Ospedale San Paolo Civitavecchia
Recensioni dei pazienti
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Intervento LCA Ortopedia
Sono stata ricoverata in questo ospedale per la ricostruzione del crociato anteriore. Il migliore nel quale io sia mai stata per professionalità, serietà ma soprattutto per la cosa che più di tutto ad oggi manca a tanti dottori, infermieri e operatori sanitari: UMANITÀ.
Non finirò mai di ringraziare tutti per il trattamento ricevuto.
Grazie di cuore.
ORTOPEDIA
Sono stata operata di protesi d’anca e ricoverata presso il reparto di ortopedia.
Sono molto soddisfatta per l’assistenza ricevuta. Ho riscontrato in tutti professionalità, competenza, tanta pazienza e umanità. Ringrazio davvero tutti: il professore D'Arrigo, tutta l’equipe ortopedica, i colleghi infermieri, oss, fisioterapisti, personale di supporto, per tutto quanto hanno fatto per me!
Gradevole sorpresa
Avevo dei pregiudizi riguardo al San Paolo di Civitavecchia. Mi devo ricredere. Come conseguenza del ricovero di una amica, ho avuto più volte l’occasione di parlare con medici, infermiere e personale del reparto Chirurgia. Sono rimasto sorpreso per la sua disponibilità, professionalità e per quella percentuale di umanità che tanto aiuta nei momenti di fragilità i pazienti e i suoi cari.
Grazie di cuore al primario Dott. Pasquale Lepiane, all’infermiere Gianpietro e al resto di tutto il personale. Inoltre un grazie alla dott.ssa Ambrosino e al dottore Floccari Fulvio, del reparto Dialisi.
Esperienza di ricovero
Mi spiace ma siamo ai minimi livelli. Mio marito, positivo Covid, è stato ricoverato con dolori ad addome e schiena. Dopo 17 ore ha visto un medico che gli ha diagnosticato, dopo lettura della Tac, la presenza di calcoli alla cistifellea e proposto di attendere l'arrivo di un chirurgo. Dieci ore dopo, senza avvertirlo, lo hanno caricato in ambulanza e portato all'ospedale Città di Roma. Non aveva idea se per essere operato o per ricevere ulteriori accertamenti... Buio. Risultato: portato a Roma perché affetto da Covid, nessun calcolo nè alla cistifellea nè altrove e viaggio (a spese di tutti chiaramente) inutile, perché appena arrivato gli hanno fatto il tampone che è risultato negativo. Aveva spiegato al medico che il contagio risaliva ad undici giorni prima. Che dire? Vergognoso veramente e mi sto trattenendo!
Week Surgery
L'Organizzazione mondiale della sanità definisce la salute come "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia". Si parla spesso di malasanità, purtroppo la nostra famiglia ne è stata spesso vittima.
Oggi vogliamo ringraziare la Sanità che funziona ma che viene spesso sottovalutata: l'Ospedale di Civitavecchia e tutto il personale (sanitario e non sanitario) della Week Surgery.
Un ringraziamento particolare ai quattro angeli, i medici che hanno fatto della loro professione una Missione ed ai quali saremo per sempre grate: il Dott. Americo Testa, il Dott. Amedeo Annibali, il Dott. Antonio De Carlo ed il Dott. Marco Benedetti. Sempre presenti e pieni di attenzioni. Grazie per essere entrati nelle nostre vite!!!
Nodulo mammella.
CARDIOLOGIA
Vorrei esprimere tutto il mio ringraziamento per la professionalità, l'educazione e l'umanità riscontrate durante il mio ricovero presso il reparto di Cardiologia dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia.
L'assistenza, sempre attenta e premurosa, non mi ha fatto sentire solo in un periodo come questo in cui, a causa del Covid-19, si resta isolati e lontani dai propri cari. In particolare voglio esprimere tutta la mia stima e gratitudine verso due medici estremamente competenti e dai modi rassicuranti: il cardiologo Dott. Tommaso Usai e l'elettrofisiologo Dott. Calcagno, che, con solerzia, mi hanno preso in cura.
