Ospedale San Paolo di Napoli

Non ero mai stata in questo ospedale. Ci sono andata per una visita orl. Mi avevano parlato bene di questa branca e io ho problemi a naso gola e collo.
Vado in reparto ma mi dicono che in realtà devo andare giù agli ambulatori. Mi ci reco e l'ambiente è un po' fatiscente.
Vengo fatta entrare in una stanzetta. La dott.ssa che mi visita è sbrigativa e superficiale.
Me ne vado pensando che tra i 3 otorini visti fino ad ora in 2 anni questa è senz'altro la peggiore.
Purtroppo l'otorino che mi seguiva alla Vanvitelli andò via un anno fa e da allora sono stati tutti tentativi per trovare un medico che visita, ascolta e capisce.
Ma qui non metterò più piede per una visita orl.

L'intervento è stato un successo completo. Il primario, Dott. De Ruggiero, ha dimostrato una competenza eccezionale, spiegandomi ogni dettaglio del procedimento e rispondendo a tutte le mie domande con pazienza. Vorrei esprimere un ringraziamento speciale al coordinatore De Maria e all'infermiera Forte, la loro assistenza è stata impeccabile: hanno gestito ogni fase del mio percorso con dedizione e cura. Grazie a loro, il mio recupero è stato rapido e senza complicazioni.

Mi sono trovata con mia madre presso il reparto di Medicina generale al 5° piano del San Paolo per una polmonite. Inizialmente ero un po’ timorosa, ma ho trovato tutti - medici, caposala, infermieri e OSS - molto disponibili e attenti alle esigenze del paziente.
Sempre con il sorriso.
Grazie.

Professionalità, competenza, empatia e cura del paziente contraddistinguono questo centro di eccellenza diretto dal dottor Ottavio Iommelli. Nulla da obiettare, solo un grande grazie perché ogni volta che mi curate mi sento rinata!!! E poi Maddalena è straordinaria.
Bravi, bravissimi!

Una recensione positiva per questo ospedale e, soprattutto, per lo staff di pronto soccorso. Volevo ringraziare l'infermiere Nicola De Rosa che mi ha accolta il giorno 24.12.2023 e rassicurata (stavo malissimo), davvero gentilissimo; l'infermiera che mi ha prestato le prime cure, che purtroppo non ho potuto ringraziare perché non era lì al momento della mia dismissione (mi pare si chiamasse Cirò); il medico dott. Pasquale Marchionne, gentilissimo e professionale anche lui.
Grazie a tutti per quello che fate.

Reparto Oculistica ospedale San Paolo: che accoglienza!!! Sembrava di essere entrati nella hall di un albergo. Ci hanno accolti con un professionale ma caloroso buongiorno e ci hanno offerto anche del tè caldo. Incredibile.
La visita poi è stata accurata e molto professionale.
Tantissimi complimenti a tutto il reparto.

Per mia sfortuna stasera ho dovuto fare ricorso all'ospedale San Paolo. Ho riscontrato tanta professionalità e disponibilità, in particolare da parte dell'infermiere che mi ha cucito la ferita al piede con 4 punti di sutura. Molto bravo e professionale, grazie, 10 e lode!

