Ospedale San Isidoro di Trescore Balneario
Recensioni dei pazienti
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Esperienza terrificante
Mamma è entrata per fare riabilitazione per il morbo di Parkinson. Mangiava da sola, camminava in casa con il deambulatore ed era autonoma, parlava ma soprattutto rideva... sempre. Dopo qualche giorno dal ricovero non camminava più, non rideva più e non mangiava più da sola, catatonica! Allettata o buttata su una sedia a rotella per 23 ore al giorno! Adesso stiamo lavorando per recuperare questo mese di inferno e mi pento amaramente per averla portata in questa struttura che non può essere considerata riabilitativa ma una rsa e anche di bassa qualità!
Pessima esperienza
Sono arrivata qui tramite l'Associazione malati di Parkinson di Milano e maledico il giorno in cui ho chiesto aiuto. La mia mamma camminava, faceva le scale, mangiava (fin troppo), parlava e urlava.
Dopo solo 4 giorni in questa struttura, non cammina, non parla, non mangia.
La sua lentezza dei movimenti, in poco tempo è sfociata in immobilità dopo i trattamenti.
Adesso sto lavorando a casa con fisioterapisti specializzati per farla recuperare.
Visita dermatologica di controllo
Ambienti molto puliti.
Dipendenti del Cup cortesi.
Il Dott. Luigi Foiadelli professionista competente e gentile.
Massima soddisfazione.
Visita neurologica
Sono stata al Sant'Isidoro per una visita di controllo e sono stata vista dal dottor Zadra. Dico vista perché non sono stata assolutamente visitata. Sono rimasta in ambulatorio non più di 5 minuti, durante i quali il dottore si è limitato a scorrere velocemente la documentazione da me portata. Mi è stato diagnosticato il Parkinson nel 2011 ma fortunatamente sono completamente autonoma, guido la macchina e tutte le mattine faccio una passeggiata di 4 chilometri in 45 minuti. Di neurologi ne ho visti tanti in questi anni, ma di visite così senza umanità non ne ho mai avute.
Ats vaccinazioni
Non rispondono al telefono, per chiedere una vaccinazione urgente (richiesta urgente dal reumatologo) dopo 4 giorni ancora non si sono fatti sentire.
Ringraziamenti
Leggendo diverse recensioni accusatorie, mi è venuto il dubbio che avessi sbagliato Ospedale. Esco fuori e leggo Ospedale S.Isidoro. Allora penso che io sia stato molto fortunato, perchè per me è stato tutto il contrario.
Ho incontrato una dottoressa educata, comprensiva, molto attenta alle mie problematiche legate alla malattia (Parkinson da quasi 12 anni).
Questa è la seconda riabilitazione.
Sono felicissimo, di potere usufruire di questi servizi, sia medici che paramedici. Ho voluto scrivere queste due righe perchè, per quanto mi riguarda, mi sento in dovere di ringraziare tutti.
Parente ricoverato al San Isidoro
Ad esclusione della assistente sociale, che è stata l'unica a darci delucidazioni, posso affermare che il neurologo che seguiva il nostro parente ricoverato, oltre ad essere un gran maleducato, è stato in grado di definirci bugiardi quando non siamo stati avvisati di un trasferimento che stava avvenendo di lì a pochi giorni e non ci era stato comunicato da NESSUNO.
Oltre a questo, sono passati 6 mesi di riabilitazione che non ha portato ad alcun progresso e, per quanto ciò possa essere possibilmente correlato alla patologia, non credo che nella struttura dove ora è ricoverato facciano MIRACOLI, ma perlomeno stanno facendo semplicemente quello che anche loro avrebbero DOVUTO fare in 6 mesi. Oltre a ciò, ogni qual volta che chiedevamo come stava il nostro parente, oltre a mostrarsi quasi scocciati dalla chiamata, ci sbolognavano con uno "stabile non è cambiato nulla".
Professionalità e umanità
Sono stato ricoverato 3 settimane in questa struttura dopo un intervento di protesi del ginocchio. Voglio segnalare la grande umanità del personale medico, infermieristico e dei fisioterapisti che fanno dell’approccio al malato il primo valore professionale. Al di là dei risultati riabilitativi raggiunti, del tutto soddisfacenti, consiglio questo presidio per la disponibilità verso il paziente.