Chirurgia Generale - dott. Lepiane
È doveroso fare un grande ringraziamento al professore Pasquale Lepiane, direttore del reparto di chirurgia generale e mininvasiva dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia, e alla sua equipe medica, al dott. Balla e al dott. Fanello dell'endoscopia, per l'alto livello di professionalità e umanità mostrata nei miei riguardi durante il lungo e delicato percorso affrontato, non ancora del tutto giunto al termine.
Pochi giorni prima dell'emergenza COVID-19 e del lockdown, mi è stata diagnosticata una neoplasia del retto
e l'intera equipe di chirurgia guidata dal professor Lepiane mi ha offerto un valido supporto, infuso la tranquillità e sicurezza necessarie per affrontare la delicata situazione e il successivo intervento di resezione del retto con TME videolaparoscopica e ileostomia temporanea, conseguito il 20 luglio in maniera eccellente.
Nonostante, per me, non sia ancora giunto al termine ultimo questo percorso, sono sereno nel sapere di essere in ottime mani e non posso far altro che ringraziare di nuovo gli eccellenti dottori, gli infermieri e tutto il reparto di chirurgia dell'ospedale San Paolo.
Ottimo reparto di Cardiologia
Sono stato trasferito nel reparto di Cardiologia dopo essermi recato al pronto soccorso dell’ospedale di Bracciano, dove il chirurgo Massimo Lupi mi ha seguito con disponibilità, attenzione e umanità. In seguito ad una polmonite no Covid, è emerso un ingrossamento del cuore e l’aggravarsi di un’insufficienza renale (patologia pregressa).
Un ringraziamento speciale va a medici, infermieri e personale tutto, che si sono distinti per : professionalità, umanità, diligenza, cura e cortesia; sempre con il sorriso e pronti per una parola di conforto. Reparto eccezionale!!
Grazie di cuore a tutti.
PRONTO SOCCORSO
Il 13/8/2019 nostra madre è stata ricoverata al PS dell'ospedale S.Paolo di Civitavecchia per sintomatologia legata alla sua cardiopatia. Sempre nella medesima struttura, più di un anno fa, è stata prontamente soccorsa e salvata dal Dott. Azzarri.
Entrambe le volte siamo state accolte da tutti gli operatori con professionalità e disponibilità, nonostante le gravi carenze di medici e strutture (nuove mai aperte, vedi l'emodinamica vitale in caso d'infarti).
Medici che lavorano tantissimo anche febbricitanti.
Un GRAZIE in particolare al Dott. Gimignani: scrupoloso, professionale, disponibile all'ascolto e paziente anche con i parenti.
Luana e Paola (Bargiacchi)
Ictus
Parlare di trattamento di una patologia come l'ictus, in questo caso e' assolutamente fuorviante, in quanto tutto si ferma al reparto di Pronto Soccorso dove, credetemi, sapete sempre quando entrerete ma non saprete mai quando ne uscirete (reparti sempre pieni). Attese smisurate e sala d'aspetto per i parenti inutile, in quanto il personale addetto spesso non e' presente ma in giro a svolgere commissioni, e quando invece c'è, anche se con cortesia, difficilmente riesce a rispondere alle richieste in tempi accettabili. Andate a Roma e lasciate perdere, farete molto prima e forse verrete considerati di piu'.
Fibroadenoma mammario
Dovendo fare un intervento al seno abbastanza urgente, mi sono rivolta all'ospedale San Paolo di Civitavecchia. In meno di due mesi ho fatto tutto (esami e intervento), quindi sono passata dall'ambulatorio alla radiologia ed infine al reparto week surgery al quarto piano. Beh che dire... ho trovato un umanità ed una professionalità incredibili. Volevo ringraziare tutto il personale dei vari reparti dicendo che sono stata (nonostante la situazione) anche coccolata, essendo io una persona molto fifona.. Un ringraziamento speciale però lo rivolgo al dott. Benedetti, una persona scrupolosa, professionale e molto umana!
GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI.
Elogio al reparto di Ortopedia
Sono argentina, mia madre ha avuto un incidente a bordo della nave da crociera Costa ed è stato portata in ospedale. Ringraziamo sentitamente per l'assistenza fornita dal Dr. Giuseppe La Cava, eccellente medico, e dagli infermieri, efficienti e con tanto calore. Grazie di cuore.
Reparto Pediatria
Noi, io e mia figlia Lucrezia di 3 anni, ci siamo trovate benissimo in reparto, tutto lo staff è composto da dottori ed infermieri molto disponibili e gentili!!! E' per questo che li ringrazio dal profondo del nostro cuore.. GRAZIE a tutti.
Reparto Chirurgia - dott. Santoro
UN GRAZIE DI CUORE AL DOTT. SANTORO EMANUELE! OTTIMO PROFESSIONISTA!!!
Coliche renali in gravidanza
Entrata in pronto soccorso alle 5:50 giovedì mattina, pronto soccorso deserto. Eseguito prelievo venoso e abbandonata in ambulatorio fino alle ore 8:00, assistendo ad un penoso cambio turno che tralascerò. A ore 8:20 vengo mandata in ambulatorio ostetricia e dopo una visita lampo (solo palpazione collo utero) vengo ricoverata reparto maternità con delle fisiologiche endovenose! Ops.. ho dimenticato di dire che all'ingresso ero alla 34a settimana di gravidanza, ormai oggi alla 35a. Ad ore 14:30 mi raggiunge il "papino"... Fino ad allora non si era visto nemmeno un medico nonostante avessi chiesto di parlarvi. Ad ore 16:00 arrivano a monitorare il bimbo! Alleluia!!!!! Per fortuna lui tutto ok! Dopo numerosi solleciti di mio marito, finalmente riusciamo a farci chiamare un medico. Ci spiega che era stata effettuata ancora alla mattina alle 6:00 la richiesta per eco renale urgente e che stanno aspettando che chiamino. Ci spiega che il pronto soccorso ha la priorità e che probabilmente sarebbe stata rimandata a lunedì dopo le festività! Allibiti ci arrabbiamo... noi venivamo innanzitutto dal pronto soccorso e dovevamo aspettare 5 giorni per un eco renale urgente??? Alle 19:40 finalmente fanno l'eco renale e mi riportano in stanza. Iniziano la terapia per far sgonfiare i reni infiammati e doloranti. Informo di essere intollerante al lattosio e chiedo di poter avere una dieta per coliche, visto che mi avevano portato a cena minestra ai fagioli. Dal MEDICO mi sento rispondere che non esiste qui una dieta apposta, c'è solo la dieta comune uguale per tutto l'ospedale! Gli spiego che il mio problema con il lattosio, se ingerito, mi fa stare male per giorni... e poi avevo le coliche non potevo mangiare fagioli ed altri alimenti che le aumentano... Mi dice esplicitamente: vada in clinica privata se non vuole fagioli e latte! Mio marito gli ha fatto notare che esistono patologie anche gravi (diabete, celiachia..) e che la dieta comune come chiamato il pasto dell'ospedale era pericolosa per i pazienti affetti... C'ha risposto nuovamente che le cliniche private sono fatte apposta!!
Passiamo al giorno seguente! Il mio pranzo... sul vassoio scritto: pastina, brodo, mozzarella, purè!
Quando però è arrivato c'era solo il brodino, niente grana e una mela. Scritto a penna no latticini! Praticamente si sono limitati a levare le cose dal vassoio. Che vergogna...