Io vivo e lavoro a Roma, a Napoli sono venuta per vedere il concerto dei ColdPlay, che poi non ho mai visto perché ho fatto una bellissima volata sula scala mobile e mi sono rotta il femore. Devo subito nominare i miei primi soccorritori Giovanna e Gennaro, veramente fantastici, e poi Salvatore, che mi hanno portato al pronto soccorso di San Paolo (mi dispiace non ricordare il di nome del quarto soccorritore, una donna che non mi ha mai mollata, stando con me e stringendomi sempre la mano.
Al pronto soccorso sono stata assistita subito, veramente eccezionali. Poi con la diagnosi di frattura del femore sono stata ricoverata.
Quando sono arrivata al reparto di Ortopedia ero in uno stato che non si può descrivere, ho visto però subito una organizzazione perfetta.
Comincio prima di tutto con i ringraziamenti al bravissimo e gentilissimo Professore Luigi Ceramella, che mi ha operata: grazie mille veramente, a lui e anche ai suoi assistenti e anestesisti.
Poi devo nominare i miei tre angeli, infermieri e operatori Francesco, Concetta e Assunta, che mi hanno assistita con tanta cura e gentilezza, sempre con sorriso, lavandomi e pulendomi tutti giorni, e cambiando le lenzuola. Io vi adoro ragazzi, mi ricorderò sempre di voi (non sono mai mancati al mio campanello di aiuto).
Grazie poi alla super woman del reparto Gabriella, che trovava sempre soluzioni immediate e mi ha assistita quando avevo bisogno di trasfusioni di sangue, molto brava anche a trovare le mie vene introvabili.
Ringrazio anche l'infermiere Stefano, che anche lui aveva da fare con le mie vene..
Devo nominare anche i fisioterapisti che mi hanno mosso per primi la "gamba di legno": Dario e Luciano, bravissimi, con le "mani di fata" ed anche molto simpatici.
Ringrazio tutti, difficile ricordare tutti i nomi, siete bravissimi e super organizzati. Ho deciso di rimanere a Napoli e adesso sono alla Clinic Center, dove mi devono rimettere in piedi - e questa sarà un'altra storia da scrivere,
Grazie mille Napoli. Ti amo veramente.

Il reparto di otorinolaringoiatria funziona benissimo: medici, infermieri ed OSS sono gentili, garbati, bravissimi, preparati e sempre disponibili (senza che li chiami vengono sempre ad affacciarsi in camera).
Reparto pulito.
Grazie.

Sono stato operato all'ospedale San Paolo di Napoli di prolasso emorroidario il 09/11/2023 e devo ammettere che il reparto di Chirurgia diretto dal prof. D'Agostino e dal coordinatore degli infermieri sig. Vincenzo Nota, mi ha dato l'impressione di una vera e propria eccellenza sanitaria.
Mai visto tanti medici prendersi cura e preoccuparsi di tutti i pazienti indistintamente. Non ho mai aspettato più di 30 secondi dopo aver suonato per la richiesta di assistenza; questo anche durante la notte. Infermieri coscienzosi, empatici e molto preparati. Ragazzi o.s.s. umani e senza risparmiarsi mai.
Senza voler esagerare, mi sono sentito come a casa... una casa fatta di professionisti che rispettano gli ammalati come persone che soffrono e che mettono a nudo le proprie debolezze.
Complimenti.

Il 29.03.2023 sono stato trasportato in ambulanza presso il P.S. di questo ospedale e, dopo aver effettuato una RX, mi è stata diagnosticata una frattura del malleolo peroniero e così decidono di ricoverarmi.
Ha inizio la mia ODISSEA.
La stanza, con tre posti letto, era priva di bagno e quindi si potevano utilizzare solo i 2 bagni esterni, peraltro non ortopedici. Inoltre tutto il reparto disponeva di un'unica sedia a rotelle, da dividere con tutti gli altri pazienti.
I medici a disposizione erano solo 3, che si alternavano tra reparto e sala operatoria.
Personale infermieristico che altro non sapeva dire che "PRENDA UNA TACHIPIRINA".
Per non parlare delle pulizie in camera e dei bagni pubblici: pessima!

Voglio segnalare la mia esperienza negativa al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Napoli. La sera del 26.02.2023 ho accompagnato mio marito con dolore toracico presso il PS del San Paolo dove, dall'esito dei prelievi del sangue effettuati sia in serata e poi durante la notte del 27.02.23, è risultato purtroppo essere un infarto. Il medico di turno responsabile, essendo necessario un ospedale con l'emodinamica, non ha attivato la rete IMA e mi ha convinta ha portare mio marito con la mia macchina presso l'ospedale Cardarelli. Zero professionalità.

Sono stato a luglio per una visita proctologica, che alla realtà dei fatti è risultata una specie di "tortura medievale". Sono senza parole per come sono stato trattato, il medico mi ha lasciato perplesso, pur essendo comunque contento di averla fatta, perché sono visite particolari, ma confrontandomi con altri medici ho capito che il dottore quel giorno era proprio nella sua giornata no.

Vorrei ringraziare il dottor Domenico Fico, chirurgo del San Paolo, per avermi dato assistenza chirurgica e morale. Grazie alla sua esperienza ed umanità, ho superato bene e velocemente l'intervento. Grazie anche agli infermieri del reparto Chirurgia, sempre disponibili.
GRAZIE.

