Ospedale San Martino di Genova

Errori nelle prenotazioni, tempi lunghissimi, non guardano i referti di esami da LORO richiesti e ti dicono di tornare 8 mesi dopo.
Assolutamente non soddisfacente.

Entrata per un tipo di intervento e uscita con altro; come sono entrata sono uscita piena di dolori...
Dopo 10 giorni dall'intervento, accuso dolori addominali allucinanti, mi hanno mandata a casa dicendomi che era il ciclo. I dolori continuavano e sono ritornata al PS generico dove mi hanno fatto una
Tac, da cui è risultato un addome pieno di siero e purtroppo mi hanno dovuta ricoverare d'urgenza di nuovo al pad. 1. Bombardata di antibiotici, dopo 20 giorni di cura ero sempre lì, con siero addominale... Ho fatto l'intervento e sono uscita senza cura antibiotica, non mi hanno messo il drenaggio, niente di niente.
Io mai più al San Martino.

Chiesta cartella clinica online per un intervento in Otorinolaringoiatria (rimozione noduli corde vocali) al monoblocco effettuato il 09/08/2022, ho ricevuto le credenziali per accedere al portale, ma dopo 2 solleciti e 88 giorni passati (ad oggi) ad aspettare che la cartella venisse caricata dal reparto, ancora nulla.
Servizio che neanche in un ospedale da campo... Evviva l'eccellenza italiana.

Questa mattina mi sono recato all'ospedale San Martino per effettuare un prelievo, trovando una situazione pessima:
cortile trasformato in sala di attesa; ottantenni in piedi al vento, o seduti su muretto di cemento; tre, dico tre, code prima di fare il prelievo.
Possibile che abbiamo un assessore alla salute, un direttore sanitario o un responsabile del reparto, per assistere a questo? Assolvo i lavoratori che la pensano esattamente come me. Contatterò Il Secolo XIX e avvocato per esposto alla procura della repubblica.
Distinti saluti,
Giancarlo Lanata

Scandaloso: dopo oltre 1 ora di attesa rispetto all’orario di prenotazione, non mi sanno ancora dire quando potrò essere visitato... Ma tanto il problema è solo mio che devo prendere permesso da lavoro...
Totale mancanza di capacità organizzative, o semplice mancanza di empatia? Però adesso chi mi rimborsa le ore di permesso buttate?

Con la mia ragazza abbiamo deciso di affrontare la gravidanza all'ospedale San Martino, in quanto ottimo centro ospedaliero. Nulla da dire su quel che riguarda il padiglione 2, dove il personale è molto cortese e disponibile. Qualcosa da segnalare invece al centro analisi, dove una signora ha deciso, al momento delle analisi, di consigliare alla mia ragazza di tornare dopo due ore ingannando il tempo facendo una passeggiata perché non avevamo appuntamento (incinta e a stomaco vuoto) e successivamente, al ritiro delle analisi, circa un mese dopo, di non consegnarmi i risultati (nonostante deleghe e documenti di entrambi)... Inoltre, al momento del ritiro, questa "qualificata praticante" mi ha detto che uno dei ritiri sarebbe stato al padiglione 2 e non al centro analisi, quando invece un'oretta dopo sono tornato con la mia ragazza (diretta analizzata) e le analisi ce le hanno consegnate TUTTE lì al centro analisi, dove peraltro abbiamo aspettato mezz'ora perché una parte cartacea di quello che siamo andati a ritirare è andata persa e quindi abbiamo dovuto aspettare che ce la rifacessero... Non ho parole. Forse sono stato poco chiaro, perché ancora un po' nervoso visto che sono qui fuori dal centro analisi e vedo questa signora in questo preciso momento esercitare la sua incompetenza.
Ripeto: ottimo ospedale, ottimo reparto maternità ,ma questa cosa non potevo non scriverla e spero che qualcuno se ne accorga e prenda provvedimenti, perché è giusto così!

A Giugno devo fare una ph-metria nell'ambulatorio di endoscopia digestiva al DIMI. Dopo avermi fatto rifare la richiesta dal mio medico di famiglia, dicendomi che dovevo fare la manometria e ph-metria (mentre il mio gastroenterologo mi richiedeva solo la ph-metria) dopo poca attesa mi imbatto nella dottoressa Zentelin, molto professionale, che mi prende tutti i dati. Poi vado sul lettino e comincia la manometria, ma ho problemi a eseguire quello che mi viene richiesto e questa dottoressa comincia a scaldarsi, dicendomi che io ci devo riuscire per forza, che dopo poco aveva un altro esame; poi, sempre più alterata, risulta molto maleducata e molto poco professionale, mentre un'altra dottoressa ha capito il momento e cercava di tranquillizzarmi.. Visto che la manometria non riuscivo a farla, credevo mi venisse fatta perlomeno la ph-metria, invece niente. Viene detto alla mia compagna "e lei vada a pagare il ticket altrimenti niente referto".
Non entrerò mai più in questo ospedale.

A febbraio di quest'anno, un intervento di routine come l'asportazione della cistifellea, si è trasformato per la mia mamma in una tragedia a seguito dell'errore del chirurgo che l'ha operata e per averla successivamente lasciata tre giorni a lamentarsi prima di procedere con un ulteriore intervento, quando ormai era tardi. Ne sono derivati cinque mesi di calvario al Centro Trapianti, dove lei è sempre stata perfettamente cosciente, per poi andarsene rendendosene quindi conto (pensate che è stata sedata solo qualche ora prima proprio perchè si stava rendendo conto di quello che ormai l'aspettava). E pensare che da Chiavari era andata ad operarsi a Genova convinta di essere seguita dal chirurgo da cui eravamo andate a passare la visita in privato....
Non accetterò mai e poi mai quanto accaduto e spero che questo commento venga letto (magari per puro caso) da qualche camice bianco e faccia riflettere...

Ho 32 anni e purtroppo, a seguito di una paresi facciale non del tutto risolta, mi sono trovata a dover avere a che fare con l'equipe della clinica neurologica per iniezioni di tossina botulinica ai muscoli. Ebbene, dico solo che due volte di seguito mi hanno praticato l'iniezione male, cioè iniettandomi una dose eccessiva di tossina in un muscolo dove non andava iniettata. Non ci sono parole per descrivere la poca competenza, una sola per descrivere la cortesia di questi medici che, alla mia richiesta di spiegazioni, hanno affermato testualmente" ne facciamo così tanti...".

Parto senza particolari problemi e quindi sia prima che dopo non ho avuto alcuna assistenza. Stavo male e ti lasciano il bimbo in camera, senza neanche spiegarti come attaccarlo al seno.
Lui piangeva e io facevo molta fatica a muovermi. L'aiuto veniva dalle compagne di stanza... delle infermiere non si vedeva l'ombra!