Sono passati ormai 6 gg. e i pasti sono tutti uguali pasta (colla immangiabile), arista maiale (che non posso mangiare) e carote bollite. Ah scusa no, ieri per le mie continue lamentele hanno cambiato, mi hanno portato un coscio di pollo bollito con tutta la pelle e le carote!!! Dopo 11 pasti mandati indietro intatti, hanno detto che mi mandano la dietista. La cosa vergognosa è che mio marito quando può fa su e giù (dista 45 km.) con i ghiaccioli del frigo per portar da mangiare! Più vergognoso è che non potendo assumere thè e caffè in gravidanza e al latte purtroppo sono intollerante, loro non lo hanno senza lattosio e non sono disponibili a tenere quello acquistato da me in nessun frigorifero. Per cui a colazione mi servono due fette biscottate ed una marmellatina. Tutto a secco, se non fosse per il mio adorato marito che tutti i giorni che può mi porta il latte! Perché qui nemmeno l'acqua mi danno!!!!
Venendo agli accertamenti, solo dopo 6 gg. hanno fatto eco al bimbo e per scrupolo, siccome il mio dolore era aumentato, una eco ai reni. I miei reni erano triplicati, praticamente spingevano su costato e ovunque... Appena visti, mi hanno detto subito che dovevano trasferirmi al Gemelli per drenarli. Poi hanno ripetuto l'eco a distanza di un'ora, con stesso esito e stesso parere dell'ecografista precedente. Quindi trasferimento, ma poi magicamente visita nefrologica (2 ore perchè il medico scendesse dal piano sopra), nella quale il dottore mi ha detto che i miei reni funzionano e non serve trasferirmi, si sarebbero gonfiati ancora un po' ma poi basta perchè non c'è più spazio e di sopportare. Mi ha detto di sopportare ancora un po' che, una volta partorito il bimbo, non poggiando su gli ureteri - stima di 5/6 settimane - si sarebbero sgonfiati da soli. Per cui sono ancora qui a sopportare dei dolori atroci (partorire è meno dolore) in attesa che un miracolo mi faccia stare meglio!!
Ostetriche: tutte carine, soprattutto una ragazza campana molto dolce... (tranne una che dopo il monitoraggio proprio questa mattina, senza plurimi dal gel, mi ha tirato giù la maglia e su le lenzuola!!! E pure s'è arrabbiata quando le ho chiesto una salvietta per pulirmi e le ho fatto notare che avevo il pigiama zozzo di gel....)
Infermiere: abbastanza disponibili, tranne un paio.
Pulizie: inesistenti; passano straccio bagnato imbevuto di candeggina senza spazzare..
Quando si muore al Pronto Soccorso del San Paolo
Lettera inviata al Direttore Sanitario dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia, dott. Antonio Carbone
Preg.mo Direttore,
Mi chiamo Barbara Bartoletti e sono la figlia di un paziente del Suo Pronto Soccorso che il 4 aprile scorso ha concluso lì la sua vita. Ormai è passata oltre una settimana da quella mattina del 4 aprile. E’ stata una settimana difficile fatta di dolore, di rabbia e di caos, ma importante per distinguere il soggettivo dall'oggettivo e per dare il giusto peso alle responsabilità di ognuno. Alla Sua struttura di responsabilità morale ed umana, ad oggi
ne dò ancora moltissima, come quella mattina del 4 aprile, anzi di più.
Non posso dimenticare che all'ingresso in Pronto Soccorso io e mia madre ci siamo immediatamente presentate al Triage per avere notizie di mio padre e, anziché ricevere direttamente notizie, dopo mezz'ora abbiamo ricevuto una telefonata sul mio cellulare da uno dei medici, il quale per arrivare al mio numero aveva addirittura consultato i Carabinieri ed una vecchia scheda dell'Ospedale, mentre sarebbe bastato comunicare con l'addetto del Triage.
