverti il problema perché tu devi uscire e arrangiarti, con visite e indagini naturalmente tutte a pagamento perché se vuoi prenotare con il SSN passerebbero mesi o anni per avere un appuntamento. Capisco anche loro che purtroppo devono obbedire a un sistema che non gli permette di essere ottimi medici ma solo dei burattini di questo sistema. Penso che andrà sempre peggio.
Comunicazioni tramite CUP
Dovevo prendere una prenotazione in gravidanza e sono stata in attesa 1 ora e 40. È vergognoso. Alla fine ho attaccato per il nervoso e ancora non ero arrivata al mio turno.
Struttura ormai privata?
Prenotare con il SSN è praticamente impossibile.
Al telefono non rispondono, dal sito non accettano la prenotazione. Di persona trovano le scuse più disparate (tipo che devono vedere il codice fiscale originale, la fotocopia non basta) per poi dire che hanno le liste bloccate. Se però vuoi andare privatamente, ti stendono pure il tappeto rosso.
SCANDALOSO.
Ostetricia - parto
Faccio questa recensione a distanza di due mesi dalla nascita del mio cucciolo, poiché sono stata assorbita dalla nuova realtà della maternità. Ho partorito presso il Fatebenefratelli dopo due giorni di induzione e sono uscita dall'ospedale, per varie vicissitudini, dopo 8 giorni. Questo per dire che la mia opinione è più che ponderata in base alla settimana trascorsa nel reparto maternità: ho trovato personale umano, preparato ed empatico.
consiglio a tutte le future mamme lo stesso ospedale per far nascere i loro bimbi.
Un grazie di cuore da Sara ed Enea.
Non è un ospedale per donne in gravidanza
Ospedale in cui non viene data la precedenza alle donne in gravidanza, ormai è segno di civiltà anche nei supermercati. Molto triste.
Ginecologia - prof. Bonito
Sono stata operata dal Prof. Marco Bonito presso la UOC Ostetricia e Ginecologia. Un dottore professionale ed empatico.
Il reparto funziona bene, l'intero staff è efficiente.
Complimenti e grazie.
Ricovero in UTIC
Ricoverata per infarto presso l'UTIC di Villa San Pietro, ho avuto modo di apprezzare la competenza, professionalità, gentilezza e umanità di tutto il personale del reparto, guidato dalla dottoressa Paola Proietti. A lei il mio personale ringraziamento: non è semplice coniugare preparazione, carisma, spirito di comprensione e umanità!
Grazie a tutti gli infermieri, sempre pazienti e disponibili; grazie in particolare all'allegro Simone, alla sempre serena Livia e all'ausiliaria Nunzia, sorridente, gioiosa e onnipresente.
Di nuovo grazie a tutti.
Cardiologia
Un grande ringraziamento al dott. Daniele Porcelli, aritmologo, per la sua altissima professionalità, ed un ringraziamento a tutto il personale, medici ed infermieri, della Cardiologia del San Pietro.
Grazie al reparto chirurgia - dott. Di Paola
Operata di recente (luglio 2023) per un adenocarcinoma al colon destro, sono stata accolta in questo ospedale dove ho trovato eccellenti professionisti che mi hanno seguita con grande umanità e professionalità. Sono stata curata in maniera scrupolosa e attenta e ancora oggi sono sotto le loro cure.
Tutta l’equipe del Prof. Massimiliano Di Paola è la vera eccellenza! Ma anche altri reparti non sono da meno.
RINGRAZIO Il dr. Massimiliano Di Paola e il dr. Gherardo Romeo che mi hanno operata, un grazie speciale al Dott. Cesare Romanello, e alla Dr.ssa Paola Palleschi per la loro umanità e competenza, si sono prodigati per l’iter d’ingresso in ospedale.
Il mio viaggio non è ancora terminato, purtroppo, al momento sono in cura presso il reparto oncologico.
Desidero esprimere i più sentiti ringraziamenti a tutto il personale medico ed infermieristico per l'assistenza prestatami unitamente alla più viva gratitudine per il sostegno costante.