La mia esperienza all'ospedale San Paolo è stata molto positiva, ho trovato personale molto professionale e disponibile e soprattutto UMANO, dal pronto soccorso al ricovero nel reparto di Neurologia; personale che ringrazio.
Ringrazio il primario Dott. Leonardo Sinisi e il dottore (di cui in questo momento mi sfugge il nome) di turno nel fine settimana del 22 luglio alle 23.00, che ha seguito il caso della mia mamma, nonchè tutto il personale del reparto.
Mi ripeto: PROFESSIONALITA', DISPONIBILITÀ e soprattutto UMANITÀ!!!

Sono stata ospite del reparto di Chirurgia generale e di urgenza dell'ospedale San Paolo. Ringrazio i dottori del pronto soccorso e gli infermieri che grazie al loro tempestivo soccorso hanno fatto sì che potessi essere operata d'urgenza dal dott. Ivan Fico e la sua equipe.
Ringrazio gli infermieri che mi hanno assistito giorno e notte senza aver avuto bisogno di alcun familiare; ringrazio gli Oss e tutto lo staff.
Ospedale eccellente.

Mio padre è stato operato dal dott. Domenico Palimento al reparto di Chirurgia dell’ospedale San Paolo. Medico straordinario: professionalmente e umanamente. Sempre vicino e disponibile anche telefonicamente con noi familiari per ogni spiegazione.
Equipe di altissimo livello, gentile, cordiale e soprattutto attenta alle nostre paure.
Molto, molto soddisfatta della loro professionalità.

Elogio alla professionalità e disponibilità di tutti i dottori ed infermieri del reparto di Chirurgia d’urgenza e agli urologi, prontissimi ad intervenire.
Intervento di ERCP in paziente complesso (obeso e diabetico, in età avanzata, con polmonite ed ematuria) eseguito con successo.

Mia moglie ha partorito in questo reparto. Arrivata il giorno prima in PS, hanno confuso una rottura del sacco con leucorrea. Alla fine ha avuto un taglio cesareo urgente e per fortuna è andato tutto bene.
L'utenza del reparto è medio bassa e quindi i pazienti clienti sono tutti soddisfatti. I medici non mi hanno mai ispirato fiducia, forse perché non siamo abituati al concetto di barone napoletano.
Cosa fondamentale: non hanno Prom test previsto dalle linee guida.

Sono stato visitato in ambulatorio dalla dott.ssa Guarino ed ho ricevuto un buonissimo trattamento; ho ricevuto cortesia ed ho trovato molta competenza professionale.
Se dovessi dare un voto alla dottoressa Guarino da 1 a 10, le darei 10!

Il mio ricovero risale a tre anni fa, ma solo adesso ho scoperto questo sito.
Sono stato ricoverato all'ospedale San Paolo per una settimana, dopo essere stato investito da un auto mentre andavo in bicicletta, riportando la frattura di cinque costole e la perforazione con formazione di una piccola bolla d'aria di un polmone.
Sono molto soddisfatto del trattamento ricevuto, della professionalità e dell'umanità del personale medico e paramedico.

Un mese fa mia mamma veniva operata di colecistite. Era arrivata il 9 luglio in condizioni gravissime per colecistite acuta, insufficiente renale acuta e shock ipovolemico.
Oggi posso dire che, grazie all'aiuto di chirurghi giovani, nel giro di una settimana mia madre ha ripreso alla grande il suo stato di salute tanto da poter affrontare l'intervento.
Posso dire a voce alta che la buona sanità esiste ed esistono medici che compiono il loro lavoro con professionalità, serietà e soprattutto con tanta umanità. Rispecchiando appieno gli insegnamenti di San Giuseppe Moscati.
Grazie a questi giovani chirurghi posso dire che mia madre C.C. di anni 69 non è mai stata un numero, ma una persona con anima e corpo assistita in maniera eccezionale.
Sono davvero unici e bravissimi.