Non posso dimenticare che dal momento in cui ho parlato con quello stesso medico, che mi riferiva le condizioni irreversibili di mio padre in seguito ad una copiosa emorragia cerebrale e mi assicurava che presto lo avrei potuto vedere, per poterlo salutare in attesa che si fermasse il cuore, sono poi passate oltre DUE ore senza notizie. In quelle due ore, mio padre è morto.
Non posso dimenticare che io e mia madre, in quelle due ore, eravamo a mezzo metro dall'addetto del Triage, il quale sapeva che eravamo lì in attesa di notizie e di entrare. Dopo appunto oltre DUE ore di attesa, sono andata io a chiedere notizie e a sollecitare di entrare e lui mi ha riferito, guardando il computer, che il cuore di mio padre si era fermato e che era necessario aspettare ancora per entrare. Me lo ha detto guardando il computer, come se stesse verificando l'arrivo di un pacco sul sito del corriere.
A questo punto, come non bastasse, io e mia madre siamo state convocate dal primario del Pronto Soccorso per fornire i dettagli dell'ingresso del paziente e del decesso, visto che il turno era appena cambiato e la consegna dal medico smontante non era stata dettagliata. Ripeto: il primario chiesto a noi di conoscere i dettagli del ricovero, facendoci ripercorrere le tappe di quell'orrenda mattinata in cui noi sapevamo solo di averlo affidato, agonizzante, al 118. Il tutto, ovviamente, ancora senza aver visto il corpo di mio padre.
Il passaggio di consegne dal turno precedente doveva essere stato parecchio travagliato, poiché mentre fornivamo alla dottoressa i dettagli dell'accaduto, quel poco di nostra conoscenza, un'altra dottoressa è entrata nella stanza e le due hanno trascorso interminabili minuti di discussione incentrati sulla loro insoddisfazione nel lavorare in modo così approssimativo e con consegne tanto vaghe. Il tutto davanti a noi, incuranti della nostra presenza e della nostra condizione per una morte appena appresa.
In quella stanza ho anche appreso che l'ora di morte di mio padre era le 11.10 di mattina, mentre dall'addetto al Triage ero andata alle 13.35 a sollecitare l'ingresso convinta che fosse ancora in vita, e nel frattempo nessuno del Pronto Soccorso si era degnato di farci sapere che ormai mio padre era morto.
Finalmente mio padre l'abbiamo poi visto, ormai freddo. E fredda era anche la nostra anima, per la perdita appena subita e l'assoluta mancanza di rispetto con cui eravamo state trattate dal personale del Suo Pronto Soccorso quel venerdì mattina del 4 aprile 2014.
Oltre a tutto ciò, non siamo mai rientrate in possesso degli effetti personali di mio padre, cercati ovunque, inclusi un orologio che avrei volentieri indossato in sua memoria. Pare che sia normale che accada nelle ambulanze e nei Pronto Soccorsi. Nessuno di quelli a cui l'ho raccontato si è stupito. Io sì, provo stupore e orrore, ed ho sporto denuncia ai Carabinieri di Campo di Mare.
Ad oltre una settimana da quella mattina, caro dottore, le faccio come regalo questo specchio, che le rifletta negli occhi che il lavoro di medico, se dissociato dal rispetto della persona malata e della sua famiglia, fa danni che la gente non dimentica.
Barbara Bartoletti
Reparto di chirurgia mininvasiva Prof. Santoro E.
Non ho mai visto tanta umanità e professionalità. Devo al professor Santoro e alla sua equipe medica la vita. Il mio ringraziamento va anche a tutti gli infermieri.
Ho trovato un ottimo professionista!
Per intervento di nodulectomia ho trovato un ottimo professionista, grande disponibilità e soprattutto umanità e semplicità.
Reparto ORTOPEDIA
Ringrazio per l'attenzione verso mia madre, operata lunedì 3 settembre per una frattura femorale all'età di 91 anni nel reparto di ortopedia. Io che vivo all'estero non immaginavo, nonostante tanti commenti negativi sulla sanità italiana, di incontrare un tale rispetto e competenza per gli ammalati. Grazie di cuore.