Vorrei aggiungere che l’ospedale è veramente una punta di diamante e i medici sono dei veri gioielli.
Intervento chirurgia bariatrica
Voglio solo dire che ho trovato in tutti medici e non, e in particolare nel professore Massimiliano Di Paola, competenza, umanità e professionalità. GRAZIE.
UTIC e reparto Cardiologia
Tutto eccellente. Staff e strumentazioni di alto livello.
Valutazione diagnostica e successiva terapia conservativa perfette.
Pronto soccorso traumatico
Da sconsigliare in assoluto, anche solo per un intervento di pronto soccorso. Personale scortese. Infermiere male anche col prelievo. La tutela della privacy inesistente, con ECG eseguito nel locale di passaggio. Medico di guardia poco disponibile. I pazienti lasciati a sè stessi nei corridoi in condizioni indescrivibili. Non c'è rispetto alcuno della sofferenza dell'essere umano. E la pulizia e l'igiene sono inesistenti. Non mi è stata data alcuna terapia. Analisi eseguite solo perché richieste dalla sottoscritta. Esperienza da dimenticare e da non ripetere.
7 ore di inutile attesa
Pronto soccorso assolutamente che non consiglio: tempo di attesa dalle ore 11:30 alle 17:00, ora in cui ho dovuto abbandonare per la disperazione. Vi avevo accompagnato mio figlio con seri problemi di pressione arteriosa (120 di minima e 170 di massima).
Ambulatorio di Endoscopia Digestiva
Colonscopia che non consiglio di fare al San Pietro Fatebenefratelli: la sedazione cosciente non esiste, di una dose di Valium me ne hanno iniettato credo un quarto. Troppo doloroso, e per fortuna che sulle note inviate c'era scritto di venire accompagnati se si vuole essere sedati.
Alla mia richiesta di essere sedato per il troppo dolore, mi è stato detto che l'anestesista lo avrei dovuto pagare.
Cosa che non era scritta nelle note informative ricevute dopo la prenotazione privata.
Risultato: esame fatto al 60%, per il resto mi è stato consigliato l'esame virtuale.
Poi non è stato possibile prendere un appuntamento con la richiesta del medico, invece privatamente è stato subito disponibile.
Non soddisfatto del servizio.
Gianfranco Tasselli
Reparto di Ostetricia
Attratta dal buon nome del Fatebenefratelli, scelsi il San Pietro per partorire. Errore non fu mai così grande. Umanità zero. Infermieri zero. I medici neanche ti parlano. Fogli terapia non aggiornati che dovevi ricordare da te di prendere l’antibiotico. Manovra di Kristeller che mi ha provocato un sacco di problemi (e non scritta in cartella). Chi più ne ha più ne metta...
Parcheggio caro, quando dovrebbe essere gratis
Parcheggio carissimo: 6€ le prime 2 ore, poi 2€ ogni ora aggiuntiva.
Stanza confortevole e pulita (rep. Urologia, Osp. S. Pietro di Roma).
I medici a volte non passano per tutto il giorno.
Alcuni infermieri sono accorti, responsabili, gentili; purtroppo però capita l'infermiera "isterica", prepotente, scontrosa, indisponente, che aggiunge problemi alla già sofferta situazione... Eppure, secondo me, per questi lavori dovrebbero fare "voto di comprensione".
Parto primo figlio
Pessima esperienza presso questo Ospedale, in cui ho partorito il 07/07/2022 il mio primo figlio.
Il parto dovrebbe essere il momento più bello della nostra vita, ma per me non è stato così. Il personale infermieristico, ostetrico e soprattutto quello del nido mi hanno riservato un assistenza mediocre.
Il parto è un esperienza soggettiva, ho avuto un parto difficile, nulla da reclamare, alla fine cesareo d’urgenza. Io ero in condizioni di estrema difficoltà, in quanto il mio compagno il giorno dopo ha contratto il Covid e, abitando a 100 km da casa, ero rimasta da sola. Non facevano entrare nessun altro familiare.
