Ospedale San Giovanni Battista Roma
Recensioni dei pazienti
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Riabilitazione
L'Ospedale San Giovanni Battista Cavalieri di Malta offre un'eccellente percorso di riabilitazione per chi, come me ha subìto un innesto di protesi totale di ginocchio. La gentilezza e l'attenzione durante l'accettazione e il ricovero creano un ambiente confortevole. Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari dimostrano una competenza e una gentilezza impeccabili, mentre i terapisti, in particolare la MIA fisioterapista Camilla Rossi, si distinguono per la loro professionalità e dedizione nel guidare i pazienti verso una rapida guarigione. Consigliato vivamente per chiunque cerchi cure di alta qualità e umanità.
Ringraziamento per l'assistenza ricevuta
Sono stato ricoverato nella struttura nel Reparto 4 di Riabilitazione nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio 2022/23. Mi preme sottolineare come in questa struttura, malgrado la carenza di mezzi che è causata dal malfunzionamento del sistema sanitario nazionale, riescano a fornire assistenza al paziente restituendogli pieno recupero delle sue funzionalità.
A questo successo contribuiscono:
Il personale Medico, sempre disponibile e professionalmente impeccabile. Si dimostrano attento al paziente fornendo tutte le spiegazioni e consigli necessari oltre alle dovute cure. In particolare vorrei menzionare la Dott.ssa Sergio e la Dott.ssa Maglione. Grazie dottoresse!!!
Il personale Fisioterapico, che è il fulcro dell'attività del Centro. Ti aspetteresti di essere sottoposto ad attività di base, e invece no! Valutano accuratamente ogni caso e dimostrano doti difficilmente riscontrabili in normali centri di fisioterapia. Collaborano con affiatamento e operano sul paziente con diligenza e competenza per raggiungere l'obiettivo comune di completa riabilitazione. Sono sempre gentilissimi e operano con grande umanità. Veramente bravi tutti e grazie per l'aiuto che mi avete dato e, permettetemi, anche per la vostra amicizia!
Il personale infermieristico e OSS. A loro rivolgo un grazie particolare non solo per la loro assistenza e professionalità, ma soprattutto per come riescono a fare fronte a tutte le difficoltà strutturali senza fare ricadere questo disagio sugli assistiti. Ci tengo a mettere in risalto questo punto che non sempre viene preso in considerazione anche dagli stessi ricoverati. Riescono sempre a districarsi nelle varie difficoltà, riuscendo anche a regalare qualche sorriso. Desidero menzionare anche qualcuno di loro che merita un ringraziamento particolare: Alessandro e Alessandro, Carolina, Federica, Corinna, Fabrizio e Fabrizio e Antonio.
A tutto il personale operante nella struttura va ancora il mio più sentito ringraziamento.
Sono stato bene in questo lungo periodo di degenza e vi ricorderò tutti.
Riabilitazione 4 - fisioterapia ottima
Scrivo per conto di mia madre che non è in grado di scrivere al computer, ma ci teneva a lasciare una nota per l'ospedale.
E' stata ricoverata questa estate nel reparto Riabilitazione 4, per una protesi d'anca. Le stanze sono tutte con 4 letti, e il bagno in comune all'esterno, non proprio del tutto funzionanti.
Gli infermieri tutti gentilissimi e disponibili (Andrea il caposala, Antonio, Samantha, Veronica, Giorgia e altri di cui non si ricorda) ma facevano fatica a seguire tutte le richieste per via del poco personale.
Fisioterapia di eccellenza: nonostante il poco tempo a disposizione per via dei tanti pazienti, i fisioterapisti hanno spiccato per la loro professionalità, lei è stata trattata soprattutto da Federica, ma anche Viviana, Tania e Alessia, tutte molto brave, così come il coordinatore Carlo, una persona squisita attento alle sue esigenze, come quando si è trattato del cambio della carrozzina e del cuscino. Andava in Palestra a fare la fisioterapia e doveva prendere un ascensore, ogni tanto rimaneva in stanza a fare terapia perchè non funzionava, e le terapiste portavano il materiale dalla palestra, appena ha potuto ci andava facendo le scale per fortuna.