Stanchi di leggere continue recensioni negative circa la sanità partenopea, siamo lieti di raccontare la nostre esperienza presso il seguente presidio sanitario, Ospedale San Paolo di Napoli. Mio padre, Giorgio Russo di anni 87, è stato ricoverato domenica 12 luglio a seguito di un blocco intestinale, è stato poi operato d'urgenza il lunedì seguente. Durante la degenza è stato assistito da un team di medici e infermieri a dir poco eccellente e molto empatico.

Sono arrivata in questo ospedale perché quello di Pozzuoli è in allerta per covid.
Oggi mi trovo molto contenta perché il reparto maternità è un reparto di persone straordinarie, gentili e competenti.
Volevo ringraziare in particolare l'ostetrica Marianna Giacomini che mi è stata vicino tutto il tempo e mi ha aiutata trasmettendomi tanta dolcezza e tanta tranquillità...
Volevo anche ringraziare il ginecologo dottor Parmisano che con la sua tranquillità e la sua ironia mi ha rassicurato tantissimo.
Grazie infinite.

Mio padre è stato ricoverato al 5° piano di Medicina generale per una caduta con frattura del bacino. Poi sono uscite altre complicazioni ok.. ma medici e infermieri pareva quasi non sapessero cosa fare per certi tipi di patologie.
Reparto sporco. Nessuna assistenza per i malati, li vedi solo andare avanti e indietro senza fare niente..
Non c'e' una ambulanza. Cibo pessimo. Per farla in breve, esperienza bruttissima.

Ho sempre sentito brutte esperienze al San Paolo; personalmente sono stata ricoverata in Neurologia e la struttura è pessima sì, ma il personale di questo reparto è stupendo, dal neurologo alle infermiere, per non parlare della caposala, davvero persone di cuore e competenti. Peccato per la struttura, ma ho sentito di una ristrutturazione e spero davvero sia così.

Ho partorito per la prima volta tre anni fa al S. Paolo e la seconda appena dieci giorni fa. Per quanto siano stati due parti nettamente differenti, non posso che ritenermi in entrambi i casi entusiasta e pienamente soddisfatta. Si è confermato un ottimo reparto con personale qualificato. Grazie all'ostetrica Marianna Giacomini che con immensa dolcezza, umanità e qualche battuta, mi ha da subito messa a mio agio e mi ha accompagnata in un momento così delicato e straordinario.
Grazie al personale del nido, in particolare Antonietta e Annamaria, che ancora una volta mi hanno sostenuta ed aiutata nell'allattamento al seno.
Grazie all'equipe di pediatria che ha seguito la mia cucciola in maniera egregia. Insomma, se qualcuno mi dovesse chiedere, io non potrei far altro che continuare a consigliarlo.

Per quanto riguarda la mia esperienza presso l'ospedale San Paolo di Napoli, non posso che ritenermi più che soddisfatta. Se dovessi avere altri figli li partorirei proprio qui, è stata una esperienza, umanamente parlando, emozionante.
Sono stata seguita dalle ostetriche Valeria Vermini (donna di grande esperienza) e poi da Marianna Giacomini, che mi ha fatto letteralmente partorire, e dal dott. Colace. Marianna è stata dolcissima e bravissima, spero che a tutte le donne capiti di ritrovarsi in buone mani come è successo a me.
Devo dire che il reparto di ginecologia funziona benissimo, l'equipe è molto professionale.
Lo consiglio vivamente.

Sono molti anni che oramai faccio regolarmente i controlli per le macchie ed i nevi sulla pelle. Ho conosciuto e visitato le migliori strutture e medici di Napoli e Roma, ma da quando ho conosciuto la dottoressa Guarino non ho cambiato più: non ho mai ricevuto tanta accortezza e scrupolosità in una visita. Visita completa e accurata (no una visita di 5 minuti come hanno fatto nelle altre strutture senza guardare le gambe ed i piedi), una visita completa dalla testa ad ai piedi.
I miei complimenti alla bravissima dottoressa Guarino, una vera professionista.