I giorni a seguire il parto sono stati veramente traumatici, avevo tantissimi dolori ma non mi somministravano antidolorifici perché non erano in grado di posizionare un accesso venoso. La Tachipirina in soluzione orale mi è stato detto che dovevo farmela portare da casa... premetto che ho genitori e suoceri grandi che non potevano fare 100 km per una Tachipirina, o meglio, io ero in teoria in una struttura ospedaliera e la cosa era alquanto ridicola. Comunque i giorni successivi al parto avevo segnalato di non vedere bene ma, nonostante questo, non mi aiutavano per l’assistenza personale e sopratutto quella del mio bambino; mi facevano sentire inadeguata nonostante gli dicessi che avevo troppo dolore e avevo spesso la sensazione di svenire. Potevo suonare il campanello anche per 20 minuti, chiunque arrivasse a rispondere alla chiamata riferiva sempre che era l’altro operatore ad occuparsene. 2 giorni dopo il parto arriva la montata lattea, un dolore allucinante, ragadi e seno duro come una pietra, non riuscivo ad attaccare nemmeno il mio bimbo. In questa situazione, solo una o due operatrici del nido hanno saputo aiutarmi e assistermi, ma ovviamente il turno cambiava e nessun altro che si degnasse di aiutarmi. Ero letteralmente abbandonata in un letto a piangere disperata perché avevo dolori ovunque, alla schiena, al seno, non riuscivo a vedere bene e sopratutto a stare in piedi tanto che il bimbo più volte ero costretta a cambiarlo sul letto da sola. Esasperata dalla situazione, decido di assumere un farmaco per inibire la produzione di prolattina e quindi smetto di allattare. Una scelta che rimpiango molto. Ultimo giorno il 10/07/2022 mi alzo per andare al bagno e tra bruciori e dolori arrivo al lavandino dove guardandomi allo specchio mi sono vista pallida come un cadavere, nel mentre avevo una forte sensazione di svenire. Arriva il medico (che, a parte la visita dopo il parto, non avevo più visto né soprattutto ero stata più visitata o informata delle mie condizioni) e chiedo a quanto avessi l’emoglobina. Mi è stato comunicato SOLO IN QUEL MOMENTO che avevo perso molto sangue e la mia emoglobina era arrivata a 7; mi ha comunicato che mi avevano fatto una consulenza ematologica senza degnarsi minimamente di comunicare una situazione del genere a una paziente che ha appena partorito. Sono stata abbandonata in una struttura ospedaliera definita l’eccellenza italiana, dove di eccellente io non ho trovato nulla. Esperienza da non augurare a nessuno e sopratutto da dimenticare.
Ostetricia
Il primo parto è andato bene. Il secondo meno, causa èquipe meno competente.
Non ho potuto scegliere la posizione del parto, quindi mi hanno costretta a partorire supina (la posizione meno indicata); mio figlio proprio per questa posizione ha avuto una rotazione in fase espulsiva e ha avuto una frattura della clavicola (non diagnosticata da loro, ma 15 giorni dopo durante una visita).
Hanno provato a farmi la manovra di Kristeller senza chiedermelo ma io, essendo del settore, le ho fermate prima.
PROTESI E IMPIANTI DENTALI
Tanti gli errori, infezione dentale non riconosciuta in tempi brevi, lavoro di protesi mediocre.
Insoddisfatto del servizio odontoiatrico.
Servizio endoscopia - colonscopia
Colonscopia che non consiglio di fare al San Pietro Fatebenefratelli: la sedazione cosciente non esiste, di una dose di Valium me ne hanno iniettato un quarto. Troppo doloroso poi.
Ci vuole un po' di umanità!
Ho entrambi i nonni dentro l'ospedale in questione: uno scompensato con un versamento pericardico più positività al Covid scoperta in pronto soccorso; l'altra con un tumore terminale al pancreas.
Partendo dal fatto che la comunicazione con le famiglie è fondamentale, è comprensibile che con la scoperta della positività di un paziente è necessario trasferirlo in un'altra struttura, ma è inammissibile che le famiglie non vengano avvisate dell'avvenuto trasferimento, soprattutto se si parla di un paziente in gravi condizioni.