Le dottoresse molto gentili anch'esse.
Consiglia questa struttura per la fisioterapia d'eccellenza, è stata rimessa subito in piedi e ne è uscita molto contenta, nonostante la non proprio comodità delle stanze e dei bagni.
Riabilitazione neuromotoria
Sono stata ricoverata presso la struttura per la riabilitazione dopo un'importante radicolomielite. Volevo ringraziare innanzitutto il reparto Holding 1 con la dottoressa Lara Carcelli e tutto il personale sanitario per la gentilezza e simpatia con cui mi hanno accolto e assistito. Inoltre vorrei ringraziare anche il reparto Cipro 1 seguito dal dottor David Tombari e dal suo staff medico per le attenzioni che hanno avuto nei miei riguardi, oltre a tutto il personale sanitario che ha reso meno pesante e difficile la mia degenza.
Un particolare grazie va a tutti i fisioterapisti che mi hanno seguito per la loro pazienza, professionalità e per l'incoraggiamento, in particolare ad Andrea Marini, che mi ha "rimesso" sulle mie gambe, e ad Antonio Perfetti, che mi ha re-insegnato a camminare...
Vi sarò per sempre grata!
LEPANTO 1 - LA MIA SALVEZZA
Dal 9/1/2019 sono ricoverata al reparto “Lepanto 1“ per riabilitazione dovuta ad una protesi al ginocchio sinistro, ma con tutta una problematica clinica gia' esistente e varie complicanze alla protesi. Dimissioni programmate per il 4/3/2019.
Ho avuto momenti bui, crisi di pianto e di disperazione, ma grazie alla professionalita' e l'umanita' di tutto il personale, e sottolineo tutto, che mi ha confortato e sostenuto come una vera famiglia, ho superato tutto.
Grazie alla dott.ssa Calisse e al dott. Viselli, oltre che per la loro professionalita' ,per la pazienza e l'umanita' che hanno con i pazienti.
Grazie ad Antonella, la mia fisioterapista, per tutto quello che ha fatto per me con la sua bravura e abilita' professionale, ma anche per il suo sostegno morale.
Grazie a tutto il personale infermieristico: siete dei grandi ma, non me ne vogliate, un grazie particolare alle infermiere Giorgia, Marika e Mary (Maria Luigia) che mi sono state vicino, oltre che professionalmente, come delle figlie.
Vi assicuro che trovare un ambiente come questo e' difficilissimo nella nostra Sanita'. Grazie.
MORBO PARKINSON.
Postumi di ictus
Sono stato trasferito dall'ospedale S.Eugenio di Roma al reparto Rodi1 il 18 aprile 2016 per la riabilitazione degli arti inferiori, completamente inutilizzabili a causa di ischemia cerebrale. Ringrazio il dott. Fiorentino ed i suoi colleghi, gli infermieri tutti, gli operatori di assistenza (i portantini), la fisioterapista Alberta Tocci. Tutti competenti e cortesi oltre che premurosi.
Grazie alla fisioterapia, ho riacquistato l'uso delle gambe che erano praticamente morte. Grazie a tutti.
Riabilitazione motoria
Rodi 2:
A marzo 2016, dopo un intervento alla colonna vertebrale per recidiva di morbo di Pott, sono stata ricoverata all'ospedale S. Giovanni Battista per la riabilitazione motoria. Sulla base di una Tac cui sono stata sottoposta appena entrata, i medici hanno escluso la possibilità di effettuare una fisioterapia sotto carico e si sono limitati a potenziare gli arti superiori per facilitarmi la gestione di una sedia a rotelle, sulla quale mi hanno praticamente inchiodata. Ho trascorso così due mesi di degenza praticamente allettata e al momento della mia dimissione è stata peraltro sospesa la terapia anticoagulante e sono tornata a casa sempre sulla sedia a rotelle e senza alcun miglioramento delle mie condizioni.