RECLAMO ALLA ASL RM
IL REPARTO PSICHIATRICO NON DIFFERISCE MOLTO DAI VECCHI MANICOMI PER IL TRATTAMENTO RISERVATO AI PAZIENTI DAL PERSONALE INFERMIERISTICO ED AUSILIARIO, CON CIBO INDECENTE E SCARSA PULIZIA.
Esperienza negativa
Quando la morte è inevitabile, invece di fare disperare e urlare di dolore un paziente, ci sono terapie che accompagnano dolcemente il malato che, inevitabilmente, ci sta lasciando. La mia esperienza è stata traumatizzante per il trattamento subìto da una persona cara.
Reparto Chirurgia mininvasiva dr. Santoro
La disponibilità. la chiarezza, la professionalità, l'attenzione, il sorriso, la tenerezza fanno del reparto del Dott. Santoro Emanuele il migliore nel Lazio. Un grazie particolare al Dott. Di Carlo, al Dott. Passa, a tutti gli infermieri. Un grazie di cuore al Dott. Santoro Emanuele.
Cardiologia
Sono grato al reparto di Cardiologia, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale; oltre alle competenze specifiche ho trovato un ambiente sereno e tanta cortesia, pazienza e tolleranza.
elogio ai dott.ri Pierettori e Tagliaferri
Servizio Medico ed Infermieristico efficiente ed efficace senza soluzione di continuità, espressione di organizzazione ed estrema attenzione a tutti i livelli.
Al Dott. Pierettori ed alla Dottoressa Maura Tagliaferri un grato riconoscimento in cui sono contenuti e compresi tutti i collaboratori, NESSUNO ESCLUSO.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
UN ALTO APPREZZAMENTO E RINGRAZIAMENTO SPETTA ALLA INEGUAGLIABILE CAPACITA' DI APPLICAZIONE DELLA MODERNA CHIRURGIA, DEL PROF. SANTORO ED ALLA SUA UMANITA', PARTECIPAZIONE E COMUNICAZIONE.
RIANIMAZIONE ECCELLENTE- Pierettori e Tagliaferri
Devo ringraziare vivamente il reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Civitavecchia, che aumenta i punti a favore di questo Ospedale, che manca purtroppo in diversi aspetti, ma osservandolo da questo reparto acquisisce un livello superiore.
I medici sono riusciti a salvare la vita di mia madre, che è stata in coma farmacologico per 28 giorni a causa di uno shock settico gravissimo ed esteso. Per tutti questi giorni la situazione è stata definita senza speranza assoluta. Eppure, il grande impegno di tutta l'equipe medica, che ha saputo lottare duro per far sì che mia madre vivesse, ha reso possibile il suo risveglio, con condizioni fisiche migliorate.
Nonostante le notizie negative che mi hanno dato per 28 giorni, i medici sono stati molto umani, disponibili, gentili e pronti a non mollare. Dopo 40 giorni di Rianimazione, sono riusciti a farla uscire da lì, trasferendola in un altro reparto adeguato.
Anche il personale infermieristico e ausiliario è stato ottimo e preparato.
E' veramente un reparto eccellente.
Non finirò mai di ringraziare i medici, Dott. Pierettori e Tagliaferri, e tutti gli altri per il lavoro svolto.
Chirurgia Vascolare
Grande professionalità e competenza, oltre ad un profondo rapporto umano da parte di tutto il personale.
Nefrologia
Ho trovato poca professionalità, se avete grossi problemi rivolgetevi al centro di Bergamo, dove io ho risolto i miei problemi. Oppure andate al San Raffaele di Milano o al Cisanello di Pisa, dei quali ho sentito parlare bene.
In bocca al lupo.
oncologia chirurgica
Questo reparto dell'ospedale è ottimo.
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