L'altra esperienza che ho avuto riguarda il reparto oncologico: non si tratta di un reparto tranquillo, i pazienti ricoverati lì, spesso sono in condizioni terminali, non è accettabile la totale assenza di umanità da parte di alcuni membri del personale sia nei confronti dei pazienti,sia nei confronti delle famiglie che magari il giorno dopo potrebbero non vedere più i loro cari.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, mia nonna spesso era sporca, sofferente e oltretutto non è stata mai mobilizzata, non veniva neanche aiutata a mangiare nella maggior parte dei pasti. Il telefono per parlare con i medici nella maggior parte dei casi è irraggiungibile e spesso le informazioni espresse dai medici sono confusionarie e incerte. Aldilà della disorganizzazione, per fare questo lavoro è necessaria un po' più di umanità.
Versamento pericardico.
CESAREO CON PARTO PREMATURO A 31 SETTIMANE
Consiglierò a tutte coloro che hanno una storia di patologia gravidica questo ospedale, in particolare il reparto San Giovanni di Dio. Impagabili la dott.ssa Cristina Meldolesi e il dott. Quirico Maglioni. Immediati nel prendere sul serio i sintomi che avevo, a decidere per il ricovero e successivamente a decidere per il parto prematuro, ma necessario a salvare me e la mia bimba. Un grazie di cuore alle ostetriche e alle infermiere, sempre pazienti e umane, con giusto qualche eccezione ma ampiamente tollerabile. Una menzione affettuosa alla ostetrica Chiara, carina e dolce e veramente sollecita. Un grazie di cuore al reparto di terapia di intensiva pediatrica, dove si trova ancora la mia bimba, seguitissima e coccolatissima.
Nota di demerito per il costo del parcheggio proibitivo (per genitori dei piccoli pazienti lungodegenti è davvero un problema e sarebbero gradite esenzioni, o pacchetti perlomeno).
Nota di super demerito per la farmacista della farmacia per i farmaci interni, che con maleducazione e mancanza di empatia ci ha cacciato in malo modo perché "fuori orario" - orario che nessuno ci ha comunicato e comunque era lì, senza fare nulla, non le sarebbe costato niente darci i farmaci che per me erano necessari.
DISORGANIZZAZIONE
Ho prenotato privatamente visita pneumologica con Dott. Bisogni alle 16.30.
Alle 17.45 il medico non era ancora arrivato! Mancanza di rispetto e professionalità per chi paga per avere assistenza.
CARDIOLOGIA e TERAPIA INTENSIVA
Ricoverata dal 16 al 19 novembre per intervento di pacemaker, ho avuto un'ottima assistenza, sia nel reparto terapia intensiva che in cardiologia.
Vorrei ringraziare il chirurgo dott. Campoli che durante l'intervento mi teneva informata sull'andamento dell'operazione. Ringrazio altresì la dottoressa di turno nella terapia intensiva, le dottoresse Passerini e Miele e tutti gli infermieri del reparto cardiologia.
Auguro loro un buon anno 2022.
Ringraziamenti
Un doveroso ringraziamento a tutta l'equipe (personale infermieristico compreso) del reparto di chirurgia d'urgenza, della terapia intensiva e del reparto S. Raffaele dell'ospedale S. Pietro di Roma, in particolare ai dottori:
dott. Massimiliano Di Paola,
dott. Giuseppe D'Auriente,
dott. Gian Maria De Berardinis,
dott. Giorgio Capuano,
dott.ssa Maria Antonietta Ernandez,
per la loro professionalità, competenza e, non ultima, la grande umanità non solo per aver salvato la vita di mia figlia, ma anche per averle dato tutto il supporto medico e psicologico con l'aiuto della dott.ssa Marilena De Sole.
Grazie a loro mia figlia Barbara sta iniziando una nuova vita, sta riprendendo a mangiare piano piano, è iniziata la fase dello "svezzamento"!