La Valletta
Ad agosto 2016 sono stata colpita da embolia polmonare ed ischemia cerebrale con emiplagia sinistra. Dopo le cure del caso, sono stata ricoverata nuovamente all'ospedale S. Giovanni Battista per la riabilitazione della mano. Appena entrata, i medici dissero che mi avrebbero sottoposto ad una Tac e ad ulteriori accertamenti per valutare anche le condizioni della mia colonna e la possibilità di mettermi in piedi. Non è stato fatto nulla di tutto questo. Ho trascorso una degenza da incubo durata due mesi completamente allettata e per buona parte isolata a causa di una infezione intestinale. Ho creduto di impazzire. La fisioterapia è stata molto superficiale, le piaghe da decubito sono peggiorate, le mie gambe si sono intorpidite sempre più e senza effettuare alcun tipo di controllo e sulla base di una sommaria visita i medici hanno poi sentenziato che non avrei più camminato perchè ero affetta da sindrome caudina, da assenza di glutei e chissà quant'altro. Quando sono stata dimessa, le mie condizioni erano invariate e la depressione mi stava divorando. Oggi che sto ricominciando a camminare so che non devo ringraziare proprio nessuno dell'ospedale San Giovanni Battista e che i piccoli progressi quotidiani che sto ottenendo sono dovuti solo alla mia forza di volontà, al sostegno della mia fisioterapista, all'elasticità mentale e alla fiducia del mio neurochirurgo.
Riabilitazione motoria
Vado subito al dunque, nella speranza che i futuri pazienti possano avere un destino migliore. La paziente entra in riabilitazione a seguito di ischemia midollare, con una piaga da decubito risalente al ricovero per acuzie in altro ospedale. Inizia la riabilitazione. A circa 15 giorni ci viene detto che la situazione del decubito sta peggiorando e, si tenta una toilette presso altro ospedale. Passano i giorni, ben 20 circa, nonostante le medicazioni la situazione non va, febbre ricorrente. Si decide l'invio presso ospedale che abbia possibilità di utilizzare la VAC therapy.
Ad oggi la situazione è grave, impossibile prevederne l'evoluzione, i medici non si pronunciano, non si può neanche più definire una piaga, io la definirei una "voragine" (evito i dettagli). Ogni giorno si asporta una parte necrotica. I chirurghi stanno decidendo anche di aprire un arto inferiore per consentire il deflusso del pus.
Io non voglio incolpare nessuno, quello che posso dire però con certezza è che il medico del S.Giovanni mi disse fin dall'inizio testuali parole: "NON SIAMO SPECIALIZZATI NELLA GESTIONE DEL DECUBITO". Trattandosi oltretutto di una paziente con varie problematiche (diabete e paraplegia in primis), avremmo solo voluto un invio presso altro ospedale senza aspettare tutto questo tempo, perché da profani che siamo della medicina, solo oggi abbiamo capito che la situazione è degenerata gravemente.
Non posso dire nulla riguardo alla riabilitazione, perché, ahimè, al momento si spera che si esca da questa situazione nel migliore dei modi. Comunque non avrebbero potuto far molto, dato l'infarto midollare che ha coinvolto gli arti inferiori.
Perciò vi dico: se qualcuno dovesse vivere una situazione analoga, cercate di richiedere un trasferimento quanto prima possibile. Ne vale la vita e la dignità del vostro caro.
Veloci; peccato per il parcheggio caro
Ottimo il servizio di analisi (sangue e urine), veloce ed efficiente. Tralasciando il costo (115 €) che semmai riguarda i tickets imposti dalla Sanità... (e che per un disoccupato come me stravolgono il budget familiare)... è un vero peccato per i 2€ di parcheggio, che scatta immediatamente nella mezz'ora (parcheggio peraltro obbligatorio, visto che non c'è più la possibilità di parcheggiare sul ciglio della strada, in quanto hanno pensato bene di mettere dei paletti che impediscono, appunto, il parcheggio...).
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