Ho frequentato il corso di accompagnamento alla nascita presso l'ospedale San Paolo di Napoli, dove a breve dovrei partorire.
Inizialmente la struttura non mi convinceva, avevo molti pregiudizi, riguardanti in particolar modo la pulizia ed i servizi offerti, tuttavia il corso mi ha fatto cambiare idea radicalmente.
Le ostetriche ed i medici che ci hanno assistite, supportate e seguite in questo delicato percorso sono preparatissimi, altamente umani e, cosa che mi ha stupito non poco, con idee all'avanguardia per quanto concerne tutta l'idea di parto naturale, supporto psicologico alla coppia e cura del neonato.
Durante il corso ci hanno fatto visitare la sala parto, il nido e le stanze per la degenza ed ho trovato tutto estremamente pulito e curato.
Inoltre, cosa che mi ha resa felicissima, la politica dell'Ospedale è quella di avere un nido a disposizione 24h su 24 ma di dare la possibilità alla madre di tenere con sé il bambino appena nato giorno e notte.
Sono solo due le critiche che mi sento di fare:
1) il personale, pur essendo preparatissimo, è sottodimensionato (sia le ostetriche sia gli anestesisti; questi ultimi mancano totalmente, motivo per cui non possono fare l'epidurale al momento del parto)
2)Il padre del bambino, così come tutti gli altri parenti, può visitare la madre e di conseguenza il figlio appena nato appena due ore al giorno, cosa che a mio parere rappresenta una grande ingiustizia nei confronti dell'uomo e del bambino appena nato.

Sono stata ricoverata per 4 giorni in questa struttura, reparto ginecologia.
Comincio con il dire che mi hanno messa in una stanza da sola, senza un comune campanello che si dovrebbe trovare in ogni stanza d'ospedale. Mi hanno dato un telecomando cinese sul comodino, per giunta quando riusciva a funzionare l'infermiere doveva capire che stanza fosse perché ovviamente non era collegato a un dispositivo luminoso... (a seconda della suoneria impostata associava la camera che aveva bisogno d'aiuto). Erano stati precedentemente avviati lavori di sistemazione dell'impianto elettrico e poi lasciati chissà per quale motivo in sospeso... pertanto si vedevano cassette con fili elettrici coperti da nastro adesivo trasparente.
Il pranzo viene servito dalle ore 13:00-13:30 in concomitanza con l'unico orario di vista giornaliera dei familiari; il ritiro del vassoio (se tutto andava bene) avveniva nel tardo pomeriggio, quindi ciò significa che devi non solo mangiare quando hai visite di familiari, ma ti devi subire l'ingombro del vassoio e il cattivo odore dei residui del pranzo per tutto il pomeriggio. Le lenzuola in 4 giorni le hanno cambiate una volta, dicono che non ne hanno. Io che sono stata alletta per 3 giorni a seguito di cesareo, ho potuto provare ad allattare mio figlio solo al terzo giorno, quando sono riuscita ad alzarmi in piedi. il motivo? Nessun familiare può assistere il paziente, il personale scarseggia, pertanto mi portavo il bambino nella culla e lo lasciavano lì vicino - ed io ovviamente inferma potevo solo limitarmi a guardarlo o al massimo suonare il famoso campanello cinese e aspettare una infermiera... Intanto mio figlio che piangeva e io che mi sentivo impotente.
Ovviamente a tutte le leggi ci sono le eccezioni... volete sapere quale? Nella stanza accanto alla mia una paziente operata con TC il giorno successivo al mio, viene assistita la notte da un familiare; fatto reclamo alla caposala del reparto, mi risponde che a lei era concesso perché il familiare era un infermiere parente del reparto e quella sera, pur non essendo in servizio, poteva assistere la cugina perché era persona esperta del reparto.
Concludo con il dire che io sono affetta da una patologia reumatologica, refertata e allegata anche in cartella clinica in ospedale, pertanto la mia ripresa è stata più lunga e più faticosa, ma a loro avviso tutto ciò non è più importante. La mia posizione era meno grave di un paziente che ha come parente un dipendente della struttura, a lui spetta l'assistenza notturna e a me no.

In genere si parla male di questo ospedale, ma la rianimazione mi ha salvato la vita! Ricordo con piacere la bravura di un medico, il dott. Landi, che mi ha salvato la vita dopo una emorragia post partum. Gli infermieri mi lavavano, si sono presi cura di me.
Il resto dell’ospedale è da ristrutturare.