Vaccinazione Covid con Pfizer
Il 22 marzo u.s. ho accompagnato mia madre Scarponi Onelia, di anni 85, presso l'Ospedale Villa San Pietro, per la somministrazione della prima dose del vaccino Covid, con appuntamento alle 18.30. Volevo ringraziare tutto il personale sanitario che, dall'accoglienza preliminare alla fase di attesa dopo la somministrazione, ha dimostrato non solo grande professionalità ma anche (e questo non è sempre scontato) tanta empatia e umanità nel tranquillizzare e mettere a proprio agio la paziente. Forse non sarete angeli o eroi, ma esempi di splendida umanità da seguire e andarne fieri, questo sì.
Grazie.
Chirurgia generale e d'urgenza
Mi chiamo Rosanna P. Nel dicembre 2018 sono stata operata per un tumore del colon dal dott. Gentile W.
Sono molto grata al dottore per la sua professionalità, competenza e umanità. Poi mi sono dovuta sottoporre a cicli chemioterapici.
A distanza ormai di due anni e mezzo dall'intervento il dottore è ancora molto presente e partecipe alle mie vicissitudini di salute. Questo mi dà tanta forza morale. Consiglio quindi, nel caso se ne abbia bisogno, di affidarsi al dott. Emilio Gentile Warschauer.
Grazie Doc!
Se non hai il Covid non vieni curato adeguatamente
Se non si ha il Covid, praticamente si viene considerati a malapena.
Sono indignato.
Reparto Cardiologia San Carlo
Un ringraziamento al Dr. Daniele Porcelli per la sua grande professionalità ed umanità, alla Dr.ssa Cristina Miele e alla Dr.ssa Jasmine Passerini per la loro bravura e per le attenzioni che mi hanno riservato.
Un ringraziamento a tutto il personale paramedico.
Chirurgia bariatrica - dott. Giulio Angelucci
Scrivo questa recensione a distanza di un anno dall'intervento di chirurgia bariatrica (sleeve gastrectomy). Ringrazio il dottor Giulio Angelucci per avermi dato la possibilità di migliorare la qualità della mia vita. Professionalità, assoluta disponibilità e reperibilità e gentilezza, sono gli aggettivi che più si addicono a questo chirurgo.
A completare il quadro positivo si aggiunge l'accoglienza e la cura che tutto il reparto mi ha dimostrato.
Peso settembre 2019: 133 kg.
Peso luglio 2020: 80 kg.
Ringraziamento a PS e chirurgia d'urgenza
Il 03 maggio 2020 mi sono recato al pronto soccorso con dolori addominali.
La dottoressa di turno per la chirurgia, non si è fermata alla prima valutazione, anche se in realtà la sintomatologia non era particolarmente significativa.
Approfondendo l'indagine ha paventato il rischio di imminente blocco intestinale disponendo l'intervento d'urgenza.
Sono stato operato dalla dottoressa Tiziana Cozza.
L'intervento è andato bene e anche l'assistenza post operatoria è stata efficiente, e dopo 5 giorni ero fuori.
Ringrazio tutto lo staff medico e infermieristico del reparto di Chirurgia d'urgenza San Raffaele e, in particolare la dottoressa del pronto soccorso, della quale purtroppo non so il nome, che ha una dote ormai rara: ascolta il paziente.
La mia esperienza al Pronto Soccorso
Ieri notte, il 13/1/2020 alle h 23:49 sono entrato al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Pietro sulla Via Cassia a Roma per una forte tachicardia, sudorazione, malessere generale. Sono stato subito giudicato "codice giallo" e condotto per essere esaminato. Sono stato assistito da un'infermiera bionda eccezionalmente competente, dolce e simpatica, e dall'internista Dr. Federico Marini. Sono stato sottoposto subito ad un primo elettrocardiogramma e ad un prelievo di sangue per le analisi. Mi hanno poi somministrato due bottigliette di flebo in vena, ed infine mi hanno fatto un ultimo cardiogramma. La diagnosi finale era di "tachicardia" e non di "fibrillazione" come si temeva. Tutto è avvenuto con grande competenza, delicatezza e simpatia. Il Pronto Soccorso dell'ospedale S. Pietro è un'eccellenza ed una ricchezza per tutti noi che abitiamo a Roma Nord. Voglio ricordare tutti, ma soprattutto l'infermiera bionda ed il Dr. Marini, che vorrei davvero incontrare di nuovo per ringraziarlo di persona. Un'esperienza da ricordare, che parla di un'Italia di persone eccezionali, dedite con sacrificio ed entusiasmo e carità cristiana ad un lavoro difficile ed indispensabile alla comunità. Sono uscito dalla struttura alle ore 0:54 e mi sentivo benissimo!