Pessimo rapporto con l'utenza
Io e mia moglie stamattina ci siamo presentati in reparto, mandati da accettazione, per chiedere gentilmente informazioni in merito alla richiesta stilata dalla Neurologa di Milano, presso cui sono in cura, per riabilitazione (ho avuto la diagnosi di morbo di Parkinson circa 5 anni fa). La dottoressa (pensiamo che sia una dottoressa perchè non si è neanche presentata) quando abbiamo chiesto gentilmente come dovevamo comportarci per una eventuale richiesta di ricovero, ci ha risposto in maniera maleducata che eravamo inopportuni a presentarci alle ore 11.00, quando solitamente ci sono le visite. Noi ci siamo scusati, perchè avremmo aspettato tranquillamente, ma Lei ci ha investito di nuovo dicendo che noi (testuali parole) non potevamo prendere "in ostaggio" la Caposala per mezz'ora. Vi assicuro che siamo rimasti esterefatti per l'atteggiamento e il tono usato nei nostri confronti. In quel momento è arrivata la Caposala e, visto quanto eravamo amareggiati, ha cercato di rimediare spiegandoci gentilmente come erano le regole e dandoci riferimento telefonico e orari (dalle ore 09.00 alle ore 12.00 gli stessi per cui eravamo stati ritenuti inopportuni) per chiamare. Credo che a qualsiasi ammalato, oltre alla medicine e alla riabilitazione, sia di grande sostegno la parte psicologica e morale e, trovandoci in questo reparto, non pensavamo di incontrare tanta maleducazione. Non possiamo dare un giudizio sul ricovero, perchè non possibile.
Ringraziamenti
Ringraziamenti Voglio ringraziare tutti i collaboratori dell'ospedale S.Isidoro, in particolare la Dott.ssa Rizzetti, la Dott.sa De Bernardi, la Dott.ssa Cavaletti; gli infermieri, O.S.S., terapiste occupazionali, le logopediste, terapiste della musica e danza terapia, ed ai fisioterapisti, per la loro gentilezza e professionalità. in particolare a Chiara Nicoli per la sua competenza e gentilezza, che mi ha permesso con la sua terapia di ottenere ottimi risultati.
Parkinson
Esperienza pessima sia a livello ospedaliero che umano, il paziente è abbandonato a sè stesso, non seguito nelle terapie riabilitative, tanto che dopo una settimana di degenza l'abbiamo riportato a casa in condizioni disastrose. Non veniva pulito, cambiato, sbarbato; la biancheria sporca di feci è stata riposta nell'armadietto assieme a quella pulita. Non esiste impianto di aria condizionata per cui la media era di 40° gradi, lascio immaginare il disagio totale dei pazienti e degli operatori. Fatto presente il tutto, ci è stato risposto che se non ci aggradava potevamo riportarlo a casa - e così abbiamo fatto.
Incredibile esperienza e se potessi e avessi speranze di ottenere risultati positivi, informerei anche la Regione Lombardia.
Un buon ospedale
CUP efficiente e veloce. Servizio puntuale e competenza del personale qualificato.
Riabilitazione cardiologica
Dopo una dimissione dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo per una miectomia, sono stata trasferita all'ospedale di Trescore per la riabilitazione cardiologica. Per quanto riguarda il Primario di cardiologia Dott. Leoni nulla da dire, anzi, bisogna fargli i complimenti in quanto molto preparato, gentile e umano. Devo fare i complimenti anche alle terapiste, in quanto in 3 settimane di degenza sono tornata in forma. Invece per quanto riguarda la struttura, cioè il reparto, è una vera vergogna, io non so come faccia a rimanere aperto. Insomma, non puoi avere una camera senza bagno e un bagno con doccia in corridoio per tutto il reparto, dove accedono tutti uomini e donne. Le donne della cooperativa delle pulizie che passa molto velocemente,
le infermiere non tutte sono gentili, soprattutto una è molto sgarbata e maleducata con i pazienti (specialmente quelli anziani..).
Non c'è una saletta per quando vengono a trovarti i parenti, quindi bisogna scendere al piano terra dove c'è il Cup e lì, nonostante il Cup sia chiuso perchè sono le ore 19,00 della sera, hai sempre problemi con i portinai...
Comunque secondo me ormai siamo nel 2016, bisognerebbe rimodernare il reparto, c'è pericolo d'infezioni.
Riabilitazione
Dopo dimissione dagli Ospedali riuniti di Bergamo, superato un infarto intestinale, eccoci a Trescore per 33 giorni.
Assente la professionalità degli infermieri, gentili (non tutti) ma poco preparati.
UN BUON OSPEDALE
CENTRO "DI PAESE" CON PERSONALE CORTESE E PREPARATO. COMODO PER CHI ABITA NE DINTORNI E NON VUOLE (O NON PUO') FARSI TANTI CHILOMETRI PER AVERE AMBULATORI, ESAMI E POSTI LETTO DISPONIBILI. UN PECCATO AVER CHIUSO IL PRONTO SOCCORSO. CUP VERAMENTE EFFICIENTE.
Sezione Parkinson al di sotto delle aspettative
Qualche mese addietro ci avevano parlato di questo Centro ed abbiamo ricoverato mio nonno portatore di morbo di Parkinson. Personalmente reputo il personale infermieristico inadeguato per il tipo di Reparto e scarsa è pulizia degli ambienti. Buona la fisioterapia ma a questo punto a che serve ricoverarsi per fare principalmente FKT? Il paziente parkinsoniano ha bisogno di un continuo monitoraggio per adeguare farmacologicamente i medicinali nelle varie fasi della giornata. Dovete migliorare. C'è di meglio in Italia.
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