Io, Luca Maruzzella, di anni 19, il giorno 31/10/2017 mi sono recato presso quest'ospedale per un semplice mal di pancia che oramai durava da giorni e mi hanno ricoverato al terzo piano, Chirurgia. Il giorno 1/11/2017 sono stato trasferito al primo piano in Medicina d'urgenza a causa di un collasso. La dottoressa I. Cortile mi ha rassicurato e sostenuto per tutta la notte. Il giorno dopo mi sono ritrovato in Rianimazione e dopo 14 giorni sembrava che tutto fosse passato, ma ebbi un arresto cardiaco. Salvato dal dottor V. Landi, il giorno dopo venni operato d'urgenza per un'emorragia; neanche dopo 48 ore scoppia un'altra emorragia, molto più grave, e il dottor B. Trojaniello mi ha salvato la vita. Dopo 28 giorni di coma farmacologico, mi svegliano e mi sottopongono a tracheo. Giorno dopo giorno, grazie alle cure del dottor B. Trojaniello, la mia situazione è migliorata e ora posso riprendere una vita quasi normale. Devo tutto a questo ospedale e, nonostante talvolta se ne parli male, a me l'opinione è cambiata totalmente

Sebbene la struttura esternamente lasci a desiderare, voglio raccontare la mia personale esperienza in questo ospedale e desidero parlare del reparto di ginecologia/ ostetricia e nido.
Un reparto, sito al secondo piano, che si presenta in uno stato pulito, ma la cosa più importante è la disponibilità dei sanitari, degli operatori, degli infermieri e dei medici. Si offre risposta ad ogni informazione richiesta dai pazienti o dai parenti e le informazioni vengono fornite in modo dettagliato, senza agitazione, con serenità, nel personale non traspare alcun fastidio. Allora mi chiedo perché gettare tanto fango su un ospedale dove alcuni reparti funzionano davvero bene, perché fare di tutta l’erba un fascio?
Prima del ricovero di mia moglie, quando mi si chiedeva in quale ospedale sarebbe nata mia figlia e io rispondevo che si trattava di quest’ospedale, in tanti mi invitavano a scartare questa scelta, ad evitare il San Paolo. Quando si dice brutta nomea. Mi hanno fatto vivere di ansia in tutto il periodo di gravidanza di mia moglie, ansia e preoccupazione che io naturalmente ho sempre tenuto dentro di me, ho cercato di non trasmettere anche a lei, contribuendo, per quanto mi è stato possibile, a farle vivere serenamente questi mesi di attesa. Al contrario di chi è prevenuto o male informato, io, invece, sulla base della positiva esperienza che ho vissuto e di quello che ho potuto osservare, dò un giudizio molto positivo di questo reparto napoletano di ginecologia, e lo consiglierò vivamente ad amici e conoscenti. E sono sicuro che anche altri reparti di questo presidio ospedaliero offrano un altrettanto ottimo servizio. Spero che altri cittadini ed utenti mi seguiranno raccontando e facendo conoscere la loro esperienza reale per smontare la macchina del fango. Diciamo basta alle malelingue. Tanta parte della sanità pubblica funziona bene ed offre buoni servizi, e noi cittadini possiamo contribuire a migliorarla rispettando le regole, partendo dalle più elementari, come quella di non scrivere o imbrattare i muri in memoria delle nascite o di rispettare, ad esempio, anche un semplice cartello affisso nei corridoi. Insomma, anche se esternamente non appare come un castello, all’interno di questo presidio sanitario si trovano dei veri signori, che svolgono bene il loro lavoro. Quando oltre alle ottime competenze si ha a che fare con operatori cortesi ed educati, un reparto ginecologico può ben definirsi il top.
Grazie di cuore.

Mia madre, ricoverata 15 giorni fa nel reparto di Ortopedia, è stata operata dopo una settimana per frattura del femore.
Allucinante l'assistenza, pessimi è dire poco gli infermieri.
Dicono che lo staff del dott. Monteleone sia valido. Vedremo coma andrà il decorso post operatorio.

Ho effettuato una visita colonproctologica circa un anno e mezzo fa, ma ora ho di nuovo dolori fortissimi per le ragadi. Il medico, prima di fare una battuta sul nome "ragadi", mi diede un pomata, Antrolin, che mi aveva dato anche il medico generico. Evidentemente, serviva qualcos'altro, visto che non sono guarito del tutto.