UROLOGIA - dr. Francesco Pisanti
Sono stato ricoverato presso il reparto Urologico, dove sono stato operato dal dottor Francesco Pisanti: un grande professionista, gentile nei modi, sempre disponibile per chiarimenti e spiegazioni su quello che devi fare e sull'intervento a cui sei sottoposto. Veramente un gran signore.
Se avete dei problemi seri, ve lo consiglio.
Infezione nosocomiale
Ho ricoverato mia madre per delle aritmie cardiache. Dovevano farle un ecocardiogramma e metterla in cardiologia. L'hanno ricoverata in geriatria e medicina generale perché paziente di 86 anni e non le hanno fatto nessun esame per ben 4 giorni. Al quinto giorno le è sopraggiunta una infezione ospedaliera... La cosa più normale che può accadere in un ospedale, mi hanno detto i medici. Mamma è stata in terapia intensiva per 7 giorni. Risalita al reparto, è morta dopo 2 settimane in quanto le è preso un infarto perché tutti gli organi erano stati compromessi dalla setticemia. Mamma è morta il 6 agosto del 2019.
Colonscopia
Ho accompagnato mia sorella per una colonscopia. Non l'hanno sedata nonostante la richiesta, quindi per dolori non sono riusciti ad andare oltre i 30 cm. Le hanno detto che l'avrebbero sedata successivamente, ma sembra abbiano fatto finta... (andavano di corsa forse, dato che erano in ritardo di circa 2 ore?). I 48 euro però sono stati pagati ed ora lei deve fare altre analisi e a completamento voi avete visto solo 30 cm di colon... Grazie per il tempo e l'energia che ci avete fatto perdere!
Difetto di informazione e mancato rispetto
In possesso di una prescrizione medica -trattamento con onde d’urto focali- rilasciata da un Primario Ortopedico, ho contattato telefonicamente l’unità operativa di fisiatria del vostro Ospedale al n.06/33582190. L’interlocutrice mi informa che, pur in possesso di prescrizione terapeutica, devo sottopormi ad ulteriore visita medica necessaria per eseguire il trattamento terapeutico ad onde d’urto.
In data 27/9/2018, dopo circa una settimana dal contatto telefonico, vengo sottoposto a visita dalla Dr.ssa Vanadia Maria Angela, la quale mi dice che per il trattamento in convenzione l’attesa è di 4 mesi, mentre è possibile effettuarle velocemente a pagamento ad un prezzo di € 120,00 a seduta. Accetto di sottopormi alla terapia a pagamento e mi pongo in attesa di una chiamata. In data 2/10/2018 chiamo lo stesso numero sopra indicato ed apprendo che il trattamento, benché a pagamento, viene erogato a distanza di 4 settimane dalla visita.
Non è mia intenzione contestare tale tipo di modalità, tuttavia ritengo doveroso evidenziare che il paziente viene da subito orientato verso la prestazione a pagamento, la quale peraltro benché a titolo oneroso viene resa dopo circa un mese.
Mi chiedo perché non sono stato informato da subito e quindi al primo contatto che non avrei potuto contare in tempi brevi sul trattamento terapeutico. Perché sono stato sottoposto ad una inutile visita medica per una prestazione di fatto non erogabile. Perché questi operatori si appropriano del tempo dei pazienti in un modo cosi vergognoso. Il paziente ha diritto di sapere e di conoscere i tempi delle prestazioni prima di sottoporsi a visite e/o ad estenuanti ed inutili liste di attesa sopratutto in considerazione che tali trattamenti, come asserisce la dottoressa, finalizzano lo scopo di eliminare il dolore e togliere l’infiammazione, però solo dopo 4 mesi o dopo 4 settimane.
In data 2/10/2018 ricevo una chiamata telefonica dalla Dr.ssa Maggiolini del reparto fisiatria la quale, in esito a mie precedenti rimostranze telefoniche relative a quanto sopra esposto, si limita a magnificare le capacità del macchinario a disposizione in dotazione a soli due ospedali della Capitale e a minimizzare sulle circostanze sopra esposte, ovvero al numero di ore lavorative perse per il completo e tempestivo difetto di informazione reso al paziente. La dottoressa ha concluso la telefonata asserendo di cancellare la mia fantomatica prenotazione al richiesto trattamento terapeutico.
Dr. Nirchi Antonino
Non lo risceglierei per andare a partorire
Ho partorito in questo ospedale lo scorso anno e decido solo adesso a mente fredda di lasciare la mia opinione. Che dire... nonostante avessi una ginecologa di riferimento all'interno dell'ospedale e dalla quale sono stata svariate volte a visita nello studio privato, ciò non è servito a farmi vivere il momento del parto come un bel momento. In quel frangente infatti, chissà perché, sembrano tutti dimenticarsi che esisti e vieni trattata come una paziente qualsiasi vista per la prima volta (che comunque merita tutto il rispetto e l'umanità di questo mondo, specie in un momento così delicato per una donna!!!).
Voglio raccontare che le ostetriche sono state tutte, e dico tutte (mi hanno seguita in due durante il parto e alla fine una terza ostetrica che credo le coordinasse) gentili, disponibili, amorevoli ed umane. Invece lo stesso non posso dire per il personale del reparto; ero ricoverata al San Giovanni di Dio come padiglione e posso dire con assoluta onestà che le infermiere del Nido interno al reparto erano di una freddezza, un distacco ed una apatia nei riguardi del loro lavoro e delle pazienti a dir poco spaventosa... Senza contare di preferenze e simpatie per rare pazienti e per i loro bimbi (magari perché conoscenti) a differenza delle altre comuni mortali che erano ricoverate. Una tristezza senza fine per me quei giorni lì dentro, non li dimenticherò mai. Non mi sono sentita per nulla aiutata, neanche quando ho chiesto cortesemente di tenere un attimo mio figlio che piangeva di continuo mentre facevo una doccia, di cui avevo proprio bisogno - mi fu risposto che dovevo tenerlo con me, che loro non potevano. Senza parole. Anche quando mi rivolgevo a loro perché il bimbo non riusciva ad attaccarsi al seno e quindi piangeva, non ho mai ricevuto un aiuto concreto (e poi fanno un vanto del reparto l'educazione all'allattamento al seno... ma se non interessa per primi a loro di farlo mettere in pratica alle degenti...). Solo da alcune ragazze molto giovani (sempre infermiere del nido interno, ma non so se fossero tirocinanti o effettive o con contratti a termine) ho ricevuto qualche sorriso confortante e alcune delucidazioni che mi aiutassero. Le infermiere veterane e più 'quotate' invece sono state di una freddezza e mancanza di sensibilità senza precedenti. Ad oggi dico che non consiglio di venire a partorire in questo ospedale che, a detta di molti, ha una eccellenza di reparti maternità.
Scrivo con molta onestà questo commento, amareggiata di non poter raccontare di una bella esperienza da ricordare per sempre e da poter condividere con qualcuno.. Spero servirà a orientarvi nella scelta dell'ospedale adatto alle vostre esigenze.
Analisi cliniche ospedale San Pietro
45 minuti di attesa per accettazione analisi SSN; referti per analisi di routine dopo 12 giorni, non disponibile il referto on-line, bisogna ritirare di persona.