Il problema non sono i medici e le competenze, ma il personale OSS, che non è preparato, è molto sgarbato e l'assistenza notturna assente. A Napoli gli infermieri a turno notturno vengono a dormire. Senza parlare del week-end: quando manca il primario c'è un lassismo assurdo.
Non esiste pulizia.
Non esiste assistenza.
Non esiste terapia fisioterapica.
Se hai un ictus e non puoi muovere gli arti, non mangi per giornate intere, il cibo arriva e resta sui tavoli.
I malati non vengono lavati, non vengono assistiti
Non ci sono bagni in camera e quelli che ci sono nei corridoi non hanno nemmeno le finestre..
Ricordo bene una nuova OSS che l'unica cosa che fa è sbuffare.
I miei complimenti invece alla caposala Teresa.

Investito da una moto lungo il viale Kennedy, sono stato portato al pronto soccorso piu' vicino: quello dell'ospedale San Paolo. Non sono stato sottoposto ad una tac totale (la tac è stata riservata solo al cranio), per cui delle 3 fratture riportate, in un primo momento ne venivano rilevate solo due: tibia e perone destro e clavicola sinistra, mentre la lesione piu' grave, cioe' quella del piatto tibiale sinistro, e' stata rilevata solo dopo 3 o 4 giorni - e solo per le insistenze dei miei familiari che vedevano il ginocchio gonfio come un pallone (e si sono sentiti rispondere che si poteva trattare di un semplice versamento). Solo dopo l'ennesima querelle con il personale paramedico e la direzione del reparto, abbiamo ottenuto la sospirata radiografia del ginocchio, e ricevuto la pessima notizia della terza frattura, insieme all'informazione che il direttore avrebbe potuto operare anche in una famosa clinica privata partenopea "dalla quale si gode della vista del Vesuvio".
Naturalmente nei 5 giorni di degenza abbiamo dovuto comprare il termometro per rilevarmi la temperatura ed il ghiaccio da mettere sul ginocchio, in quanto il reparto ortopedia ne era sprovvisto. Non credo che quanto ho scritto necessiti di particolari commenti. Purtroppo in città la fama del San Paolo e' pessima e sicuramente di cio' ne sono consapevoli la direzione sanitaria e quella dell'ASL, ma pare, a questo punto, che ne abbiano quasi piacere se da anni la situazione (tranne pochissimi casi) non fa che peggiorare.
Per completare il quadro anche della efficienza amministrativa, la copia della cartella clinica, dopo oltre 40 giorni dalla richiesta, è risultata ancora non pronta per la mancanza della firma del primario che "ultimamente e' molto impegnato ad operare" (risposta letterale di una dipendente dell'amministrazione).
Non credo ci sia altro da aggiungere.

Premetto che ho 16 anni, voi starete pensando che non sono abbastanza grande per parlare di un ospedale, ma sono stata 50 giorni in questo ospedale e gli occhi per vedere li ho.
Dirvi che è stata l'esperienza più brutta della mia vita è davvero riduttivo, non augurerei di andare in questo ospedale.
Parto dalla pulizia: completamente inesistente, polvere nascosta dietro i macchinari e formiche e scarafaggi che camminavano per terra e gli infermieri fumavano nel reparto quando ci sono pazienti con crisi respiratorie.
Personale: si salva solo il capo sala che è stato L'UNICO a scusarsi per tutti i danni recati a mia nonna.
Il 24-25-26 dicembre, mia nonna ha tenuto in bocca il sondino che va nello stomaco per il nutrimento che stava finendo nei suoi polmoni, facendola quasi morire
I pazienti non vengono ne' guardati ne' lavati.
Mia nonna era completamente ricoperta di lividi
Mia nonna è uscita dal reparto piena di piaghe perchè non l'hanno mossa neanche un attimo.
Fisioterapia praticamente assente; abbiamo dovuto pagare un fisioterapista privato per entrare a farla.
Per incompetenza, mia nonna ha avuto anche delle emorragie intestinali.
Fortunatamente lunedì hanno trasferito nonna a Telese Terme.
La clinica dov'è ora è nettamente superiore, c'è un abisso tra il San Paolo e quest'ultima e in 1 giorno hanno fatto più cose che loro in 47, mia nonna sta finalmente rinascendo e questo di sicuro non è grazie al reparto in questione.
Inutile dire che la denuncia è stata fatta.
Ve la sconsiglio profondamente!

Grande staff competente, cercano di avere un dialogo anche coi parenti stretti del degente e questo è molto importante. Staff medico molto determinato nella terapia da effettuare sul paziente appena ricoverato in reparto, questo è confortante. Infinitamente grazie, mia madre vive.

Ragazza napoletana di 29 anni, all'inizio di Agosto 2016, dovendo fare una interruzione volontaria di gravidanza per seri problemi cromosomici del feto, si è imbattuta nella malasanità napoletana.
Mi sono recata all'Ospedale San Paolo di Napoli ove l'8 agosto 2016, alla 22° settimana e 1 giorno (al limite di legge) ho chiesto l'interruzione nell'ala predisposta.
Lì sono stata vessata, umiliata e mandata a casa. Il dottor Resta, con aria insofferente, mi ha detto che potevo andare al San Camillo di Roma, o all'Estero, per un servizio che dovrebbe essere garantito dallo Stato e per cui noi lavoratori paghiamo le tasse!!
Nella sala d'attesa ho conosciuto una ragazza che abortiva al secondo mese solo perché aveva già un figlio, ed il 2° l'avrebbe stressata. Non vi dico come mi sono potuta sentire. Ma a prescindere dalle motivazioni, la stessa ragazza è stata "ammessa" dal dottore perchè era già sua paziente, nel privato ovviamente. Infatti la precedente gravidanza mi raccontava essere stata seguita dal medesimo dottore.
Forse per questo lei è stata accettata e io no?
Non dovrebbe esserci una valutazione di urgenza dei casi?
Mi ha penalizzato forse non essere paziente privata del dottore?
Alla fine solo per un caso ho evitato di andare all'estero, poichè per consuetudini sanitarie non viene interrotta la gravidanza oltre la 22° settimana +3/4 giorni.
Sono riuscita però ad interrompere la gravidanza nel Comune di Bari!!!
Il tutto ovviamente tra le lacrime, perchè era una gravidanza fortemente voluta da me e mio marito, e con notevole disagio psicologico per come sono stata trattata. Inoltre con notevole rabbia derivante dal fatto che AVEVO DIRITTO a farlo a Napoli, nella mia città, dove pago le tasse da regolare cittadina e con ulteriore rabbia perché a Bari non ho avuto alcun problema, sono stata trattata semplicemente con UMANITA'.

Un servizio così delicato non può essere affidato a simili persone.

Ringrazierò per sempre il prof. Troianiello, primario del reparto di chirurgia d'urgenza, che, intervenendo con competenza e professionalita', mi ha salvato la vita facendosi carico di grandi responsabilita'. Un uomo di valore, di grande umanita', sempre presente in reparto a seguire personalmente le problematiche degli ammalati, riferimento e conforto per gli stessi.
Un ringraziamento va anche al personale, qualificato e competente, di importante supporto al reparto.

Ho riscontrato professionalità e tempestività da parte di medici e infermieri nel trattare la mia patologia (epilessia) quando sono stata trasportata al pronto soccorso. Mi dispiace solo per il neurologo con i capelli brizzolati che è venuto a visitarmi il giorno dopo. Avrebbe bisogno di imparare un po' di educazione; poiché al suo cospetto potrebbe trovarsi una persona superiore a lui!!!

Numerose ischemie temporanee degenerate in ictus letale. Mio padre è morto. Si sono focalizzati solo su pressione e diabete ed invece mio padre aveva forte riduzione del campo visivo ad un occhio.. La mattina di pronto soccorso l'hanno dimesso.. Ci ritorniamo la sera, sempre in ambulanza, e non riescono a fare nulla se non le loro scuse perchè erano costernati.

Sono stata ben seguita e curata.
Il Prof. Troianiello è stato molto attento e mi ha seguito con sensibilità, professionalità ed umanità.
Ringrazio tutta l'equipe medica e infermieristica.
L'unica nota dolente è l'assenza di certe apparecchiature che hanno determinato il trasposto in altri ospedali e il protrarsi della degenza.