Chirurgia generale - colecistectomia
Mio marito è stato operato di colecisti in data 27 febbraio 2018 dal Dott. Emilio Gentile Warschauer, a cui va un grandissimo ringraziamento per la professionalità e disponibilità dimostrate.
Ottimo il reparto, in cui ci siamo trovati molto bene e trattati egregiamente fin da subito.
Dopo l’intervento la ripresa è stata abbastanza veloce ed il Dott. Gentile ed il suo staff sono stati particolarmente premurosi.
Altissima professionalità.
Un’eccellenza purtroppo rara su Roma
L’equipe guidata dal professor Bonito è un equipe dove c’è dialogo a tutti i livelli e tutti trattano con rispetto e attenzione il paziente senza bisogno di essere qualcuno. Le attenzioni del Professore, che si informa costantemente di tutti, sono uniche e i dottori e le ostetriche sono persone umanamente e professionalmente fantastiche.
Visita geriatrica
Ho dovuto accompagnare mia madre invalida ad una visita geriatrica (a pagamento). É stata ricevuta in sala medicheria, con un continuo viavai di persone (era, appunto, una medicheria e dunque non garantiva alcuna privacy). Il geriatra, che era stato indicato al momento della dimissione dal ricovero come "necessario" e "molto bravo", si é limitato a prendere frettolosamente visione degli esami portati e non l'ha assolutamente visitata, neanche per vedere coi suoi occhi una dermatite che gli segnalavo, per cui ha supposto fosse necessario un antimicotico (ma senza vederla).
Ma stiamo scherzando?! Che medicina é? Avremmo potuto avere una conversazione telefonica senza muoverci da casa e sarebbe stato lo stesso! É stata solo una presa in giro.
Peraltro segnalo che é l'unico ospedale in cui i parcheggi per gli invalidi (che sono molto distanti dall'ingresso) necessitano della presenza a bordo del titolare del contrassegno, che poi dovrá sobbarcarsi tutta la strada (lunga) per raggiungere con le sue gambe l'entrata.
Nella ricevuta del pagamento ci sono anche 5 euro per "tariffa servizi sanitari accessori e diritti amministrativi". A questo punto, il nome Fatebenefratelli a quali "fratelli" si riferisce? Certo non ai pazienti... che tristezza.
Ottimo
Ho ricoverato mia madre per due volte presso questa struttura e devo dire che ci siamo trovati molto bene, sia come accoglienza da parte del personale paramedico, che professionalità dai medici.
Il reparto di Chirurgia funziona molto bene e abbiamo risolto senza grandi traumi e sofferenze.
tumore colon.
Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico
Sono andata al S.Pietro perchè le perdite a seguito di un aborto spontaneo non regredivano nemmeno dopo un'abbondante assunzione di Tranex, e alle nove del mattino ho avuto un ulteriore emorragia. Ho lasciato la bambina ad un'amica e sono andata. Alle 11.00 avevo fatto il triage, codice verde; mi viene detto pressione regolare, io attendo... Alle 16.00 sento il marito di un'altra paziente chiedere quanto tempo ci voleva ancora, erano entrati prima di me, codice verde come il mio; l'ostetrica che mi ha fatto il triage risponde che la cartella non era ancora stata inserita (!!).
Allora io ho detto che volevo firmare, non si vedeva fine, dovevo prendere la bambina e avevo già dovuto chiedere un pannolone per arginare le perdite. Mi viene risposto dopo due minuti che potevo andare via ! NON HANNO VALUTATO LE PERDITE, NON HANNO FATTO ANALISI, NON HANNO FATTO ECOGRAFIE, NON HANNO REGISTRATO LA MIA PRESENZA (credo forse per non prendersi responsabilità), sei euro di parcheggio, bagno lurido e maleodorante.
Mai più!
Otorinolaringoiatria - settoplastica
Sono stata operata l'11 novembre 2016 di settoplastica + mucotomia turbinati inferiori.
Volevo segnalare in una sanità italiana di cui spesso ci lamentiamo, che la mia esperienza è stata positiva tutto: il personale medico e paramedico si è dimostrato professionale e di grande umanità ed attenzione verso il malato.
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